Riceviamo e pubblichiamo il pensiero di alcuni tifosi biancorossi, che da oltre un anno sono costretti a restare lontani dallo stadio.
"Una decina di giorni fa in occasione del turno infrasettimanale tra Alto Adige - Fano in programma di mercoledì alle 17:30, ero fuori dal Druso da solo che cercavo di seguire la partita per quel poco che si riesce a vedere" - asserisce D.F. - "non ho avuto il tempo di sostare qualche secondo che puntualmente sono stato avvicinato sia da vigili urbani che da poliziotti, dicendomi che non potevo stazionare nei pressi dello stadio, perché creavo assembramenti. Il tutto lo reputo paradossale, dato che in quel momento mi trovavo da solo nei pressi del Druso. Il tutto assume una cornice ancor più paradossale, se penso alle scene di assembramento alle quali assistiamo per esempio al mercato del sabato".
Scena che si è ripetuta in occasione dell'incontro tra Alto Adige e Modena, come riportato da Roberto abbonato di lunga data: "fino al lockdown rigido, dove non era consentito uscire di casa se non per validi motivi, ci era consentito stazionare sul prato nei pressi del Palamazzali o in altri punti attorno allo stadio, per vedere quantomeno a sprazzi le partite del nostro Alto Adige. Nelle ultime settimane la situazione è mutata; l'unica spiegazione datami è che queste limitazioni sono frutto di disposizioni specifiche da parte del funzionario di turno designato per la partita".
Come redazione ci siamo interessati alla vicenda e, secondo quanto trapelato da fonti vicine alla società, è stata confermata la tesi secondo la quale è il funzionario di turno a decidere se è possibile stazionare o meno al di fuori dello stadio Druso di Bolzano, durante gli incontri di campionato dell'FC Alto Adige. Insomma, una decisione meramente discrezionale basata sulla possibilità o meno di creare assembramenti fuori dalla struttura sportiva. Discrezionalità testimoniata dal fatto, che prima del lockdown rigido, era possibile stazionare liberamente fuori dallo stadio Druso nel pieno rispetto delle regole; tant'è che, anche nel match di domenica 14 marzo contro l'Imolese, ad alcuni tifosi è stato acconsentito sbirciare dai pochi spazi disponibili le gesta di capitan Fink e compagni, mantenendo i distanziamenti previsti dalle normativa con apposite mascherine a coprire le vie respiratorie. Da qui alcune riflessioni:
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