lunedì 31 agosto 2020

VICINISSIMO CINAGLIA

(Gianluca Ricci) - È quasi completa la rosa dell’Alto Adige per la stagione 2020/2021. È vicinissimo infatti l’ingaggio del terzino destro scelto dal ds Bravo per la sostituzione di Ierardi, ceduto al Vicenza. Il prescelto è Davide Cinaglia, classe ‘94, proveniente dal Gubbio. Impiegabile anche come centrale, è alto 183 cm ed andrà ad affiancare il giovane El Kaouakibi. La trattativa col Gubbio ormai è ad un passo dalla fumata bianca poi arriverà l’ufficialità. A  questo punto mancherá da definire solo il nome del nuovo portiere di riserva da affiancare a Poluzzi e al giovane Tononi.


sabato 29 agosto 2020

IL MALTEMPO FERMA LA PRIMA AMICHEVOLE STAGIONALE DELL'ALTO ADIGE

Nessuna descrizione disponibile.

A causa delle avverse condizioni meteorologiche, la partita tra Alto Adige e Virtus Entella in programma nel pomeriggio a Ronzone è stata cancellata. L'ufficialità della cancellazione della gara è arrivata attorno alle 15:30, dopo un sopralluogo del direttore di gara assieme ai delegati delle due società. Come riporta il comunicato diffusa dalla società "la pioggia torrenziale e il campo impraticabile hanno indotto all'annullamento di quella che sarebbe stata la prima uscita ufficiale di entrambe le formazioni".

Ripresa la funicolare della Mendola, la squadra e lo staff tecnico ha ripreso il viaggio verso la Val di Giovo, dove da questa sera ha inizio il mini ritiro, che terminerà il 4 settembre prossimo con l'amichevole in terra austriaca contro il Wacker Innsbruck.

giovedì 27 agosto 2020

SABATO ORE 16.30 SI GIOCA ALTO ADIGE - VIRTUS ENTELLA

Il Südtirol espugna Chiavari e si regala Udine - CALCIO

Annullato il primo test amichevole della nuova stagione contro l'Hellas Verona, a causa dei tanti giocatori scaligeri impegnati con le rispettive nazionali d'appartenenza, la società biancorossa si è immediatamente attivata per organizzare un altro impegno di prestigio contro la Virtus Entella, partecipante al prossimo campionato di Serie B. L'ultimo precedente tra le due compagini risale all'incontro del secondo turno di Coppa Italia della passata stagione, dove i bolzanini si sono imposti a Chiavari con il risultato di 2-1, grazie alle reti di Casiraghi e Morosini. Sabato il fischio d'inizio è fissato per le ore 16:30 al campo sportivo di Ronzone. I biancorossi si troveranno di fronte due grandi ex, quali mister Bruno Tedino, che ha allenato l'Alto Adige nel corso della stagione 2003/04, e il classe '91 Andrea Schenetti, a Bolzano nella stagione 2011/12 con Giovanni Stroppa al timone. La partita si disputerà a porte chiuse, nel rispetto delle vigenti normative di riferimento.

Dopo la prima uscita stagionale, la rosa dell'Alto Adige si dirotterà alla volta della Val Giovo, per il mini ritiro organizzato presso il centro sportivo di Vipiteno, dove la squadra sosterrà due sessioni quotidiane d'allenamento. La squadra pernotterà presso il Family & Spa Hotel Almina di proprietà della famiglia Kruselburger fino al 4 settembre, data di chiusura del mini ritiro e della seconda partita amichevole stagionale, che si svolgerà a Volders in Austria contro la formazione dell'Fc Wacker Innsbruck, militante nel campionato austriaco di Seconda Divisione (calcio d'inizio fissato per le ore 17:30).

RUBRICA "BIANCOROSSI DEL PASSATO". 5 DOMANDE A... IVANO ROTOLI

Romano classe 1972, Ivano Rotoli è stato uno dei migliori portieri che hanno calcato i campi regionali. Ha esordito tra i professionisti in Serie B con la maglia del Taranto nella stagione 1992/93, per poi trasferirsi per la prima volta in regione la stagione successiva, dove ha vestito la maglia del Trento. Con gli aquilotti in totale saranno quattro le stagioni in Serie C2 per Ivano Rotoli, intervallate dalle esperienze poco fortunate di Taranto e Latina, e da quella decisamente più fortunata e gratificante vissuta con la casacca dell'Alto Adige addosso. In biancorosso Ivano Rotoli è stato uno dei principali artefici della cavalcata della stagione 1999/2000, che ha portato l'Alto Adige tra i professionisti, vincendo il campionato di Serie D. In 3 stagioni con la maglia dell'Alto Adige sono state 81 complessivamente le presenze in campionato per Rotoli, che ha concluso la carriera proprio da dove è partito, ovvero da quel palcoscenico della Serie B che lo ha proiettato nel calcio dei grandi. La sua ultima parata è stata fatta a La Spezia, città ligure in cui Ivano tutt'ora vive.


Quale è stata la partita più memorabile nelle 3 stagioni che hai fatto a difesa dei pali della porta dell'Alto Adige?

La partita più bella nel campionato di Serie D è stata quella contro il Portogruaro nella seconda stagione nostra in quella categoria, dove vincemmo 3 a 2 facendo gol su calcio di rigore con Alexander Ribul allo scadere del match. Fu una partita molto combattuta e giocammo a Termeno, dato che il Druso di Bolzano era inagibile da un paio di giornate di campionato.

Per i più giovani che non hanno potuto ammirare le tue gesta da portiere. Quale indicheresti come migliore delle tue qualità da portiere?

La mia migliore qualità era la concentrazione. Difficilmente mi deconcentravo in partita, e di errori tecnici ne ho fatti davvero pochi. Sono stato un portiere pragmatico, con un buon senso della posizione, gran coraggio, ottimo istinto e abnegazione al lavoro.

C'è stato un attaccante nella rosa dell'Alto Adige che ti ha impressionato particolarmente?

Joachim De Gasperi  era un attaccante particolarmente forte, ancora giovane ha dimostrato tutto il suo potenziale con la maglia dell'Alto Adige, per poi giocare diverse stagioni in Serie B con la maglia del Cittadella. Altro attaccante molto forte è stato Simone Motta, ma è giusto ricordare nel nostro piccolo anche Alexander Ribul, che magari non faceva parte degli undici titolari, però trovava sempre il  modo di ritagliarsi il suo spazio ed incidere sulla partita. La seconda stagione di Serie D partimmo con la coppia d'attacco composta da Frassica e Del Sordo, poi arrivò Vianello, con il quale vincemmo il campionato. Tutti ottimi attaccanti.

Che ne pensi del nuovo portiere dell'Alto Adige, mentre come era il rapporto tra tifosi e società quando giocavi tu?

Mi sentirei di dire che con Poluzzi l'Alto Adige ha trovato un buon portiere, seppur non conoscendolo proprio bene. Ma la società si è sempre mossa bene in questo senso sul mercato, migliorando anno dopo anno, quindi di certo se lo hanno preso sono andati a colpo sicuro. Per quanto riguarda il rapporto tra tifosi e società posso dire che ai miei tempi si stava già cercando di costruire qualcosa nonostante la giovane età della società (ndr, nata nel 1995). Al primo anno a Bressanone c'era un seguito locale, spostandosi a Bolzano al Druso, la visione societaria da parte dei tifosi è migliorata notevolmente, facendo appassionare il popolo bolzanino a questa neonata realtà. Quella di spostarsi a Bolzano è stata una decisione oculata, e ciò ha agevolato la visibilità di questa società anche nel panorama nazionale. I tifosi hanno sempre risposto presente, arrivando ad avere anche un seguito importante, seppur il calore non fosse paragonabile a quello di piazze storiche e di maggiore importanza. A tal proposito ricordo con estremo piacere il Presidente Leopold Goller, persona particolarmente onesta e sincera, che ha fatto di tutto per far crescere la società, specialmente in questo senso.

Adesso di che cosa ti stai occupando? Hai mai pensato di fare l'allenatore dopo esserti ritirato? 

Adesso sto svolgendo un'attività alle Cinque Terre, nei pressi del luogo in cui vivo ovvero La Spezia. Mi sono fermato in Liguria e pertanto oggi lavoro in questa terra. Appesi i guanti al chiodo, la mia esperienza col calcio non si è definitivamente conclusa, in quanto ho fatto l'allenatore nel campionato di Eccellenza col Focevara, una delle società di calcio della zona in cui oggi risiedo. E' stata un'esperienza che per diversi motivi non mi è piaciuta particolarmente e così ho deciso di non proseguire. Comunque nel tempo libero continuo a divertirmi giocando a calcio con gli amici per le associazioni della UISP, dove ci alterniamo con i campionati di calcio a 5 e a 7. 

Faccio infine un grosso in bocca al lupo alla società per il suo proseguimento. E gli auguro di fare quello che è impensabile in questo momento.

mercoledì 26 agosto 2020

ANNULLATA ALTO ADIGE-VERONA


L’amichevole tra Alto Adige ed Hellas Verona, che si sarebbe dovuta disputare sabato ad Ortisei (Valgardena) è stata annullata. A richiederne la cancellazione sono stati gli scaligeri in seguito ai sopraggiunti impegni in nazionale dei propri tesserati. Stesso destino per Verona-Triestina del 2 settembre. Primo impegno dei biancorossi bolzanini sarà dunque quello del 4/9 a Volders in Austria col Wacker Innsbruck.

LO STADIO DA SERIE B E' QUASI PRONTO. PFEIFER: "STIAMO FACENDO DI TUTTO PER RENDERLO AGIBILE PER LA PRIMA PARTITA DELLA STAGIONE"

Proseguono i lavori allo stadio Druso di Bolzano, la cui ultimazione è prevista la prossima primavera. 

Stadio Druso

Per l'inizio del nuovo campionato, tra poco più di un mese, sarà completamente agibile la Tribuna Canazza, con i suoi 2.800 posti, di cui 600 destinati agli ospiti. Intervistato da VideoBolzano33, l'amministratore delegato del Fc Alto Adige Dietmar Pfeifer ha fatto il resoconto sullo stato avanzamento lavori in vista della stagione prossima:"noi siamo fiduciosi che la Tribuna Canazza sia pronta per la prima partita in casa, ma le tempistiche potrebbero allungarsi di una o due settimane al massimo". C'è però il rischio che la nuova tribuna non sia agibile per la prima partita casalinga: "per fronteggiare questo rischio abbiamo già richiesto di giocare la prima partita fuori casa, in modo da poter avere una settimana in più per renderlo agibile. Nel caso in cui la tribuna non sia pronta per la prima partita casalinga, dovremo emigrare eccezionalmente in altro stadio". In questo senso, come sede d'emergenza per la sola prima partita "casalinga" della stagione c'è il "Lino Turina" di Salò, seguito a ruota dal "Gavagnin-Nocini" di Verona. Queste sono tutte valutazioni, strettamente connesse alla decisione di riaprire gli stadi al pubblico. In caso di chiusura prolungata, l'Alto Adige potrebbe migrare in altro lido nelle strette vicinanze del capoluogo altoatesino, come Bressanone, palcoscenico già calcato negli scorsi play-off nella sfida contro la Triestina. 

La struttura una volta ultimata totalmente, diverrà una delle più moderne d'Italia e potrà ospitare 5.500 spettatori, il minimo richiesto per la disputa di partite del campionato di Serie B e potrà essere ulteriormente estesa a 10.000 con l'aggiunta di due tribune mobili retroporta. La ristrutturazione dello stadio costerà complessivamente 19 milioni di euro, a carico della Provincia per 12,5 milioni e per la restante parte a carico del Comune. Nel frattempo nei primi giorni di settembre verrà ultimato il manto erboso, munito di chilometri di tubatura per il riscaldamento, che sarà il medesimo già posato dall'Atalanta nel "Gewiss Stadium" di Bergamo: "il terreno verrà abbassato di mezzo metro per garantire ai tifosi una visuale migliore e lo stadio sarà privo di barriere". 

Lo stadio Druso è di proprietà comunale e la società Alto Adige paga l'affitto per poter usufruire della struttura, ma in futuro ambisce alla gestione in proprio della struttura: "è uno stadio nuovo, con molti servizi in più (ndr, ristorazione, negozi, ecc 7 giorni su 7) - asserisce Pfeifer - e pertanto necessita di una specifica gestione professionale per gestire la struttura al meglio e far crescere il calcio nel territorio". 

L'ALTO ADIGE RESTA NEL GIRONE B, QUATTRO LE NOVITA' RISPETTO AL 2019/20


(Gianluca Ricci) - Non ci saranno novità nella composizione dei tre gironi di serie C 2020/21. Niente rigida divisione geografica dunque tra nord, centro e sud, come si era a lungo ipotizzato nelle scorse settimane: soluzione che avrebbe incontrato il favore di molti club per la riduzione dei costi di trasferta. Lo ha deciso, nella giornata di ieri, il Consiglio Direttivo di Lega Pro. Dunque, per quanto riguarda direttamente l’FC Alto Adige, i biancorossi restano nel gruppo B contro avversarie venete, emiliane, romagnole, marchigiane ed umbre. Rispetto al torneo 2019/20 le new entry sono quattro: la più blasonata è il Perugia della famiglia Santopadre, appena retrocessa dai cadetti dopo aver perso il playout contro il Pescara. Cambierà molto il Grifo rispetto all’annata da poco conclusa, in primis ha affidato la panchina all’emergente Fabio Caserta e ripartirà con un gruppo decisamente sperimentale, tuttavia fare punti sul terreno del Renato Curi sarà difficile per chiunque. Le altre tre rookies arrivano dalla serie D, prima su tutte il Mantova (unica lombarda del girone) che mira a rinverdire i fasti della stagione 2005/06 quando - sotto la presidenza del re dei pannolini Fabrizio Lori - arrivò quarto in serie B perdendo dopo una vera e propria battaglia il playoff contro il Torino. Ci sarà poi l’oggetto misterioso Matelica, compagine marchigiana della provincia di Macerata che, allenata da Gianluca Colavitto ha vinto il proprio girone in D dopo otto anni consecutivi nella quarta serie nazionale. L’ultima del poker di novità risponde al nome del Legnago Salus che, a differenza del Matelica e del Mantova, ha guadagnato la serie C da seconda in classifica prendendo il posto del Campodarsego, primo classificato ma non in grado di fornire le garanzie economiche necessarie. Il Legnago, squadra di un comune di 25 mila abitanti in provincia di Verona, sarà di fatto la quarta realtà scaligera tra i professionisti dopo Hellas, Chievo e Virtus Vecomp. Quanto alle altre 15 componenti del girone B spicca il ripescaggio del Ravenna, rientrato dalla porta di servizio in seguito alle numerose mancate iscrizioni. Per il resto, la compagine più attesa è sicuramente la Sambenedettese del neopatron Domenico Serafino, passata attraverso una mega campagna di rafforzamento e ancora affidata a Paolo Montero. Avversarie da prendere con le molle anche il Carpi nonostante l’incognita del cambio di proprietà, il Padova, la Triestina e due ex medio-piccole che stanno lavorando molto bene sul mercato: Gubbio e Vis Pesaro. I calendari della serie C 2020/21 vedranno la luce giovedì 10 settembre presso il Salone d’Onore del CONI al Foro Italico.


ORGANICO GIRONE B 2020/21: Alto Adige, Carpi, Cesena, Fano, Feralpisalò, Fermana, Gubbio, Imolese, Legnago Salus, Mantova, Matelica, Modena, Padova, Perugia, Piacenza, Ravenna, Sambenedettese, Triestina, Virtus Verona, Vis Pesaro.


martedì 25 agosto 2020

CAPITAN FINK: "PUNTIAMO A MIGLIORARE IL RISULTATO DELLE SCORSE STAGIONI. GRECO SARA' IL VALORE AGGIUNTO DELLA ROSA"

Dopo una settimana di intensi allenamenti, il capitano dell'Alto Adige Hannes Fink ha rilasciato un'intervista per il Corriere dell'Alto Adige. Di seguito ne riportiamo uno stralcio:

"C’è grande motivazione, l’obiettivo è quello di migliorare il risultato ottenuto negli ultimi tre anni dove siamo arrivati a un buon punto. Con più partite ravvicinate bisognerà far riferimento a tutti quanti, di sicuro il direttore ha cercato di migliorare la rosa, sono arrivati tanti che possono portare qualcosa, e poi chi è rimasto dovrà dare il suo contributo. Greco? Lui ha una carriera importantissima alle spalle ma si è calato con grande umiltà nel nostro gruppo, è un ragazzo in gamba, di personalità ma senza eccessi, penso che lui sia un valore aggiunto per noi sia a livello tecnico ma anche di carisma".


lunedì 24 agosto 2020

MERCATO ALTO ADIGE: SECONDO PORTIERE E POSSIBILE COLPO A SORPRESA

L'immagine può contenere: 3 persone, persone in piedi e spazio all'aperto


Il grosso è stato fatto, ma restano da limare gli ultimi dettagli della rosa dell'Alto Adige in vista della prossima stagione. Da sciogliere ancora il nodo legato al secondo portiere. Non circolano tanti nomi, ma la sensazione è che non ci sia troppa fretta da parte del direttore sportivo Paolo Bravo, data la presenza in rosa di due giovani portieri locali di prospettiva quali Tononi e Pircher, il primo di rientro dall'esperienza biennale con la formazione giovanile dell'Inter. Le maggiori difficoltà sono rappresentate dalla situazione in uscita. Mazzocchi e Romero, per differenti motivi, sono pronti alla partenza. Mentre per Mazzocchi le cause sono da ricercare nelle ambizioni del giocatore di assaporare piazze importanti di Serie B, per Romero il motivo principale è legato alla limitazione della rosa a 22 giocatori. Attualmente in rosa sono 24 i giocatori a disposizione (se si considera anche il secondo portiere), pertanto due sono proprio i posti di troppo occupati all'interno del roster bolzanino. Il direttore sportivo Paolo Bravo sta valutando l'opportunità di imbastire qualche scambio, nel caso di Mazzocchi con l'espressa volontà di monetizzare il più possibile dalla sua cessione. Già ad inizio di questa settimana ci possono essere importanti sviluppi di mercato in casa biancorossa.

sabato 22 agosto 2020

SABATO 29 ORE 17 AMICHEVOLE CONTRO L'HELLAS VERONA. DOPO MINI RITIRO IN VAL GIOVO.

Ora è giunta anche l'ufficialità dell'orario dell'amichevole di lusso contro l'Hellas Verona. Il fischio d'inizio del match, contro la compagine veronese classificatasi all'undicesimo posto nell'ultimo campionato di Serie A, è stato fissato per sabato 29 agosto alle ore 17, presso il campo "Mulin da Coi" di Santa Cristina. Dopodiché la truppa di Vecchi si sposterà alla volta della Val Giovo, sede del mini ritiro precampionato, fino al 4 settembre, giorno della seconda amichevole in programma alle ore 17.30 a Volders in Austria contro il Wacker Innsbruck, formazione partecipante al campionato austriaco di Seconda Divisione. Dati gli ottimi rapporti e la disponibilità della famiglia Kruselburger, la società biancorossa è riuscita a trovare una soluzione per poter garantire alla squadra di prepararsi al meglio in vista della prossima stagione con doppie sedute d'allenamento, presso il campo sportivo di Vipiteno, che dista soli 5km dal hotel Almina, situato in Val Giovo a quota 1.1000 sul livello del mare. 

giovedì 20 agosto 2020

RUBRICA "BIANCOROSSI DEL PASSATO". 5 DOMANDE A... TONINO SORRENTINO

Tonino Sorrentino un attaccante rimasto nei cuori dei tifosi biancorossi. Uno dei protagonisti della grandiosa cavalcata del 2010 che ha consegnato alla squadra allenata da mister Alfredo Sebastiani, la vittoria del campionato di Serie C2, dopo 10 anni di militanza nella quarta divisione nazionale. Una scelta quella di sposare la causa biancorossa, che si è rivelata azzeccata per l'attaccante irpino; difatti dopo svariati anni passati in piazze difficili, l'opportunità di giocare in Alto Adige che da anni si confermava come società seria ed ambiziosa lo stuzzicò molto. Decisiva una telefonata del direttore sportivo Luca Piazzi, che lo convinse con la sua competenza, carica e ambizioneUna stagione memorabile vissuta al fianco di giocatori come Cascone, Cerchia, Martin, Marchi e Campo, con cui Sorrentino legò in particolare. Cresciuto calcisticamente nel Parma ha fatto tutta la trafila nelle selezioni nazionali, fino a scendere in campo con la squadra italiana under 20. Con la maglia dei crociati 5 presenze in Serie A e una rete, alla quale si aggiunge la doppietta in Coppa Uefa. Poi diverse presenze in Serie B e un lungo girovagare tra i campi di Serie C, fino a giungere a Bolzano nel 2010. 
Con la casacca dell'Alto Adige Sorrentino chiuse prematuramente la sua carriera da calciatore a soli 27 anni, dopo un incidente stradale e una serie infinita di infortuni che ne hanno limitato la carriera.


Sei stato uno dei protagonisti della straordinaria cavalcata che ha consegnato all'Alto Adige la promozione in Serie C1 dieci anni fa. Che emozioni provi nel ripensare a quei fantastici momenti?
Fu una giornata di grande festa, sapevamo che avevamo la possibilità di fare qualcosa di speciale per noi e per la città intera, raccogliemmo ciò che avevamo seminato nel corso della stagione. Personalmente porto nel cuore un carissimo ricordo, quello di aver portato a fine partita mio figlio in campo, che aveva 5 mesi, ancora oggi è una gioia riguardare le foto e le immagini di quel giorno. Nel complesso l'esperienza a Bolzano è stata positiva. Dal punto di vista sociale, ho avuto la possibilità di conoscere persone con cui ho rapporti ancora oggi, in una Provincia che rappresenta l'eccellenza italiana come qualità della vita. Dal punto di vista sportivo ho il rammarico di non aver potuto dare continuità, purtroppo ho subito un infortunio dietro l'altro, che hanno limitato in modo drastico la mia presenza in campo, ma nonostante tutto, credo di essere sempre stato una figura positiva per molti compagni di squadra

A distanza di molti anni i tifosi ti ricordano ancora con grande piacere, nonostante tu non abbia potuto giocare con costanza a causa di diversi infortuni. Per quale motivo secondo te e che ricordo porti dei tifosi biancorossi?
Credo che nonostante tutti i problemi fisici e le poche apparizioni, quando ho giocato ho dimostrato di essere un giocatore valido, e penso senza presunzione, che se fossi stato integro avrei fatto un altro tipo di carriera. Con i tifosi sono stato sempre disponibile e credo che loro abbiano capito che ero un ragazzo apposto ed abbiano percepito la mia voglia di vincere.

A Bolzano hai giocato con giocatori di spessore quali Omar El Kaddouri, che in seguito ha avuto un exploit giocando in Serie A con Torino e Napoli, ma non solo. Come è stato giocare con giocatori di questa caratura e quale compagno ritieni essere stato il tuo partner d'attacco ideale?
Omar si capì subito che aveva delle qualità tecniche di un'altra categoria. E' stato particolarmente bravo nel lavorare sul piano fisico, crescendo in massa muscolare e temprandosi con il carattere. Il resto lo ha fatto la sua qualità. Il compagno di reparto con cui mi sono trovato meglio sicuramente è stato Mattia Marchi. Quando abbiamo giocato assieme mi ha sempre dato una grossa mano, sacrificandosi molto anche per me.

La tua carriera ha avuto inizio a Parma dove ci si ricorda della tua doppietta in Coppa Uefa contro il Salisburgo e si è conclusa un po' amaramente a Bolzano, con quella incredibile retrocessione a Ravenna. Un pensiero sul principio della tua carriera e sulla fine? 
Parma è stata la mia casa per tanti anni, ho fatto praticamente tutte le categorie delle giovanili con loro. La sera della doppietta in Coppa Uefa fu meraviglioso. Avevo coronato il sogno di un ragazzino, che a soli 11 anni aveva lasciato famiglia e amici, con la voglia di emergere. A volte mi capita di riflettere su questa decisione di andare a Parma così giovane, avevo l'età oggi di mio figlio, e non nego che vado molto orgoglioso di ciò che ho fatto. Sull'epilogo della mia carriera, con il cambio allenatore la dirigenza decise di mettermi da parte, scelta che non ho mai condiviso, tantomeno mai concepito, anche perché venivo da due mesi di lavoro differenziato che avevo concordato con Mister Sebastiani. Non ero al 100%, ma avrei potuto continuare a fornire il mio contributo alla causa. 

La tua carriera è terminata presto, hai qualche rimpianto? Stai ancora seguendo l'Alto Adige?
Non ho rimpianti, perché tutto quello che ho fatto, l'ho fatto sempre con la mia testa e ho cercato di dare sempre il meglio di me, a volte penso solo che se avessi avuto l'integrità fisica che ho avuto fino a 21 anni, secondo me sarei rimasto per molto tempo in categorie importanti. Dopo l'esperienza di Avellino purtroppo è stato un susseguirsi continuo di infortuni. Non appena terminata l'esperienza a Bolzano, un incidente stradale mi ha costretto a porre fine alla mia carriera. Oggi seguo ancora con estremo piacere l'Alto Adige, come d'altro canto faccio con tutte le squadre con le quali ho giocato. Da diversi anni ormai l'Alto Adige si è affermata come una delle migliori realtà della categoria.

mercoledì 19 agosto 2020

UN GRADITO RITORNO. MAX MARINI SOSTITUIRA' BRIVIO NEL RUOLO DI PREPARATORE DEI PORTIERI.


Massimo Marini è il “nuovo” preparatore dei portieri dell'Alto Adige. Il 49enne veronese andrà a sostituire Pierluigi Brivio partito alla volta della Serbia, direzione Stella Rossa, compagine allenata da Dejan Stankovic ex centrocampista di Lazio e Inter. Si tratta, di un gradito ritorno per il tecnico 49enne di Verona, che ha già lavorato con la società biancorossa in diverse occasioni. Marini ha iniziato la sua carriera da preparatore di "numeri uno" nel settore giovanile del Brescia, dove è rimasto due anni prima di trasferirsi per tre stagioni all'Hellas Verona in Lega Pro. A seguire è arrivato a Bolzano, dal 2010 al 2012, dove ha collaborato con i mister Giovanni Stroppa, Alfredo Sebastiani e Maurizio Pellegrino, quindi cinque stagioni al Pescara (dal 2012 al 2017), di cui due in Serie A e tre in B con Massimo Oddo, Marco Baroni, Pasquale Marino, Serse Cosmi, Cristiano Bergodi, Zdenek Zeman, Giovanni Stroppa e Cristian Bucchi. Nella stagione 2018 il ritorno all'Alto Adige con mister Paolo Zanetti, con il quale ha condiviso l’esperienza ad Ascoli dall’estate 2019 al febbraio 2020. Ora Massimo Marini, assieme alla macchina "sparapalloni" da lui brevettata, torna in biancorosso nello staff di mister Stefano Vecchi.

martedì 18 agosto 2020

IERARDI PASSA AL VICENZA

Seguito da molti club di serie B, Mario Ierardi nella stagione 2020/21 giocherà nel Vicenza. "F.C. Südtirol - recita la nota del club - comunica di aver ceduto a titolo definitivo al L.R. Vicenza Virtus Spa, neopromossa in serie B, i diritti alle prestazioni sportive di Mario Ierardi, 22enne di Magenta (Milano), difensore esterno di destra di 195 cm per 80 kg, che all’occorrenza piò essere impiegato anche come centrale. Cresciuto nella settore giovanile dei Genoa, maturato nella Primavera rossoblù, dopo un campionato al Ravenna in serie C, nel 2018-2019 è approdato all’FCS collezionando 25 presenze. Nella stagione 2019-2020, Ierardi ha disputato in maglia biancorossa 23 gare di campionato, mettendo a segno con 2 reti assist e una gara di play-off, 3 partite di Coppa Italia Lega Serie A con una rete e 1 di Coppa Italia serie C.  F.C. Südtirol ringrazia Mario Ierardi e gli augura un futuro ricco di soddisfazioni".


PER LA DIFESA UN GIGANTE... CURTO

(Gianluca Ricci) Annovera un difensore in più la rosa dell'Alto Adige, al lavoro da ieri a Maso Ronco. E' notizia di poco fa infatti l'arrivo dall'Empoli del giovane centrale Marco Curto. Gigante di 190 cm, classe '99, arriva dall'ottima stagione in prestito alla Virtus Verona Vecomp. Di seguito il comunicato ufficiale della società biancorossa. "F.C. Südtirol comunica di aver acquisito a titolo defintivo dall’Empoli Football Club i diritti alle prestazioni sportive di Marco Curto. Il 21enne difensore nato a Napoli. di scuola Milan, maturato nell’Empoli si è legato al club biancorosso con un accordo triennale, ovvero sino al 30 giugno 2023. Nella scorsa stagione ha vestito la casacca della Virtus Vecomp Verona, in serie C girone B. Nato a Napoli, il 5 gennaio 1999, Marco Curto (191 cm di altezza per 80 kg di peso forma), piede destro è un difensore centrale cresciuto nel settore giovanile del Milan (3 stagioni, dal 2015 al 2018). In maglia rossonera gioca con la formazione Under 17 e con la Under 19, totalizzando 25 presenze. Indossa 8 volte la maglia azzurra con le selezioni giovanili dell’Italia Under 15 e Under 16. Debutta con gli azzurrini Under 15 di mister Antonio Rocca l’11 febbraio 2014: Belgio-Italia 3-3 e gioca altre 4 gare (più due panchine) realizzando un assist. Con la Under 16 di mister Daniele Zoratto gioca il 13 novembre 2014 in occasione di Italia-Norvegia 0-0. Poi 46 gare con la Primavera dell’EmpoliNel luglio del 2018 passa dalla società toscana alla Reggina, in serie C girone C e a gennaio torna all’Empoli. Nell’estate 2019 si trasferisce alla Virtus Vecomp Verona e colleziona 19 presenze in serie C girone B fino allo stop forzato del campionato scorso, avvenuto alla 27esima giornata. F.C. Südtirol augura a Marco Curto una permanenza in maglia biancorossa ricca di soddisfazioni e gratificazioni, personali e di squadra. al momento resta da definire chi sarà il portiere di riserva.


lunedì 17 agosto 2020

SABATO 29 AGOSTO PRIMA AMICHEVOLE DI PRESTIGIO CONTRO L'HELLAS VERONA. IL PROGRAMMA DELLE AMICHEVOLI.


Primo giorno di ritiro, con la rosa dell'Alto Adige al completo raccolta agli ordini di mister Stefano Vecchi. Si prospetta una settimana di duro lavoro atletico per mettere benzina nelle gambe della formazione biancorossa. Nei prossimi giorni si aggregherà alla squadra il difensore classe 99 Marco Curto, scuola Milan, scorsa stagione in forza alla Virtus Verona, mentre nonostante le voci di mercato, Mazzocchi si è presentato regolarmente in campo assieme ai compagni. Ad oggi il primo test amichevole è stato ufficializzato per sabato 29 agosto, quando capitan Fink e compagni si sposteranno alla volta della Val Gardena, dove affronteranno l'Hellas Verona di Ivan Juric, squadra rivelazione dell'ultimo campionato di Serie A. La partita si svolgerà a porte chiuse presso il campo "Mulin da Coi" di Santa Cristina (orario da definire). La successiva gara amichevole è fissata per venerdì 4 settembre contro il Wacker Innsbruck, compagine iscritta al campionato di seconda divisione austriaca. In questo caso il calcio d'inizio è fissato per le ore 18, ma il terreno di gioco è ancora da stabilire, data l'indisponibilità causa lavori dello stadio Druso di Bolzano. Dovrebbe svolgersi una terza amichevole contro il Bozner, formazione bolzanina partecipante al prossimo campionato di Eccellenza, ma la cui data non è stata ancora ufficializzata dalla società di via Cadorna. Nei prossimi giorni si valuterà se proseguire il ritiro al Fcs Center anche per i primi giorni del mese di settembre oppure se trasferirsi in ritiro nel consueto habitat estivo della Val Ridanna ospiti della famiglia Kruselberger.


domenica 16 agosto 2020

DOMANI INIZIA LA NUOVA STAGIONE DELL' ALTO ADIGE. ECCO I CONVOCATI, IERARDI ASSENTE.

Le vacanze sono finite. Domani è fissato il ritrovo per tutti i giocatori dell'Alto Adige, che nel corso della mattinata si sottoporranno ad esami del sangue e tamponi presso la clinica Santa Maria a Bolzano. Nel pomeriggio arriveranno gli esiti degli stessi e solamente i giocatori risultati negativi ai test, potranno sostenere il primo allenamento della stagione in programma alle ore 18 presso l'Fcs Center di Maso Ronco. Difatti quest'anno la truppa di mister Stefano Vecchi non salirà a Stanghe di Racines in Val Ridanna per il consueto ritiro pre-campionato, annullato a causa del persistere del virus.

Tra i convocati al "primo giorno di scuola" di mister Stefano Vecchi, spiccano anche i neo arrivati Giacomo Poluzzi, Hamza El Kaouakibi, Leandro Greco, Nermin Karic, Raphael Odogwu e Mauro Semprini. Figurano tra i presenti anche Matteo Rover, appena rilevato dall'Inter, Niccolò Romero e Simone Mazzocchi, quest'ultimo finito nel mirino di diverse società di Serie B. Fuori dall'elenco dei convocati Mario Ierardi, con ogni probabilità ad un passo dal trasferimento in Serie B. Di seguito i convocati:

Portieri: Giacomo Poluzzi (1988), Simone Tononi (2002).

Difensori: Simone Davi (1999), Hamza El Kaouakibi (1998), Alessandro Fabbri (1990), Niccolò Gabrieli (2002), Nicolo Gigli (1996), Jan Polak (1989), Kevin Mathieu Vinetot (1988). 

Centrocampisti: Marco Beccaro (1989), Daniele Casiraghi (1993), Hannes Fink (1989), Matteo Gasperi (1997), Emanuele Gatto (1994), Leandro Greco (1986), Nermin Karic (1999), Fabian Tait (1993).

Attaccanti: Manuel Fischnaller (1991), Simone Mazzocchi (1998), Raphael Odogwu (1991), Nicolò Romero (1992), Matteo Rover (1999), Mauro Semprini (1998), Gianluca Turchetta (1991).

sabato 15 agosto 2020

ALTRO RINFORZO IN ATTACCO, MAURO SEMPRINI

(Gianluca Ricci) - Come anticipato qualche giorno fa dalla nostra redazione, il romano Mauro Semprini è un  calciatore dell'Alto Adige. Attaccante di ventidue anni, arriva in prestito dal Pontedera. L'operazione è stata ufficializzata pochi minuti fa con questo comunicato del club: "F.C. Südtirol comunica di aver acquisito a titolo temporaneo (prestito annuale) Unione Sportiva Città di Pontedera i diritti alle prestazioni sportive di Mauro Semprini, ventiduenne, attaccante. Di proprietà del U.S. Città di Pontedera (contratto fino al 30 giugno 2022), si è legato al club biancorosso con un accordo annuale, ovvero sino al 30 giugno 2021 con diritto di riscatto. Mauro Semprini, è cresciuto nella Primavera della Virtus Entella, nelle ultime due stagioni ha vestito le casacche di Ponsacco e Pontedera. Nato a Roma, il 15 aprile 1998, Mauro Semprini, (185 cm di altezza per 80 chilogrammi di peso forma), piede destro è un attaccante, punta centrale, che può giocare anche da seconda punta. Calcisticamente inizia nell’Aprilia per proseguire negli allievi nazionali della Lupa Roma. A 17 anni, il 10 luglio 2015, il trasferimento in Liguria, alla Virtus Entella. Tre anni con la casacca biancoazzurra della società di Chiavari, colleziona 4 presenze e una rete il primo anno 2015-2016 e 25 presenze con 6 reti nella stagione successiva 2016-2017, condividendo l’esperienza con Nicolò Zaniolo e Mota Carvalho. La Primavera della Virtus Entella, guidata da mister Gianpaolo Castorina, raggiunge in quella stagione la finale di Tim Cup contro la Roma. All’andata, in Liguria, finisce in pareggio proprio grazie al gol di Semprini, subentrato nel secondo tempo, al ritorno invece la spuntano 2-0 i giallorossi capitolini. Nella stagione 2017-2018, l’attaccante romano indossa la casacca del Ponsacco, in serie D, totalizzando 34 presenze, impreziosite da 7 reti e 6 assist. Nella scorsa annata agonistica 2018-2019 la serie C girone A con il Pontedera, quarto in classifica fino allo stop forzato dopo 27 turni, dietro nell’ordine al promosso Monza, a Carrarese e Renate. La società toscana della provincia di Pisa è tra quelle che rinunciano a disputare i play-off. In 26 gare disputate nel campionato 2019-2020, di cui 17 da titolare e 9 da subentrato, Mauro Semprini, mette a segno 3 reti. F.C. Südtirol augura a Mauro Semprini, una permanenza in maglia biancorossa ricca di soddisfazioni e gratificazioni, personali e di squadra".


venerdì 14 agosto 2020

RISCATTATO ROVER: SARA' BIANCOROSSO PER ALTRI TRE ANNI

(Gianluca Ricci) - Non solo acquisti, ma anche conferme importanti nel mercato estivo di un Alto Adige che sta costruendo giorno dopo giorno una rosa altamente competitiva. Già rinnovato sul finire del mese scorso il contratto del terzino sinistro Alessandro Fabbri, in queste ultime ore a mettere nero su bianco il proprio prolungamento col club biancorosso è stato l’attaccante Matteo Rover. Il direttore sportivo Paolo Bravo ha riscattato il 21enne trevigiano di Motta di Livenza dall’Inter - che ne deteneva il cartellino - facendo firmare al calciatore un contratto triennale (scadenza 30 giugno 2023). Arrivato a Bolzano in prestito la scorsa estate, nella stagione 2019/20 ha collezionato 26 presenze in serie C con un bottino di sei reti e due assist all’attivo. Ala destra, seconda punta che predilige l’uso del piede destro, tra campionato, Coppa e playoff è sceso in campo complessivamente 30 volte. Il primo settembre 2019, allo Stadio Druso contro il Carpi, ha realizzato la sua prima rete tra i professionisti (quello del temporaneo 1-1 al minuto 46). Alto 185 cm per 76 kg di peso forma, ha iniziato il proprio cammino calcistico nel Biancorossi Team, club che opera nei centri di Ponte di Piave e Salgareda, a due passi dalla capitale del radicchio. A 13 anni si trasferisce nei ranghi della Liventina Gorghense, squadra di Motta di Livenza, satellite dell’Inter. A giugno 2015 su segnalazione dei talent scout nerazzurri passa all’Inter che lo aggrega agli Allievi Nazionali (14 reti in 23 partite). Nel 2016/17 fa parte della squadra Primavera, allenata dal suo attuale mister Stefano Vecchi, e con essa vince il titolo italiano grazie alla finale vinta a Reggio Emilia contro la Fiorentina. Tricolore bissato l’anno successivo ancora a Reggio Emilia e sempre ai danni dei viola (2-0). Con la Beneamata conquista anche il Torneo di Viareggio, una Coppa Italia e una Supercoppa raggranellando 67 caps (con 16 gol e 7 assist). L’8 marzo 2017, a 18 anni e 16 giorni, esordisce con la nazionale under 18 guidata da Paolo Nicolato, totalizzando a seguire altri due gettoni in azzurro. Nel 2018/19 la sua prima esperienza in un campionato professionistico, dapprima in serie C col Vicenza (1 presenza in campionato, 2 in Coppa Italia di serie C) e poi, da gennaio, nel Pordenone (13 presenze in campionato, una in Supercoppa di categoria). Con i friulani ha festeggiato a fine stagione la promozione in serie B. Un’ottima notizia il suo rinnovo per i sostenitori dell’Alto Adige dei quali Rover è uno dei principali idoli.

giovedì 13 agosto 2020

DALLA SVEZIA ARRIVA KARIć PER IL CENTROCAMPO, PETRELLA TORNA A TRIESTE

(Gianluca Ricci) -  Quinto movimento di mercato in entrata per l’Alto Adige, che ha acquisito a titolo definitivo le prestazioni del centrocampista Nermin Karić. Svedese di origini bosniache, 21 anni, si è legato al club del presidente Walter Baumgartner con accordo triennale che scadrà dunque il 30 giugno del 2023. Nella scorsa stagione il ragazzo ha militato nell’Avellino (serie C, girone C) dopo la parentesi con il settore giovanile del Genoa. Convocato quattro volte nella nazionale svedese Under 19, originario di Norrköpings Matteus, Karić è un jolly in grado di ricoprire tutti i ruoli della zona nevralgica del campo, indifferentemente al centro, a destra o a sinistra. I primi passi su un campo di calcio li ha mossi nel vivaio dell’IF Sylvia, club la cui prima squadra milita nella terza divisione del paese scandinavo. Il 6 febbraio 2017 approda nel campionato italiano per accasarsi al Genoa e viene inserito nella rosa della formazione Primavera, con la quale si mette particolarmente in evidenza nel Torneo di Viareggio. Con i grifoni resta sino al termine della stagione 2018/19, quando lo chiama l’Avellino. In Irpinia scende in campo 13 volte e il 7 dicembre 2019 realizza il suo primo gol in serie C (2-0 casalingo ai danni del Teramo), appena 4’ dopo aver sostituito il compagno di squadra Illanes. Esaurita l’esperienza in biancoverde, l’Avellino in questi ultimi mesi lo ha autorizzato ad allenarsi e a giocare le amichevoli con l’Helsingborgs IF, una delle compagini più famose del calcio svedese. Quanto alle quattro presenze con l’Under 19 del suo paese, Karić le ha collezionate grazie alla convocazione da parte del Commissario Tecnico Tomas Tresson, prima delle quali l’8 novembre 2017 contro la Polonia. Di seguito, nel 2018, è sceso in campo nelle tre gare di qualificazione continentale che hanno visto la Svezia affrontare Ucraina, Romania e Serbia. Una curiosità riguarda il fatto che il nome dell’ex centrocampista dell’Avellino era già stato accostato all’Alto Adige nella scorsa campagna trasferimenti invernale.

PETRELLA - Per un calciatore che entra, ce n’è un altro in uscita: è l’attaccante Mirco Petrella, 27enne abruzzese di Pratola Peligna, che dopo una sola stagione in biancorosso torna a titolo definitivo alla Triestina. Per lui a Bolzano 26 presenze in tutto tra campionato, Coppa Italia e Coppa di Serie C, con tre reti e quattro assist. Il suo gol più bello ed importante, senz’altro quello realizzato al Manuzzi di Cesena il 23 ottobre 2019 dopo una fuga di 70, che consentì all’Alto di imporsi per 1-0.

IL PORTIERE E' JACKY JACK POLUZZI: BUDDISMO, SCI E... UNA PARTITA IN A

 

(Gianluca Ricci) - In archivio le prime tre operazioni di mercato in entrata (l’attaccante Odogwu, il centrocampista Greco e il terzino destro El Kaouakibi), l’Alto Adige ha ufficializzato anche il portiere titolare che difenderà la porta biancorossa nel campionato 2020/21. Sfumato il clamoroso ritorno di Daniel Offredi (rimasto a Trieste), ritenuta non del tutto convincente la scelta di Branduani, il direttore sportivo Paolo Bravo ha puntato deciso su Giacomo Poluzzi. Originario di Bologna, dov’è nato il 25 febbraio ’88, 186 cm di altezza per 79 kg di peso forma, il nuovo estremo difensore bolzanino ha mosso i primi passi calcistici nel vivaio del Bologna all’età di sette anni debuttando in serie D nel 2005/06 con gli emiliani del Crevalcore, per poi trasferirsi successivamente al Carpi (2006/07) e quindi alla Giacomense (2007/08), all’Este (2008/09, prima esperienza fuori regione), facendo poi ritorno alla Giacomense fino al 2010/11, stagione in cui il piccolo club della provincia di Ferrara mette a punto la fusione con la ben giù gloriosa Spal. Dal 2013 al 2015, dopo anni di serie D, gioca in serie C con l’Alessandria, quindi si accasa alla Fidelis Andria (dal 2015 al ’17), passando poi alla Spal a gennaio 2017 in serie B. Il 18 maggio 2017 l’allenatore biancazzurro Leonardo Semplici gli concede l’opportunità dell’esordio tra i cadetti nella partita vinta (2-1) al Paolo Mazza contro il Bari. Resta a Ferrara altre due stagioni e il 18 maggio 2019 Semplici gli concede anche la prima presenza in serie A, sostituendo il titolare Emiliano Viviano nella ripresa della vittoriosa trasferta al Bentegodi contro il Chievo (4-0). A luglio 2019 lascia gli estensi per giocarsi una chance da titolare in serie C con la Virtus Francavilla. In Puglia colleziona 20 presenze da titolare, vincendo la concorrenza del collega di ruolo Bryan Costa e conduce il team della provincia brindisina allo sfortunato playoff con il Catania (2-1 il finale per gli etnei). Personaggio interessante anche fuori dal rettangolo verde, è appassionato di sci (a Bolzano e dintorni avrà pane per i suoi denti) e ha abbracciato il buddismo nichiren (“Mi dà forza di volontà”, dichiarò tempo fa alla Gazzetta dello Sport). “Vesto questa maglia - le sue prime parole in biancorosso - con grande entusiasmo e con grandi ambizioni. Sono orgoglioso di essere approdato in una realtà che mi ha voluto fortemente. Arrivo con una forte carica e con grande determinazione per essere parte integrante del progetto. Tutti i calciatori che conosco, con un trascorso in questa società, mi hanno detto ottime cose. Ho voluto fortemente venire qui perché so che si può fare calcio in un ambiente ideale. Non vedo l’ora di cominciare l’avventura”. Jacky Jack (è il suo nickname sui social) Poluzzi, ha firmato con l’Alto un contratto biennale, sino al 30 giugno 2022.

RUBRICA "BIANCOROSSI DEL PASSATO". 5 DOMANDE A... GIUSEPPE SANNINO

Giuseppe Sannino nasce ad Ottaviano in Provincia di Napoli nel 1957. Il mister campano si trasferì da piccolo a Torino con la famiglia, dopo che il padre venne assunto presso lo stabilimento FIAT. Soprannominato "ciabattino", il sergente Beppe una volta terminata la carriera da calciatore decide di intraprendere la carriera da allenatore. Ha allenato l'Alto Adige nella stagione 1999/2000, con cui vinse il campionato di Serie D. Grazie a questa vittoria, "Beppe" contribuì fortemente allo sbarco tra i professionisti della società biancorossa, che negli anni seguenti si è consacrata in categoria. E' il primo allenatore tra i professionisti della storia dell'Alto Adige, che al termine della stagione pilotò alla salvezza. Complessivamente saranno due le stagioni sulla panchina bolzanina per il sergente Sannino. Ambiente al quale è rimasto tutt'ora molto legato e che gli evoca piacevolissimi ricordi.

Mister, lei all'Alto Adige è stato in grado di vincere esattamente 20 anni fa il campionato di Serie D. Che ricordi ha di quel campionato e dell'esperienza in biancorosso?
Ho vissuto degli anni bellissimi a Bolzano. Il rapporto che ho instaurato con l'ambiente era familiare e ho avuto modo di conoscere delle persone fantastiche. Quello con l'Alto Adige fu il mio primo campionato vinto e soprattutto per questo motivo mi è rimasto particolarmente nel cuore, specie perché in quella stagione non siamo partiti con l'obbiettivo di vincere, ma ci riuscimmo. Quando arrivai a Bolzano, per me fu come una specie di ritorno al passato, mi sentivo a casaIl nostro era un bellissimo gruppo, unito ed in questo senso l'acquisto di Luca Lomi ci ha sicuramente consentito di alzare il livello medio della squadra. Avevamo creato un giusto mix, con lo zoccolo duro della squadra rappresentato dai ragazzi locali, di cui alcuni di madrelingua tedesca.

La salvezza in C2 e poi l'addio l'anno successivo con la salvezza in tasca. Che stagione è stata la prima tra i pro per lei e per l'Alto Adige e quali ricordi ha degli anni vissuti a Bolzano?

E' stata una bellissima stagione, dove ha funzionato tutto come da programma, dato che l'obbiettivo era quello di salvarsi. Dal punto di vista logistico è stata una stagione particolare, perché abbiamo dovuto girovagare parecchio per trovare campi disponibili tra Bressanone, Termeno e finalmente il nulla osta per il trasferimento definitivo a Bolzano. Ho trovato un ambiente pulito, che rispetta le regole e un bellissimo paesaggio. Per il bel vivere di tutti; tant'è che in un ambiente del genere, ci tornerei molto volentieri ad allenare. Anche con i tifosi ho instaurato un ottimo rapporto e mi sentivo uno di loro. Con l'Alto Adige avevo due anni di contratto e mi è dispiaciuto dare le dimissioni. Col senno di poi potessi tornare indietro, cercherei di parlare in modo diverso, perché mi è dispiaciuto andare via e dover risolvere il contratto.

Segue ancora l'Alto Adige? Che impressione si è fatto dell'attuale società?
L'Alto Adige credo che sia una panacea, un paradiso. Li ti lasciano lavorare se tu chiedi agli allenatori passati all'Alto Adige di tornare, lo farebbero tutti subito. Centro sportivo straordinario e società organizzata. E spero che riescano prima o poi a raggiungere quell'obbiettivo che hanno da moltissimo tempo ossia di andare in Serie B.

Lei è stato anche in Inghilterra al Watford assieme ad Alfredo Sebastiani che dieci anni dopo di lei ha vinto il campionato con l'Alto Adige. Quale è il suo rapporto con Alfredo? E se ci può indicare le principali differenze tra come viene vissuto il calcio in Inghilterra rispetto a quanto avviene Italia.
Quando siamo andati in Inghilterra con Alfredo, professore di calcio con grandissime capacità, conoscenze e competenze, ho trovato un ottimo compagno di viaggio. Il calcio inglese è il più visto in tutto il mondo, questa è la principale differenza. Frutto del notevole merchandising, di stadi e strutture stupendi e all'avanguardia, inoltre il popolo inglese vive quasi per il calcio ed è innamorato della squadra locale che sostiene. A testimonianza di ciò, il fatto che a campionato appena finito i tifosi vanno già a sottoscrivere gli abbonamenti per la stagione successiva. E' vero che hanno uno dei campionati più importanti come il nostro, ma è anche vero che non c'è tutta la pressione che c'è in Italia, vogliono semplicemente vivere il loro calcio con passione. Ora in Inghilterra hanno iniziato anche a puntare sugli allenatori europei top, come Guardiola, Klopp, Ancellotti e via discorrendo, con la tendenza di lavorare in modo molto più europeo, il che dal mio punto di vista ha contributo alla crescita definitiva del calcio inglese.

Ha provato l'esperienza in Ungheria terminata con le sue dimissioni a causa del Covid-19. Che campionato ha trovato?
La mia ultima esperienza in Ungheria è stata straordinaria in una bellissima città. La stessa città dove giocava Puskas vincitore di tre Champions League col Real Madrid e il giocatore più forte della storia dell'Ungheria. Il calcio non può essere paragonato alle quattro maggiori leghe europee, ma sta crescendo per attestarsi a livelli comunque importanti. Per dire sono molto più evoluti dal punto di vista delle strutture rispetto ad alcune realtà italiane. Ho lasciato l'Honved al quinto posto in classifica, con la concreta possibilità di andare nuovamente in Europa League.

martedì 11 agosto 2020

PER LA DIFESA ECCO EL KAOUAKIBI (Comunicato Stampa)

Nella giornata dell'arrivo in prestito di Semprini dal Pontedera, l'Alto Adige rinforza la difesa con Hamza El Kaouakibi, classe '98, in prestito dal Bologna. Terzino destro, nello scacchiere di Vecchi andrà a rimpiazzare il partente Ierardi. Di seguito il comunicato ufficiale del club: "F.C. Südtirol comunica di aver acquisito a titolo temporaneo (prestito annuale) da Bologna FC 1909  i diritti alle prestazioni sportive di Hamza El Kaouakibi, ventiduenne difensore di nazionalità italiana con doppio passaporto. Di proprietà del Bologna FC 1909 (contratto fino al 30 giugno 2022), si è legato al club biancorosso con un accordo annuale, ovvero sino al 30 giugno 2021. El Kaouakibi, cresciuto nella Primavera del Bologna, nelle ultime due stagioni ha giocato in serie C con le maglie della Pistoiese, del Piacenza e della Pianese (41 presenze in totale con 3 reti).Nato a Bentivoglio, alle porte di Bologna, il 22 maggio 1998, Hamza El Kaouakibi (185 cm di altezza per 80 chilogrammi di peso forma), origini marocchine, piede destro è un difensore roccioso e duttile, infatti può essere impiegato sia come terzino destro, sia come difensore centrale, sia come centrocampista di destra. E’ in grado di garantire una importante spinta offensiva. Gode del doppio passaporto gode del doppio passaporto, in virtù del quale ha scelto di rappresentare la nazionale del paese d’origine, il Marocco, con cui ha giocato quattro volte con la selezione Under 20. Inizia a giocare a calcio nel Funo, poi al Basca, da sette a 13 anni per poi passare al Bologna e trasformarsi da attaccante a difensore. Nel calcio a nove e poi in quello a undici, gioca infatti esterno alto, mezzala, trequartista e prima punta. Trafila nelle giovanili del Bologna. La sua carriera nella Primavera felsinea comincia nella stagione 2015-2016, ancora da Under 17: il report è di quattro partite giocate e una sola ammonizione rimediata. Nel 2016-2017 gioca spesso e volentieri titolare nell’undici di mister Magnani: sono 17 le presenze totali, condite da una rete, con un solo giallo subito. Nove presenze in campo nel 2017-2018 tra le fila della Primavera rossoblù. A queste devono aggiungersi le gare disputate in Coppa Italia contro Brescia e Udinese, entrambe concluse dopo i calci di rigore: per lui un assist contro il Brescia e il primo gol stagionale nel match contro i friulani. La sua avventura in nazionale comincia nel marzo 2017 con la convocazione per il doppio impegno amichevole del Marocco Under 20 con il Gambia. Dal 21 al 30 luglio El Kaouakibi partecipa col Marocco guidato da Mark Christian Wotte ai Jeux de la Francophonie, ospitati dalla Costa d’Avorio ad Abidijan. Si tratta di una manifestazione a cadenza quadriennale, comprendente gare sportive e concorsi culturali a cui prendono parte i rappresentanti dei 53 paesi membri dell’Organisation Internationale de la Francophonie. Il suo Marocco trionfa nella manifestazione davanti alla Costa d’Avorio e al Mali, ma El Kaouakibi salta la finale per via di un infortunio.  Il 10 ottobre 2017 è titolare, da sotto età, nel Marocco Under 21 sconfitto per 4-0 dagli azzurrini di Gigi Di Biagio: nella posizione di terzino destro riesce anche a rendersi pericoloso con un colpo di testa che però non trova la via della rete. Nel 2018-2019 veste la maglia della Pistoiese in serie C girone A: 30 gare di campionato con 3 reti realizzate e un assist e una gara in Coppa Italia di serie C. Nel luglio del 2019 passa al Piacenza: 6 gare in serie C girone B e 3 gare in Coppa Italia di serie C. Il 16 gennaio 2020 si trasferisce alla Pianese, serie C girone A: 6 gare di campionato e le due di play-out contro la Pergolettese da titolare. Si definisce maniacale nella cura dei dettagli: 'Sono consapevole di dover migliorare e desidero farlo sempre, giorno dopo giorno, quindi mi piace lavorare sodo, curando i dettagli e le piccole cose. Ogni esperienza che ho fatto è stata preziosa nel mio processo di crescita: dalle giovanili nel Bologna, alla nazionale marocchina fino al recente passato in serie C. Cerco di dare sempre il massimo sia dentro il campo, sia nella vita di tutti i giorni Ho forti motivazioni e tanta voglia di fare bene. Gioco sia come difensore laterale, sia come centrale e arrivo in questa bella realtà con il fermo proposito di dare una mano alla squadra, mettendomi a completa disposizione del mister. Ho accettato immediatamente la proposta, condividendo il progetto e la visione della società'.


 F.C. Südtirol augura a Hamza El Kaouakibi, una permanenza in maglia biancorossa ricca di soddisfazioni e gratificazioni, personali e di squadra.




ALTO ADIGE: PER L'ATTACCO C'E' SEMPRINI

 

(Gianluca Ricci) - In attesa del nuovo portiere (nelle ultime ore Poluzzi sembra aver sorpassato Branduani), l’Alto Adige ha un nuovo attaccante. Il nome è quello di Mauro Semprini, arrivato in prestito oneroso dal Pontedera (club dove ha giocato quest’anno l’ex biancorosso De Cenco). Classe ’98, originario di Roma, è un centravanti utilizzabile all’occorrenza anche da seconda punta. Nell’ultima stagione con il club toscano è andato a segno tre volte su 26 gare disputate, mentre nel 2018/19 in serie D col Ponsacco ha realizzato sette reti in 34 gare. Nell’ultima stagione di Primavera, sono stati invece sei (in 25 partite) i gol con la maglia della Virtus Entella. Semprini, da sempre tifoso romanista ed abbonato da ragazzino in Curva Sud, si fece conoscere nel calcio che conta proprio contro i giallorossi, in una finale d’andata della Coppa Italia Primavera, realizzando nel finale il gol dell’insperato 1-1. Anche se poi nella gara di ritorno all’OIimpico ad alzare il trofeo furono i capitolini di Alberto De Rossi. Il ventiduenne romano, nell’organico bolzanino, va ad aggiungersi ad altri sei attaccanti: Fischnaller, Odogwu, Casiraghi, Petrella, Turchetta e Rover (sebbene dovrebbe tornare all’Inter). Ci sono poi Mazzocchi, che rientrerà comunque all’Atalanta), e Romero sempre alla finestra in attesa di eventuali opportunità. Ma il mercato è appena agli inizi e nuovi colpi sono all’orizzonte. Semprini è atteso a Maso Ronco per la firma del contratto.

domenica 9 agosto 2020

SFUMA DEFINITIVAMENTE IL RITORNO DI OFFREDI. SETTIMANA DECISIVA PER IL MERCATO BIANCOROSSO

Manca una settimana esatta alla ripresa degli allenamenti con il ritiro pre-campionato, che quest'anno causa Covid-19 non si svolgerà nella consueta cornice della Val Ridanna, ma nella casa biancorossa del FCS Center di Maso Ronco. Il direttore sportivo Paolo Bravo è all'opera per consegnare a mister Stefano Vecchi una rosa nutrita grossomodo in ogni reparto. Sarà una settimana decisiva per il ruolo del portiere, dove i tifosi attendono l'ufficialità del nuovo numero 1 biancorosso. In settimana è definitivamente naufragata la pista che portava al clamoroso ritorno di Daniel Offredi, decisivo parrebbe il veto imposto da mister Vecchi e le difficoltà della Triestina nel reperire un sostituto all'altezza. La dirigenza biancorossa sta valutando diversi opzioni, certo è, che il profilo sarà quello di un portiere esperto. In questo senso nelle ultime ore appaiono sempre più calde le candidature di Paolo Branduani e di Giacomo Poluzzi, entrambi svincolati e appetiti sul mercato dei parametri zero.
Branduani, classe 1989, è reduce da una stagione da back-up in Serie B, vissuta in compartecipazione tra Juve Stabia ed Empoli. Profilo di rilievo e grande esperienza, nella stagione 2018/19 a Castellamare di Stabia ha vinto il campionato di Serie C da grande protagonista. Con lui tra i pali, una sola sconfitta per le "Vespe" e sole 16 reti subite. Alle spalle un'altra vittoria del campionato di Serie C con la Spal e diverse stagioni in forza alla Feralpisalò. Non sarà semplice arrivare a lui. L'alternativa calda è come detto Giacomo Poluzzi, classe 1988, un paio di stagioni da terzo portiere della Spal in Serie A (con 1 presenza) e tanta esperienza nel campionato di Serie C con le maglie di Giacomense, Alessandria, Fidelis Andria e da ultima Virtus Francavilla, con i quali ha chiuso il campionato al nono posto, contribuendo a portare la formazione pugliese ai play-off.
Sarà una settimana intensa sul fronte delle ufficialità, non solo nel ruolo del portiere, ma anche negli altri reparti. Oltre al numero 12 che sarà un profilo giovane, è questione di ore l'ufficialità della permanenza in biancorosso di Rover, mentre si starebbero valutando due profili giovani per rimpinguare la rosa di mister Stefano Vecchi nel reparto arretrato e in mezzo al campo. Seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni,


giovedì 6 agosto 2020

RUBRICA "BIANCOROSSI DEL PASSATO". 5 DOMANDE A... LUCA LOMI

E Lomi sarà il fido scudiero - Sport - Alto Adige
Luca Lomi milanese classe '71 ha scritto pagine importanti del club altoatesino. Ha vestito la maglia dell'Alto Adige in tre diverse fasi: la prima durata quattro stagioni (dalla 1999/00 a quella 2002/03), intervallata dalla breve esperienza in Serie B con la maglia del Hellas Verona e il successivo ritorno in biancorosso per due stagioni fino al termine di quella 2005/06. Dopo alcune stagioni vissute tra Lecco, Pergocrema e Voghera, il talentuoso regista ha deciso di porre fine alla sua carriera al termine della stagione 2008/09, proprio a Bolzano, città in cui tuttora vive assieme alla sua famiglia. Lomi è un autorevole membro del "club 100 biancorosso", grazie alle 169 presenze in maglia Alto Adige. Dopo aver illuminato con lampi di classe i campi del nord Italia e non solo, l'amatissimo ex regista biancorosso facilmente riconoscibile per i capelli rasta, oggi allena il Maia Alta nel campionato di Eccellenza. 

Qual'è stato il momento più bello che hai vissuto con l'Alto Adige?
Il momento più bello è stato per assurdo l’anno dove abbiamo perso la finale play-off a Novara (ndr, campionato di Serie C2 stagione 2002/03) con mister Attilio Tesser, perché è stato un anno secondo me straordinario. In quella stagione lì avevamo il miglior gruppo mai visto in sei anni e mezzo a Bolzano.


Che ricordi hai della vittoria del campionato di Serie D della stagione 1999/00 a 20 anni da quella ricorrenza?
Ho sicuramente dei bellissimi ricordi di quel campionato. Quando si vince è sempre un momento da ricordare, ma forse la cosa che mi è particolarmente rimasta a cuore di quella stagione, è il fatto che abbiamo vinto non essendo tra i favoriti. Inoltre rimasi colpito, nel vedere i miei compagni di squadra fare dei sacrifici incredibili, per me che venivo da un mondo completamente diverso; alcuni di loro si dovevano svegliare magari alle 5 del mattino per andare a lavorare, in modo che il pomeriggio potessero venire a fare allenamento. Una cosa per me totalmente nuova, che ha reso a mio avviso ancor più incredibile quella vittoria.

Qual'è il compagno di squadra con cui hai legato di più?
Ho legato con tantissimi giocatori nel corso della mia esperienza all'Alto Adige, ma se devo fare un nome, direi Morris Molinari. Con lui sin dal primo giorno di ritiro a Prato allo Stelvio ho creato un feeling particolare, e tuttora siamo in contatto e quando riusciamo ci vediamo.

Qual'è stata la delusione più grande da giocatore del Fc Alto Adige?
La delusione più grande è stata nel 2006, quando non potevo più continuare il mio rapporto con questa società perché forse per qualcuno ero diventato troppo vecchio. Fui quindi costretto a cambiare aria, vincendo poi due campionati consecutivi a Lecco prima e al Pergocrema in seguito, sempre con mister Sannino in panchina.

Stai ancora seguendo l'Alto Adige? Che differenze trovi tra il tuo Alto Adige e quello di oggi?
Sto seguendo la società seppur a distanza, visto che allenando il Maia Alta, mi risulta difficile essere presente fisicamente alle partite. Mi informo spesso dell'andamento della squadra, in particolare tramite il direttore sportivo Paolo Bravo, mio ex compagno di squadra per tre anni al Como ad inizio carriera, che sta svolgendo un ottimo lavoro qui a Bolzano. La società è cambiata tanto, nel senso che prima era molto a conduzione familiare e si guardava più al lato umano delle persone, mentre ora, come è giusto che sia, è tutto molto professionale, dati anche i crescenti interessi che ruotano attorno alla società. L'Alto Adige è una società che sta facendo un lavoro molto importante per tutto il movimento calcio della regione.

mercoledì 5 agosto 2020

UFFICIALE MIZUNO COME SPONSOR TECNICO FINO AL 2024

Nella giornata di ieri é arrivata l'ufficialità dell'accordo con lo sponsor tecnico nipponico Mizuno per le prossime 4 stagioni. Accordo anticipato dalla redazione di Biancorossibznews in anteprima nelle scorse settimane. Di seguito la nota della societá:

"F.C. Alto Adige comunica di aver perfezionato un accordo pluriennale con Mizuno - prestigioso brand giapponese attivo nell’abbigliamento sportivo a livello internazionale - per la sponsorizzazione tecnica a partire dalla stagione sportiva 2020-2021. Grazie alla partnership quadriennale, quindi fino al 30 giugno 2024, Mizuno sarà il fornitore tecnico ufficiale di tutte le divise da gioco, allenamento e rappresentanza della prima squadra e del settore giovanile oltre che del merchandising biancorosso.


Nella mattinata di oggi, il responsabile Teamwear Mizuno Italia Eugenio Ceravolo è stato accolto presso l’FCS Center di Maso Ronco dal presidente biancorosso Walter Baumgartner e dall’amministratore delegato, Dietmar Pfeifer. Dopo un lungo e cordiale colloquio e la visita al centro tecnico, l’incontro è culminato con la firma ufficiale dell’accordo tra le parti a sancire l’abbinamento quadriennale Mizuno-FCS.


All’inizio della nuova stagione agonistica è prevista la presentazione delle nuove maglie, frutto di uno studio comune e sinergico per coniugare una serie di importanti elementi.
La linea Teamwear, collezione di abbigliamento tecnico espressamente studiata per la squadra è già a disposizione presso l’FCS-FANSHOP BIANCOROSSO".