domenica 31 dicembre 2023

DAL FROSINONE ARRIVA IL CROATO LULIC

 


Primo colpo di mercato per l'Alto Adige. Il direttore sportivo Paolo Bravo ha messo a segno il colpo Karlo Lulic dal Frosinone. Nelle prossime ore, il duttile centrocampista croato è atteso a Bolzano per la firma e il primo allenamento agli ordini di mister Federico Valente. Il classe '96 era in scadenza di contratto con il Frosinone e firmerà un contratto fino al 30 giugno 2026.

IL 2 GENNAIO LA RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI CON VALENTE ANCORA AL COMANDO

 



Cambio di rotta in casa Alto Adige. A caldo dopo la sconfitta contro il Lecco, sembravano contate le ore di Federico Valente sulla panchina biancorossa, a fronte di uno score di una vittoria (contro la vicecapolista Venezia) e tre sconfitte (contro Bari, Reggiana e Lecco). Una media di 0,75 punti a partita decisamente inferiore rispetto a quella ottenuta da Bisoli a pari a 1,13 punti. La conferma di Valente è frutto di una valutazione ampia, avvenuta a mente fredda nelle segrete del centro sportivo di Maso Ronco, dove sono stati considerati i miglioramenti apportati dal tecnico italo-svizzero sul piano del gioco e dello spirito maggiormente propositivo della squadra, coinciso con le sette reti segnate in quattro partite. E' chiaro che bisogna arginare in maniera importante le lacune evidenziate in fase difensiva, ma a questo ci penserà la società intervenendo sul mercato con due colpi mirati in difesa e altrettanti in mezzo al campo. Nel pomeriggio del 2 gennaio è fissata la ripresa degli allenamenti della compagine biancorossa, con Valente pronto a dirigere gli allenamenti, in vista della prima gara ufficiale dell'anno contro la Feralpisalò, dove sarà fondamentale fare punti per preservare il posto in panchina e per incamerare punti importanti in ottica salvezza. Al momento sono state allontanate le candidature di Javorcic e di Venturato, ma se Bisoli dovesse firmare per qualche altra squadra potrebbero mutare nuovamente gli orizzonti societari.

sabato 30 dicembre 2023

SQUADRA DA RINFORZARE: BRAVO AL LAVORO PER COLPI D'ESPERIENZA

 


Entrano nel vivo le valutazioni di mercato in casa biancorossa. Le sconfitte contro Reggiana e Lecco hanno fatto emergere in maniera evidente le importanti lacune del reparto arretrato. In difesa Cuomo, Ghiringhelli, Giorgini, Cagnano, Shiba e Kofler non hanno colmato adeguatamente i vuoti lasciati dalle partenze dei vari Curto, Zaro, De Col e Celli. Giorgini non ha mai convinto in pieno sia nel ruolo di terzino destro, che in quello naturale al centro della difesa, dove ha più di qualche responsabilità nei gol subiti a Lecco. Lo stesso Kofler è un ragazzo dalle buone prospettive, ma pare ancora acerbo per giocare titolare in un palcoscenico importante come quello della Serie B. Da Cagnano e Ghiringhelli ci si aspettava un rendimento decisamente superiore, dall'alto delle oltre 200 partite in B in due. Lo scorso campionato sono stati spesi complessivamente 345mila euro per i cartellini di Barison (45.000 €), Giorgini (50.000€) e Vona (250.000 €), quest'ultimo portiere diciasettenne acquistato dal Latina nell'affare Giorgini e lasciato crescere nel Lazio in Serie C nel ruolo di dodicesimo. Quest'anno il mercato invernale dovrà rivelarsi decisamente più intenso e impegnativo, soprattutto dal punto di vista economico. In estate quanto incassato per le cessioni di Zaro e Curto, non è stato investito totalmente e quindi un piccolo tesoretto è ancora disponibile. Serve quantomeno un centrale di difesa d'esperienza e stazza fisica (al posto di Cuomo) e un esterno destro di difesa, di maggiori garanzie rispetto a Giorgini e Ghiringhelli. Il rendimento di Davi, sia in termini di qualità che continuità, è aumentato rispetto alla passata stagione, pertanto Cagnano ha le sue chance per rimanere come alternativa. Con ogni probabilità Shiba, sotto contratto con l'Alto Adige fino al giugno 2026, scenderà in prestito in Serie C per giocare con maggiore continuità. 

A centrocampo l'obiettivo sarebbe quello di riportare in biancorosso Luca Belardinelli, il quale sta recuperando a Empoli dall'infortunio al legamento crociato. Verranno valutate le condizioni fisiche dell'ex numero 16 biancorosso, se il direttore sportivo Paolo Bravo avrà le dovute garanzie, proverà ad instaurare una trattativa per il ritorno in prestito del classe 2001. Il prematuro addio in estate di un giocatore d'esperienza come Di Tacchio ha pesato e non poco sull'economia del centrocampo altoatesino. Dopo un buon avvio di campionato, il rendimento di Broh è crollato, e come conseguenza è diminuito anche il minutaggio. Siega da un paio d'anni è un oggetto misterioso, mentre Lonardi non ha compiuto ancora quel salto di qualità che gli addetti ai lavori si aspettavano dopo ottime annate vissute a Verona in casacca virtussina. Tait e Peeters sono due validi portatori d'acqua, che hanno nella corsa e nella quantità le maggiori capacità, ma che prestano il fianco quando hanno palloni scottanti tra i piedi. Per questo motivo il direttore sportivo Paolo Bravo è alla ricerca di centrocampisti dai piedi maggiormente raffinati da abbinare perfettamente alle capacità di Tait e Peeters.

Sugli esterni Cisco e Ciervo hanno viaggiato sinora a corrente alternata, ma hanno qualità e prospettive importanti in fase di spinta. Assieme a Rover e Casiraghi, rappresentano un'ottima batteria d'esterni. Il reparto avanzato è quello che necessita minori ritocchi. Rauti si è sbloccato, e con Valente in panchina la sensazione è che si senta maggiormente capito e sia più libero da impegni difensivi. Merkaj tra gli acquisti di Bravo è indubbiamente quello che ha avuto sinora il migliore rendimento, ma la sensazione è che un altro giocatore offensivo sia necessario per rimpolpare il reparto e tutelarsi da qualche acciacco di troppo del bomber principe Odogwu.

mercoledì 27 dicembre 2023

VALENTE HA LE ORE CONTATE: JAVORCIC SEMPRE FAVORITO

 


Sono ore di riflessione in casa biancorossa, dopo l'ennesimo ko stagionale contro il Lecco. Una sfida che era assolutamente da vincere, per svariati motivi, su tutti: per chiudere l'anno e godersi la sosta con una maggiore serenità, e per distanziare una diretta contendente alla salvezza, che ora si trova appaiata in classifica all'Alto Adige a quota 20 punti. Valente ha avuto la sua chance, ma più per demeriti dei suoi giocatori che per demeriti propri, non è riuscito ad approfittare al meglio dell'occasione avuta. Il destino sembra segnato: il tecnico italo-svizzero dovrebbe tornare al timone della formazione Primavera, dove ha ben figurato, per lasciare spazio ad una guida tecnica d'esperienza in prima squadra. Il candidato numero uno rimane l'ex Ivan Javorcic, a casa dopo l'esonero dal Venezia avvenuto la stagione passata. L'allenatore croato è il preferito di Paolo Bravo. Il nodo per Javorcic sta nel trovare l'accordo con il Venezia per la risoluzione contrattuale, in virtù di un contratto ancora in essere sino al 30 giugno 2026 che andrebbe a riempire le tasche del tecnico spalatino per un importo di poco inferiore al mezzo milione netto di euro. A questo importo va considerato il più che ipotetico bonus promozione di duecento mila euro, che percepirebbe in caso di risalita in Serie A dei lagunari. Una trattativa non semplice, che porta la dirigenza biancorossa ad estendere le valutazioni di natura tecnica anche ad altri profili.

martedì 26 dicembre 2023

ALTO ADIGE IN CADUTA LIBERA. ALTRA SCONFITTA A LECCO

 


(Gianluca Ricci) - Secondo stop di fila (quarto nelle ultime cinque) per l’Alto Adige, che chiude il girone d’andata perdendo al Rigamonti Ceppi di Lecco. Due a uno il finale, in coda ad una sfida che ha visto la compagine bolzanina poco concreta in fase di conclusione e decisamente distratta sul piano difensivo. Ancora alla ricerca di sé stessi dopo l’approdo in panchina di Federico Valente al posto dell’esonerato Bisoli, i biancorossi faticano non poco a trovare la quadra. A parziale alibi del tecnico italo-svizzero, in ogni caso, le numerose assenze: Masiello (fermato per un turno dal Giudice Sportivo) oltre agli infortunati Ghiringhelli, Odogwu, Siega e Rover. Unico recupero, seppur importante, quello di Davi sulla sinistra difensiva. Da sottolineare comunque, tra le pochissime note di merito, l’eccellente prova di Casiraghi e una grande occasione per Pecorino in apertura di ripresa, terminata però sulla traversa. Ben più cinici i padroni di casa che, al di là di un numero praticamente pari di tiri nello specchio (4 contro i 5 ospiti), sono stati bravi a capitalizzare al meglio le opportunità capitategli.

LA CRONACA – Esaurita una prima frazione equilibrata benché priva di particolari emozioni, la contesa si sveglia improvvisamente al rientro in campo dopo il riposo. Appena 240” dalla ripresa delle ostilità e l’Alto Adige ha una grossa chance per sbloccare il punteggio: Pecorino, servito da Lunetta, calcia di sinistro a colpo sicuro centrando però la traversa. Al 7’st però la squadra di Valente passa: Ionita, alla fine comunque uno tra i migliori dei suoi, intercetta il pallone con un braccio in area, l’arbitro Monaldi non ha dubbi e decreta il penalty. Sul dischetto va Casiraghi che batte l’ex di turno Melgrati con una potente botta centrale e fa 1-0: undicesimo centro stagionale per il Principino di Treviglio, ottavo dagli 11 metri. Nei minuti successivi i sudtirolesi potrebbero addirittura raddoppiare con Rauti prima e Lunetta poi, in entrambi i casi Melgrati c’è. Il Lecco reagisce e al 18’st impatta: Ionita crossa dall’out di sinistro e dall’interno dell’area il gigante statunitense Novakovich prende l’ascensore, insaccando di testa sotto la traversa. I bolzanini accusano il colpo e prendono invece fiducia gli uomini di Emiliano Bonazzoli. Passata da un minuto la mezzora del secondo tempo ancora Andrija Novakovich, 27enne attaccante di 193 cm in prestito dal Venezia, lascia la propria firma sul match. Ancora di testa, questa volta su suggerimento di Degl’Innocenti, il ragazzo di origine serba segna di testa per il definitivo 2-1 lombardo. Per il resto succede ancora ben poco, unico squillo una zuccata di Kofler a dieci dalla fine parata dal portiere.

PROSSIMO TURNO – Ora la serie B si ferma fino a sabato 13 gennaio, quando andrà in scena la prima di ritorno. L’Alto Adige, scivolato al 15° posto con 20 punti, ospiterà al Druso la Feralpisalò (ore 14). Il Lecco, stessi punti in classifica di Vinetot e soci, anticiperà invece a venerdi 12 (ore 20.30) sul rettangolo verde del Ceravolo di Catanzaro.

 

IL TABELLINO DEL MATCH
LECCO-ALTO ADIGE 2-1

LECCO (4-3-3): Melgrati; Battistini (32’st Giudici), Celjak (1’st Marrone), Bianconi, Lepore (40’st Guglielmotti); Crociata, Sersanti, Ionita; Di Stefano (12’st Degl’Inncenti), Novakovich, Buso (40’st Galli). 

A disp. Saracco (p), Bonadeo (p), Boci, Agostinelli, Tordini, Eusepi, Pinzauti.

Allenatore: Emiliano Bonazzoli.

ALTO ADIGE (4-4-2): Poluzzi; Kofler, Vinetot, Giorgini, Davi; Lunetta (25’st Ciervo), Tait, Peeters (36’st Lonardi), Casiraghi; Rauti (25’st Merkaj), Pecorino.

A disp. Tschöll (p), Drago (p), Cagnano, Cuomo, Shiba, Moutassime, Broh, Cisco, Rottensteiner. 

ARBITRO: Marco Monaldi di Macerata.
ASSISTENTI: Alessandro Costanzo di Orvieto e Matteo Passeri di Gubbio.
IV UFFICIALE: Alberto Poli di Verona.
VAR: Daniele Paterna di Teramo (on site).
AVAR: Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore (on site).

RETI: 7’st rig. Casiraghi (AA), 18’ e 31’st Novakovich (L)

AMMONITI: Lepore, Battistini, Marrone, Sersanti e Degl’Innocenti (L); Pecorino, Rauti e Peeters (AA). 
NOTE: Spettatori poco più di 2 mila, con sparuta rappresentanza ospite. Cielo sereno, temperatura di 10°C, terreno in cattive condizioni. Angoli 1-2 (0-0)
RECUPERO: +1’pt, +4’st.

SANTO STEFANO A LECCO CON L' IMPERATIVO VINCERE

 


L'imperativo è vincere in casa biancorossa. Gli altoatesini chiudono l'anno con la sfida di Santo Stefano a Lecco contro la matricola bluceleste. I lecchesi sono reduci dal buon pari in rimonta sul campo del Venezia e stazionano in zona play-out a tre punti dai biancorossi in classifica. Il distacco di soli tre punti tra le due compagini, rendono l'idea sull'importanza capitale della sfida. Valente non ha tante carte a disposizione, dato che dovrà rinunciare a Masiello per squalifica, e a Ghiringhelli, Siega, Rover e Odogwu per infortunio. La buona notizia è il rientro dal turno di squalifica di Davi, che troverà spazio dall'inizio. In difesa scelte abbastanza obbligate con Giorgini costretto a fare gli straordinari a destra, e al centro la coppia Vinetot e Cuomo, con quest'ultimo che dovrebbe tornare titolare dopo la terribile prova di Bari (espulso dopo pochi minuti). A centrocampo il tecnico italo-svizzero potrebbe optare per qualche sorpresa: in mezzo al campo Lonardi e Broh insidiano Peeters, mentre a destra è ballottaggio a tre tra Lunetta, Ciervo e Cisco, col primo favorito. In avanti l'idea è di riproporre la coppia Merkaj - Rauti, ma Pecorino scalpita.

I convocati

Portieri: Poluzzi, Drago, Tschöll.
Difensori: Cagnano, Cuomo, Davi, Giorgini, Rottensteiner, Shiba, Vinetot.
Centrocampisti: Broh, Casiraghi, Ciervo, Cisco, Kofler, Lonardi, Lunetta, Moutassime, Peeters, Tait.
Attaccanti: Merkaj, Pecorino, Rauti.

Le probabili formazioni

LECCO (4-3-3): Melgrati; Celjak, Marrone, Bianconi, Lepore; Crociata, Sersanti, Ionita; Giudici, Novakovich, Buso.

Allenatore: Bonazzoli.

ALTO ADIGE (4-4-2): Poluzzi; Giorgini, Cuomo, Vinetot, Davi; Lunetta, Tait, Peeters, Casiraghi; Rauti, Merkaj.

A disposizione: Drago, Cagnano, Rottensteiner, Shiba, Broh, Ciervo, Cisco, Kofler, Lonardi, Moutassime, Pecorino.

Allenatore: Valente.


lunedì 25 dicembre 2023

I BIANCOROSSI CAPITOLANO DI NUOVO: CON LA REGGIANA E' KO

 


I biancorossi non trovano continuità nei risultati e con una non irresistibile Reggiana, escono sconfitti per l'ottava volta in stagione. Le buone prove di Bari e Venezia, vengono oscurate dal passo falso interno contro i reggiani. Sono così solo quattro i punti conquistati nelle ultime otto partite. Tait e compagni preservano tre punti di vantaggio sulla zona scottante della classifica. Rimangono due le affermazioni casalinghe in questo girone d'andata per gli altoatesini, troppo poche per sperare in una salvezza tranquilla. 
Per l'ultima dell'anno davanti al pubblico amico del Druso, Valente recupera Cagnano e lo lancia titolare al posto dello squalificato Davi. A destra torna Ciervo titolare preferito a Cisco, il restante undici resta invariato rispetto a Venezia. Partita sempre in rincorsa, con l'Alto Adige sotto già al secondo minuto di partita. Buona la reazione bolzanina e primo tempo chiuso meritatamente sull'1-1, grazie alla prima marcatura in casacca biancorossa di Masiello. Ripresa traumatica per Poluzzi e compagni: ad inizio seconda frazione di gioco Giorgini si perde l'uomo e la Reggiana torna in vantaggio. Vantaggio ritoccato al 32° con la rete di Gondo, difesa pigra e Poluzzi colpevolmente si fa beffare da una leggera deviazione di Vinetot. Dopo una seconda frazione di gioco come ormai di consueto inguardabile, arriva nel finale la tardiva reazione biancorossa: accorcia le distanze il capocannoniere del campionato Casiraghi dal dischetto, e nel finale l'Alto Adige sfiora il clamoroso pari del 3-3, prima con l'esordiente canterano Moutassime, che spedisce incredibilmente a lato a porta praticamente spalancata, e poi con Pecorino in acrobazia. A far nuovamente la differenza in negativo le consuete disattenzioni sulle palle alte e i cambi della ripresa, che non entrano con la determinazione necessaria e non riescono ad incidere sul match.

La cronaca

Al 2’: accelerazione lungo la corsia mancina di Pieragnolo che mette in mezzo per Gondo pronto a colpire a porta vuota, ma in spaccata Masiello mette in angolo. Sugli sviluppi del corner dalla sinistra, Peeters libera di testa mettendo involontariamente la palla sul destro di Bianco che con una conclusione precisa trova l’angolo alla destra di Poluzzi firmando il vantaggio ospite: 0-1. I biancorossi reagiscono con le conclusioni di Merkaj prima e Casiraghi poi, murate dal muro granata. Kabashi ci prova al 12’, palla sul fondo. 17’ gran conclusione da oltre venti metri di Rauti di poco sul fondo. Ciervo appoggia per Giorgini al 22’, che fa scoccare una conclusione velenosa che rimbalza davanti a Bardi che non si fa sorprendere; sugli sviluppi dell’azione assist di Rauti per Tait che batte al volo appena dentro l'area di rigore, ma spreca calciando alto. Corre il 28’ quando Casiraghi pennella da oltre venti metri un assist in area per Giorgini, che fa sponda sul palo di destra per il diagonale ravvicinato di Masiello da posizione molto defilata: palla in rete per l’1-1. 

Avvio shock anche nella ripresa: al 6’ cross teso dalla destra di Fiamozzi sul secondo palo per il colpo di testa ravvicinato di Girma che firma l’1-2. Al 17’ Kabashi calcia alto da fuori area. Minuto 32’ Gondo dalla sinistra conclude sul primo palo, leggera deviazione di Vinetot, che beffa incredibilmente Poluzzi per il doppio vantaggio granata. Al 34’ Fiamozzi colpisce in area Lunetta, calcio di rigore: batte Casiraghi che spiazza Bardi per il 2-3 al 36’. Al 44’ Masiello lancia lungo in area, sponda di Pecorino per il neoentrato e debuttante Moutassime che manca una clamorosa occasione a tu per tu con il portiere ospite. Gran girata di Pecorino al 3’ di recupero, palla tra le braccia di Bardi.

Il tabellino

ALTO ADIGE - REGGIANA 2-3 (1-1)
ALTO ADIGE (4-4-2): Poluzzi; Giorgini (43’ st Kofler), Vinetot, Masiello, Cagnano; Ciervo (25’ st Cisco), Tait, Peeters, Casiraghi; Rauti, Merkaj (43’ st Moutassime).

A disposizione: Drago, Tschoell, Ghiringhelli, Pecorino, Cuomo, Broh, Lonardi.
Allenatore: Federico Valente

REGGIANA (3-5-2): Bardi; Sampirisi, Romagna, Szyminski; Fiamozzi, Portanova (15’ st Antiste), Kabashi, Bianco, Pieragnolo (28’ st Libutti); Girma (28’ st Crnigoj), Gondo (45’+4’ st Varela).

A disposizione: Satalino, Sposito, Cigarini, Lanini, Nardi, Marandalli, Melegoni.  
Allenatore: Alessandro Nesta


ARBITRO: Marco Di Bello di Brindisi             
ASSISTENTI: Giorgio Peretti di Verona e Salvatore Affatato di Verbano Cusio Ossola     
IV UFFICIALE: Matteo Canci di Carrara        
VAR: Daniele Chiffi di Padova  
AVAR: Luca Zufferli di Udine

RETI: 2’ pt 0:1 Bianco (RE), 28’ pt 1:1 Masiello (AA), 6’ st 1:2 Girma (RE), 32’ st 1:3 Gondo (RE), 36’ st 2-3 rigore Casiraghi (AA)

NOTE: pomeriggio con cielo sereno, temperatura attorno a 8-9°, vento a tratti, campo in ottime condizioni. “Avis Day” con una serie di eventi per sensibilizzare sulla donazione di sangue.
Spettatori: 3845, di cui 624 ospiti.
Ammoniti: 10’ pt Masiello (AA), 32’ pt Kabashi (RE), 42’ pt Bianco (RE), 16’ st Casiraghi (AA), 41’ st Cisco (AA), 45’ st Nardi (RE).
Espulso: 6’ st Cigarini (RE) dalla panchina. 
Calci d’angolo 0-1 (0-1); Recupero 1’+5’

giovedì 21 dicembre 2023

ALTRA CHANCE PER VALENTE: SI RAFFREDDA LA PISTA JAVORCIC

 


L'ottima prova e la vittoria del team biancorosso contro il Venezia ha consentito (meritatamente) a mister Federico Valente di giocarsi le sue carte per la permanenza sulla panchina della prima squadra nelle prossime due sfide contro dirette concorrenti come Reggiana e Lecco. L'allenatore italo-svizzero affronterà due incontri chiave, sia in termini di classifica, che per sé stesso per garantirsi la possibilità di proseguire questo nuovo percorso da guida tecnica della prima squadra biancorossa. Attualmente Valente sta frequentando il master in Svizzera per conseguire il patentino Uefa Pro, e ciò gli sta consentendo di rimanere sulla panchina dell'Alto Adige oltre il mese di deroga concesso dalla Federazione per coloro che non sono né in possesso del patentino e tantomeno stanno frequentando il corso per ottenerlo. Se l'ex tecnico dell'Under 19 del Friburgo otterrà buoni risultati nelle prossime due sfide che precedono la sosta invernale, le possibilità di una conferma sulla panchina crescerebbero a dismisura. A favore di Valente giocano anche le difficoltà evidenti nel trovare un accordo con Javorcic e il Venezia, dato il lauto stipendio che dovrà ancora percepire da qui al giugno 2025 (bonus promozione compreso). La pista Bucchi è praticamente tramontata, visto che parte della dirigenza biancorossa non vede l'ex tecnico della Triestina come il profilo adatto per condurre la squadra altoatesina alla salvezza.

SIEGA E CAGNANO IN GRUPPO. DAVI SQUALIFICATO

 


Si svuota parzialmente l'infermeria biancorossa: per la sfida di sabato contro la Reggiana tornano a disposizione di mister Valente, anche Nicholas Siega e Andrea Cagnano. Il primo ha recuperato dalla lesione del muscolo semimembranoso rimediato a novembre, mentre il secondo ha completamente riassorbito la distorsione alla caviglia destra. Diverso è il discorso riguardante Rover e Odogwu, che dovrebbero tornare a disposizione dopo la sosta col nuovo anno. Sabato non sarà dell'incontro nemmeno Simone Davi, fermato dal giudice sportivo dopo la quinta ammonizione stagionale.

mercoledì 20 dicembre 2023

CASIRAGHI RE DEI BOMBER

 


Con la rete messa a segno contro il Venezia, Daniele Casiraghi si consacra come re dei bomber di questo campionato di Serie B. Quando mancano due partite al giro di boa del campionato di Serie B, il fantasista di Pozzo D'Adda si trova al comando della classifica marcatori a pari merito con Massimo Coda della Cremonese. Ma non solo: la rete contro i lagunari è valso il prestigioso primato di marcatore all-time della storia biancorossa con 45 reti messe a referto dal 2019 ad oggi, che gli hanno consentito di sorpassare Manuel Fischnaller fermo a quota 44.

domenica 17 dicembre 2023

L'ALTO RISCOPRE IL SAPORE DELLA VITTORIA: A VENEZIA E' TRIONFO BIANCOROSSO

 


A Venezia è trionfo biancorosso! L'Alto Adige dopo sei turni senza successi, ritrova una vittoria che mancava dal 28 ottobre scorso (3-1 contro la Sampdoria). Capitan Tait e compagni, trascinati da Casiraghi e Merkaj in stato di grazia, rimontano nella seconda frazione da situazione di svantaggio (2-1 a favore dei lagunari). Una prova ampiamente positiva, che da seguito a quella di Bari, condizionata dalla prematura inferiorità numerica causata dal cartellino di rosso di Cuomo. I biancorossi agguantano così il 12 posto in classifica, portando a tre le lunghezze di vantaggio sulla zona play-out. Mister Valente ritrova Masiello e Vinetot dall'inizio con Giorgini che torna a destra, mentre a sinistra confermato Davi. In mezzo al campo non ci sono grosse sorprese, se non la novità Cisco al posto di Lunetta. Davanti confermato il tandem Rauti - Merkaj. Out oltre allo squalificato Cuomo anche Cagnano, Siega, Rover e Odogwu.

La cronaca

Al primo squillo si sblocca la gara. 9’ palla alta in verticale su Merkaj, che vince il contrasto con Modolo e appoggia di prima per Rauti, che avanza centralmente e conclude da una ventina di metri insaccando la sfera nell’angolino alla destra di Bertinato, vanamente proteso in tuffo: 0-1. Il Venezia risponde subito: 12’ fuga sulla banda mancina di Johnsen, Masiello salva e mette in angolo, sugli sviluppi del corner Pierini trova Tessmann, deviazione di Peeters, e nuovo corner – questa volta dalla destra e al 13': nuovo assist di Pierini, la palla sulla riga dell'area piccola viene controllata da Busio e rimane sul posto, Gytkjaer è il più lesto di tutti e insacca in girata, firmando l’1-1. Al 20’ Tait tenta la conclusione dal limite, ma il tiro viene ribattuto, stessa sorte per Casiraghi quattro minuti dopo: palla respinta da Sverko (24’). Biancorossi vicinissimi al gol al 40’ con Casiraghi: conclusione dalla linea dell’area verso l’incrocio dei pali, palla deviata in corner. Poco dopo ci prova ancora Casiraghi dalla destra, la sfera sfiora il palo alla destra di Bertinato. Al terzo dei 3’ di recupero il direttore di gara assegna il rigore ai lagunari: Pierini cerca l’impatto con Masiello e si adagia in area, dal dischetto batte Gytkjaer, potente destro basso rasoterra a fil di palo alla destra di Poluzzi, che intuisce ma non ci arriva per un soffio: 2-1.
Dopo 7’ Modolo prova il retropassaggio al portiere, Merkaj intercetta in mezzo all’area e insacca alle spalle di Bertinato: 2-2. Ospiti vicinissimi al terzo gol al 21’: sgroppata sulla sinistra di Davi, cross di Davi in area per la spizzata di testa di Merkaj ad incrociare, la palla sfiora il palo alla sinistra di Bertinato. Al 27’ Merkaj toccato duro poco dentro l’area, resta a terra, ma l’arbitro Tremolada sorvola, poi viene richiamato dai colleghi a rivedere l’azione al var e assegna giustamente il calcio di rigore ai biancorossi quando il tempo segna 30’. Dagli undici metri batte Casiraghi: palla in rete alla destra di Bertinato, che indovina l’angolo, ma non ci arriva: 2-3 (31’). Nono gol in campionato, sesto su rigore e cinquantesimo in maglia FCS per Daniele Casiraghi. Contropiede ospite al 42’ per chiuderla: Casiraghi innesca Merkaj in area per un rigore in movimento con la palla che si stampa sul palo sinistro. Al 45’ nuova ripartenza con Merkaj che sciupa clamorosamente.

Il tabellino

VENEZIA – ALTO ADIGE 2-3 (2-1)

VENEZIA (4-3-3): Bertinato; Zampano (32’ st Cheryschev), Sverko (14’ st Busato), Modolo, Candela; Ellertsson (1’ st Jajalo), Tessmann, Busio (32’ st Ullmann); Johnsen, Gytkjaer, Pierini (32’ st Olivieri).
A disposizione: Grandi, Purg, Bjarkason, Lella, Dembelè, Svoboda, Andersen.

Allenatore: Paolo Vanoli

ALTO ADIGE (4-2-3-1): Poluzzi; Davi, Masiello, Vinetot, Giorgini; Casiraghi, Tait, Peeters (32’ st Broh), Cisco (1’ st Ciervo); Rauti (32’ st Lunetta), Merkaj (45’ + 3’ st Pecorino).
A disposizione: Drago, Tschoell, Ghiringhelli, Shiba, Kofler, Moutassime, Lonardi.

Allenatore: Federico Valente

ARBITRI: Paride Tremolada (Monza) | Gli assistenti: Stefano Del Giovane (Parma) & Domenico Fontemurato (Roma 2) | IV Ufficiale: Maria Marotta (Sapri) | VAR: Marco Serra (Torino) | AVAR: Giacomo Paganessi (Bergamo)

RETI: 9’ pt 0:1 Rauti (AA), 13’ pt 1:1 Gytkjaer (VE), 45’ + 5’ rig. 2:1 Gytkjaer (VE), 7’ st 2:2 Merkaj (AA), 31’ st 2:3 rig. Casiraghi (AA)

NOTE: pomeriggio con cielo sereno, temperatura attorno agli 8°, campo in buone condizioni. Un minuto di raccoglimento per commemorare la scomparsa di Antonio Juliano, campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del Mondo nel 1970. Spettatori: 4.988 (abbonati 1.291, ospiti 114).
Ammoniti: 10’ st Merkaj (AA), 40’ st Giorgini (AA) e Johnsen (VE), 44’ st Davi (AA), 45’+1’ st Olivieri (VE).
Espulso 45’ + 1’ Olivieri (VE).
Calci d’angolo 7-2 (3-1) | Recupero 3’ (+4’) + 8’

giovedì 14 dicembre 2023

VALENTE AD INTERIM. IN CIMA ALLA LISTA SI STUDIA IL "GRANDE" RITORNO

 



La squadra sta preparando la spigolosa sfida di sabato contro la vicecapolista Venezia. La compagine biancorossa sta lavorando ancora agli ordini di mister Federico Valente che, quantomeno fino a sabato, sarà sulla panchina dell'Alto Adige. Dopo quale sarà il destino del tecnico italo-svizzero? Salvo stravolgimenti di idee, a seguito anche di risultati clamorosi nelle prossime sfide di campionato, l'ex tecnico della Primavera abbandonerà il ruolo di allenatore della prima squadra: il nodo principale è connesso al mancato possesso del patentino Uefa A necessario per condurre una squadra professionistica. Al momento è stata concessa una deroga di un mese per poter allenare la squadra, terminato questo periodo non potrà condurre la compagine biancorossa. A dispetto delle normali dichiarazioni di facciata, è evidente che nelle idee della società biancorossa ci siano altri nomi per il dopo Bisoli: in pole position svetta Ivan Javorcic, protagonista della promozione in Serie B nella stagione 2021/22 ed emigrato proprio a Venezia a suon di euro. I rapporti con la dirigenza altoatesina sono rimasti ottimi, anche per le modalità soft dell'addio nell'estate 2022, senza troppe opposizioni. Il contratto che lega il tecnico di Spalato ai lagunari è lo scoglio principale per riproporre il matrimonio tra Javorcic e Alto Adige: l'allenatore croato ha sottoscritto a Venezia un contratto da poco più di 300.000 euro netti all'anno in scadenza a giugno 2025, che sfora ampiamente il budget biancorosso (di poco superiore ai 200.000 euro annui). A complicare ulteriormente le cose è il premio di 200.000 euro, che verrebbe riconosciuto a Javorcic in caso di promozione dei arancianeroverdi in Serie A. L'attuale secondo posto in classifica, rende questo obiettivo tutt'altro che ipotetico, e proprio per questo motivo risulta difficile trovare un accordo per la risoluzione contrattuale tra le parti. In caso di promozione dei lagunari, da qui a giugno 2025 Javorcic potrebbe percepire circa 650.000 euro. L'alternativa a Javorcic, risponde al nome di Cristian Bucchi, tecnico con esperienze a fortune alterne in Serie A con Pescara e Sassuolo, e in Serie B con Perugia, Benevento, Empoli e Ascoli. Due stagioni fa era al timone della Triestina in Serie C: con i giuliani ha concluso la stagione al quinto posto in classifica. Dopodiché l'esperienza ad Ascoli, conclusa nel febbraio 2023 con 26 punti in 23 partite.

LE CAUSE DIETRO L'ESONERO DI BISOLI. LA SOCIETA' È ESENTE DA COLPE?

 


Ad una settimana dalla conferenza stampa indetta dalla società biancorossa, per spiegare le cause del cambio di guida tecnica, ci si interroga ancora circa i reali motivi di questo divorzio, impronosticabile fino a qualche settimana fa. La parola chiave della conferenza stampa è stata l'alchimia, più volte citata da entrambi i protagonisti della conferenza stampa, segnatamente il Vicepresidente Carlo Costa e il direttore sportivo Paolo Bravo. Il Vicepresidente, dopo aver sbagliato a pronunciare il cognome dell'amministratore delegato della società, ha ringraziato l'operato di mister Bisoli facendo intendere che qualcosa nel gruppo squadra era venuto a meno nel corso delle ultime settimane. Prende in seguito la parola il direttore sportivo Paolo Bravo, il quale rimarca nuovamente come sia andata perduta quell'alchimia e quello spirito del gruppo che è apparso il punto di forza della passata stagione con Bisoli al timone. Sicuramente più di qualche giocatore aveva destato qualche malumore, circa la gestione dello spogliatoio e degli allenamenti da parte di Bisoli, ma è anche vero che i tanto criticati giocatori "subentrati" anche a Bari sotto altra guida tecnica, non hanno dato l'impulso sperato dalla panchina. Il tema delle critiche ai giocatori durante la conferenza stampa post partita di Brescia e Como hanno influito fortemente sull'impopolare decisione societaria. Hanno enormemente dato fastidio alla dirigenza, le dichiarazioni rilasciate nel dopo partita dal tecnico di Porretta Terme, dove aveva esternato a gran voce un maggiore impegno da parte di alcuni membri della squadra, subentrati dalla panchina con "spirito leggero", senza quel fuoco dentro che l'ex allenatore biancorosso aveva esternato di aver visto, prima in suo figlio Dimitri nella sfida del Druso, e poi in Masiello, Tait, Poluzzi e Odogwu nel post partita col Como. Insomma, il feeling tra spogliatoio e tecnico è venuto a meno e il cambio di guida tecnica si è reso necessario. Nel mondo del calcio certamente è più semplice, e meno oneroso, cambiare un allenatore che 15/20 giocatori.

Da quest'anno vige un nuovo regolamento, circa gli esoneri degli allenatori in corso d'anno: nello specifico, se un allenatore viene esonerato entro il 20 dicembre, ha la possibilità di ricollocarsi su altra panchina di Serie B nel corso della stagione; dopo quella data dovrà sostare sul divano di casa continuando a percepire il lauto stipendio sino al termine della stagione stessa. Proprio in quest'ultimo punto risiede un duplice problema, che ha portato la società bolzanina a prendere una decisione affrettata senza attendere le sfide del 23 e 26 dicembre prossimo: esonerando Bisoli prima del 20 dicembre la società ha dato la possibilità al tecnico romagnolo di trovare nuova collocazione in serie cadetta, consentendo così all'Alto Adige di risparmiare in caso di fumata bianca una cifra che si attesta attorno ai 350.000 euro premi inclusi (ndr, il contratto scade il 30 giugno 2025). Con diverse società intenzionate a cambiare guida tecnica come Cosenza, Reggiana e Feralpisalò, tale possibilità potrebbe concretizzarsi anche in tempi abbastanza ragionevoli. Ciò consentirebbe inevitabilmente a Bravo e società di mettere sotto contratto un nuovo allenatore, senza dover incorrere a spese extra. 


Prima di parlare del tema futuro allenatore (del quale parleremo prossimamente), occorre fare nuovamente un passo indietro alla conferenza stampa di martedì scorso, nel corso della quale la società nelle voci del Vicepresidente Carlo Costa e del direttore sportivo Paolo Bravo, dove sarebbe stato corretto udire, non solo le motivazioni alla base del divorzio con Bisoli, ma anche alcuni mea culpa dell'operato societario. Il ds biancorosso, apparso scocciato da alcune domande dei giornalisti poste durante le interviste private post conferenza, ha ribadito di intervenire sul mercato per cambiare 3/4 giocatori della rosa altoatesina. La sensazione è però che i giocatori da cambiare siano di più: Cuomo, Cagnano, Ghiringhelli, Shiba, Siega e Rauti hanno reso ampiamente al di sotto delle aspettative. Gli stessi Ciervo, Cisco, Broh e Lonardi da alcune giornate non stanno rendendo sugli stessi livelli delle prime giornate del campionato. E' evidente che il livello della rosa è drasticamente diminuito rispetto alla passata stagione: Vinetot da quarta scelta è divenuto titolare inamovibile alla veneranda età di 35 anni, Giorgini zero presenze nel girone di ritorno del campionato scorso, ora è titolare fisso e lo stesso Davi da riserva di Celli è protagonista nel ruolo di terzino sinistro. In mezzo al campo mancano alternative serie a Peeters, che non è dotato della raffinatezza tecnica di Belardinelli e tantomeno di Nicolussi Caviglia. Davanti Merkaj pecca attualmente di continuità e Rauti non vale (il sacrificato) Mazzocchi della scorsa stagione. Tutto questo avendo rinunciato contemporaneamente alla collaudata e impenetrabile difesa con De Col, Zaro e Curto come perni, rimpiazzati rispettivamente da Ghiringhelli, Giorgini e Cuomo. Non propriamente la stessa cosa. Nella conferenza stampa non è stata mai espressamente palesata dalla società, una richiesta rivolta ai giocatori di maggiore impegno e dedizione, quasi con l'obiettivo di non colpevolizzarli nonostante diverse prestazioni decisamente al di sotto delle aspettative.


Paolo Bravo è stato uno dei maggiori protagonisti della promozione in Serie B e della straordinaria passata stagione, operando in maniera esemplare sul mercato: attestandosi come uno dei migliori direttori sportivi di tutti i campionati professionistici italiani e dimostrando di essere un grande valore aggiunto per il club. Quest'anno qualche errore l'ha compiuto (ndr, e chi non sbaglia...) e per questo motivo sarebbe giusto assumersi pubblicamente qualche responsabilità in tal senso. Lo zoccolo duro della rosa che ha vinto il campionato di Serie C nella stagione 2021/22 è stato gradualmente smantellato e sono rimasti in rosa solamente in 8: Poluzzi, Vinetot, Davi, Tait, Rover, Casiraghi, Odogwu e Broh, quest'ultimo ritornato per la terza volta a Bolzano la scorsa estate. Esclusi i protagonisti della vittoria del campionato di Serie C con la maglia biancorossa, la passata stagione sono stati solamente due i giocatori arrivati a Bolzano da esperienze in terza serie nazionale, segnatamente Belardinelli e Pompetti. I restanti giocatori, con un discreto bagaglio di esperienze alle spalle, sono arrivati dalla Serie A (Masiello, Schiavone, Nicolussi Caviglia) e dalla Serie B. Quest'anno i giocatori privi di esperienza in Serie B sono ben sette: Drago, Shiba, Lonardi, Pecorino, Merkaj, Giorgini e Kofler, gli ultimi due impiegati da questa stagione, mai durante quella scorsa. Gli stessi attaccanti Rauti e Cisco, con rispettivamente 25 e 10 presenze e 0 reti in serie cadetta, non si può dire che abbiano numeri rilevanti sia in fase realizzativa che in termini di esperienza in categoria. La separazione con Bisoli, nella speranza di ritrovare l'alchimia perduta, non dà la certezza di ritrovare lo smalto di inizio stagione. Serve certamente altro, ovvero un robusto intervento sul mercato, e una nuova guida tecnica esperta che venga seguita alla lettera e che possa prendere in mano lo spogliatoio con i principi che hanno sempre contraddistinto la squadra altoatesina: la compattezza e una forte propensione alla cultura del lavoro.

domenica 10 dicembre 2023

ESORDIO AMARO PER VALENTE

                                        


Non è fortunato il debutto al timone dell’Alto Adige di

Federico Valente, chiamato a sostituire l’esonerato Bisoli

all’indomani del rovescio casalingo di sei giorni fa col

Como. Impegnata allo Stadio San Nicola contro l’altra

grande delusa Bari, la compagine bolzanina è incappata

nella settima battuta d’arresto stagionale in campionato

(quinta nelle ultime sei giornate). Due a uno il punteggio

finale a favore dei galletti di Pasquale Marino, che di

contro ritrovano quel successo che mancava loro da oltre

un mese (Bari-Ascoli 1-0 del 4 novembre scorso). Ad

indirizzare il match odierno dalla parte dei padroni di casa,

due autentiche scelleratezze della squadra ospite nel

primo tempo. Dapprima l’espulsione di Cuomo allo

scoccare del 15’pt , quindi il fallo da rigore di Lunetta otto

minuti più avanti. Ancora alla ricerca di un’identità tattica

dopo il cambio di guida tecnica, Capitan Tait hanno

mostrato sprazzi di buon calcio, difettando in ogni caso sul

piano della continuità e della ricerca del tiro in porta.

Valente, 48enne italiano nato a Solothurn (Svizzera) e

salito dalla panchina della Primavera, lascia a casa Masiello

(motivi personali) oltre agli infortunati Siega, Rover e

Odogwu. Due le novità di formazione allo start, rispetto

alla settimana scorsa: Ghiringhelli e Merkaj

rispettivamente per Masiello e Pecorino. Pasquale Marino,

allenatore dei galletti, deve rinunciare a Maiello e Diaw

infortunati più lo squalificato Nasti. Tre le varianti in

confronto allo 0-1 di Lecco, una per reparto: Pucino dietro,

Koutsoupias in mezzo e Aramu davanti a sostituire Dorval,

Maita e Nasti.


LA CRONACA – Pronti via e in apertura l’Alto Adige si

presenta già due volte dalle parti di Brenno: asl 9’pt Rauti

impegna di testa il goleiro brasiliano, che subito dopo è

chiamato ad opporsi ad un’analoga conclusione di Lunetta.

Il primo scossone alla partita arriva al 15’pt: Cuomo entra

duro (step on foot) su Sibilli, il VAR Gariglio richiama Cosso

all’on field review e il fischietto calabrese estrae il rosso

all’indirizzo del difensore bolzanino. Valente corre ai ripari

inserendo l’esperto ma acciaccato Vinetot per Rauti

tuttavia la contesa, già in salita, vive un ulteriore e decisivo

momento di svolta. Corre il 23’pt quando Lunetta

commette fallo in area su Ricci, Cosso concede senza

tentennamenti il rigore. Sul dischetto si presenta Sibilli che

con freddezza batte Poluzzi per l’1-0. Nonostante il

vantaggio, il Bari non riesce a sferrare il colpo del kappaò e

al 36’st arriva il momentaneo pari sudtirolese: angolo di

Casiraghi e dall’interno dell’area Vinetot mette in porta

indirizzando la sfera nell’angolino basso alla destra del

portiere. Al rientro in campo Marino lascia negli spogliatoi

Pucino e Acampora, concedendo la ribalta a Dorval ed

Edjouma. Con questo nuovo assetto, i padroni di casa

ritrovano fiducia e vivacità offensiva tanto che a 20’ dalla

fine arriva il gol-vittoria griffato dal 40enne Valerio De

Cesare. Sugli sviluppi di calcio d’angolo, il capitano dei

galletti lascia partire un mancino dalla parte sinistra

dell’area che vale il definitivo 2-1 per i locali. La partita è

equilibrata, dura e a tratti nervosa, l’Alto Adige le prova

tutte però è il Bari a conquistare l’intera posta.


17° TURNO - L’Alto Adige, che non vince dallo scorso 28

ottobre (3-1 al Druso con la Sampdoria) ed è

quattordicesimo a quota 17, proverà tra sette giorni a

riscattarsi al Penzo di Venezia. Ad attendere invece i

biancorossi di Marino la trasferta di venerdi al Picco di La

Spezia.


IL TABELLINO DEL MATCH

BARI-ALTO ADIGE 2-1

BARI (4-3-3): Brenno; Pucino (dal 1’st Dorval), Di Cesare,

Vicari, Ricci; Koutsoupias (36’st Maita), Benali (48’st

Bellomo), Acampora (dal 1’st Edjouma); Achik, Aramu

(28’st Morachioli), Sibilli.

A disp. Pissardo (p), Matino, Ménez, Faggi, Zuzek ,

Ahmetaj, Frabotta.

Allenatore: Pasquale Marino.

ALTO ADIGE (4-4-2): Poluzzi; Giorgini, Cuomo, Ghiringhelli

(31’st Cisco), Davi; Lunetta (dal 20’st Ciervo), Tait, Peeters,

Casiraghi (31’st Cagnano); Rauti (19’pt Vinetot), Merkaj

(dal 20’st Pecorino).

A disp. Drago (p), Arlanch (p), Broh, Shiba, Kofler,

Moutassime, Lonardi.

Allenatore: Federico Valente.

ARBITRO: Francesco Cosso di Reggio Calabria.

ASSISTENTI: Andrea Zingarelli di Siena e Fabrizio Ricciardi

di Ancona.

IV UFFICIALE: Valerio Pezzopane de L’Aquila.

VAR: Matteo Gariglio di Pinerolo.

AVAR: Oreste Muto di Torre Annunziata.


RETI: 25’pt rig. Sibilli (B), 36’pt Vinetot (AA), 25’st Di Cesare

(B).

ESPULSI: Cuomo (AA) al 15’pt per scorrettezze.

AMMONITI: Sibilli (B); Ghiringhelli, Peeters e Davi (AA).

NOTE: Spettatori 13583 (di cui 8809 abbonati e 48 nel

settore ospiti). Cielo coperto, temperatura di 12°C, terreno

in buone condizioni. Angoli 0-0 (10-5).

RECUPERO: +5’pt, +6’st.

venerdì 8 dicembre 2023

L'ESORDIO DI VALENTE AL SAN NICOLA: DOMANI ALTO A BARI

 


Domani con la sfida tra Bari e Alto Adige, terminerà una delle settimane più turbolente della storia dei biancorossi, quantomeno una delle più complicate da quando i biancorossi calcano i campi della serie cadetta, caratterizzata prima dall'esonero improvviso di Bisoli ed in seguito dall'ormai consueto tira e molla del "gioca non gioca" Masiello. Se gli altoatesini dovranno rinunciare alla coppia titolare di centrali composta da Masiello e Vinetot (convocato ma non al meglio partirà dalla panchina), non se la passano di certo meno i galletti, appena un punto sopra ai biancorossi in classifica, ma che saranno alle prese con assenze importanti in attacco: squalificato Nasti, anche Diaw non sarà dell'incontro. In panchina esordirà Valente, tecnico della Primavera, che si trova costretto a fare affidamento sulla coppia di centrali composta da Cuomo e Giorgini, a destra si rivede titolare Ghiringhelli, mentre a sinistra agirà Davi, preferito a Cagnano convocato ma acciaccato. Alla prima il tecnico italo svizzero vuole confermare il centrocampo visto nella prima frazione di gioco contro il Como da destra a sinistra Lunetta Tait Peeters Casiraghi, mentre davanti agiranno Rauti e Merkaj. Oltre a Vinetot, torna disponibile anche Kofler. Fuori dai giochi Odogwu, Rover, Siega e il già citato Masiello. 

Convocati

Portieri: Poluzzi, Drago, Arlanch.
Difensori: Cagnano, Cuomo, Davi, Ghiringhelli, Giorgini, Shiba, Vinetot.
Centrocampisti: Broh, Casiraghi, Ciervo, Cisco, Kofler, Lonardi, Lunetta, Moutassime, Peeters, Tait.
Attaccanti: Merkaj, Pecorino, Rauti.

Probabili formazioni

BARI (4-3-3)Brenno; Dorval, Vicari, Di Cesare, Ricci; Koutsoupias, Maita, Acampora; Achik, Sibilli, Morachioli.

Allenatore: Marino

ALTO ADIGE (4-4-2): Poluzzi; Ghiringhelli, Giorgini, Cuomo, Davi; Lunetta, Tait, Peeters, Casiraghi; Rauti, Merkaj.

A disposizione: Drago, Arlanch, Cagnano, Shiba, Vinetot, Broh, Ciervo, Cisco, Kofler, Lonardi, Moutassime, Pecorino.

Allenatore: Valente

giovedì 7 dicembre 2023

MASIELLO SQUALIFICATO? INVECE NO. MA A BARI COMUNQUE NON CI SARÀ

 


Come se non bastasse, alla grana guida tecnica si è aggiunta quella legata a Masiello. Contro il Como, il numero 55 biancorosso è stato sanzionato al minuto 92 della sfida con il cartellino giallo, raggiungendo così il quinto provvedimento disciplinare del campionato che comporta un turno di stop. Un'ammonizione cercata con un fallo di gioco, che gli avrebbe consentito di saltare la sfida contro la sua ex squadra e di ripulire così il conteggio delle sanzioni disciplinari. Avrebbe, perchè la realtà è ben diversa: incredibilmente, a causa di un errore nei conteggi da parte della Lega Calcio, che ha rilevato quattro sanzioni disciplinari anzichè cinque, Masiello non risulta squalificato. Oltre al danno pure la beffa: non solo il trentasettenne difensore centrale non scenderà a Bari per scelta personale, ma risulterà ancora in diffida al suo rientro in campo contro il Venezia. Un'assenza importante, dato che il neo tecnico Valente, dovrà rinunciare con ogni probabilità all'infortunato Vinetot, e potrà fare affidamento così esclusivamente su Cuomo e Giorgini nel ruolo di centrali di difesa.

mercoledì 6 dicembre 2023

LA CONFERENZA STAMPA DI CONGEDO DI MISTER BISOLI: LE PAROLE DI BRAVO E COSTA


Ieri mattina alle ore 10 presso la sala stampa del centro sportivo di Maso Ronco, come preannunciato è stata indetta una conferenza stampa straordinaria da parte della società biancorossa. Il tema della conferenza inevitabilmente è stato l'esonero improvviso di Pierpaolo Bisoli, sollevato nel pomeriggio di ieri dall'incarico di allenatore dell'Alto Adige. Hanno preso la parola il Vicepresidente vicario Carlo Costa e il direttore sportivo Paolo Bravo. Presenti in prima fila l'amministratore delegato Dietmar Pfeifer e l'ex capitano di lungo corso Hannes Fink, che non sono però intervenuti in conferenza. Di seguito le parole dei protagonisti.

Inizialmente prende la parola il Vicepresidente Carlo Costa:

"Come prima cosa vogliamo rilevare la grande riconoscenza a Bisoli, che lo scorso anno ha preso in mano una squadra esordiente e ha creato una straordinaria favola, grazie ad un'alchimia perfetta che ci ha fatti apprezzare non solo in Alto Adige ma in tutta Italia, attirando le simpatie di tutti. Non entro nei giudizi tecnici, che competono al direttore sportivo, ma va rimarcato che il rispetto e la riconoscenza nei confronti di Bisoli è totale, e lo ringrazieremo sempre. Il vero valore è il collettivo e l'alchimia che si crea, qui risiede ora il problema. La società è compatta nella decisione e nel sostenere questo percorso, nell'assoluta idea che sarà ancora una storia di successo".

Prima di lasciarsi alle domande della stampa, il direttore sportivo Paolo Bravo fa eco al Vicepresidente, ringraziando Bisoli per quanto fatto:

"Ringraziamo l'uomo e l'allenatore Bisoli per quello che ha dato non solo alla squadra ma a tutto l'Alto Adige, con energia è riuscito a portare qualcosa di straordinario. I miglioramenti che ci sono stati per tanti aspetti li dobbiamo a lui, quindi il ringraziamento è totale sia per l'uomo che per il professionista".

Direttore come si è giunti alla decisione dell'esonero?

Perché ho avvertito che la dinamica che ci ha portati ad avere questo meraviglioso ambiente, negli ultimi tempi era venuto a meno. Si sta avvertendo la sensazione di mettere a rischio il risultato di tutti e per questo è arrivata la decisione dell'esonero. Una decisione presa a malincuore, ma ponderata e valutata assieme a tutta la società.

Federico Valente é l’allenatore dell’Alto Adige, lo dobbiamo considerare come un semplice traghettatore o allenatore ad interim?

Noi pensiamo che sia un allenatore che possa ricoprire questo ruolo importante e dovrà essere sostenuto da tutti. Il gruppo di lavoro di Bisoli continuerà a darci una mano, e li ringrazio per la disponibilità a proseguire la collaborazione. In questo momento se ne andrà solo l'allenatore.

Mister Valente era la prima scelta o sono state sondate altre piste in questi giorni?

L'esonero del mister non era programmato, altrimenti oggi ci saremo presentati con un allenatore di tutt'altro curriculum, ma evidentemente non è questo il nostro obiettivo e tantomeno quello di dare delle mazzate a qualcuno. Vogliamo essere in grado di costruire qualcosa di buono anche nelle situazioni di difficoltà. Valente dal nostro punto di vista, per quello che ha fatto in questi primi mesi con la formazione Primavera e per le sue competenze, ha dimostrato di avere le capacità per aiutarci in questo momento, che ci tengo a precisare non è drammatico. Dobbiamo scordarci di quanto fatto lo scorso anno, che è fantascienza.

Direttore hai parlato di un ambiente mutato e della tua sensazione di un progetto in logorio in queste ultime giornate. L’empatia, l’entusiasmo e soprattutto la valorizzazione dei giovani, sono queste le mancanze chiave che hanno portato a questa decisione?

Da quando siamo in Serie B il progetto nostro è di sopravvivenza, sperando che sia programmata. Ciò lo abbiamo fatto sempre arrangiandoci e Bisoli ci ha messo tanto in questo senza lamentarsi e adattandosi in prima persona, sorvolando anche su certi problemi e dando il suo supporto. Ricordiamoci che la squadra ha 17 punti e non sono pochi. Una delle grandi qualità che ci ha portato ad ottenere questi risultati è l'alchimia, una sorta di magia della quale non possiamo fare a meno. Non abbiamo giocatori che hanno fatto 10 anni di B o A, escluso Masiello. Abbiamo fatto tutte scommesse, compreso il sottoscritto che fino all'anno scorso non aveva mai calcato palcoscenici di Serie B. Quindi se non si crea questa alchimia e questa armonia, probabilmente le mancanze di tutti diventano troppo importanti rispetto alle qualità individuali.

Bisoli domenica scorsa aveva evidenziato come vorrebbe rivedere da parte di tutti i giocatori della rosa lo stesso spirito messo in campo da altri giocatori come Masiello, Poluzzi, Tait e Odogwu. È venuta a meno, secondo voi, questa capacità di Bisoli di riuscire a motivare anche gli altri giocatori?

Non meno di 35/40 giorni fa si diceva, che chi entrava era un valore aggiunto per questa società. Giusto no? Non possono ora diventare gli stessi giocatori, tutti degli incapaci. Io credo che ci sono dei percorsi di ragazzi, anche ambiziosi, alcuni dei quali presi dalla C che speriamo facciano bene. Io rimango convinto che qualche segnale buono da parte di questi ragazzi nelle prime dieci giornate di campionato ci sia stato: rinnegare questo sarebbe come un po' mistificare la realtà.

La rosa attuale è più debole di quella dello scorso anno?

Al lato pratico si: alla luce del risultato della scorsa stagione. Noi però dobbiamo fare una valutazione generalizzata sulla base di un percorso di crescita di determinati giocatori. La stampa stessa (e io stesso, ndr Paolo Bravo) aveva decretato ad inizio della scorsa stagione l'incapacità di determinati giocatori ad affrontare un campionato complesso come quello della Serie B, sbagliandosi poi. Se vediamo altre realtà, che la passata stagione avevano fatto un buon campionato ora stanno soffrendo, basta vedere Bari o la stessa Sampdoria. 

Un'ulteriore precisazione sul tema della mancata alchimia...

La storia dell'Alto Adige lo insegna: non è una storia talmente importante da non tenere conto di valori diversi da quelli individualistici. Qui i campioni non arriveranno mai, dovremo essere bravi tutti quanti a far si che questa realtà sia il patrimonio di tutti. Nei momenti di difficoltà bisogna far emergere la coesione. 

Questa alchimia si é rotta: quando è avvenuto ciò? Nelle ultime settimane o non si é invece mai creata questa stagione?

Probabilmente in estate era un'alchimia che andava rivista e che andava modulata. E' un emozione che si fa fatica a controllare. Nell'ultimo periodo probabilmente è scesa questa alchimia che doveva essere uno dei nostri punti di forza. Ci sono tante squadre che grazie a questa qualità rendono al meglio facendo cose meravigliose.

Quali sono le caratteristiche principali del nuovo allenatore Federico Valente?

Faccio una premessa: l'Alto Adige ha fatto sempre scelte coraggiose, lo insegna la storia del club; basta pensare a Zanetti arrivato dalla Berretti della Reggiana o a Javorcic che proveniva dalla Pro Patria. Il tema è che è venuta a mancare la nostra qualità principale: ovvero l'abitudine alla sofferenza e la gioia nel saper soffrire. Queste qualità ben evidenziate la passata stagione sono andate un po' perdute. Detto questo, Valente ha dimostrato di saper fare bene l'allenatore e la sensazione è di un'empatia particolare. Essendo una qualità che cerchiamo è giusto che la mettiamo alla prova in questo momento in modo veritiero e preciso.


Incalzato dai presenti è intervenuto nuovamente il Vicepresidente Carlo Costa:

Il vero valore aggiunto è il valore del gruppo, non l'individualità singola. Se raffrontiamo anche il valore del singolo della passata stagione con quello di altre squadre, uscivamo sempre sconfitti. Dobbiamo creare un legame forte con il territorio, con chi lavora con la squadra e i giovani, in questo modo moltiplichiamo le energie. Come detto più volte nel corso di questa conferenza, la parola chiave è l'alchimia. Se questo legame non è solido, il valore straordinario si confronta con l'individualità e non possiamo immaginarci di essere più forti di altri.

Sui social si é scatenata la tifoseria biancorossa in maniera critica contro la società. Temete che questa scelta possa incidere anche nel rapporto tra società e tifosi?

Ovviamente si. Siamo consapevoli che sia una decisione impopolare. Bisoli ha portato energia e trasparenza, qualità assolutamente apprezzate da tutti. Ci vuole però anche il coraggio di compiere determinate scelte, se si rilevano dei problemi. Per risultare un valore aggiunto, bisogna fare affidamento sulla compattezza del gruppo squadra e noi abbiamo rilevato un calo da questo  punto di vista. Un calo riscontrato anche dai tifosi, allora è giusto che si facciano delle scelte razionali. Dobbiamo moltissimo a Bisoli, come dobbiamo tanto a Paolo Bravo per quanto fatto. Non sempre le cose che sembrano facili sono le più giuste, è stata fatta una valutazione affinchè l'ambiente possa ritrovare quella carica vista la passata stagione.

E' possibile che la società non abbia gradito le ultime interviste di Bisoli?

Noi dobbiamo dire grazie a Bisoli per quanto fatto in questo anno e mezzo. La sensazione dell'ultima intervista non è una sensazione positivissima, rispetto alle dinamiche di gruppo. Le valutazioni però sono state fatte da chi vede la squadra tutti i giorni come Pfeifer, Bravo, Fink e dalle sensazioni dei giocatori stessi.

martedì 5 dicembre 2023

PROSEGUE IL PERIODO NERO PER L'ALTO: COL COMO SCONFITTA DI MISURA

 


Ennesima sconfitta per l'Alto Adige, che non sembra più trovare la chiave per uscire dal più complicato momento in queste due stagioni di Serie B. Nel freddo pomeriggio dello stadio Druso di Bolzano, il Como trova la vittoria di misura per una rete a zero: basta la rete del danese Abildgaard al 28' della seconda frazione di gioco sugli sviluppi di un calcio da fermo. Rispetto all'undici contro il Brescia dentro dall'inizio Pecorino per l'infortunato Odogwu e il recuperato in extremis Davi per Cagnano. La prestazione sciorinata dalla compagine biancorossa ricalca sostanzialmente quella delle ultime uscite: una frazione di gioco ben giocata, alternata da una invece pessima. L'immancabile gol subito su calcio da fermo non rappresenta ormai più una novità. Ora i biancorossi stazionano al 13° posto della graduatoria con 17 punti ottenuti su 15 gare disputate. La zona play-out occupata momentaneamente dal Lecco 16° della classe è distante solo un punto e le due difficili sfide esterne contro Bari e Venezia, non fanno presagire buone sensazioni nei cuori dei tifosi biancorossi, specialmente dopo l'addio fulmineo del condottiero Pierpaolo Bisoli.

Cronaca

Biancorossi pimpanti nella prima frazione gioco. Passano 25 secondi e subito capita una ghiotta occasione per l'Alto Adige: Pecorino conquista palla, Tait a rimorchio serve al centro dell’area per lo stesso Pecorino, sponda per la conclusione al volo di Rauti murata da un avversario, palla in corner. Al 7’ Pecorino dal fondo mette in mezzo una palla d’oro che attraversa tutto lo specchio della porta. Barba mette in mezzo dalla sinistra per Verdi al 28’, conclusione potente al volo palla sopra la traversa. Verso la metà della prima frazione, Rauti dalla sinistra si accentra e fa scoccare il tiro sul secondo palo, Semper compie un miracolo, ma l'arbitro stoppa tutto per fuorigioco. Minuto 38 velenoso tiro cross a giro dal vertice sinistro dell’area lariana di Casiraghi, sul secondo palo Lunetta manca l'impatto con la palla per poco. Al 42’ punizione insidiosa di Verdi da una ventina di metri con il sinistro, Poluzzi smanaccia sotto la traversa in angolo.
La ripresa è a tinte prettamente blu. Al 5’ punizione ospite da fuori area, Verdi calcia in porta, Poluzzi respinge e la difesa allontana. Al 14’ cross risposta biancorossa: dalla destra cross di Giorgini viene deviato verso Lunetta che prova la conclusione al volo dal fondo, palla murata e corner biancorosso. Al 28’ conclusione di Abildgaard respinta in angolo, sugli sviluppi del tiro dalla bandierina la palla viene spizzata da un biancorosso, arriva sui piedi dello stesso centrocampista danese ex Hellas Verona e Celtic Glasgow, che controlla e insacca da dentro l’area per il vantaggio lariano. Al 31’ ripartenza ospite, cambio di gioco su Ioannou che serve Verdi, tiro e palla tra le braccia di Poluzzi. Al 36’ diagonale di Broh, che finisce fuori bersaglio. Entra Cisco nel finale, per un evanescente Giorgini, ma il risultato non cambia.

Tabellino

ALTO ADIGE – COMO 0-1 (0-0)

ALTO ADIGE (4-4-2): Poluzzi; Giorgini (42’ st Cisco), Cuomo, Masiello, Davi (33’ st Cagnano)Lunetta (33’ st Ciervo), Tait, Peeters (1’ st Broh), Casiraghi; Rauti (21’ st Merkaj), Pecorino.

A disposizione: Drago, Dregan, Ghiringhelli, Shiba, Lonardi.
Allenatore: Pierpaolo Bisoli

COMO (4-2-3-1): Semper; Curto, Odenthal, Barba, Ioannou (34’ st Sala); Kone (34’ st Bellemo), Abildgaard; Da Cunha (45’ st Vignali), Verdi (34’ st Gabrielloni), Cassandro, Cutrone (45’ st Kerrigan).

A disposizione: Vigorito, Solini, Chaja, Bianco, Cerri, Rispoli. 
Allenatore: Francesc “Cesc” Fabregas

ARBITRO: Davide Di Marco di Ciampino               
ASSISTENTI: Alex Cavallina di Parma e Antonio Severino di Campobasso  
IV UFFICIALE: Mattia Drigo di Portogruaro  
VAR: Daniele Paterna di Teramo 
AVAR: Eugenio Abbattista di Molfetta                         

RETE: 28’ st 0-1 Abildgaard (C).
NOTE: pomeriggio con cielo sereno, temperatura attorno ai 5°, campo in buone condizioni. Spettatori: 3.169, ospiti: 397
Ammoniti: 29’ pt Curto (C), 35’ pt Verdi (C), 28’ st Kone (C), 45’+2’ Masiello (AA).
Calci d’angolo 7-2 (3-1). Recupero: 0’ + 6’.

CONFERENZA STAMPA STRAORDINARIA INDETTA DALLA SOCIETA'

 


Questa mattina alle ore 10:00 presso la sala stampa del centro sportivo di Maso Ronco si svolgerà una conferenza stampa indetta dalla società, che spiegherà i motivi alla base della clamorosa separazione con mister Pierpaolo Bisoli. Le prime indiscrezioni parlano del direttore sportivo Paolo Bravo come protagonista della conferenza stampa. Presente la stampa locale ed alcuni esponenti di quella nazionale. I tifosi biancorossi meritano risposte: vere, sincere e non semplicemente di facciata.

lunedì 4 dicembre 2023

ESONERATO BISOLI: PANCHINA AFFIDATA A FEDERICO VALENTE

 


Come un fulmine a ciel sereno, nel tardo pomeriggio odierno si è abbattuta su Maso Ronco la notizia dell'esonero di mister Pierpaolo Bisoli dalla panchina dell'Alto Adige. Al tecnico di Porretta Terme sono costate caro le ultime cinque partite, dove ha raccolto un solo punto contro il Brescia tra l'altro in situazione di superiorità numerica. Una scelta molto discussa dal popolo biancorosso, molto legato a Bisoli, che è entrato nei cuori dei tifosi dopo aver raccolto la passata stagione la squadra a zero punti in classifica dopo tre giornate e averla portata ad un passo dalla finale play-off per la Serie A. In estate è arrivato il prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2025: ora è arrivato l'esonero per il tecnico di Porretta Terme, che rimarrà a libro paga della società biancorossa sino a quella data (salvo trovi una nuova occupazione). Dopo il miracolo sportivo della passata stagione, la società biancorossa ha salutato Bisoli con un comunicato molto stringato apparso sul sito ufficiale, senza fare però alcuna menzione sui canali social ufficiali, evidenziando quantomeno poco stile e riconoscimento nei confronti di un tecnico che ha scritto la più importante pagina di storia della compagine altoatesina.

Il Comunicato ufficiale: mister Pierpaolo Bisoli sollevato dall'incarico

"FC Alto Adige comunica di aver sollevato Pierpaolo Bisoli dall’incarico di allenatore della prima squadra con effetto immediato. 

La società ringrazia mister Bisoli per la passione e la dedizione al lavoro, oltre che per i risultati conseguito alla guida della squadra biancorossa nella stagione 2022-2023 e augura al tecnico le migliori fortune professionali per il prosieguo della sua carriera."


Una scelta interna, certamente meno dispendiosa a livello economico, per rimpiazzare Bisoli. Difatti la società biancorossa ha deciso di promuovere il tecnico della Primavera dell'Alto Adige, Federico Valente, alla guida della prima squadra. L'allenatore svizzero classe 1975 ha ottenuto risultati significativi con la formazione Primavera all'esordio nel campionato Primavera 2, dove ha portato la squadra sino al quarto posto in classifica. Di seguito il comunicato di benvenuto della società biancorossa.

Il Comunicato ufficiale: Federico Valente promosso ad allenatore della prima squadra

"L'FC Alto Adige comunica di aver affidato la guida tecnica della prima squadra a Federico Valente, che nella scorsa estate aveva assunto l’incarico di allenatore della formazione Primavera 2 biancorossa, cogliendo fin qui ottimi risultati nella veste di matricola.

Il tecnico è nato il 20 luglio 1975 a Solothurn, in Svizzera, ma è cittadino italiano, in virtù delle origini dei suoi genitori. Ex portiere professionista, nel corso della carriera agonistica ha militato in diverse squadre elvetiche, tra le quali l’FC Thun e l’FC Wohlen.

Tra le esperienze più importanti da primo allenatore vanta dal 2021 e fino al termine della scorsa stagione la guida della compagine Under 19 del SC Friburgo. Con lo stesso club dal 2018 al 2021 ha guidato l’Under 17 e nella stagione precedente la squadra Under 16.

A partire dal 2013 ha allenato nel settore giovanile del FC Zurigo. Nell’estate 2017 ha vinto con la formazione U16 il campionato nazionale. Vanta inoltre esperienze da match analyst, sempre con l’FC Zurigo, in prima e seconda divisione svizzera. Ha lavorato con gli allenatori Urs Meier, Massimo Rizzo, Uli Forte e Sami Hyypiä.

Nel 2012 ha conseguito il patentino Uefa A, mentre ora sta svolgendo il percorso per acquisire il titolo Uefa Pro. Vanta, tra gli altri percorsi formativi: Uefa A Youth Diplom (2016) e BTA Swiss Olympic (2017).

Mister Federico Valente rilascerà le prime dichiarazioni da allenatore della prima squadra dell’FC Alto Adige in occasione della conferenza stampa pre-game in programma venerdì, riservata solo ed esclusivamente agli operatori dell’informazione."