mercoledì 31 marzo 2021

TEGOLA VOLTAN: OUT 3 SETTIMANE

 

Tegola in casa Alto Adige. Domenica scorsa nel finale della prima frazione di gioco della partita contro l'Arezzo, Davide Voltan ha subito uno stiramento di primo grado alla coscia della gamba destra. Infortunio che impone uno stop forzato di tre settimane al trequartista padovano, che salterà le prossime tre gare contro Legnago, Virtus Verona e Triestina. Si farà di tutto per recuperare il numero 7 biancorosso per la sfida della penultima giornata contro il Cesena, in caso contrario tornerà arruolabile per l'ultima sfida di campionato, quando l'Alto Adige sfiderà la Vis Pesaro, sua ex squadra. 

Ci sono però anche buone notizie dall'infermeria. Salvo ulteriori contrattempi, per l'impegno pre-pasquale di sabato contro il Legnago torneranno a disposizione Raphael Odogwu e Marco Beccaro, rimasti ai box entrambi per diverse settimane. Due recuperi importanti per mister Stefano Vecchi, vista soprattutto l'assenza di Voltan, quest'ultimo assieme a Casiraghi trascinatore della compagine bolzanina nelle ultime settimane. Proprio il numero 30 biancorosso potrebbe risultare una valida opzione per sostituire Voltan nel ruolo di trequartista; diversamente con l'impiego di Odogwu, mister Vecchi potrebbe far ritorno al "primo amore", quel 4-3-1-2 tanto amato e mai del tutto accantonato. Sempre nel comunicato emanato dalla società biancorossa, si legge che per quanto riguarda capitan Hannes Fink, verrà sottoposto ad ulteriori esami radiologici e di conseguenza le sue condizioni verranno monitorate quotidianamente.

RECUPERI: OK CESENA E MANTOVA


Altri due recuperi del girone B di serie C sono andati in scena questo pomeriggio: Cesena-Gubbio 2-1 (12’st Munari C, 28’st Russini C, 30’st Gomez G) e Ravenna-Mantova 0-2 (39’pt rig. Guccione, 24’st rig. Cheddira). Questa la classifica aggiornata: Padova 70; Alto Adige 65; Perugia 64; Modena 57; Feralpisaló 53; Triestina* 51; Matelica 49; Cesena* 48; Sambenedettese* 47; Mantova 46; Virtus Vr 45; Gubbio 44; Fermana 40; Carpi 35; Vis Pesaro 34; Legnago S. 31; Imolese 29
; Fano 28; Arezzo 24; Ravenna* 21. *una partita in meno


martedì 30 marzo 2021

ESCLUSIVA BRBZNEWS, POLUZZI: NELLE PROSSIME SETTIMANE CI ATTENDONO CINQUE FINALI

Secondo miglior attacco del girone B con 55 reti all’attivo (meglio ha fatto solo il Padova con 65), l’Alto Adige ha - in coabitazione con la stessa capolista - il primato di difesa meno battuta (22 gol al passivo). Numeri importanti quelli dei bolzanini di Vecchi, resi possibili sicuramente dalle prodezze balistiche di Casiraghi (12 volte a segno dall’inizio del torneo), ma anche e soprattutto dalle parate di Giacomo Poluzzi. Domenica scorsa, nell’1-0 del Druso ai danni dell’Arezzo, il portierone biancorosso ha collezionato il suo sedicesimo clean sheet in campionato. Originario di Bologna, 33 anni compiuti lo scorso 25 febbraio, Jack è approdato in riva all’Isarco l’estate scorsa reduce da un’eccellente annata a difesa dei pali della Virtus Francavilla. Raccattapalle del Bologna del suo idolo Roby Baggio da ragazzino, una volta intrapresa la carriera da estremo difensore ha vestito le maglie di Carpi, Giacomense, Este, Alessandria, Fidelis Andria e Spal. Con i biancoazzurri estensi, il 18 maggio 2017 contro il Bari, Poluzzi ha potuto coronare il sogno dell’esordio in B per poi rimanere altre due stagioni a Ferrara da terzo ma in serie A. 

Cinque turni alla fine della stagione regolare, che sensazione si prova a star là in alto a cinque punti dalla vetta?

“La sensazione è sicuramente positiva, ma siamo molto concentrati per affrontare una partita alla volta e giocheremo queste ultime cinque partite come se fossero altrettante finali. Poi una volta terminate vedremo dove saremo stati bravi ad arrivare”.

Nel 2015/16, tra i pali della Fidelis Andria, Giacomo ha ottenuto un prestigioso traguardo personale mantenendo inviolata la propria porta per 753’ (più di otto partite), pur non riuscendo a raggiungere il record assoluto di Gigi Buffon (973’). 

Cosa ricordi di quell’anno? 

“E’ stato un bel record quello realizzato ad Andria, in una squadra che, al primo anno di professionismo, doveva salvarsi. Anche quello che stiamo facendo quest’anno è una cosa molto importante. Credo che sia alla base delle prestazioni di un portiere il fatto di dover star sempre concentrati perché, nell’arco di una partita, può capitare talvolta di toccare talmente pochi palloni che bisogna essere decisivi in quei pochi lì e di mantenere una grandissima concentrazione”.

Nervi saldi, freddezza ed equilibrio: tutte caratteristiche che possono derivare dall’aver abbracciato la religione buddista?

“Sono sei anni che sono buddista e questo mi ha sicuramente cambiato la vita in positivo. Questo mi ha aiutato molto nell’autostima, così come dal punto di vista della consapevolezza nei miei mezzi e nel guardare sempre le cose dal lato positivo. Ecco questa è stata ed è una cosa molto importante per me”.

Nel corso del campionato ti sei reso protagonista di diverse parate importanti, ce n’è una che ricordi con particolare soddisfazione?

“Quelle che ricordo con piacere, che mi son rimaste impresse, sono quella di Modena all’ultimo minuto sul colpo di testa di Scappini e il rigore parato al Cesena (a Bortolussi, ndi) al Manuzzi”.

C’è un collega di ruolo cui ti ispiri o che sia stato tuo idolo d’infanzia?

“Sono nato e cresciuto col mito di Buffon. E’ stato sicuramente un modello cui mi ispiravo da piccolo e nella mia adolescenza. Adesso guardo con molto interesse Alisson del Liverpool (ex Roma, ndi), Donnarumma e anche Oblak dell’Atletico Madrid”.

La tua carriera ti ha portato a giocare in squadre e piazze molto diverse tra loro, sia a nord che a sud dello Stivale. Quali differenze hai notato sia dal punto di vista ambientale che tecnico?

“Al sud ho trovato sicuramente delle piazze molto passionali, specialmente ad Andria. C’era un grande seguito e una grande storia, vivono soprattutto per il calcio. Devo dire però che anche al nord quando son stato a Ferrara, pur non giocando mai ho trovato un altro grande pubblico, altrettanto passionale. Un tifo che ci ha sempre sostenuto. Poi magari i campionati al sud sono un po’ più fisici rispetto a quelli del nord. Si va a giocare in piazze e in stadi molto impegnativi a livello ambientale, come clima all’interno dello stadio e questo può sicuramente influire molto”.

L’Alto Adige si sta confermando protagonista di altissimo livello: cosa manca tuttavia per fare il salto di categoria? Quali sono i punti di forza e in cosa si deve invece ancora migliorare?

“Dobbiamo pensare - conclude Jack Poluzzi prima di congedarci - a lavorare e a doverci migliorare. Veniamo messi nelle condizioni di rendere al massimo delle nostre potenzialità. Abbiamo il dovere du cercare di andare anche oltre le nostre qualità, poi vedremo a fine campionato dove saremo stati bravi ad arrivare”.

INTERVISTA A CURA DELLA REDAZIONE BRBZNEWS

(COORDINAMENTO GIORNALISTICO DI GIANLUCA RICCI)




IL PERUGIA FA 1-1 A FERMO NEL RECUPERO


(Gianluca Ricci) Non va oltre il pari il Perugia nel recupero del Bruno Recchioni con la Fermana, gara non disputata lo scorso 14 febbraio (5a di ritorno) a causa della neve. Uno a uno il finale in coda ad una gara equilibrata, intensa, dura e nel finale segnata dal nervosismo. Meglio i grifoni di Fabio Caserta nella frazione d'apertura, mentre nel secondo tempo a dominare la scena sono stati i marchigiani allenati dall'ex di turno Giovanni Cornacchini. Inizia il match e trascorsi 17' Elia porta in vantaggio gli ospiti: apertura di Moscati, traversone al volo di Di Noia a tagliare l'area e l'esterno indisturbato può insaccare da pochi passi. Lo stesso Elia al 32'pt è costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio: gli subentra Vano ma dopo appena tre minuti il gigante laziale prende il rosso (gomitata a Iotti) lasciando gli umbri in dieci. In superiorità numerica sale in cattedra la squadra di casa, che all'11'st perviene al definitivo pari: cross dell'incontenibile Neglia, spezzata di Cais e perfetto è l'inserimento di Boateng che fa 1-1. In classifica, archiviate 33 giornate di campionato, il Perugia raggiunge quota 64 e resta terzo a -6 dal Padova capolista e ad una lunghezza dall'Alto Adige, secondo. La Fermana si porta invece a 40 punti, con un tranquillizzante +9 sulla zona playout. Domani altri due recuperi, entrambi alle ore 15: Ravenna-Mantova e Cesena-Gubbio.

IL TABELLINO

FERMANA-PERUGIA 1-1

FERMANA (4-4-2): Ginestra; Rossoni (5'st Fabris), Manetta, Scrosta, Sperotto (5'st Mordini); Iotti (23'st Grossi), Urbinati, Graziano (23'st Mosti), Neglia; Boateng (25'st Boateng), Cais. All. Cornacchini.

PERUGIA (4-3-3): Minelli; Cancellotti, Angella (28'st Melchiorri), Monaco, Di Noia (28'st Minesso); Kouan, Moscati, Sounas (16'st Crialese); Elia (32'pt Vano), Murano (16'st Bianchimano), Falzerano. All. Caserta.

ARBITRO: Rutella di Enna.

MARCATORE: 17’st Elia (P), 11’st Boateng (F).

NOTE: Espulsi al 35’pt Vano (P) per gioco scorretto e al 50’ un componente della panchina del Perugia per proteste.

lunedì 29 marzo 2021

L'ALTO ADIGE VINCE DI MISURA E IPOTECA LA QUALIFICAZIONE ALLA FASE NAZIONALE DEI PLAY-OFF

 

Minimo sforzo massimo risultato: un Alto Adige in formato essenziale vince di misura l'insidiosa sfida del Druso contro l'Arezzo dell'ex tecnico del Frosinone Roberto Stellone. Una sfida che nascondeva parecchie insidie, dato che la compagine toscana era reduce da 7 punti negli ultimi 3 incontri disputati; la formazione aretina, col cambio di tecnico ed alcuni innesti mirati, ha saputo cambiare ruolino di marcia nel corso degli ultimi due mesi. L'Alto Adige si è presentata al Druso con numerose defezioni: ai lungodegenti Beccaro e Odogwu e agli squalificati Malomo e Karic, si è aggiunta l'assenza di Fink, che contrariamente alle aspettative, non è riuscito a recuperare dal problema muscolare accusato contro l'Imolese. La truppa di Vecchi si è presentata all'incontro senza grosse alternative a centrocampo e il recuperato Gatto, non ancora al meglio della forma. Sempre più convincente Greco in cabina di regia, il quale sta inanellando con costanza prestazioni degne del suo nome. Solida la prova difensiva, nonostante la pesante defezione di Malomo, con Vinetot al rientro da titolare al centro della difesa che si è dimostrato la solita garanzia. Al suo fianco ennesima prova di estrema solidità offerta da Curto, che a suon di prestazioni di spessore è divenuto titolare pressoché inamovibile. Altra buona notizia è il rientro in campo di Marchi, giocatore di estrema importanza per esperienza e doti tecniche. Con questa vittoria l'Alto Adige mantiene il secondo posto in classifica con due lunghezze di vantaggio sul Perugia (che ha una gara in meno) e cinque di ritardo dal Padova capolista, uscito vittorioso dal match dell'Euganeo contro il Ravenna. Il concomitante scivolone del Modena porta a otto le lunghezze di vantaggio dei bolzanini sulla quarta piazza: un capitale importante, che equivale ad una seria ipoteca sulla qualificazione alla fase nazionale dei play-off.

Sabato nell'anticipo pasquale delle ore 15:00, l'Alto Adige tornerà in campo a Legnago, reduce dalla rotonda vittoria esterna per tre reti a zero sul campo del Cesena. Compagine in forma, che col nuovo tecnico Colella ha trovato l'alchimia necessaria a risalire la classifica e cercare di uscire dalle zone paludose dei play-out. Da valutare le condizioni di Voltan, uscito all'intervallo a causa di una lesione muscolare di lieve entità, che probabilmente lo costringerà a saltare la trasferta in terra veneta. Dopo aver scontato il turno di squalifica torneranno disponibili Malomo e Karic, mentre in settimana dovrebbero ritornare ad allenarsi col gruppo capitan Fink e Odogwu, con quest'ultimo che nella peggiore delle ipotesi dovrebbe tornare nell'elenco dei convocati nel match contro la Virtus Verona. Altra assenza pesante è quella di Beccaro, il quale sì avverte meno dolore al tendine d'Achille, ma nel suo caso la prudenza è d'obbligo, con la conseguenza che le condizioni del centrocampista veneto verranno valutate giorno per giorno.

Domani pomeriggio ore 15:00, il Perugia recupererà nelle Marche il match della 24° giornata del campionato di Serie C girone B contro la Fermana. Partita che interesserà molto ai biancorossi, dato che in caso di vittoria, i grifoni scalzerebbero l'Alto Adige dal secondo posto della classifica.

domenica 28 marzo 2021

IL PAGELLONE DI ALTO ADIGE - AREZZO (1-0)

 




Dopo la partita al Druso coi toscani, eccovi le pagelle dei biancorossi: 

Poluzzi (7.5): Buona prestazione condita da parate importanti in una partita complicata.

El Kaouakibi (6.5): Accelerate di qualità in avanti. Partita migliore rispetto a quella di Perugia.

Curto (7): Anche con Vinetot è la coppia di qualità. Bene in fase di impostazione.

Vinetot (7): Torna in campo dopo 40 giorni (non per infortuni). Dimostra subito di consegnare il pallone a Greco, che compie quest'ultimo l'assist per la dodicesima fantasia di Casiraghi.

Fabbri (7): Buone transizioni in avanti e "occhio" in fase difensiva.

Gatto (7): Va a fare la mezzala per mancanza di giocatori a centrocampo. Svolge il suo lavoro ordinatamente (Morelli dal 70' (6.5): Sa fare sia il terzino sx che dx e fa pure un buon lavoro da mezzala. Non male la sua partita).

Greco (8): Sta continuando a disegnare ottime geometrie mettendo pure a segno l'assist per il goal del "Principino".

Tait (6.5): Ha fatto una partita positiva, ma deve fare più attenzione la prossima volta, per evitare di portare danni alla squadra.

Voltan (7): Buona partita offensiva, sta continuando a migliorare negli schemi e nelle gerarchie imposte da Vecchi (Rover dal 43' (6): Un normale secondo tempo).

Casiraghi (8): Quando passerà da "Principino" a "Principe" la squadra (si spera) sarà in Serie B. Tolte le battute, quest'anno è il miglior marcatore della squadra e fa partite da valore aggiunto. Beme cosi (Davi dal 84' sv).

Fischnaller (7.5): L'impegno non manca, ma deve dare più continuità alla tripletta messa a segno con la Sambenedettese e al gol con il Fano nelle ultime 7 partite. Comunque rimane una partita positiva anche se i 2 tiri sparati, uno sopra la porta e l'altro a lato devono diventare gol per l'attacante (Marchi dal 84' sv).

Vecchi (7): Ha impostato la partita mandando prima la squadra "a caccia" della rete e poi ha tenuto una mentalità più difensiva. Ha giostrato bene anche i pochi cambi.

CASIRAGHI SHOW, BATTUTO L'AREZZO

(Gianluca Ricci) - Tre punti servivano, tre punti con pieno merito sono arrivati. L’Alto Adige s’impone in casa sull’Arezzo, riscattando nel migliore dei modi il rovescio esterno di Perugia. Uno a zero lo score finale del match andato in scena questo pomeriggio al Druso, quattordicesimo atto del girone di ritorno. A premiare i biancorossi di Stefano Vecchi, in particolar modo, il grande spirito di sacrificio di un gruppo solido e compatto, capace di reagire nel migliore dei modi ad ogni difficoltà e di fare risultato senza rischiare nulla o quasi. Bravi sono stati i bolzanini a fare tesoro della migliore occasione capitata loro nel corso dei primi 45’, riuscendo poi a contrastare autorevolmente i tentativi di tornare in partita degli avversari. A dispetto della complicata situazione di classifica, i cavallini rampanti di Toscana si sono infatti rivelati avversari all'altezza. Una difficoltà in più per i padroni di casa è stata determinata poi dal primo caldo stagionale, in seguito al quale Fischnaller e soci non hanno evidenziato l’abituale brillantezza sul piano fisico e atletico. Match winner ancora una volta il Principino Daniele Casiraghi autore, due minuti dopo la mezzora di gara, della sua dodicesima rete stagionale. Sugli scudi anche Batman Poluzzi che ha messo le mani, è proprio il caso di dire, sul suo sedicesimo clean sheet dall’inizio del torneo. Unica nota stonata l’infortunio occorso a tre minuti dall’intervallo a Voltan, costretto a lasciare il campo a Voltan in seguito ad un indurimento al flessore di una coscia. Problema che nelle prossime ore sarà valutato mediante i necessari accertamenti strumentali (sospetto stiramento). Cinque le defezioni in casa bolzanina: ancora indisponibili Odogwu, Beccaro e Fink, saltano inoltre il match Malomo e Karic per cumulo di cartellini gialli. Mister Vecchi ha le scelte obbligate dall’emergenza e in confronto a Perugia ne cambia due, inserendo nel lineup di partenza Vinetot in difesa e Gatto a centrocampo in luogo degli squalificati. Il 32enne della Guadalupa non gioca titolare dal 17 febbraio (0-0 a Carpi), quando venne espulso per doppia ammonizione. Tuttavia decisamente peggio sta l’Arezzo, salito in riva all’Isarco senza gli infortunati Bonaccorsi, Karkalis, Altobelli, Serrotti, Picchi, Belloni, Pesenti, Zuppel, Piu e Maggioni. Out anche Cerci (motivi disciplinari). Rispetto a sette giorni fa con l’Imolese, il tecnico Stellone rilancia dal 1’ Pinna e il talentino di casa Sussi a rilevare Maggioni e Piu. L’esperto Cutolo parte dalla panchina. Si inizia e col trascorrere dei minuti l’Alto Adige guadagna metri insediandosi stabilmente nell’area ospite. Per passare in vantaggio deve in ogni caso attendere il 32’: El Kaouakibi recupera il pallone sulla trequarti avversaria e dà a Vinetot, il guadalupense a sua volta passa a Greco. Il centrocampista romano lancia Casiraghi, controllo del numero 17 e potente destro di collo pieno che entra in porta nell’angolino basso alla sinistra di Sala. Nella ripresa i padroni di casa vanno almeno due volte vicinissimi al raddoppio, sebbene Fischnaller spedisca alto prima  al 7’ poi al 28’st. Stellone cambia assetto ai suoi passando ad un 4-3-2-1 decisamente più aggressivo, ma la formazione di Vecchi è brava a sigillare ogni spazio. Unico brivido al 45’st quando il nuovo entrato Carletti impegna Poluzzi con un tiro centrale che non trova impreparato il numero uno biancorosso. Toscani in dieci nel finale per il rosso a Cherubin e game over dopo tre minuti di extra time. L’Alto Adige conduce così in porto la vittoria numero 18 in campionato, salendo a quota 65 punti in classifica. Stabile a cinque lunghezze il ritardo dal leader Padova, vittorioso a Ravenna, così come resta a -2 dai sudtirolesi il Perugia, terzo. Tuttavia gli umbri mercoledì disputeranno il recupero sul terreno della Fermana, che potrebbe valere il sorpasso. Sabato prossimo, anticipo della giornata numero 15, Capitan Tait e soci andranno a far visita al Legnago Salus. 

MATCH PREVIEW

L’Alto Adige presenta in avvio l’abituale 4-3-2-1: Poluzzi a guardia dei legni, in difesa El Kaouakibi e Fabbri esterni bassi, Curto e Vinetot centrali. Greco detta i tempi a centrocampo affiancato da Tait e Gatto, poi Casiraghi e Voltan agiscono da trequartisti a supporto di Fischnaller unica punta. Opta invece per un 3-5-2 l’Arezzo: Sala in porta, con Sbraga, Cherubin e Pinna a formare la linea di retroguardia. In mezzo Luciani e Sussi quinti, Arini regista, Di Paolantonio e Benucci interni. Attacco affidato al tandem Iacoponi-Perez. 


ALTO ADIGE-AREZZO 1-0

ALTO ADIGE (4-3-2-1): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Vinetot, Fabbri; Tait, Greco, Gatto (24’st Morelli); Casiraghi (39’st Davi), Voltan (42’pt Rover); Fischnaller (39’st Marchi).

A disp. Meneghetti (p), Pircher (p), Bussi,  Calabrese, Polak, Magnaghi.

Allenatore: Stefano Vecchi.

AREZZO (3-5-2): Sala; Sbraga, Cherubin, Pinna; Luciani (32’st Carletti), Di Paolantonio, Arini, Benucci (11’st Cutolo), Sussi (11’st Ventola); Iacoponi (38’st Stampete), Perez (32’st Di Grazia). 

A disp. Melgrati (p), Kodr, Zitelli.

Allenatore: Roberto Stellone.

ARBITRO: Filippo Giaccaglia di Jesi (Assistenti R. Terenzio di Cosenza e L. Feraboli di Brescia; IV Ufficiale C. Rinaldi di Bassano del Grappa).
MARCATORI: 32’pt Casiraghi.
NOTE:
Porte chiuse. Cielo parzialmente nuvoloso, temperatura primaverile (15°C), terreno in discrete condizioni. Angoli 2-7. Espulso Cherubin (AR) al 46’st per gioco scorretto (gomitata a Marchi). Ammoniti Marchi e Tait (AA); Sbraga (AR). Recupero +1’pt, +3’st.



sabato 27 marzo 2021

AL DRUSO ARRIVA L'AREZZO: TORNARE ALLA VITTORIA PER CREDERCI ANCORA!

(Gianluca Ricci) - Dimenticare in fretta Perugia e riprendere subito la propria corsa. Alle spalle la sconfitta di domenica scorsa al Curi (0-1), riparte con quest’intento l’Alto Adige impegnato al Druso contro l’Arezzo nel quattordicesimo turno del girone di ritorno. Forte di 62 punti, cinque in meno del fuggitivo Padova, il team biancorosso è scivolato temporaneamente in terza posizione in seguito al successo di oggi del Perugia ad Imola. Risultato che ha consentito ai Grifoni di conquistare quota 63 e di operare almeno per 24 ore il sorpasso. Mercoledì prossimo, tra l'altro, gli umbri recupereranno il match con l'agguerrita Fermana di Cornacchini. Euganei, bolzanini e umbri: tre club pronti a dar vita ad un rush finale, sei partite da qui alla fine della stagione regolare, emozionante e ancora tutto da scrivere. Diametralmente opposta è la situazione della compagine toscana, partita con discrete ambizioni ma pesantemente condizionata nel corso del girone d’andata da numerosi casi di COVID19, con relativi rinvii e recuperi di partite. Tutto ciò ha determinato molte difficoltà e un drastico ridimensionamento degli obiettivi: Cutolo e soci occupano infatti solo il diciannovesimo e penultimo posto, accreditati di appena 24 punti. Sette giorni fa gli amaranto non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0 casalingo con l’altrettanto modesta Imolese. Alto Adige-Arezzo si giocherà domani pomeriggio alle ore 15 (consueta modalità a porte chiuse) e sarà diretta dal signor Filippo Giaccaglia di Jesi, coadiuvato nel ruolo di assistenti da Roberto Terenzio di Cosenza e Luca Feraboli di Brescia, IV Ufficiale Carlo Rinaldi di Bassano del Grappa.Da tre stagioni in CAN-C, l’arbitro marchigiano è alla ventiduesima direzione in terza serie, 12 delle quali nel torneo in corso (una nel girone B). Atteso in tribuna Marcel Vulpis, vice presidente di LegaPro in visita nei prossimi giorni all’FCS Center.

TV&RADIO

La partita sarà trasmessa in diretta pay-per-view sul canale 252 di SkySport e sulla piattaforma ElevenSports (https://elevensports.it), mentre il sito web www.fc-suedtirol.com curerà il live ticker ufficiale. Radio Dolomiti proporrà inoltre frequenti collegamenti dal Druso.


GLI AVVERSARI

Sedici partecipazioni al campionato cadetto, 53 alla serie C (di cui tre vinti: uno di C unificata e due di C1), l’Arezzo ha in bacheca la Coppa di Lega 2004 e la Coppa Italia SemiPro ’81. Nella passata stagione i cavallini hanno chiuso noni la regular season nel girone A, rinunciando poi a disputare gli anomali playoffs del post lockdown. Uscito di scena a metà gennaio Andrea Camplone, la guida tecnica della squadra è affidata al 44enne Roberto Stellone. Iniziata la carriera da calciatore con la storica Lodigiani Roma, per lungo tempo terza realtà professionistica capitolina dopo Roma e Lazio, ha vestito le casacche di Napoli, Torino, Genoa, Reggina e Frosinone prima di intraprendere la carriera di allenatore. Da tecnico ha ottenuto una doppia promozione in sella al Frosinone (in quattro anni dalla C alla A) per poi guidare Bari, Palermo e Ascoli in serie B. Nel mercato di gennaio, gli aretini hanno inserito in rosa ben 13 nuovi elementi. Si tratta di Altobelli e Pinna dal Catanzaro, Sbraga (Novara), Carletti (Carpi), Di Grazia (Pescara), Perez (Virtus Francavilla), Iacoponi (Team Nuova Florida), Zitelli (Frascati) oltre a cinque svincolati: Ventola, Karkalis, Stampete, Serrotti e il portiere Melgrati. Elemento rappresentativo del gruppo è il capitano Aniello Cutolo, seconda punta trentasettenne cresciuto nel Napoli e una lunga carriera tra Benevento, Giugliano Cisco Lodigiani Roma, Verona, Taranto, Perugia, Crotone, Padova, Pescara, Livorno, Entella e Juve Stabia. Al suo attivo sin qui sei reti con tre rigori.


I PRECEDENTI

Tre le sfide ufficiali agli archivi tra biancorossi e amaranto, con un bilancio di altrettanti successi altoatesini. La gara di andata, al Città di Arezzo, si concluse con un agevole 4-0 da parte degli uomini di Stefano Vecchi (a segno Tait al 2’, Rover al 16’, Casiraghi al 20’ e Karic al 6’st).


EX DI TURNO

E' il portiere di riserva dei Cavallini, il 27enne lombardo Riccardo Melgrati, in biancorosso nel 2014/15 (33 presenze).


COME SCENDERANNO IN CAMPO 

Non cessa l’emergenza sul fronte bolzanino: Stefano Vecchi è sempre in difetto degli infortunati Odogwu, Beccaro e Fink cui si aggiungono per l’occasione gli squalificati Malomo e Karic. Tornerà invece tra i convocati Marchi, non al top e destinato eventualmente ad un impiego part time iniziando dalla panchina. Due le novità nel lineup d’avvio rispetto alla gara di Perugia, quasi scelte obbligate: dentro Vinetot in difesa e Gatto a centrocampo in sostituzione dei due squalificati. Quindi nel 4-3-2-1 iniziale, davanti a Poluzzi, in campo El Kaouakibi e Fabbri terzini, Curto e Vinetot difensori centrali, Greco playmaker affiancato da Tait e Gatto sulle mezze ali, poi Casiraghi e Voltan suggeritori dell’unica punta Fischnaller. Lunghissima la lista degli indisponibili tra gli ospiti, che dovranno rinunciare a Bonaccorsi, Karkalis, Altobelli, Serrotti, Picchi, Belloni, Pesenti, Zuppel, Piu e Maggioni. Non convocato Cerci per ragioni disciplinari. Abile e arruolato invece Pinna. Stellone opererà un paio di varianti rispetto all’ultima uscita, rilanciando dal 1’ il talentino di casa Sussi e Pinna. A far loro posto nell’undici, rispettivamente Maggioni e Piu. In attacco ballottaggio tra Iacoponi e Cutolo con il primo in vantaggio. In un 3-5–2 spazio dallo start a  Sala tra i pali, linea di retroguardia a tre Sbraga-Cherubin-Pinna, poi Luciani e Sussi quinti di centrocampo pronti a ripiegare in fase di non possesso, Arini metronomo, Di Paolantonio e Benucci interni, Perez in tandem con Iacoponi davanti.


I CONVOCATI

1 Poluzzi; 2 El Kaouakibi, 3 Fabbri, 4 Curto, 5 Vinetot, 7 Voltan, 8 Gatto, 11 Fischnaller, 12 Pircher, 13 Davi, 15 Bussi, 16 Calabrese, 17 Casiraghi, 18 Rover, 19 Greco, 20 Morelli, 21 Tait, 22 Meneghetti, 25 Polak, 29 Magnaghi, 32 Marchi.


FORMAZIONI PROBABILI

ALTO ADIGE (4-3-2-1): 1 Poluzzi; 2 El Kaouakibi, 4 Curto, 5 Vinetot, 3 Fabbri; 21 Tait, 19 Greco, 8 Gatto; 17 Casiraghi, 7 Voltan; 11 Fischnaller.

A disp. 22 Meneghetti (p), 12 Pircher (p), 13 Davi, 15 Bussi,  16 Calabrese, 18 Rover, 20 Morelli, 25 Polak, 29 Magnaghi, 32 Marchi.

Allenatore: Stefano Vecchi.

AREZZO (3-5-2): 1 Sala; 5 Sbraga, 3 Cherubin, 19 Pinna; 16 Luciani, 31 Di Paolantonio, 4 Arini, 21 Benucci, 25 Sussi; 27 Perez, 44 Iacoponi. 

A disp. 13 Melgrati (p), 22 Tarolli (p), 8 Carletti, 10 Cutolo, 18 Stampete,  23 Di Grazia, 26 Ventola, 29 Kodr, 35 Zitelli.

Allenatore: Roberto Stellone.

IL PROGRAMMA DELLA 14a DI RITORNO

RINVIATA 

SAMBENEDETTESE-TRIESTINA

OGGI

GUBBIO-MATELICA 3-0

(34’ e 42’pt Pellegrini, 20’st Gomez)

IMOLESE-PERUGIA 0-1

(40’pt Elia)

FERMANA-MODENA 1-0

(47’st Neglia)

DOMANI

15.00 AJ FANO-VIS PESARO

15.00 CESENA-LEGNAGO S.

15.00 MANTOVA-FERALPISALò

15.00 ALTO ADIGE-AREZZO

17.30 CARPI-VIRTUS VR

17.30 PADOVA-RAVENNA



martedì 23 marzo 2021

I TIFOSI BIANCOROSSI PROTESTANO: "LASCIATECI VEDERE LE PARTITE FUORI DAL DRUSO"


Riceviamo e pubblichiamo il pensiero di alcuni tifosi biancorossi, che da oltre un anno sono costretti a restare lontani dallo stadio. 

"Una decina di giorni fa in occasione del turno infrasettimanale tra Alto Adige - Fano in programma di mercoledì alle 17:30, ero fuori dal Druso da solo che cercavo di seguire la partita per quel poco che si riesce a vedere" - asserisce D.F. - "non ho avuto il tempo di sostare qualche secondo che puntualmente sono stato avvicinato sia da vigili urbani che da poliziotti, dicendomi che non potevo stazionare nei pressi dello stadio, perché creavo assembramenti. Il tutto lo reputo paradossale, dato che in quel momento mi trovavo da solo nei pressi del Druso. Il tutto assume una cornice ancor più paradossale, se penso alle scene di assembramento alle quali assistiamo per esempio al mercato del sabato".

Pensiero condiviso anche da Massimo, assiduo frequentatore del Druso sin dai primi anni tra i professionisti in C2 dell'Alto Adige: "ho fatto una camminata lungo le passeggiate del Talvera e mi sono fermato fuori dallo stadio per trovare un piccolo spazio dove poter assistere per qualche minuto alla partita, ma sono subito stato allontanato dalle forze dell'ordine, nonostante fossi da solo. Non capisco come, a soli pochi metri di distanza, possa essere concesso giocare a calcio, pallavolo o basket senza maschera, mentre non ci viene consentito stazionare fuori dallo stadio con maschera e distanziamento. E' una cosa che mi fa innervosire". 

Scena che si è ripetuta in occasione dell'incontro tra Alto Adige e Modena, come riportato da Roberto abbonato di lunga data: "fino al lockdown rigido, dove non era consentito uscire di casa se non per validi motivi, ci era consentito stazionare sul prato nei pressi del Palamazzali o in altri punti attorno allo stadio, per vedere quantomeno a sprazzi le partite del nostro Alto Adige. Nelle ultime settimane la situazione è mutata; l'unica spiegazione datami è che queste limitazioni sono frutto di disposizioni specifiche da parte del funzionario di turno designato per la partita".

Come redazione ci siamo interessati alla vicenda e, secondo quanto trapelato da fonti vicine alla società, è stata confermata la tesi secondo la quale è il funzionario di turno a decidere se è possibile stazionare o meno al di fuori dello stadio Druso di Bolzano, durante gli incontri di campionato dell'FC Alto Adige. Insomma, una decisione meramente discrezionale basata sulla possibilità o meno di creare assembramenti fuori dalla struttura sportiva. Discrezionalità testimoniata dal fatto, che prima del lockdown rigido, era possibile stazionare liberamente fuori dallo stadio Druso nel pieno rispetto delle regole; tant'è che, anche nel match di domenica 14 marzo contro l'Imolese, ad alcuni tifosi è stato acconsentito sbirciare dai pochi spazi disponibili le gesta di capitan Fink e compagni, mantenendo i distanziamenti previsti dalle normativa con apposite mascherine a coprire le vie respiratorie. Da qui alcune riflessioni:

E' possibile che una manciata di (sporadici e temerari) tifosi sparsi lungo tutto il perimetro del Druso possano creare assembramenti nocivi per la salute pubblica, atti a incentivare la diffusione del virus?
Perché per mercati, campetti di calcio e passeggiate stracolme di gente non vengono poste particolari limitazioni, mentre per pochi tifosi presenti al di fuori del Druso si?
Chiaro ed evidente che il nostro Paese attualmente è alle prese con problemi ben più gravi di questo, ma non sarebbe positivo concedere una maggiore elasticità e restituire alla gente un pizzico di serenità e spensieratezza in più in situazioni come questa?

Tutte domande, che in questo momento si stanno ponendo alcuni tifosi biancorossi.

lunedì 22 marzo 2021

NELL'EQUILIBRO DEL CURI, L'EPISODIO PREMIA IL PERUGIA

 

Alto Adige bello ma poco concreto, quello andato in scena nel lunch match di ieri al Curi di Perugia. La posta in palio era consistente, specie per il Perugia che, con ogni probabilità in caso di passo falso, sarebbe uscita dalla lotta per la vittoria del campionato. Ne è emerso un match tatticamente bloccato e molto combattuto, con una netta predominanza territoriale dell'Alto Adige nella prima mezz'ora di gioco, scemata gradualmente alla rete del difensore centrale Monaco (non di Burrai come riportato erroneamente da testate giornalistiche locali). Rete siglata nell'unico tiro in porta del primo tempo dei grifoni. La seconda frazione di gioco ha viaggiato sulla falsariga del finale della prima, senza grandi emozioni da una parte e dall'altra. Nonostante la sconfitta, l'Alto Adige conserva la seconda piazza in classifica a cinque lunghezze dalla capolista Padova (vittoriosa a Pesaro) e con due di vantaggio proprio sul Perugia, che dovrà recuperare l'incontro in terra marchigiana contro la Fermana. Domenica alle ore 15:00, Tait e compagni torneranno tra le mura amiche del Druso dove sfideranno l'Arezzo, compagine in ottimo stato di forma reduce da due vittorie e un pareggio.

Per quanto riguarda sempre il girone B, è notizia di oggi l'avvio della procedura per la messa in mora da parte dei calciatori della Sambenedettese nei confronti della propria società, la quale è venuta a meno in alcuni adempimenti (non sono state corrisposte alcune mensilità di stipendio). Notizia questa che getta ulteriori dubbi sul futuro della società rossoblù. 

domenica 21 marzo 2021

IL PAGELLONE DI PERUGIA - ALTO ADIGE (1-0)

 

Dopo la sconfitta al Curi, ecco le pagelle dei biancorossi:


Poluzzi (7): Nel complesso subisce solo 2 tiri, di cui uno è il gol fatto al 29' e sull'altro fa un bel paratone a metà del secondo tempo.


El Kaouakibi (6): Cerca di fare il massimo possibile, peccato che riesce poche volte a interdire con le 2 mezzali del centrocampo e non riesce a fare grandi cavalcate sulla destra (76' Morelli sv).


Malomo (6.5): Lotta con grinta, contro giocatori di uno spessore più alto. Ma difende bene.


Curto (6.5) Imposta il gioco dal basso e qualche volta allunga il passo spostandosi a centrocampo per cercare di intermediare meglio tra terzini-mezzale. Nel complesso una partita di alto potenziale (81' Magnaghi sv).


Fabbri (6.5): Monitora con cura la sua fascia in fase difensiva e cerca di arrivare al cross più volte. Peccato però che i cross non arrivino per una incornata in cui Fischnaller può mettere a segno una gran rete di testa.


Tait (6): Sbaglia un gol dopo l'1a0 che poteva valere il pareggio. Ma in toto oggi non si è visto il solito Tait, che con grinta si spinge in fase offensiva e cerca di entrare nelle vie che portino alla rete.


Greco (6.5): Sta continuando a migliorare in tutte le partite, con le sue semplici geometrie riesce ad amministrare molto bene il gioco (Gatto 76' sv).


Karic (6): Una buona prestazione da parte sua. Anche lui manca un pò oggi nella fase offensiva (61' Rover sv).


Casiraghi (6): Questa volta ha un pochino perso il nesso con Voltan. Perde tanti palloni e dalle punizioni avute non riesce a trovare il gol, anche a causa del forte vento presente a Perugia.


Voltan (6.5): Si da un gran da fare, cercando una giocata meravigliosa con un tiro che poi però purtroppo è stato deviato da un difensore perugino. 


Fischnaller (6): Oggi anche "Fisch" è un pò svanito nell'ombra. Cerca comunque di lottare, ma non gli arrivano tantissimi palloni in cui può andare a sfondare la rete.


Vecchi (6.5): La squadra oggi ha dimostrato di sapersela giocare alla pari contro il Perugia, dominando comunque sempre il gioco. Forse il mister sbaglia nel mettere troppi elementi offensivi nel finale, mettendo un pochino in confusione i giocatori con il modulo.

BIANCOROSSI SFORTUNATI, NEL LUNCH MATCH DEL CURI BANCHETTA SOLO IL GRIFO


(Gianluca Ricci) -
All’ora di pranzo resta a bocca asciutta l’Alto Adige, battuto col minimo scarto (0-1) da un Perugia a dir poco baciato dalla fortuna nella sfida clou della tredicesima di ritorno. Sul prestigioso palcoscenico del Renato Curi, il team di Bolzano non ha affatto sfigurato al cospetto dei blasonati umbri, che ne vanno ad interrompere un’imbattibilità esterna in piedi da ben cinque mesi. Fabbri e soci non perdevano infatti lontano dal Druso dal 25 ottobre 2020, settima d’andata, all’Euganeo di Padova (0-1). E i biancorossi vedono, tra l’altro, sfumare bruscamente la recente striscia positiva aperta da sette giornate, foriera di quattro vittorie e tre pareggi. A differenza delle ultime uscite, nonostante il nuovo e più convincente assetto tattico, è tornato ad evidenziarsi il problema che aveva condizionato la truppa di Vecchi nei primi mesi di questa stagione: la difficoltà a trovare la via del gol, lacuna che il tecnico sperava d’aver risolto virando dal 4-3-1-2 all’assetto basato sul doppio trequartista. In grande spolvero Voltan, bravo a svariare sull’intero fronte offensivo, si sono espressi un po’ al di sotto dei propri standard Casiraghi e soprattutto Fischnaller. In grande difficoltà, in particolare il 31enne di Signato, nel trovare le soluzioni giuste per cercare la via del gol. Agli ospiti resta tuttavia la (magra) soddisfazione di aver dominato la contesa per un tempo e di essere comunque rimasto dentro la partita sino all’ultimo pallone giocato. Oltre, naturalmente, ad essere stati condannati da un singolo, sventurato episodio. Più di qualcosa da recriminare, da parte degli ospiti, anche sul piano delle decisioni arbitrali: in particolar modo sull’errata gestione dei cartellini (Elia per simulazione e Kouan per ostruzionismo avrebbero meritato il giallo). Quattro i calciatori indisponibili in casa bolzanina: Odogwu, Beccaro, Marchi e Fink. Morelli invece ha recuperato però va in panchina. Mister Stefano Vecchi. rispetto alla formazione che mercoledì ha battuto il Modena al Druso, fa un solo cambio: Greco in regia anziché Gatto. Per il resto tutto uguale, anche l’ormai collaudato sistema di gioco “ad albero di Natale”. Addirittura cinque le defezioni sulla sponda perugina (Sgarbi, Negro, Rosi, Crialese e Konatè), si rivede invece Falzerano che tuttavia inizia il match tra le riserve. Il tecnico Fabio Caserta, dopo l’incredibile sconfitta nel derby di Gubbio, stravolge radicalmente il lineup d’avvio. La novità più eclatante è il ribaltone tra i pali, dove Minelli (acquistato a gennaio) prende il posto del discontinuo Fulignati. In difesa a destra c’è Cancellotti, al centro torna Monaco dalla squalifica, quindi Burrai ha le chiavi del centrocampo. Nel 4-3-2-1 confermati al contrario Kouan, Vanbaleghem ed Elia, con quest’ultimo che lascia la linea di retroguardia per tornare in attacco. Fuori dall’undici titolare i vari Sounas, Moscati e Melchiorri. Pronti-via e l’Alto Adige prende subito il comando delle operazioni, guadagnando via via metri e occupando la metà campo avversaria. Tuttavia, nonostante il costante possesso di palla, Bolzano crea poco: giusto una conclusione ad opera di Voltan sventata da Minelli (25’) seguita, sugli sviluppi del conseguente corner, da un tiro al volo dell’ex Greco murato dalla difesa. Nel momento di maggior pressione altoatesina, la prima vera sortita del Perugia si trasforma nel gol dell’1-0. E’ il 29’ quando Murano calcia a rete sul palo lontano, Poluzzi respinge corto e dal nulla sbuca Monaco che piazza il tap-in vincente. Al riposo si va con il Grifo in vantaggio e, alla ripresa delle ostilità, Vecchi inserisce gradualmente dalla panchina Rover per Karic, passando ad un 4-3-3. Più avanti entrano nei restanti slot Gatto, Morelli e Magnaghi (out Greco, El Kaouakibi e Curto), la squadra è ormai tutta sbilanciata in avanti però il Perugia chiude ogni spazio. La patrona si innervosisce è dura, spigolosa, si sviluppano alcune mischie. Dopo 4’ di recupero Caserta può festeggiare il ritorno alla vittoria dei suoi, condannando gli avversari alla quarta battuta d’arresto dall’inizio del torneo. In classifica l’Alto Adige resta fermo a quota 62, cinque punti in meno del leader Padova vittorioso a Pesaro. Più vicini sono ora gli umbri, terzi a -2 dai sudtirolesi e con una partita da recuperare. Nel prossimo turno i bolzanini affronteranno l’Arezzo fanalino di coda al Druso e dovranno fare a meno di Malomo, che sarà squalificato per somma di cartellini gialli.

MATCH PREVIEW

L’Alto Adige scende al Curi affidandosi all’abituale 4-3-2-1: Poluzzi è il portiere, El Kaouakibi a destra e Fabbri a sinistra i terzini, Malomo e Curto al centro della difesa. Poi Greco play, Tait e Karic a mezzala, mentre Casiraghi e Voltan agiscono da trequartisti sottopunta a Fischnaller. Il Perugia si dispone speculare agli avversari: Minelli tra i pali, in difesa da destra giocano Cancellotti, Angella, Monaco e Favalli. Burrai è il metronomo, Kouan e Vanbaleghem ai suoi fianchi. In attacco Elia e Minesso a suggerire Murano.


PERUGIA-ALTO ADIGE 1-0

PERUGIA (4-3-2-1): Minelli; Cancellotti, Monaco, Angella, Favalli; Kouan, Burrai (31’st Moscati), Vanbaleghem (31’st Sounas); Elia (35’st Bianchimano), Minesso (21’st Falzerano); Murano (31’st Meilchiorri). 

A disp. Fulignati (p), Bocci (p), Di Noia, Lunghi, Angori, Vano, Darini.

Allenatore: Fabio Caserta.

ALTO ADIGE (4-3-2-1): Poluzzi; El Kaouakibi (29’st Morelli), Malomo, Curto (35’st Magnaghi), Fabbri; Tait, Greco (29’st Gatto), Karic (15’st Rover); Casiraghi, Voltan; Fischnaller.

A disp. Meneghetti (p), Pircher (p), Vinetot, Davi, Bussi, Polak.

Allenatore: Stefano Vecchi.

ARBITRO: Matteo Gualtieri di Asti (Assistenti A. Cavallina di Parma e P. Pascali di Bologna: IV Ufficiale M. D’Ascanio di Ancona).

MARCATORI: 29’pt Monaco.

NOTE: Porte chiuse. Cielo sereno, vento forte e temperatura di 6°C. Terreno in discrete condizioni. Angoli 7-4 per l’Alto Adige. Ammoniti Cancellotti, Monaco e Kouan (P); Karic, Tait e Malomo (AA). Recupero +2’pt, +4’st.



sabato 20 marzo 2021

IN CAMPO AL CURI ALL'ORA DI PRANZO: L'ALTO SFIDA I GRIFONI

(Gianluca Ricci) Sfida di lusso allo Stadio Renato Curi di Perugia, dove alle ore 12.30 di oggi l’Alto Adige affronterà i Grifoni locali. A segno mercoledì sul Modena (2-0) al Druso, il team bolzanino è in striscia positiva da sette turni (quattro vittorie e tre pareggi). In classifica occupa saldamente la piazza d’onore a quota 62 punti, due in meno del leader Padova. Archiviate 31 giornate, la truppa di Stefano Vecchi detiene anche il primato di difesa meno battuta del girone B (21 reti al passivo) ed è il secondo attacco più prolifico (54 gol fatti). Meglio solo gli euganei con 60.  La compagine umbra, sconfitta nel derby infrasettimanale di Gubbio (2-3), è dal canto suo terza a -5 da Tait e soci ma ha una partita in meno: il prossimo 30 marzo recupererà infatti la gara con la Fermana. Dirigerà l’incontro del Curi il signor Matteo Gualtieri di Asti coadiuvato da Alex Cavallina di Parma e Pietro Pascali di Bologna, IV Ufficiale Marco D’Ascanio di Ancona. Esponente di una famiglia di arbitri, il fischietto piemontese è al suo quarto anno in CAN-C (57 gare, 22 nel girone B). In due occasioni ha già diretto i bolzanini, entrambe al Druso e nel 2019/20: il 2-0 col Fano e l’1-1 con il Ravenna. Perugia-Alto Adige (modalità a porte chiuse)  rappresenta il terzo lunch match per la formazione sudtirolese dall’inizio del torneo, dopo quelli interni con la Triestina (1-2) ed il Matelica (4-2).

TV&RADIO

Chi vorrà assistere alla partita in tv potrà sintonizzarsi in pay-per-view sul canale 255 di Sky Sport oppure sulla piattaforma ElevenSports (https://elevensports.it). Disponibili inoltre il live ticker ufficiale su www.fc-suedtirol.com e collegamenti in diretta su Radio Dolomiti.


GLI AVVERSARI

Sodalizio tra i più blasonati dell’intera serie C, nella sua storia il Perugia ha totalizzato 13 stagioni in serie A: miglior risultato di sempre, lo storico secondo posto del 1978/79 con Franco D’Attoma massimo dirigente ed Ilario Castagner sulla panchina. In quell’indimenticabile annata, calciatori del calibro del portiere Nello Malizia, del difensore Mauro Della Martira, del capitano Pierluigi Frosio e degli attaccanti Franco Vannini e Walter Speggiorin conquistarono un invidiabile primato:  prima squadra della serie A italiana a girone unico a concludere il campionato senza sconfitte. Nel palmarès dei Grifoni anche un successo internazionale, la Coppa Intertoto UEFA 2003 (2-0 e 1-0 ai tedeschi del Wolfsburg in finale) e due partecipazioni alla Coppa UEFA. Oltre ai già citati protagonisti del secondo posto, molti altri sono stati i calciatori di spicco del club umbro: il compianto Paolo Rossi, Paolo Sollier, Walter Alfredo Novellino, Fabrizio Ravanelli, Fabrizio Miccoli, Fabio Grosso, Marco Materazzi e il compianto Renato Curi, cui è intitolato lo stadio in zona Pian di Massiano. Allenato quest’anno dal 42enne Fabio Caserta, il Perugia nel mercato invernale si è ulteriormente rafforzato con calciatori di categoria, prelevando l’attaccante Michele Vano dall’Hellas Verona (via Mantova), il centrocampista Giovanni Di Noia dal Chievo e il portiere Stefano Minelli dalla Spal. Ceduti invece Tozzuolo (Aquila Montevarchi), Dragomir (Virtus Entella) e Baiocco (svincolato).


I PRECEDENTI

Un solo precedente tra le due squadre trova posto negli almanacchi ufficiali, l’1-1 del match d’andata disputato in riva all’Isarco. In vantaggio il Perugia al 3’ con Melchiorri, di Casiraghi al 42’ il pari su calcio di rigore.


EX DI TURNO

Due di essi vestono la maglia perugina. Sono il 30enne trequartista Mattia Minesso, all’Alto Adige da gennaio a giugno 2014 nel campionato di Lega Pro Prima Divisione, proveniente dal Cittadella (serie B). Per lui a Bolzano 17 presenze totali e quattro gol. Filippo Sgarbi, 22enne difensore lombardo cresciuto nella cantera dell’Inter, è stato invece biancorosso nel 2017/18 (37 partite e quattro reti). La scorsa estate a compiere il percorso inverso è stato invece Leandro Greco (36), centrocampista di scuola Roma l’anno scorso in Umbria, approdato alla corte di Vecchi.


COME SCENDERANNO IN CAMPO

Sul rettangolo verde del Renato Curi, Mister Stefano Vecchi non potrà ancora fare affidamento sugli infortunati Odogwu, Beccaro, Marchi e Fink. Convocato al contrario Morelli, comunque non al 100% e destinato alla panchina. Contro il Grifo l’allenatore biancorosso sembrerebbe orientato a confermare 10/11 dello schieramento che mercoledì ha imposto la propria legge al Modena. Unico avvicendamento, quello di Gatto con l’ex di turno Greco in cabina di regia. Di conseguenza, nel 4-3-2-1 altoatesino davanti a Poluzzi gli esterni bassi saranno El Kaouakibi e Fabbri, Malomo e Curto i difensori centrali, in regia Greco affiancato da Tait e Karic, poi Casiraghi e Voltan sottopunta a Fischnaller. Sul fronte perugino saranno cinque gli indisponibili (Sgarbi, Rosi, Negro, Crialese e Konate). Al rientro invece Monaco dalla squalifica e il recuperato Falzerano, inizialmente in panchina. Rispetto al deludente derby del Bruno Barbetti, il tecnico Fabio Caserta ne cambierà addirittura quattro. La scelta più clamorosa riguarda il ribaltone tra i pali: fuori il discontinuo Fulignati e fiducia a Minelli, acquisto di gennaio. Dentro dall’inizio anche Cancellotti, Monaco e Burrai per uno starting eleven con i seguenti connotati (4-3-1-2): Minelli in porta, difesa da destra a sinistra formata da Cancellotti, Angella, Monaco e Favalli. Burrai detterà i tempi nella zona nevralgica del campo, Sounas e Vanbaleghem agiranno da mezzala mentre Minesso vestirà i panni di trequartista a supporto di Elia e Murano. Godrà di un turno di riposo Melchiorri, pronto a rendersi utile in corso d’opera al pari di Kouan e Moscati.


I CONVOCATI

1 Poluzzi, 2 El Kaouakibi, 3 Fabbri, 4 Curto, 5 Vinetot, 7 Voltan, 8 Gatto, 11 Fischnaller, 12 Pircher, 13 Davi, 14 Karic, 15 Bussi, 17 Casiraghi, 18 Rover, 19 Greco, 20 Morelli, 21 Tait, 22 Meneghetti, 23 Malomo, 25 Polak, 29 Magnaghi.


FORMAZIONI PROBABILI

PERUGIA (4-3-1-2): 25 Minelli; 27 Cancellotti, 5 Angella, 6 Monaco, 3 Favalli; 13 Sounas, 8 Burrai, 19 Vanbaleghem; 18 Minesso; 7 Elia, 11 Murano. 

A disp. 1 Fulignati (p), 12 Bocci (p), 9 Melchiorri, 10 Di Noia, 16 Lunghi, 17 Moscati, 20 Bianchimano, 23 Falzerano, 28 Kouan, 30 Angori, 32 Vano.

Allenatore: Fabio Caserta.

ALTO ADIGE (4-3-2-1): 1 Poluzzi; 2 El Kaouakibi, 23 Malomo, 4 Curto, 3 Fabbri; 21 Tait, 19 Greco, 14 Karic; 17 Casiraghi, 7 Voltan; 11 Fischnaller.

A disp. 22 Meneghetti (p), 12 Pircher (p), 5 Vinetot, 8 Gatto, 13 Davi, 15 Bussi, 18 Rover, 20 Morelli, 25 Polak, 29 Magnaghi.

Allenatore: Stefano Vecchi.

IL PROGRAMMA DELLA 13a DI RITORNO

DOMANI

12.30 PERUGIA-ALTO ADIGE

15.00 FERALPISALò-GUBBIO

15.00 VIS PESARO-PADOVA

15.00 VIRTUS VR-AJ FANO

15.00 TRIESTINA-CARPI

15.00 LEGNAGO S.-SAMBENEDETTESE

17.30 AREZZO-IMOLESE

17.30 MATELICA-FERMANA

17.30 RAVENNA-MANTOVA

20.30 MODENA-CESENA



giovedì 18 marzo 2021

MODENA DEMOLITO: LA LOTTA SI RESTRINGE A TRE


Un Alto Adige grandi firme, quello che ha travolto il Modena nel turno infrasettimanale del Druso di Bolzano. La formula del doppio trequartista continua a funzionare a meraviglia, tanto che sono proprio i fantasisti della squadra Casiraghi e Voltan, a mettere a segno le reti che hanno consegnato alla compagine biancorossa la diciassettesima affermazione in campionato. Una partita posta in discesa nella battute iniziali della prima frazione di gioco e mai più messa in discussione, grazie soprattutto ad un'ottima gestione del pallone nel secondo tempo di gioco. In campo è apparsa evidente la differenza tra la corrazzata bolzanina e la compagine gialloblu, sia sul piano tecnico che sul piano del gioco. Una differenza che emerge in maniera marcata osservando la classifica provvisoria del campionato di Serie C girone B, con l'Alto Adige salito al secondo posto in graduatoria con 8 punti di vantaggio sul Modena, che occupa la quarta piazza.

Domenica si chiude questa settimana di fuoco con il big match del "Renato Curi" contro il Perugia fissato per l'ora di pranzo (calcio d'inizio ore 12:30). I grifoni sono reduci da una cocente sconfitta nel derby umbro contro il Gubbio, terminato con il risultato di 3 a 2. In classifica i biancorossi conservano cinque lunghezze di vantaggio sul Perugia, il quale però dovrà recuperare il 30 marzo l'incontro di campionato contro la Fermana. Il distacco dell'Alto Adige dalla capolista Padova rimane nell'ordine delle due lunghezze, con i biancoscudati che andranno in scena nelle Marche dove sfideranno la Vis Pesaro, reduce dalla vittoria sul campo del Carpi.  

mercoledì 17 marzo 2021

VOLTAN-CASIRAGHI E IL MODENA VA K. O.


(Gianluca Ricci) -
Con un Alto Adige così non c’è scampo per nessuno. Se domenica scorsa è stata la modesta Imolese ad uscire sportivamente con le ossa rotte dall’inespugnabile Druso, oggi identica sorte è toccata al ben più quotato Modena. Due a zero lo score finale a favore del team bolzanino, bravo a conquistare con pieno merito i tre punti e ad allungare a sette turni la propria striscia positiva (4 vittorie e 3 pareggi). Scesi in campo interpretando la gara con la giusta mentalità e intensità, Tait e compagni hanno avuto l’abilità di capitalizzare al meglio le occasioni favorevoli nei primi 45’, per poi controllare e arginare l’iniziativa avversaria nella ripresa. Sugli scudi in particolare i componenti del reparto offensivo, ormai gradita consuetudine dopo il passaggio al nuovo sistema di gioco, ogni pedina ha dato il suo fondamentale contributo. A dimostrazione questo della grande forza e compattezza del gruppo. Attenti, concentrati e chirurgici in ogni intervento i centrali Curto e Malomo, Gatto è stato impeccabile nel dettare i tempi come pure ai suoi fianchi Capitan Tait e Karic. E parate importanti sono arrivate anche da Batman Poluzzi, artefice dell’ennesimo clean sheet. Deludente di contro la prova dei canarini della via Emilia, la cui solidità difensiva di qualche settimana fa sembra ormai svanita nel nulla. Anche in fase realizzativa, in ogni caso, la squadra di Mignani è in pericolosa involuzione. In casa Alto Adige scatta di nuovo l’allarme-infortuni. Ancora ai margini Odogwu e Beccaro, negli ultimi tre giorni si sono fermati Fink, Morelli e Marchi a causa di problematiche muscolari. Tutte, in ogni caso, risolvibili in una decina di giorni. L’attaccante riminese era addirittura appena rientrato da un infortunio analogo. Mister Stefano Vecchi, 100 panchine in biancorosso, a differenza di domenica scorsa rilancia nel lineup di partenza El Kaouakibi, il recuperato Gatto e Karic a rilevare rispettivamente Morelli, Greco e Fink. Regolarmente in campo i centrali difensivi Malomo e Curto, entrambi in diffida e a rischio squalifica per la trasferta di Perugia. Dal canto suo, anche il Modena non è esente da problemi: Rabiu e Monachello indisponibili sono rimasti a casa, al pari dell’allenatore Michele Mignani convalescente dopo un intervento chirurgico. A guidare i canarini dalla panchina è il suo “secondo” Simone Vergassola che, rispetto al pari casalingo col Mantova, opera due cambi: giocano dal 1’ Zaro e Davi in luogo di Muroni e Corradi. Scatta il match e al primo affondo, trascorsi appena 11’, l’Alto Adige passa a condurre: rimessa veloce da sinistra, Fischnaller dà palla a Karic che a sua volta serve Voltan, la cui conclusione potente, precisa e angolata va ad infilarsi nell’angolino basso alla sinistra di Gagno. Quarto centro stagionale per l’ex Reggiana. Al 22’ arriva poi il raddoppio ad opera di Casiraghi, che su punizione da 20 metri dal vertice sinistro, disegna un perfetto arcobaleno su cui nulla può l’estremo difensore ospite. Undicesimo sigillo personale dell’attaccante lombardo dall’inizio del torneo. Prima del riposo, Voltan spara alto il pallone del potenziale tris (29’) e Poluzzi se la cava egregiamente respingendo su Davi (31’). Nella ripresa Vergassola prova ad inserire un elemento offensivo in più (Muroni) in luogo di un difensore (Zaro), tuttavia dopo appena 20’ il giovane centrocampista sardo deve abbandonare a causa di un infortunio e al suo posto entra Prezioso. Non riesce a cambiare le carte in tavola neanche l’ingresso in attacco di Luppi al posto dell’abulico Tulissi e dopo tre minuti di recupero si chiudono le ostilità. In archivio 31 giornate di campionato, l’Alto Adige raggiunge quota 62  in classifica e resta a -2 dal Padova capolista (4-0 alla Feralpisalò). I bolzanini allungano tuttavia a +5 sul Perugia (che ha perso a Gubbio ma deve recuperare una partita) e a +8 sul Modena. Domenica mattina alle 12.30, lunch match della tredicesima di ritorno, la squadra di Vecchi sarà impegnata proprio al Renato Curi contro i Grifoni umbri. Match di lusso che potrà dire molto sulle reali ambizioni altoatesine.

MATCH PREVIEW

Abituale 4-3-2-1 in avvio per i padroni di casa. In porta va Poluzzi,  El Kaouakibi e Fabbri sono gli esterni bassi, Malomo e Curto centrali completano la linea difensiva. Gatto ha le chiavi del centrocampo, mezzala giocano Tait e Karic, poi Casiraghi e Voltan trequartisti a suggerire Fischnaller. Gli ospiti salgono invece al Druso con un inedito 3-5-2: Gagno tra i pali, terzetto di retroguardia formato da Ingegneri, Zaro e Pergreffi. Bearzotti a destra e Mignanelli a sinistra sono i quinti di centrocampo, Gerli fa il playmaker, Davi e Castiglia gli interni. In attacco c’è il tandem Tulissi-Spagnoli.


ALTO ADIGE-MODENA 2-0

ALTO ADIGE (4-3-2-1): Poluzzi; El Kaouakibi, Malomo, Curto, Fabbri; Tait, Gatto (29’st Greco), Karic; Casiraghi (45’st Davi), Voltan (29’st Rover); Fischnaller (20’st Magnaghi).

A disp. Meneghetti (p), Pircher (p), Vinetot, Bussi, Polak.

Allenatore: Stefano Vecchi.

MODENA (3-5-2): Gagno; Ingegneri, Zaro (1’st Muroni, 20’st Prezioso), Pergreffi; Bearzotti, Davi (1’st Pierini), Gerli, Castiglia (20’st Corradi), Mignanelli; Tulissi (20’st Luppi), Spagnoli.

A disp. Narciso (p), Chiossi (p), Scappini, Sodinha, De Santis, Mattioli, Varutti.

Allenatore: Michele Mignani (in panchina Simone Vergassola).

ARBITRO: Mario Cascone di Nocera Inferiore (Assistenti F. Santi di Prato e D. Garzelli di Livorno, IV Ufficiale A. Colombo di Como).

MARCATORI: 11’pt Voltan, 22’pt Casiraghi.

NOTE: Porte chiuse. Giornata di sole, 11°C di temperatura, terreno in cattive condizioni. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Antonio Vanacore, vice allenatore della Cavese scomparso prematuramente qualche giorno fa. Angoli 3-5. Ammoniti Gatto ed El Kaouakibi (AA); Davi e Ingegneri (M). Recupero +0’pt, +2’st.