sabato 31 ottobre 2020

CON LA SAMBENEDETTESE AL DRUSO PER DIMENTICARE IN FRETTA PADOVA

 


(Gianluca Ricci) - Cerca un immediato riscatto l’Alto Adige, incorso sette giorni fa a Padova nel primo stop stagionale in campionato (0-2) dopo sei turni senza sconfitte. L’occasione giusta potrebbe arrivare proprio oggi pomeriggio - settima giornata d’andata - contro contro la Sambenedettese. Il match, fissato per le ore 15, andrà in scena sul terreno casalingo del rinnovato Stadio Druso dopo due mesi di esilio forzato a Salò. L’impianto di Viale Trieste è completo a metà, al momento è disponibile la sola Tribuna Canazza, comunque si giocherà di nuovo a porte chiuse a seguito delle vigenti regole imposte dall’emergenza sanitaria. Nonostante il rovescio dell’Euganeo, domenica scorsa i biancorossi sono riusciti a mantenere il primato nel girone B, sia pure ex aequo con gli euganei di Mandorlini. Chi non sta affatto bene sono i rossoblu marchigiani, partiti con grandi ambizioni in estate grazie all’arrivo del nuovo patron Domenico Serafino, ma ora come ora in grossa difficoltà. Sin qui, il portiere Nobile e compagni hanno collezionato 11 punti (3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte), domenica scorsa hanno perso in casa col Modena e a farne le spese è stato l’allenatore Paolo Montero. In sostituzione dell’ex difensore della Celeste, il sodalizio adriatico si è affidato a Mauro Zironelli, l’anno scorso a Modena nella prima metà della stagione e nel 2018/19 al  timone della Juventus U. 23, ancor prima al Mestre. A dirigere l’incontro è stato designato il 28enne Mattia Pascarella di Scafati, appartenente alla sezione AIA di Nocera Inferiore, coadiuvato da Michele Somma e Francesco D’Apice di Castellammare di Stabia (IV Ufficiale Daniele Perenzoni di Rovereto. Al suo attivo, Pascarella ha 113 gare di cui 30 in serie C (due volte con l’Alto Adige).

GLI AVVERSARI

La Sambenedettese, Samba per i propri fans, vanta 21 partecipazioni alla serie B, 43 alla C ed una Coppa Italia di C conquistata nel 1991/92 con Giorgio Rumignani in panchina. Tra i calciatori più noti ad averne vestito la maglia spiccano in varie epoche Franco Colomba, Francesco Guidolin,  Walter Zenga, Antonio Chimenti e Gigi Cagni, poi in tempi più recenti anche Luca Cigarini, Michele Canini, Andrea Consigli e Danilo Soddimo. Anche un ex bolzanino, l’attaccante Michael Cia, ha vestito la casacca rossoblu nel 2007/08 (20 presenze e cinque reti) in prestito dall’Atalanta. In estate il club del patron Serafino ha ceduto molti calciatori (Rapisarda, Di Massimo, Germignani, Gelonese e Miceli), rimpiazzandoli con pezzi da 90 del calibro dell’attaccante Maxi Lopez (ex Catania, Samp, Torino, Crotone), i trequartisti Santiago Chacon (Bangor City), Ruben Botta (Defensa), i portieri Tommaso Nobile (Pro Vercelli) e Gonzalo Laborda (Bangor City), oltre a due centrocampisti: Federico Angiulli (Catania) e Angelo D’Angelo (Casertana). Di essi il più famoso è Maxi Lopez, noto alle cronache mondane soprattutto come ex marito di Wanda Nara (attuale signora Icardi), ma anche per le valanghe di gol realizzati. Non meno importante è comunque un altro argentino, il trequartista classe ’90 Ruben Botta, che ricordiamo qualche anno fra già in Italia. A portarlo nel nostro campionato fu l’Inter nel 2014, che nel 2014/15 lo girò al Chievo (21 presenze e nessuna rete). Nella stagione successiva il ritorno in Sudamerica senza lasciare rimpianti, anche a causa di un serio infortunio. Da allora sono trascorsi cinque anni, il folletto di San Juan ha fatto esperienza e rimesso a posto i propri guai fisici. E una volta trovata la giusta condizione atletica potrà dare una grossa mano a Zironelli. 


I PRECEDENTI

Sin qui le due squadre si sono affrontate otto volte in campionato: 5 i successi bolzanini, due i pareggi ed un’affermazione da parte della compagine adriatica. Il più recente di essi risale al 17 novembre 2019 al Druso, quando gli altoatesini la spuntarono per tre reti a zero (a segno Casiraghi, Mazzocchi e Morosini). Arbitro di quella sfida il compianto Daniele De Santis di Lecce. Il precedente più importante resta tuttavia quello del 12 maggio 2019, primo turno dei playoff, sempre a Bolzano, vinto dalla squadra di Vecchi (2-1: gol di Morosini, momentaneo pari di Stanco e raddoppio biancorosso di Turchetta).


IN CAMPO

Stefano Vecchi non può disporre di tre infortunati (Polak, Odogwu e Fischnaller), in più Beccaro è tornato acciaccato da Padova e non sarà a disposizione. In confronto alla sfida dell’Euganeo, dovrebbero uscire in cinque dal lineup di partenza dell’Alto Adige: Curto, Fabbri, Greco, Beccaro e Turchetta. In predicato di sostituirli dal 1’ Malomo, Davi, Gatto, Karic e Magnaghi. Quest’ultimo in attacco farà coppia con Rover. Zironelli lascerà a casa gli infortunati Cristini e Bacio Terracino, recuperando invece Chacon e Rocchi (entrambi destinati alla panchina). Il neo tecnico rossoblu sembrerebbe dell’idea di presentare un 3-5-2 con il 35enne D’Angelo in mezzo al campo, Botta mezzala sinistra e col tandem Maxi Lopez-Nocciolini in attacco.


I CONVOCATI

1 Poluzzi, 2 El Kaouakibi, 3 Fabbri, 4 Curto, 5 Vinetot, 6 Gigli, 7 Turchetta, 8 Gatto, 10 Fink, 12 Pircher, 13 Davi, 14 Karic, 16 Calabrese, 17 Casiraghi, 18 Rover, 19 Greco, 21 Tait, 22 Meneghetti, 23 Malomo, 27 Semprini, 29 Magnaghi, 30 Beccaro.


LE PROBABILI FORMAZIONI

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Malomo, Vinetot, Davi; Tait, Gatto, Karic; Casiraghi; Rover, Magnaghi.

SAMBENEDETTESE (3-5-2): Nobile; Biondi, D’Ambrosio, Di Pasquale; Lavilla, Shaka-Mawuli, D’Angelo, Angiulli, Botta; Maxi Lopez, Nocciolini.


IL PROGRAMMA DELL’8. DI ANDATA

Arezzo-Triestina 2-2 (giocata ierii)

Fermana-Carpi ore 15.00

Mantova-Imolese ore 15.00

Modena-Perugia ore 15.00

Alto Adige-Sambenedettese ore 15.00

Virtus Vr-Matelica ore 15.00

Legnago S.-Feralpisalò ore 17.30

Ravenna-AJ Fano ore 17.30

Vis Pesaro-Gubbio ore 17.30

Cesena-Padova ore 21.00 (domani)









lunedì 26 ottobre 2020

PARTITE A PORTE CHIUSE: SLITTA L'APERTURA AL PUBBLICO DEL NUOVO DRUSO


Il nuovo DPCM del Governo, in vigore da questo lunedì, ha imposto l'obbligo dello svolgimento delle partite rigorosamente a porte chiuse. Ciò significa, che il battesimo del nuovo Druso si svolgerà senza tifosi biancorossi in tribuna. Decisione, quella del Governo, che va in forte contrasto con la scelta da parte della società di aprire la campagna abbonamenti e lo stadio al pubblico sino ad un massimo di 1.100 spettatori. Ora sarà da capire come la società intenderà muoversi nei confronti dei tifosi che hanno già sottoscritto l'abbonamento per la stagione 2020/21. Di fatto difficilmente la campagna abbonamenti del Fc Alto Adige potrà continuare in un contesto d'incertezza assoluta, come quello attuale. Si ricorda che l'esordio nel nuovo Druso è in programma domenica prossima 1 novembre con calcio d'inizio fissato per le ore 15.  

IN ATTACCO ANCHE FISCHNALLER OUT PER 6 SETTIMANE


Alla lista dei lungodegenti Polak e Odogwu, si aggiunge anche il nome di Manuel Fischnaller. L'attaccante di Signato è stato vittima di uno stiramento, nel corso del turno infrasettimanale di mercoledì scorso contro il Carpi. I tempi di recupero si stimano in circa sei settimane. Procedono i recuperi di Polak e Odogwu: il primo dovrebbe rimanere ai box ancora 15/20 giorni, mentre per il centravanti italo-nigeriano i tempi sono ancora lunghi. 

domenica 25 ottobre 2020

L'ALTO NON C'E', ALL'EUGANEO S'IMPONE IL PADOVA


(Gianluca Ricci) -
Fa registrare il primo stop stagionale in campionato l’Alto Adige, regolato con uno 0-2 all’Euganeo da un ottimo Padova. Autentica giornata storta quella della truppa di Vecchi, che vede così sfumare la propria imbattibilità dopo sei turni. Capitan Tait e soci hanno finito per soffrire in particolar modo l’eccellente spessore tecnico e la grande verve atletica dei biancoscudati veneti. Evidenti le difficoltà dei bolzanini specie sull’out di destra, zona del campo in cui El Kaouakibi non è riuscito a reggere il confronto con Curcio. In ombra anche il centrocampo, dove Greco - svagato e confusionario - non è riuscito ad esprimersi sugli standard abituali. A far propendere l’ago della bilancia dalla parte degli uomini di Mandorlini, la superlativa prestazione di Nicastro, schierato ancora una volta al centro del tridente d’attacco e autore della doppietta che ha deciso il match. Molto bene anche Della Latta sulla mezzala sinistra, mentre Ronaldo nel corso della gara è stato impegnato più che altro ad attaccar briga con gli avversari. Tre le defezioni tra gli altoatesini: oltre a Polak e Odogwu, dà forfait Fischnaller bloccato dallo stiramento rimediato nei primissimi minuti della partita col Carpi. A sostituire il Golden Boy di Signato c’è Turchetta (al rientro dal 1’) in tandem con Rover. Al centro della difesa torna Curto al fianco di Vinetot, novità anche in cabina di regia dove Greco rileva Gatto e sulla trequarti col ritorno di  Casiraghi in luogo di Fink. Agli euganei mancano Kresic, Paponi, Jefferson e Valentini tutti infortunati, oltre a Beretta che sta completando la preparazione. Hallfredsson e Fazzi recuperati, vanno in panchina. Rispetto ad Arezzo i cambi sono tre: Hraiech, Jelenic e Bifulco rilevano rispettivamente M. Mandorlini, Buglio e Santini. Gara per lo più dura e spigolosa (tre per parte i calciatori ammoniti), prende quota già nei primissimi minuti di gioco. E’ l’8’ quando il Padova passa a condurre: Greco distratto si fa portar via il pallone da Saber Hraiech, il tunisino serve Nicastro che non si fa pregare e batte Poluzzi in uscita. Prova a reagire l’Alto Adige, al 13’ Tait scocca il destro da lontano, ma Vannucchi è attento e manda in corner. Al 32’ ancora Nicastro sugli scudi: traversone di Curcio da sinistra, il 28enne attaccante siciliano di Campofranco va a colpire di testa in torsione e Poluzzi nulla può per evitare il 2-0. Nella ripresa Vecchi stravolge l’assetto tattico bolzanino inserendo subito in blocco Davi, Gatto e Magnaghi per Fabbri, Greco e Turchetta. Dal 4-3-1-2 di partenza si passa ad un più spregiudicato 4-2-3-1 con Tait e Gatto davanti alla difesa e la linea a tre formata da Rover, Casiraghi e Beccaro alle spalle di Magnaghi. Quest’ultimo, in gol nell’infrasettimanale col Carpi tenta la battuta dalla distanza al 12’st ma non coglie il bersaglio. Mandorlini ricalibra tatticamente i suoi infoltendo la mediana con gli ingressi di Hallfredsson e Pelagatti in luogo di Ronaldo e Jelenic. Con questa disposizione tattica più guardinga il Padova può amministrare i due gol di vantaggio e, benché i sudtirolesi le provino tutte anche solo per cercare di impensierire gli euganei, non accade più nulla. In classifica l’Alto Adige pur perdendo mantiene la leadership del girone B, in coabitazione proprio con la squadra di Mandorlini, a quota 14. Domenica prossima il team bolzanino - sul terreno del rinnovato Stadio Druso - inseguirà un immediato riscatto contro la Sambenedettese (battuta oggi in casa dal Modena). Ad attendere i padovani sarà invece la trasferta di Cesena.

MATCH PREVIEW

Nel 4-3-1-2 dell’Alto Adige, Mister Stefano Vecchi schiera Poluzzi in porta, poi El Kaouakibi e Fabbri sono i terzini con Curto e Vinetot in mezzo a completare il pacchetto arretrato. Tait e Beccaro mezze ali, Greco play, mentre in attacco Casiraghi staziona sulla trequarti a supporto di Turchetta e Rover.

Andrea Mandorlini opta invece per un Padova con il 4-3-3. Davanti a Vannucchi, da destra a sinistra i difensori sono Germano, Andelkovic, Gasbarro e Curcio. In regia c’è Ronaldo, ai suoi fianchi Hraiech e Della Latta. Nel tridente d’attacco il riferimento centrale è Nicastro, a fare reparto con Jelenic e Bifulco. 


PADOVA-ALTO ADIGE 2-0

PADOVA (4-3-3): Vannucchi; Germano, Andelkovic, Gasbarro, Curcio; Hraiech (28’st M. Mandorlini), Ronaldo (16’st Hallfredsson), Della Latta; Jelenic (16’st Pelagatti), Nicastro (28’st Soleri), Bifulco (40’st Santini).

A disp. Burigana (p), Biancon, Vasic, Fazzi, Buglio.

Allenatore: Andrea Mandorlini.

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Vinetot, Fabbri (1’st Davi); Tait (37’st Fink), Greco (1’st Gatto), Beccaro; Casiraghi (24’st Semprini); Turchetta (1’st Magnaghi), Rover.

A disp. Meneghetti (p), Pircher (p) Gigli, Karic, Malomo.

Allenatore: Stefano Vecchi.

ARBITRO: Luca Zufferli di Udine (Assistenti Amedeo Fine di Battipaglia e Fabio Catani di Fermo; IV Ufficiale Filippo Giaccaglia di Jesi).
MARCATORI:
8’ e 32’pt Nicastro (P).

NOTE: Cielo sereno, temperatura di 17 gradi, terreno in buone condizioni. Spettatori paganti 460, per un incasso di Euro 5993,80. Angoli 4-4. Ammoniti Andelkovic, Ronaldo e Hallfredsson (P), Greco, Poluzzi e Vinetot (AA). Recupero +3’pt, +4’st.

sabato 24 ottobre 2020

SFIDA DI LUSSO A PADOVA, NELLO STADIO CHE VIDE SORGERE LA STELLA DI DEL PIERO


(Gianluca Ricci) -
In archivio le prime sei giornate di campionato, l’Alto Adige si è accaparrato un bottino di quattro vittorie e due pareggi grazie a cui guida solitario e ancora imbattuto il girone B con 14 punti. Reduce dalla netta affermazione interna di mercoledì sul Carpi (3-0), oggi alle 17.30 la truppa di Vecchi - nel settimo turno d’andata - andrà a far visita al Padova. Quest’ultimo arriva anch’esso da una grande vittoria nell’infrasettimanale: il 5-0 con il quale ha regolato in Toscana il malcapitato Arezzo. In tutto la compagine biancoscudata ha portato a casa sin qui 11 punti, frutto di tre successi e due pareggi dopo aver perso in casa con l’Imolese all’esordio. Se i bolzanini hanno sin qui mostrato di cavarsela egregiamente anche lontano da casa (due partite vinte e una pareggiata), lo stesso non si può dire per gli euganei nelle gare casalinghe (una vittoria, un pari e una sconfitta). Sul terreno dell’Euganeo, Capitan Fabian Tait e compagni hanno tutti i requisiti giusti per confermarsi corsari e proseguire la propria marcia trionfale. Come arbitro è stato designato il signor Luca Zufferli della sezione AIA di Udine, in Can-C dal 2016 e alla terza direzione stagionale in C, seconda nel girone B (dopo Arezzo-Perugia 0-1 del 5 ottobre). Assistenti Amedeo Fine di Battipaglia e Fabio Catani di Fermo, IV Ufficiale Filippo Giaccaglia di Jesi.

GLI AVVERSARI

Tra le realtà storiche del calcio di casa nostra, il Padova vanta 26 stagioni di militanza in serie A (ultima nel 1995/96), 39 tra i Cadetti e 30 in terza serie nazionale. Tra i calciatori più famosi ad averne vestito la maglia è d’obbligo citare Alex Del Piero (dal ’91 al ’93 prima di iniziare la sua lunga e gloriosa carriera nella Juventus) e anche l’americano Alexi Lalas. Folta chioma e barba incolta da rockstar, acquistato per 400 milioni di lire, fu nel ’94 il primo yankee tesserato da un club italiano. E in tempi più recenti hanno giocato nel Padova anche il portiere del Genoa, Mattia Perin (2011/12) e nel 2010/11 Stephan El Shaarawy, attaccante ex Genoa, Milan, Roma, Monaco e Shangai Shenzua. Attuale allenatore del sodalizio della Città del Santo è il 60enne Andrea Mandorlini: arcigno difensore di Torino, Atalanta, Ascoli, Inter e Udinese, nei panni di allenatore ha poi lavorato egregiamente sulle panchine di Vicenza, Atalanta, Bologna, Siena, Sassuolo, Cluj (Romania), Verona, Genoa e Cremonese, prima del suo terzo ritorno a Padova nell’anno in corso. Il calciatore di spicco a disposizione del tecnico ravennate è il 36enne centrocampista islandese Emil Hallfredsson, da una vita in Italia ma attualmente infortunato. Tra gli elementi di spicco approdati alla corte di Mandorlini con l’ultimo mercato, spiccano i nomi del trequartista Jelenic (ex Carpi), della punta Jefferson (ex Monopoli), del centrale difensivo Gasbarro dal Livorno e di tre svincolati di lusso: il centrocampista Della Latta e la punta Paponi (entrambi l’anno scorso a Piacenza) e da ultimo l’altro attaccante Beretta, che ricordiamo in B con l’Ascoli nel 2018/19. Tra altoatesini ed euganei non ci sono ex di turno


I PRECEDENTI

Sono nove i precedenti sul rettangolo verde dello Stadio Euganeo, tra campionato e Coppa Italia. Il bilancio è di quattro vittorie ciascuna e di un pareggio. Ultima affermazione altoatesina l’1-0 della passata stagione (decisivo il gol di Simone Mazzocchi), mentre i veneti non fanno risultato pieno dal 2017/18 (3-1). 


IN CAMPO

La lista degli infortunati in casa bolzanina si è allungata: già ai box Odogwu e Polak, al 5’ della sfida col Carpi si è dovuto arrendere anche Fischnaller, bloccato da uno stiramento di secondo grado. Verdetto confermato dagli accertamenti strumentali effettuati ieri alla Marienklinik e stop di sei settimane circa. Tale problema lo escluderà per qualche settimana dalle rotazioni in attacco. Nella parte tattica della rifinitura, Mister Vecchi ha mischiato le carte. Tuttavia rispetto alla vittoria con gli emiliani dovrebbero tornare dal 1’ Beccaro sulla mezzala sinistra e Casiraghi nei panni di trequartista, poi probabile conferma per Malomo al centro della difesa vicino a Le Roi Vinetot. Ballottaggi previsti invece a centrocampo, con Greco in vantaggio su Gatto, e in avanti per il calciatore che affiancherà Rover. Il favorito è Turchetta - ormai recuperato - sebbene non si possa escludere a priori la candidatura di Magnaghi, autore mercoledì del suo primo gol in biancorosso. Mandorlini dal canto suo ha la rosa falcidiata dagli infortuni (fermi Kresic, Paponi, Jeffereson e Valentini), in più c’è Beretta che ha bisogno di qualche settimana al fine di trovare la necessaria condizione. I patavini recuperano Fazzi Hallfredsson, ma solo per la in panchina. Il tecnico biancoscudato ha alcuni dubbi: in confronto alla partita di Arezzo sono indiziati di tornare  dal 1’ Hraiech a centrocampo e due punte, Jelenic (in vantaggio su Soleri) e Bifulco. A farsi da parte in quest’occasione, rispettivamente Mandorlini jr, Buglio e Santini.


I CONVOCATI

1 Poluzzi, 2 El Kaouakibi, 3 Fabbri, 4 Curto, 5 Vinetot, 6 Gigli, 7 Turchetta, 8 Gatto, 10 Fink, 12 Pircher, 13 Davi, 14 Karic, 17 Casiraghi, 18 Rover, 19 Greco, 21 Tait, 22 Meneghetti, 23 Malomo, 27 Semprini, 29 Magnaghi, 30 Beccaro.


LE PROBABILI FORMAZIONI

PADOVA (4-3-3): Vannucchi; Germano, Andelkovic, Gasbarro, Curcio; Hraiech, Ronaldo, Della Latta; Jelenic, Nicastro, Bifulco.

Allenatore: Andrea Mandorlini.

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Malomo, Vinetot, Fabbri; Tait, Greco, Beccaro; Casiraghi; Rover, Turchetta.

Allenatore: Stefano Vecchi.






IL PROGRAMMA

Serie C Girone B - 7ª giornata andata (24-25 ottobre 2020)

CARPI – CESENA 2-0 (giocata ieri)

A.J. FANO – MANTOVA  oggi ore 15.00

SAMB – MODENA                  oggi ore 15.00
TRIESTINA – VIRTUS VR oggi ore 15.00
FERALPISALÒ – RAVENNA  oggi ore 15.00
GUBBIO - LEGNAGO S.  oggi ore 15.00
IMOLESE – FERMANA  oggi ore 17.30
MATELICA – AREZZO  oggi ore 17.30
PADOVA – ALTO ADIGE  oggi ore 17.30
PERUGIA - VIS PESARO  oggi ore 17.30





mercoledì 21 ottobre 2020

NELL'ULTIMA AL TURINA NON C'E' TRIPPA PER... CARPI, 3-0 E L'ALTO SI CONFERMA CAPOLISTA


(Gianluca Ricci) -
E’ travolgente la marcia dell’Alto Adige, a valanga sul Carpi per un successo che gli permette di mantenenere la propria imbattibilità in campionato oltre alla leadership solitaria del girone B. Tre a zero il finale sul campo neutro del Lino Turina di Salò (BS), in virtù delle reti realizzate da Tait, Rover e Magnaghi. La prestazione della compagine sudtirolese ha rasentato la perfezione e non ha visto sbavature: solida in difesa, la truppa di Stefano Vecchi si è presa la partita giganteggiando a centrocampo con un Gatto straordinario metronomo in cabina di regia ed un Karic da applausi. Ottimo a svolgere entrambe le fasi, il giovane svedese ha formato col miglior Fabbri della stagione un’ottima catena di fascia sinistra. Sugli scudi anche Capitan Fink, che sta gradualmente ritrovando i suoi abituali livelli di rendimento dopo il serio infortunio tendineo della passata stagione. Unica ombra l’infortunio muscolare occorso in apertura di gara a Fischnaller, la cui gravità è ancora da accertare, costretto a lasciare il campo a Turchetta. Anche il Pifferaio romagnolo, al rientro sette mesi dopo l’intervento al legamento crociato, ha dato il suo fattivo contributo per la conquista dei tre punti. Del tutto da dimenticare invece la prova degli ospiti, schiacciati dallo strapotere avversario nella zona nevralgica del campo. Troppo solo l’attaccante Biasci, senz’altro il più dotato tecnicamente tra gli emiliani, che non ha trovato valido partner offensivo nel deludente Carletti. Due le defezioni in casa bolzanina, gli infortunati Polak e Odogwu che peraltro hanno ripreso a lavorare a parte. Rispetto alla vittoria con la Feralpisalò, Vecchi ne cambia quattro: Malomo, Gatto, Karic e Fink rilevano Curto, Greco, Beccaro e Casiraghi. Confermati invece gli stakanovisti El Kaouakibi, Fabbri (8 su 8 da titolare tra campionato e Coppa), Tait, Rover e Fischnaller. Sulla sponda emiliana, Pochesci inserisce Gozzi e Bellini in luogo di Martorelli e Maurizi. L’uno si sistema sulla linea difensiva, con il conseguente avanzamento di Martorelli in mediana, l’altro in mezzo al campo al fianco di Fofana. Indisponibile il solo Lomolino. Il primo tempo è un assolo altoatesino. Già all’8’ si sblocca il punteggio: bella triangolazione Karic-Fabbri, con quest’ultimo che crossa per l’accorrente Tait, bravo a sua volta a trafiggere Rossini con un preciso colpo di testa da centro area a mezza altezza. L’Alto Adige assume il controllo del match, cerca la verticalizzazione e al 26’ sfiora il raddoppio con Rover che calcia alto ribattendo a rete una punizione di Fink respinta da Rossini. L’attaccante veneto si riscatta al 31’: al termine di una manovra prolungata sulla fascia mancina Fink serve Tait, El Kaouakibi va col tacco, Karic crossa ma non impatta bene il pallone, sulla sfera irrompe Rover che da pochi passi incrocia il tiro e fa 2-0. Pochesci prova a salvare il salvabile, sostituendo già al 35’pt gli abulici Bellini e Varoli con Giovannini e Maurizi, ma anche nella ripresa la formazione padana riesce a fare poco o nulla. Unico squillo quello del volenteroso Bayeye, che al 32’ calcia addosso a Poluzzi. L’Alto Adige inizia ad accusare un po’ di stanchezza, la contesa si innervosisce (tre ammoniti per parte), poi però a cinque dalla fine il nuovo entrato Magnaghi, sugli sviluppi di un calcio di punizione, sigla di testa il punto del 3-0 dal limite dell’area piccola. Primo centro in biancorosso per l’attaccante ex Teramo, che festeggia infilando il pallone sotto la maglia per festeggiare la prossima paternità prevista per dicembre. Nel finale c’è gloria anche per Semprini, che rileva Turchetta e va ad un passo dalla marcatura, dunque trascorsi 4’ di recupero l’arbitro fischia la fine. L’Alto Adige, alla seconda vittoria di fila, sale a quota 14 in classifica dopo sei partite e domenica sarà di scena all’Euganeo contro il Padova. Poi  il primo novembre l’atteso ritorno al Druso contro la Sambenedettese. Ad attendere il Carpi, il derby col Cesena al Cabassi.

MATCH PREVIEW

Stefano Vecchi opta per il consueto 4-3-1-2 con Poluzzi in porta, El Kaouakibi e Fabbri terzini, Malomo e Vinetot centrali. Gatto playmaker, Tait e Karic sulle mezze ali. Fink è il trequartista a suggerire Rover e Fischnaller. Sceglie invece un 3-4-1-2 Sandro Pochesci, tecnico del Carpi. Tra i pali Rossini, in difesa la linea a tre è formata da Gozzi, Venturi e Sabotic. A centrocampo Bayeye sull’out di destra e Varoli a sinistra con Fofana e Bellini in mezzo. In attacco Ghion agisce dietro le punte Carletti e Biasci.


ALTO ADIGE-CARPI 3-0

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Malomo, Vinetot, Fabbri; Tait, Gatto, Karic (30’st Beccaro); Fink (30’st Casiraghi); Rover (41'’st Semprini), Fischnaller (6’pt Turchetta; 30’st Magnaghi).

A disp. Meneghetti (p), Curto Gigli, Davi, Greco.

Allenatore: Stefano Vecchi.

CARPI (3-4-1-2): Rossini; Gozzi, Venturi, Sabotic; Bayeye (43’st Ferretti), Fofana, Bellini (35’pt Giovannini), Varoli (35’pt Maurizi); Ghion; Carletti (14’st Marcellusi), Biasci. 

A disp.: Pozzi (p), Rossi (p), Varga, Martorelli, Ferri, Danovaro, Rizdal, Offidani.

Allenatore: Sandro Pochesci.

ARBITRO: Stefano Nicolini di Brescia (Assistenti Francesco Valente di Roma e Amir Salama di Ostia Lido; IV Ufficiale Mattia Caldera di Como).

MARCATORI: 8’pt Tait, 31’pt Rover, 40’st Magnaghi.

NOTE: Angoli 7-6 per l’Alto Adige. Ammoniti El Kaouakibi, Vinetot e Semprini (AA); Varoli, Gozzi  e Biasci (C). Recupero +2’pt, +4’st.






martedì 20 ottobre 2020

A SALò COL CARPI PER CONTINUARE A VOLARE


(Gianluca Ricci) - 
Solitario capofila del girone B a quota 11 punti, bottino collezionato grazie a tre vittorie (Ravenna, Fermana e Feralpisalò) più due pareggi (Matelica e Gubbio), domani pomeriggio l’Alto Adige affronterà in casa il Carpi per la sesta giornata d’andata. Il confronto, che prenderà il via alle 15 ed è il secondo infrasettimanale stagionale, si giocherà ancora sul neutro del Lino Turina di Salò. Ma sarà l’ultima volta, dal momento che ad inizio novembre riaprirà finalmente i battenti il rinnovato Druso. Il club emiliano, attardato di un punto in graduatoria rispetto a Tait e soci, è reduce da un successo casalingo (4-1) sull’Arezzo, più roboante nel punteggio che nel reale andamento della gara. Si consideri infatti che i toscani, pur inizialmente in vantaggio, sono rimasti in dieci per un’espulsione al 9’pt e che le prime due segnature carpigiane sono arrivate su calcio di rigore. In precedenza, la squadra allenata da Sandro Pochesci si era imposta su Sambenedettese e Mantova, prima di fare 0-0 col Fano e addirittura perdere ad Imola. Arbitro della partita sarà Stefano Nicolini di Brescia, assistito da Francesco Valente di Roma e Amir Salama di Ostia Lido, quattro uomo Mattia Caldera di Como. Per il fischietto lombardo si tratta della seconda stagione in Serie C: 8 direzioni in campionato e 2 in Coppa Italia lo scorso anno più 7 gare Primavera; 4 gettoni nella corrente serie C. 

GLI AVVERSARI

Sino a due stagioni fa in serie B, lo scorso anno i biancorossi della provincia modenese hanno concluso la regular season terzi per poi uscire dai playoff post lockdown nei quarti, ad opera del Novara. In tutta la sua storia il Carpi ha una partecipazione alla serie A (2015/16) e quattro al torneo cadetto. Il suo attuale tecnico Sandro Pochesci, romano classe 1963, reduce dalla breve parentesi a Bisceglie, in precedenza era stato al timone di Casertana, Ternana

ed FC Zimbru Chișinău (serie A moldava). Stella di prima grandezza  degli emiliani è l’attaccante Tommaso Biasci, 26enne toscano di San Giuliano Terme (PT), 29 reti lo scorso anno totalizzate nelle varie competizioni. Nella finestra estiva di mercato, anche in seguito a cambiamenti societari, il Carpi ha mutato radicalmente faccia. Usciti di scena 14 calcviatori (Jelenic, Saric, Sarzi Puttini, Ligi, Pezzi, Boccaccini, Risoni, Carta, Manè, Rolfini, Vano, Mastaj, Pellegrini e Celeste), in entrata sono arrivati il difensore Gozzi (Olbia), i centrocampisti Martorelli (Ravenna), Marcellusi (Cenaia), Offidani (Pontedera), Ferrieri (comprensorio Vairano) e Bonacchi (Tolentino), oltre a tre attaccanti: Ferri (scuola Roma, dal Latina), van der Heijdden (Topo Oss) e da ultimo l’esperto Ferretti, svincolato.


EX DI TURNO

A parte Stefano Vecchi, allenatore dell’Alto Adige alla guida del Carpi nel 2013/14, sono due gli ex di turno: uno è il portiere dei sudtirolesi Jack Poluzzi (34 partite a Carpi in D nel 2006/07), l’altro  il difensore emiliano Matteo Vito Lomolino, a Bolzano nel 2016/17 (4 presenze).


I PRECEDENTI

Nei sei precedenti: agli archivi il bilancio è totalmente in parità: due vittorie a testa e due pareggi. I destini di Carpi e Alto Adige si sono incrociati l’ultima volta nella scorsa stagione. All’andata, allo Stadio Druso, il primo settembre 2019, fini 2-3: 10’pt 0-1 Saber (C); 1’ st 1-1 Rover (AA), 11’ st 1-2 Vano (C), 17’ 2-2 Morosini (AA), 46’ 2-3 Vano (C), mentre nel ritorno, il 12 gennaio scorso finì 1-1: 19’pt 1-0 Biasci (C), 29’ st Casiraghi (AA). Le precedenti sfide risalgono alla stagione 2012/13 e si riferiscono alla semifinale playoff, quando la squadra affidata a Stefano Brini, subentrato alla coppia Tacchini-Cioffi, chiuse il campionato al terzo posto qualificandosi per il secondo anno consecutivo ai play-off per affrontare in semifinale i bolzanini guidati da Vecchi, vincendo 2-1 in trasferta e pareggiando 2-2 in casa, in un match memorabile e rocambolesco. Il Carpi si aggiudicò poi la finale è contro il favorito Lecce, retrocesso un anno prima dalla Serie A per illecito sportivo (1-0, gol di Mehdi Kabine e 1-1 nella sfida di ritorno in Puglia, con lo stesso lo stesso Kabine che pareggio le sorti della sfida, chiusa con la promozione dei carpigiani in B. Nella stagione regolare 2012-2013 due vittorie targate Alto Adige: all’andata il 20 settembre 2-1 al Druso e nel ritorno, il 10 febbraio 2-0.


IN CAMPO

Si è giocato tre volte in otto giorni e, considerando gli impegni ravvicinati, Vecchi dovrebbe modificare qualcosa nell’organico di partenza ma senza stravolgimenti. In difesa sono in predicato di riposare i terzini El Kaouakibi e Fabbri, con arretramento di Tait a destra e inserimento di Davi a sinistra, in mezzo ancora Curto e Vinetot. Poluzzi in porta. A centrocampo Karic e Beccaro mezze ali, Greco playmaker mentre in attacco, davanti a Casiraghi probabile tandem Magnaghi-Fischnaller. Malomo inizierà dalla panchina, pronto ad entrare in corso d’opera. Non convocati gli infortunati Polak e Odogwu, che hanno comunque ripreso da poco una preparazione differenziata. Sul fronte emiliano Mister Pochesci è alle prese con alcuni ballottaggi (Varoli/Gozzi in difesa e Carletti/Giovannini/Maurizi in attacco), ma alla fine opterà per un’unica variante alla formazione impostasi sull’Arezzo al Cabassi (4-1). Dell’undici di partenza non dovrebbe far parte Maurizi, in ombra contro i toscani, sostituito da Carletti nel tandem con il bomber Biasci, mentre Giovannini andrebbe ad agire da trequartista. Indisponibile tra i carpigiani il solo Lomolino, comunque ad un passo dal pieno recupero.


I CONVOCATI

1 Poluzzi, 2 El Kaouakibi, 3 Fabbri, 4 Curto, 5 Vinetot, 6 Gigli, 7 Turchetta, 8 Gatto, 10 Fink, 11 Fischnaller, 13 Davi, 14 Karic, 17 Casiraghi, 18 Rover, 19 Greco, 21 Tait, 22 Meneghetti, 23 Malomo, 27 Semprini, 29 Magnaghi, 30 Beccaro.


LE PROBABILI FORMAZIONI
ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; Tait, Curto, Vinetot, Davi; Karic, Greco, Beccaro; Casiraghi; Magnaghi, Fischnaller.

Allenatore: Stefano Vecchi.

CARPI (3-4-1-2): Rossini; Sabotic, Venturi, Varoli; Bayeye, Fofana, Ghion, Martorelli; Giovannini; Carletti, Biasci.

Allenatore: Sandro Pochesci.




IL PROGRAMMA

Serie C Girone B - 6ª giornata andata (21 ottobre 2020)

A. Adige - Carpi  ore 15.00

Arezzo – Padova ore 18.30
Cesena - A.J. Fano ore 20.45
Fermana – Gubbio ore 20.45

Imolese – Samben.  ore 20.45
Legnago S.– Perugia ore 18.30
Mantova – Matelica ore 18.00
Modena – Feralpisalò ore 20.30

Ravenna – Virtus Vr ore 20.45
Vis Pesaro – Triestina ore 18.30




lunedì 19 ottobre 2020

FERALPISALò-ALTOADIGE, PER LA LEGA PRO E' AUTOGOL DI NICHOLAS RIZZO


(Gianluca Ricci) - Rete di Hannes Fink o deviazione influente in mischia di un calciatore della Feralpisalò? Ci avrebbe fatto di gran lunga più piacere la prima soluzione, il ritorno al gol di HF10, ma oggi è arrivato il verdetto dell'Ufficio Statistiche della LegaPro. Che è poi l'organismo ufficiale preposto a stilare ogni sorta di classifica, di squadra e individuale, relativamente al campionato di serie C. A determinare il successo esterno dell'Alto Adige è stato un autogol di Nicholas Rizzo (in foto ai termpi dell'Inter), 20enne terzino sinistro dei Leoni del Garda. In effetti a guardare più volte il fotogramma interessato, dopo la precisa parabola disegnata su punizione da Casiraghi, si nota una evidente deviazione del calciatore con la maglia verdeblu numero 31 (appunto Rizzo). Di conseguenza il tabellino della gara di sabato scorso al Lino Turina cambia come di seguito:


FERALPISALò-ALTO ADIGE 0-1
FERALPISALò (4-3-3):
De Lucia; Bergonzi (38’st Mezzoni), Giani, Bacchetti, Rizzo; Scarsella, Carraro, Morosini (15’st Guidetti); Ceccarelli (15’st Gavioli), Miracoli (25’st De Cenco), D’Orazio (25’st Tulli).

A disp. Liverani (p), Magoni (p), Brogni, Vitturini, Messali, Pinardi.

Allenatore: Massimo Pavanel.

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Vinetot, Fabbri (43’st Malomo); Tait, Greco (25’st Gatto), Beccaro (43’st Davi); Casiraghi (25’st Fink); Rover, Fischnaller (25’st Magnaghi).

A disp. Meneghetti (p), Gigli, Turchetta, Karic, Semprini.

Allenatore: Stefano Vecchi.

ARBITRO: Antonino Costanza di Agrigento (Assistenti Cipolletta di Avellino e Cesarano di Castellammare di Stabia; IV Ufficiale Djurdjevic di Trieste).

MARCATORI: 28’st Rizzo (F, autogol).

NOTE: Temperatura di 14 gradi, terreno di gioco in non perfette condizioni.  Spettatori 250 (154 paganti). Angoli 8-3 a favore dell’Alto Adige Ammoniti Miracoli e Scarsella (F); Casiraghi, Curto e Tait (AA). Recupero +1’pt, +6’st.



sabato 17 ottobre 2020

A SALò NON C'E' STORIA, I LEONI SONO BOLZANINI


(Gianluca Ricci) -
Colpaccio esterno dell’Alto Adige, che espugna il Lino Turina andando ad interrompere un’imbattibilità casalinga della Feralpisalò dopo oltre un anno (1-3 dal Fano il 25 settembre 2019) e ben 17 partite (12 vittorie e cinque pareggi). Uno a zero il finale per la compagine biancorossa, in virtù della rete messa a segno a poco più di un quarto d’ora dalla fine da Hannes Fink, subentrato tre minuti prima a Casiraghi. Se non fosse per qualche difficoltà di troppo a trovare la via del gol, si potrebbe parlare di partita perfetta da parte della truppa di Stefano Vecchi. Quadrati e granitici in difesa, impeccabili sul piano dell’organizzazione e capaci di tenere in costante soggezione la difesa del club gardesano. Che, a giudicare dall’esito dei 16 precedenti tra le due avversarie (8 vittorie lombarde, quattro pareggi e quattro vittorie altoatesine), si presentava come una sorta di bestia nera per gli ospiti. Invece, per larghi tratti della gara, si è vista una sola squadra in campo: quella targata BZ. In grande evidenza, oltre all’autore del gol vittoria, la diga centrale di difesa formata dal sempre più convincente Curto al fianco di Le Roi Kevin Vinetot, così come l’instancabile Fabbri (settima da titolare su altrettante uscite ufficiali) a sinistra e un Greco da applausi nel disegnare geometrie. Non da meno tutti gli altri a partire dal gigante Rover in attacco, l’altro stakanovista del gruppo. Da rivedere invece i Leoni del Garda, imballati atleticamente e sin troppo altalenanti dall’inizio del torneo sia nella prestazione che nei risultati. Anche a Salò bolzanini, come accade ormai da quattro partite, devono rinunciare agli infortunati Polak e Odogwu. Vecchi conferma di sana pianta lo stesso line-up che ha fatto 1-1 domenica scorsa col Gubbio, rinnovando la fiducia a Curto al centro della difesa e a Rover in tandem offensivo con Fischnaller. Massimo Pavanel, tra i Leoni del Garda, cambia invece una sola pedina rispetto alla formazione che ha espugnato Cesena (4-2): sul fronte destro d’attacco c’è Ceccarelli anziché Petrucci. Quest’ultimo, al pari dell’altro acciaccato Legati, non va neanche in panchina. Indisponibile e non convocato il solo Hergheligiu. Si parte e gli ospiti mostrano subito le proprie intenzioni, assumendo il controllo delle operazioni e costringendo i padroni di casa a difendersi. All’11’ l’Alto Adige si fa già vedere in area avversaria con Beccaro che, servito da Tait, carica il destro col pallone che termina alto. I sudtirolesi insistono e al 38’ creano la palla gol più interessante di tutto il primo tempo: Poluzzi lancia in profondità per Casiraghi, che entra in area dopo aver eluso la sorveglianza di un difensore blu-verde e calcia potreste, costringendo De Lucia a superarsi. Si va al riposo sullo 0-0 e al ritorno in campo il leitmotiv della contesa non muta di una virgola. Tuttavia la prima metà della ripresa è avara di emozioni. Pavanel prova a modificare qualcosa: fuori Morosini (uno dei tre ex in campo) e Ceccarelli, semaforo verde per Guidetti e Gavioli. Poi dentro anche gli altri due calciatori con trascorsi a Bolzano, Tulli e De Cenco a rilevare D’Orazio e Miracoli. Girandola di cambi anche per Vecchi: fuori Greco, Fischnaller e Casiraghi, dentro Gatto, Magnaghi e Fink. Proprio il trentunenne centrocampista, Capitano di lungo corso alla tredicesima stagione in biancorosso, mette il suo sigillo sul match al 28’st: il numero 10 calcia una punizione dalla sinistra, in mischia c’è una deviazione e il pallone carambola in rete. L’Alto Adige controlla e regge senza patemi all’assedio finale dei lombardi. Va così in porto la terza vittoria stagionale dei biancorossi, ancora imbattuti e temporanei leader del girone B a quota 11 punti. Nella sesta di andata, mercoledì prossimo alle 15, Jack Poluzzi e soci torneranno al Lino Turina, ma da padroni di casa (il Druso riaprirà i battenti ad inizio novembre). Avversario di turno il Carpi di Sandro Pochesci. Ad attendere la Feralpisalò, sempre mercoledì ma alle 20.30, l’ostica trasferta di Modena.

MATCH PREVIEW

Nel suo collaudato 4-3-1-2 Stefano Vecchi, allenatore dell’Alto Adige, si affida a Poluzzi tra i pali, El Kaouakibi terzino destro, Curto e Vinetot difensori centrali, Fabbri a sinistra. Greco è il playmaker, Tait e Beccaro sulle mezze ali, poi Casiraghi trequartista a suggerire le punte Rover e Fischnaller. Per Massimo Pavanel, al timone della Feralpisalò, il modulo prescelto è un 4-3-3 con De Lucia in porta, linea difensiva formata - da destra - da Bergonzi, Giani, Bacchetti e Rizzo. Poi Carraro in cabina di regia, ai suoi lati Scarsella e Morosini. In attacco Miracoli è il riferimento centrale, a comporre il tridente con Ceccarelli e D’Orazio.


FERALPISALò-ALTO ADIGE 0-1
FERALPISALò (4-3-3):
De Lucia; Bergonzi (38’st Mezzoni), Giani, Bacchetti, Rizzo; Scarsella, Carraro, Morosini (15’st Guidetti); Ceccarelli (15’st Gavioli), Miracoli (25’st De Cenco), D’Orazio (25’st Tulli).

A disp. Liverani (p), Magoni (p), Brogni, Vitturini, Messali, Pinardi.

Allenatore: Massimo Pavanel.

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Vinetot, Fabbri (43’st Malomo); Tait, Greco (25’st Gatto), Beccaro (43’st Davi); Casiraghi (25’st Fink); Rover, Fischnaller (25’st Magnaghi).

A disp. Meneghetti (p), Gigli, Turchetta, Karic, Semprini.

Allenatore: Stefano Vecchi.

ARBITRO: Antonino Costanza di Agrigento (Assistenti Cipolletta di Avellino e Cesarano di Castellammare di Stabia; IV Ufficiale Djurdjevic di Trieste).

MARCATORI: 28’st Fink.

NOTE: Temperatura di 14 gradi, terreno di gioco in non perfette condizioni.  Spettatori 250 (154 paganti). Angoli 8-3 a favore dell’Alto Adige Ammoniti Miracoli e Scarsella (F); Casiraghi, Curto e Tait (AA). Recupero +1’pt, +6’st.




venerdì 16 ottobre 2020

A SALò CON LA FERALPI PER PROVARE A SOVVERTIRE LA TRADIZIONE NEGATIVA


(Gianluca Ricci) -
Ancora imbattuto dopo quattro turni di campionato, al pari di Legnago e Virtus Verona, l’Alto Adige andrà a far visita domani pomeriggio alla  capolista Feralpisalò. Anticipo della quinta di andata (calcio d’inizio alle 17.30), il match si giocherà sul rettangolo verde del Lino Turina di Salò (BS), stadio che sino a fine mese continuerà anche ad ospitare le gare casalinghe del team bolzanino. Nei primi 360’ stagionali, la truppa di Vecchi ha collezionato otto dei 12 punti a disposizione: alle vittorie su Ravenna fuori (2-1 poi diventato 3-0 a tavolino) e Fermana in casa (3-0), ha fatto seguito il doppio 1-1 con Matelica e Gubbio. I Leoni del Garda, al comando del girone B ex aequo col Modena a quota 9, hanno battuto l’Arezzo all’esordio (2-1), per poi perdere sul campo del Matelica (1-3) ed inanellare successivamente l’affermazione casalinga sull’Imolese (2-1) e quella esterna di Cesena (4-2). Arbitrerà la sfida il signor Antonino Costanza di Agrigento con gli Assistenti Paolo Cipolletta di Avellino e Giuseppe Cesarano di Castellammare di Stabia (IV Ufficiale Aleksandar Djurdjevic di Trieste).

COME SEGUIRE LA GARA

I sostenitori interessati potranno assistere all’incontro collegandosi in diretta streaming alla piattaforma Eleven Sports (https://elevensports.it) o in alternativa seguendo il live ticker ufficiale del club biancorosso (https://fc-suedtirol.com/liveticker).


GLI AVVERSARI

Sodalizio nato nel 2009 dalla fusione tra Feralpi Lonato e Associazione Calcio Salò, fa capo ad una holding bresciana del settore siderurgico il cui patron, Giuseppe Pasini, assunse sin da subito la presidenza. Promossi in Lega Pro di Prima Divisione dopo due anni di Purgatorio in Seconda. Nel 2011/12, al debutto in terza serie nazionale, i verdeblu chiudono la stagione al tredicesimo posto. Da lì in avanti, la compagine gardesana ha recitato costantemente un ruolo da protagonista in campionato, stazionando con regolarità nella metà nobile della classifica. Per la stagione in corso, la Feralpisalò ha rinnovato il proprio organico cedendo al Lumezzane il centrocampista Pesce e il bomber Caracciolo, all’Imolese il centrale difensivo Rinaldi, oltre ad aver esaurito il contratto con lo svincolato Zambelli. Tra i nuovi acquisti invece sono approdati a Salò i centrocampisti Morosini (in prestito dal Monza) e Gavioli (dall’Inter), oltre all’ala sinistra Tulli (dal Catanzaro) e due punte centrali: De Cenco dal Pontedera e Miracoli dal Como. Tra gli elementi di spicco del gruppo, spiccano su tutti Morosini e Gavioli, oltre al mediano Fabio Scarsella (12 reti realizzate nello scorso campionato). Come allenatore da questa estate è stato chiamato il 52enne Massimo Pavanel, ex Arezzo e Triestina. 


EX DI TURNO

Sono tre in questa occasione, tutti di sponda salodiana. Tommaso Morosini, punto di forza dell’Alto Adige dall’estate 2018 allo scorso gennaio prima di essere ceduto al Monza. Per il centrocampista bergamasco, nella parentesi bolzanina, 61 gare con 19 reti e 18 assist nelle varie competizioni. Trascorsi biancorossi anche per gli attaccanti Caio De Cenco (36 presenze e cinque gol nel torneo 2018/19) e Giacomo Tulli: 66 partite e 11 volte in gol tra il 2015 e il 2018.


I PRECEDENTI

In serie C i precedenti tra le due squadre sono in tutto 15. Quattro vittorie Alto Adige, otto della Feralpisalò e tre pareggi. Insomma una vera bestia nera il team lombardo per i sudtirolesi. Nel campionato scorso i gardesani si imposero al Druso per 2-3 all’andata, mentre nel girone di ritorno a Salò terminò 1-1. Nella stagione 2017/18: 2-1 per i bresciani nel girone ascendente e 3-2 per i biancorossi in viale Trieste. Nel 2016/17 bresciani a segno 1-2 a Bolzano e 1-0 nel ritorno. Lo scorso anno, all’andata, a Salò, successo per 1-0 dei padroni di casa grazie alla rete messa a segno da Scarsella. Non si è giocata la gara di ritorno, il campionato è stato fermato per la pandemia proprio alla vigilia della gara del Druso tra le due contendenti.


IN CAMPO

Sempre out gli infortunati Polak e Odogwu, Mister Stefano Vecchi sembra intenzionato a cambiare qualcosa nell’undici di partenza rispetto al pareggio col Gubbio. Ma non troppo. Probabile dunque un turno di riposo per chi ha giocato di più, su tutti il terzino sinistro Fabbri (titolare 6 volte su 6 tra campionato e Coppa). Al suo posto dentro il canterano Davi. Da valutare anche la possibilità di far riprendere fiato a Greco in regia, in ballottaggio sino all’ultimo con Gatto. Magnaghi e Malomo, arrivati a Bolzano negli ultimi giorni di mercato, inizieranno ancora una volta dalla panchina in attesa di trovare la giusta condizione. Massimo Pavanel dovrebbe invece confermare dieci-undicesimi dello schieramento vittorioso a Cesena: unica eccezione sul fronte destro del tridente offensivo, dove Ceccarelli rileverà Petrucci. Poi ballottaggio al centro della difesa tra Giani e Legati con il primo favorito. Indisponibile nella compagine lombarda il solo Hergheligiu.  

I CONVOCATI

1 Poluzzi, 2 El Kaouakibi, 3 Fabbri, 4 Curto, 5 Vinetot, 6 Gigli, 7 Turchetta, 8 Gatto, 10 Fink, 11 Fischnaller, 13 Davi, 14 Karic, 17 Casiraghi, 18 Rover, 19 Greco, 21 Tait, 22 Meneghetti, 23 Malomo, 27 Semprini, 29 Magnaghi, 30 Beccaro.


LE PROBABILI FORMAZIONI

FERALPISALò (4-3-3): De Lucia; Bergonzi, Giani, Bacchetti, Rizzo; Scarsella, Carraro, Morosini; Ceccarelli, Miracoli, D’Orazio.

Allenatore: Massimo Pavanel.

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Vinetot, Davi; Tait, Greco, Beccaro; Casiraghi; Rover, Fischnaller.

Allenatore: Stefano Vecchi.





IL PROGRAMMA DELLA 5a DI ANDATA

17.10 ore 15.00 Matelica-Modena 

17.10 ore 15.00 Triestina-Ravenna

17.10 ore 15.00 Virtus Vr-Vis Pesaro

17.10 ore 17.30 Feralpisalò-Alto Adige

18.10 ore 15.00 AJ Fano-Imolese

18.10 ore 15.00 Carpi-Arezzo

18.10 ore 15.00 Gubbio-Cesena

18.10 ore 15.00 Perugia-Fermana

18.10 ore 15.00 Sambenedettese-Mantova

18.10 ore 17.30 Padova-Legnago Salus