sabato 17 ottobre 2020

A SALò NON C'E' STORIA, I LEONI SONO BOLZANINI


(Gianluca Ricci) -
Colpaccio esterno dell’Alto Adige, che espugna il Lino Turina andando ad interrompere un’imbattibilità casalinga della Feralpisalò dopo oltre un anno (1-3 dal Fano il 25 settembre 2019) e ben 17 partite (12 vittorie e cinque pareggi). Uno a zero il finale per la compagine biancorossa, in virtù della rete messa a segno a poco più di un quarto d’ora dalla fine da Hannes Fink, subentrato tre minuti prima a Casiraghi. Se non fosse per qualche difficoltà di troppo a trovare la via del gol, si potrebbe parlare di partita perfetta da parte della truppa di Stefano Vecchi. Quadrati e granitici in difesa, impeccabili sul piano dell’organizzazione e capaci di tenere in costante soggezione la difesa del club gardesano. Che, a giudicare dall’esito dei 16 precedenti tra le due avversarie (8 vittorie lombarde, quattro pareggi e quattro vittorie altoatesine), si presentava come una sorta di bestia nera per gli ospiti. Invece, per larghi tratti della gara, si è vista una sola squadra in campo: quella targata BZ. In grande evidenza, oltre all’autore del gol vittoria, la diga centrale di difesa formata dal sempre più convincente Curto al fianco di Le Roi Kevin Vinetot, così come l’instancabile Fabbri (settima da titolare su altrettante uscite ufficiali) a sinistra e un Greco da applausi nel disegnare geometrie. Non da meno tutti gli altri a partire dal gigante Rover in attacco, l’altro stakanovista del gruppo. Da rivedere invece i Leoni del Garda, imballati atleticamente e sin troppo altalenanti dall’inizio del torneo sia nella prestazione che nei risultati. Anche a Salò bolzanini, come accade ormai da quattro partite, devono rinunciare agli infortunati Polak e Odogwu. Vecchi conferma di sana pianta lo stesso line-up che ha fatto 1-1 domenica scorsa col Gubbio, rinnovando la fiducia a Curto al centro della difesa e a Rover in tandem offensivo con Fischnaller. Massimo Pavanel, tra i Leoni del Garda, cambia invece una sola pedina rispetto alla formazione che ha espugnato Cesena (4-2): sul fronte destro d’attacco c’è Ceccarelli anziché Petrucci. Quest’ultimo, al pari dell’altro acciaccato Legati, non va neanche in panchina. Indisponibile e non convocato il solo Hergheligiu. Si parte e gli ospiti mostrano subito le proprie intenzioni, assumendo il controllo delle operazioni e costringendo i padroni di casa a difendersi. All’11’ l’Alto Adige si fa già vedere in area avversaria con Beccaro che, servito da Tait, carica il destro col pallone che termina alto. I sudtirolesi insistono e al 38’ creano la palla gol più interessante di tutto il primo tempo: Poluzzi lancia in profondità per Casiraghi, che entra in area dopo aver eluso la sorveglianza di un difensore blu-verde e calcia potreste, costringendo De Lucia a superarsi. Si va al riposo sullo 0-0 e al ritorno in campo il leitmotiv della contesa non muta di una virgola. Tuttavia la prima metà della ripresa è avara di emozioni. Pavanel prova a modificare qualcosa: fuori Morosini (uno dei tre ex in campo) e Ceccarelli, semaforo verde per Guidetti e Gavioli. Poi dentro anche gli altri due calciatori con trascorsi a Bolzano, Tulli e De Cenco a rilevare D’Orazio e Miracoli. Girandola di cambi anche per Vecchi: fuori Greco, Fischnaller e Casiraghi, dentro Gatto, Magnaghi e Fink. Proprio il trentunenne centrocampista, Capitano di lungo corso alla tredicesima stagione in biancorosso, mette il suo sigillo sul match al 28’st: il numero 10 calcia una punizione dalla sinistra, in mischia c’è una deviazione e il pallone carambola in rete. L’Alto Adige controlla e regge senza patemi all’assedio finale dei lombardi. Va così in porto la terza vittoria stagionale dei biancorossi, ancora imbattuti e temporanei leader del girone B a quota 11 punti. Nella sesta di andata, mercoledì prossimo alle 15, Jack Poluzzi e soci torneranno al Lino Turina, ma da padroni di casa (il Druso riaprirà i battenti ad inizio novembre). Avversario di turno il Carpi di Sandro Pochesci. Ad attendere la Feralpisalò, sempre mercoledì ma alle 20.30, l’ostica trasferta di Modena.

MATCH PREVIEW

Nel suo collaudato 4-3-1-2 Stefano Vecchi, allenatore dell’Alto Adige, si affida a Poluzzi tra i pali, El Kaouakibi terzino destro, Curto e Vinetot difensori centrali, Fabbri a sinistra. Greco è il playmaker, Tait e Beccaro sulle mezze ali, poi Casiraghi trequartista a suggerire le punte Rover e Fischnaller. Per Massimo Pavanel, al timone della Feralpisalò, il modulo prescelto è un 4-3-3 con De Lucia in porta, linea difensiva formata - da destra - da Bergonzi, Giani, Bacchetti e Rizzo. Poi Carraro in cabina di regia, ai suoi lati Scarsella e Morosini. In attacco Miracoli è il riferimento centrale, a comporre il tridente con Ceccarelli e D’Orazio.


FERALPISALò-ALTO ADIGE 0-1
FERALPISALò (4-3-3):
De Lucia; Bergonzi (38’st Mezzoni), Giani, Bacchetti, Rizzo; Scarsella, Carraro, Morosini (15’st Guidetti); Ceccarelli (15’st Gavioli), Miracoli (25’st De Cenco), D’Orazio (25’st Tulli).

A disp. Liverani (p), Magoni (p), Brogni, Vitturini, Messali, Pinardi.

Allenatore: Massimo Pavanel.

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Vinetot, Fabbri (43’st Malomo); Tait, Greco (25’st Gatto), Beccaro (43’st Davi); Casiraghi (25’st Fink); Rover, Fischnaller (25’st Magnaghi).

A disp. Meneghetti (p), Gigli, Turchetta, Karic, Semprini.

Allenatore: Stefano Vecchi.

ARBITRO: Antonino Costanza di Agrigento (Assistenti Cipolletta di Avellino e Cesarano di Castellammare di Stabia; IV Ufficiale Djurdjevic di Trieste).

MARCATORI: 28’st Fink.

NOTE: Temperatura di 14 gradi, terreno di gioco in non perfette condizioni.  Spettatori 250 (154 paganti). Angoli 8-3 a favore dell’Alto Adige Ammoniti Miracoli e Scarsella (F); Casiraghi, Curto e Tait (AA). Recupero +1’pt, +6’st.




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