lunedì 5 ottobre 2020

MAGNAGHI, UN ARIETE IN BIANCOROSSO


(Gianluca Ricci) - Stefano Vecchi potrà contare in organico su un nuovo attaccante. Il nome è quello di Simone Magnaghi, 26enne attaccante bergamasco di Lovate. Nella stagione scorsa ha giocato nel girone C di serie C con il Teramo, realizzando in 30 partite il suo career-high di otto reti (a cui vanno aggiunti tre assist. Alto 188 cm, 79 kg di peso forma, usa prevalentemente il piede destro e il suo ruolo naturale è quello di punta centrale. In serie C ha collezionato 228 presenze totali (98 nel gir. A, 65 nel B e altrettante nel C) con un bottino complessivo di 40 reti e nove assist. Cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, trasferendosi poi nel 2011/12 alla Tritium di Trezzo d’Adda in serie D (club che annoverò anche tra i suoi tesserati Vecchi come allenatore dal 2009 al 2011), quindi di seguito Viareggio, Entella, Prato, Venezia, Cremonese, Taranto, Pordenone e Teramo. Magnaghi si va ad aggiungere ad un reparto molto attrezzato che può fare già affidamento su Fischnaller, Rover, Odogwu (al momento infortunato), Turchetta e Semprini. “Conosco abbastanza bene questa categoria - ha detto Magnaghi -  per aver collezionato un certo numero di presenze negli ultimi anni, regalandomi importanti soddisfazioni sia di squadra che personali. Ho raggiunto traguardi importanti che mi auguro di replicare anche in questa nuova avventura che affronto con grande entusiasmo e altrettanta voglia di mettermi a disposizione del mister, del suo staff e dei miei nuovi compagni. L’FC Südtirol l’ho affrontato a più riprese da avversario ed ho sempre intravisto una squadra e una società bene organizzate e desiderose di fare bene. Il girone B lo conosco bene per averlo vinto due anni fa. E’ un raggruppamento sempre di alto livello, equilibrato, imprevedibile, carico di incognite, in cui la continuità alla distanza potrebbe fare la differenza. Arrivo in una squadra in cui conosco diversi compagni: Rover con il quale ho vinto il campionato di serie C due anni fa a Pordenone e poi Casiraghi, Fabbri e Turchetta”.


Nessun commento:

Posta un commento