Vittoria pesantissima quella ottenuta dalla truppa biancorossa su un terreno come quello di Gubbio, in condizioni oltre o quasi i limiti della praticabilità, che ha avuto l'effetto di azzerare l'evidente differenza di tasso tecnico tra le due compagini. Una vittoria di determinazione, carattere e grinta, frutto del grande desiderio di ottenere a tutti i costi tre punti importantissimi, per mantenere inalterate le ambizioni di vertice, visti soprattutto i concomitanti successi di Padova e Perugia. Il terreno fangoso di Gubbio ha esaltato la fisicità di un giocatore come Raphael Odogwu, sempre più vicino al top della forma, e che in terra umbra ha evidenziato tutto il suo strapotere fisico, battagliando a suon di spallate con gli avversari rossoblù. Il numero 9 bolzanino trova dal dischetto la prima rete con la casacca dell'Alto Adige, dopo un rigore generoso concesso dal direttore di gara nei minuti finali dell'incontro sul risultato di 1-0 per i biancorossi, per fallo di Pasquato su Marchi. Gli egubini in campo e nel dopo gara, specie col tecnico Toscano (espluso durante l'incontro), hanno protestato a lungo per alcuni episodi a detta loro controversi, dimenticando che nel corso del primo tempo sono stati negati due rigori evidenti per falli commessi ai danni di Odogwu prima e Fischnaller poi. A questi episodi, sempre nella prima frazione di gioco, vanno sommati il gol/non gol sul colpo di testa di Fischnaller sugli sviluppi di un corner, e il gol annullato a Casiraghi, a causa di un fallo molto dubbio fischiato a Vinetot ai danni dell'ex estremo difensore dell'Alto Adige Cucchietti. Proprio Casiraghi, il grande ex di turno, sigla la sua terza rete in due stagioni al Gubbio, grazie ad una autentica magia su calcio di punizione. Ottima la prova della difesa, che ha eretto un muro praticamente invalicabile, superato solamente al 88° minuto con l'ex Hellas Verona Juanito Gomez, abile a farsi trovare pronto sul secondo palo ad insaccare di testa a pochi centimetri dalla linea di porta. Per l'Alto Adige è la prima vittoria in assoluto al "Barbetti" di Gubbio, dove nei cinque precedenti incontri in terra umbra aveva ottenuto il misero bottino di due pareggi e tre sconfitte.
Domenica al Druso arriverà la Feralpisalò, formazione storicamente ostica per lo scudetto biancorosso, ma battuta nel corso della gara d'andata giocata sul Garda (0-1 il risultato finale rete di capitan Hannes Fink). Non sarà presente tra le fila biancorosse il soldatino di Salorno Fabian Tait, che raccolta la quinta sanzione disciplinare stagionale dovrà scontare un turno di squalifica. Tra le fila gardesane figurano due ex, segnatamente Giacomo Tulli e Tommaso Morosini, quest'ultimo al primo incontro da ex al Druso, dopo il burrascoso trasferimento al Monza del passato inverno. Nel frattempo mister Stefano Vecchi ha concesso due giorni di riposo alla squadra, che tornerà ad allenarsi nella giornata di mercoledì.
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