(Gianluca Ricci) - S’illude l’Alto Adige, bloccato sul pari (1-1) dal Padova dopo aver a lungo accarezzato il sogno di battere la capolista. Concreti, incisivi e determinati, i padroni di casa hanno sfoderato un’altra prova di spessore contro un avversario di rango e tutto sommato avrebbero meritato l’intera posta. A pesare notevolmente sul risultato del derby triveneto, la decisione al 28’ st (ancora sull’1-09 di non concedere un rigore netto ai bolzanini in seguito all’atterramento in area di Fischnaller lanciato da Voltan. Al di là di questo episodio avverso, che bolla col pallino rosso una adeguata direzione arbitrale, il big match del Druso - sfida di cartello della settima di ritorno - si è rivelato combattuto ma non scorretto, ricco di emozioni e segnato dall’equilibrio. Sulla sponda altoatesina si sono sicuramente imposti Fink, cui Vecchi ha affidato le chiavi del centrocampo e uno straordinario Voltanl che, andando anche in gol per il momentaneo vantaggio dei suoi, ha incarnato nel migliore dei modi il ruolo dell’ex di turno. Tra gli ospiti, la palma di migliore in campo va equamente suddivisa tra Della Latta, Chiricò e Curcio, che andando a segno in pieno recupero ha consegnato ai biancoscudati l’insperato pari. Cinque le assenze tra i padroni di casa, tutte pesanti: agli infortunati Odogwu, Gatto e Marchi si aggiungono El Kaouakibi e Vinetot squalificati. Recuperati Malomo e Beccaro, ma solo per la p panchina. Prima convocazione tra i grandi per il 2002 albanese Juxhino Sade, esterno della Primavera3 di Salvo Leotta. Dal 1’ Mister Vecchi rilancia al centro della difesa il ceco Polak (alla terza da titolare), la cui stagione è stata condizionata dai problemi fisici, e a centrocampo un Fink annunciato in grandi condizioni. Torna nello startelf anche Morelli nella posizione di terzino destro. I biancoscudati euganei dal canto loro arrivano in riva all’Isarco privi di Halfredsson e Paponi. Germano e Ronaldo sono alle prese con qualche acciacco, ma scendono regolarmente in campo. Rispetto alla vittoria interna con l’Arezzo rientrano nel lineup titolare Curcio (era squalificato), Hraiech, Chiricò, Cissè e Bifulco in luogo di Gasbarro, Halfredsson, Nicastro, Santini e Firenze. In attacco Mandorlini in confronto all’ultima uscita opera un vero e proprio cambio di linea stile hockey. Dopo un avvio sui binari dell’equilibrio, emerge gradualmente la squadra di casa, che al 35’ sblocca lo score. Fink si invola per corsie centrali, il Capitano al limite dell’area dà a Voltan accorrente a sinistra, l’ex controlla, mira e scarica in rete alle spalle di Vannucchi. Secondo centro in maglia sudtirolese per il ragazzo veneto. Si va a riprender fiato negli spogliatoi, poi il Padova che torna in campo è decisamente più determinato e al 20’ sfiora il pari con l’instancabile Della Latta che di testa manca di poco il bersaglio. Al 28’ il momento chiave della partita: Fischnaller, entrato all’inizio della seconda frazione a sostituire Magnaghi, viene atterrato nettamente in area, l’Alto Adige reclama il penalty ma l’arbitro tra le proteste lascia proseguire. I locali non si scompongono, in fin dei conti la fine della gara e il sogno-vittoria si avvicina sempre di più. Al 38’ sugli sviluppi di un corner la palla arriva a Chiricò, questi crossa in area e Curcio da pochi passi incorna di testa in rete. E’ 1-1, fine dell’illusione, ma proprio in coda i biancorossi di Bolzano non riescono a sfruttare al 48’st una nuova ghiotta occasione per tornare avanti: punizione dal vertice destro dell’area, Casiraghi va per calciare col destro, si sposta, batte Greco di mancino e palla alta. Termina così in parità e l’Alto Adige in classifica scivola così al terzo posto col Perugia a quota 49 punti, cinque in meno degli euganei battistrada e uno meno del Modena. Sabato, nell’anticipo dell’ottava d’andata, Tait e soci saranno di scena a San Benedetto del Tronto, dove non ci sarà lo squalificato Fink ma rientreranno almeno Vinetot ed El Kaouakibi assenti oggi per identico motivo.
MATCH PREVIEW
Vecchi nel big match schiera l’Alto Adige con il consueto 4-3-1-2: Poluzzi fa la guardia ai pali, Morelli a destra e Fabbri a sinistra sono gli esterni bassi, Polak e Curto i centrali. Mediana formata da Fink direttore d’orchestra, Tait e Karic poi Voltan sulla trequarti sottopunta a supporto delle punte Rover e Magnaghi proscenio del Druso con un 4-3-3. Vannucchi in porta, in difesa Germano è il terzino destro, Rossettini e Kresic vanno in mezzo, Curcio a sinistra. Ronaldo vertice basso a centrocampo, Hraiech e Della Latta ai suoi fianchi, poi Cissé riferimento centrale dell’attacco con Chiricò e Bifulco a completare il tridente.
ALTO ADIGE-PADOVA 1-1
ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; Morelli, Polak, Curto, Fabbri; Tait, Fink (36’st Greco, Karic; Voltan (36’st Beccaro); Rover (45’st Casiraghi), Magnaghi (18’st Fischnaller).
A disp. Meneghetti (p), Pircher (p), Davi, Bussi, Malomo, Sade. .
Allenatore: Stefano Vecchi.
PADOVA (4-3-3): Vannucchi; Germano (48’st Santini), Rossettini, Kresic, Curcio; Hraiech (23’st Firenze), Ronaldo, Della Latta (34’st Jelenic); Chiricò, Cissè (34’st Nicastro) , Bifulco (23’st Biasci).
A disp. Dini (p), Gasbarro, M. Mandorlini, Vasic, Andelkovic, Pelagatti.
Allenatore: Andrea Mandorlini.
ARBITRO: Mario Vigile di Cosenza (Assistenti P. Lattanzi di Milano e L. Valletta di Napoli; IV Ufficiale Luca Zufferli di Udine).
MARCATORI: 35’pt Voltan (AA), 37’st Curcio (P).
NOTE: Porte chiuse. La partita è stata preceduta da un minuto di raccoglimento in memoria dell’ex azzurro Bellugi, scomparso ieri. Angoli 9-2 per il Padova. Ammoniti Fink e Voltan (AA); Hraiech,
Ronaldo (P). Recupero +1’pt, +5’st.
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