(Gianluca Ricci) - Già iniziato al meglio il 2022 con la goleada di Andria nella semifinale d’andata di Coppa, l’Alto Adige riprende anche il cammino in serie C con un agevole successo esterno sul campo della Pergolettese. Due a zero lo score, in coda ad un confronto che - specie nella seconda metà - ha visto in campo una sola squadra. Netta la superiorità del team di Bolzano un po’ sotto tutti gli aspetti: tecnico, tattico e del necessario approccio mentale dopo oltre un mese dall’ultimo impegno di campionato. Si ricorda infatti che, causa la positività COVID di molti calciatori dopo Padova, la truppa di Ivan Javorcic non giocava una partita di campionato proprio dallo 0-0 dell’Euganeo (12 dicembre ’21). In grande spolvero Casiraghi, micidiale rifinitore, devastante si è rivelato anche Odogwu, così come ottime giocate sono partite dai piedi dei tre componenti della linea di centrocampo. In grande difficoltà la compagine cremasca, della quale si ricordano a malapena un paio di conclusioni verso la porta difesa da Poluzzi (14mo clean sheet in campionato). Sul fronte lombardo, unico ad uscire a testa alta il diciannovenne estremo difensore Cesare Galeotti, che a suon di parate ha evitato ai suoi una batosta ben più pesante. Fischnaller (frattura al naso) è il solo assente tra gli ospiti. Dall’inizio Mister Javorcic presenta due novità rispetto alla Coppa: dentro il recuperato Fabbri e Rover rispettivamente per Malomo e Voltan. Tornati disponibili anche Beccaro e il dodicesimo Meli, in panchina al pari degli innesti invernali Galuppini e Shaka-Mawuli. Nella compagine locale, il tecnico Lucchini non può invece disporre di ben sette infortunati: Bortoluz, Zennaro, Guiu Villanova, Cancello, Palermo, Lepore e Piccardo. In porta c’è Galeotti e non Soncin, titolare all’andata. Poco oltre il quarto d’ora di gioco è della Pergo la prima timida occasione del match. Su punizione da lontanissimo, Morello tocca per Varas che scarica il destro, Poluzzi blocca in due tempi. Al 31’ però si rendono pericolosissimi i bolzanini: Gatto lancia Odogwu, il numero 9 controlla col petto e calcia in diagonale col mancino, para Galeotti. Sale in cattedra l’Alto Adige; al 38’ ci prova Rover dal limite, spedendo fuori di poco. Prima del riposo si gioca ad una porta sola: gli ospiti vanno ad un passo dal gol dapprima con Odogwu di testa sugli sviluppi di corner calciato da Casiraghi, quindi con Broh che calcia da lontano tuttavia in entrambi i casi Galeotti si supera e salva il risultato. All’intervallo si va sullo zero a zero. Riprendono le ostilità e i due tecnici lasciano negli spogliatoi i rispettivi ammoniti: Javorcic sostituisce Zaro con Curto, Lucchini inserisce Verzeni per Nava. Il copione non cambia, anzi i bolzanini spingono sull’acceleratore e un nuova zuccata del Re Leone Odogwu costringe il bravo Galeotti a superarsi ancora deviando sulla traversa. Il sospirato vantaggio biancorosso arriva dunque al 12’st: punizione di Casiraghi dal limite sul secondo palo, dove De Col la spizza di testa per l’1-0. Sotto di un gol, la formazione lombarda si fa prendere dal nervosismo e sono frequenti le scaramucce in mezzo al campo, autorevolmente tenute a bada dall’arbitro. Al 22’st Javorcic fa debuttare l’attaccante Galuppini, 14 gol dall’inizio del torneo, acquistato pochi giorni fa. A cedergli il posto è Casiraghi. Proprio da un corner calciato dall’ex Renate al 27’st nasce il raddoppio sudtirolese: Galuppini calcia dalla bandierina di destra, capitan Tait svetta di testa mandando sulla traversa e Curto è rapidissimo ad insaccare col destro in prossimità del palo più lontano. Vitalucci ad otto minuti prova a riaprire il match, Poluzzi non si fa sorprendere. Nel finale Javorcic toglie l’esausto Broh, concedendo la ribalta a Marco Beccaro, tornato in campo tre mesi dopo l’intervento di pulizia al tallone. Trascorsi tre minuti di recupero la contesa si chiude con Galuppini e compagni che possono festeggiare la tredicesima vittoria su 19 partite disputate (ne hanno due in meno), conservando imbattibilità e primato del girone A. Mercoledì pomeriggio al Druso andrà in scena il recupero dell’ultima d’andata non disputata per COVID, domenica prossima sempre in casa sfida col Legnago Salus.
MATCH PREVIEW
Alto Adige in campo a Crema con un 4-3-2-1 ad albero di Natale: a difesa dei pali Poluzzi, De Col basso a destra, Fabbri sul versante opposto, Zaro e Vinetot centrali completano la retroguardia. Gatto a far girare la squadra, Tait e Broh sono le mezze ali poi Rover e Casiraghi sotto Odogwu. La Pergolettese si sistema con un 4-3-3 (anziché il consueto 3-5-2). Davanti a Galeotti formano la linea difensiva da destra Nava, Lucenti, Lambrughi e Villa. Arini in cabina di regia affiancato da Varas e Girelli quindi tridente d’attacco in cui Scardina è il riferimento centrale con Bariti e Morello larghi.
PERGOLETTESE-ALTO ADIGE 0-2
PERGOLETTESE (4-3-3): Galeotti; Nava (1’st Verzeni), Lucenti, Lambrughi, Villa; Varas, Arini, Girelli (31’st Fonseca); Bariti (22’st Vitalucci), Scardina (42’st Moreo), Morello.
A disp. Soncin (p), Ferrara, Alari, Bresciani, Vitalucci, Perseu, Mercado.
All. Stefano Lucchini
ALTO ADIGE (4-3-2-1): Poluzzi; De Col (40’st Moscati), Zaro (1’st Curto), Vinetot, Fabbri; Tait, Gatto, Broh (40’st Beccaro); Rover (13’st Voltan), Casiraghi (22’st Galuppini); Odogwu.
A disp. Meli (p), Malomo, Fink, Shaka-Mawuli, Moscati, Davi, Candellone.
Allenatore: Ivan Javorcic.
ARBITRO: Michele Delrio di Reggio Emilia (Assistenti L. Poma di Trapani e G. Trischitta di Messina, IV ufficiale M. Giordano di Novara).
MARCATORI: 12’st De Col, 27’st Curto.
AMMONITI: Nava e Villa (P); Zaro (AA).
NOTE: Spettatori 500. Giornata soleggiata ma fredda (7°C), terreno in buone condizioni. L’Alto Adige ha chiuso la gara in dieci perché, a sostituzioni completate, Moscati si + fatto male ad una caviglia e ha dovuto lasciare il campo. Angoli 3-6 (2-3). Recupero: +0’pt, +3’st.
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