(Gianluca Ricci) - Secondo 0-0 di fila dell’Alto Adige, fermato al Carlo Speroni di Busto Arsizio dalla Pro Patria. Equilibrata e ben giocata su entrambi i fronti, la gara ha visto ergersi a protagoniste le due difese. Solida, compatta, imperforabile quella del team bolzanino, che conferma il proprio primato di retroguardia meno battuta d’Italia tra tutti i campionati professionistici di casa nostra. Sei sono, a questo punto, i clean sheets collezionati dall’inizio del torneo dal numero uno biancorosso Poluzzi. Non meno valido il reparto arretrato dei tigrotti lombardi, bravi a limitare il raggio d’azione dell’artiglieria pesante altoatesina. Da rivedere, d’altro canto, entrambe le contendenti dal punto di vista della pericolosità offensiva: davvero poche le occasioni degne di tale nome, dall’una e dall’altra parte, e sfruttate malissimo. Doveva essere una giornata di festa per Ivan Javorcic, accolto con affetto dalla sua vecchia tifoseria, si conclude con un risultato che alla fine fa storcere il naso sia agli ospiti che ai locali. Una sola assenza ma non indifferente per Ivan Javorcic, che ritorna da gradito ex al Carlo Speroni di Busto. E’ quella di Marco Beccaro, che martedì sarà operato al tendine d’Achille sinistro a Brescia. Ancora indisponibile Voltan, in extremis si ferma anche il centrale difensivo Curto costretto alla tribuna. Recuperati Vinetot e Fink, tuttavia destinati alla panchina. Dal 1’ il mister di Spalato rilancia il discontinuo De Col a destra, mentre Malomo torna nel suo ruolo naturale in mezzo alla retroguardia vicino a Zaro. In attacco invece gioca Candellone anziché Fischnaller. Per i restanti 9/11 in campo gli stessi uomini dello 0-0 interno di sette giorni fa con la Giana. Luca Prina, tecnico della Pro Patria, non può disporre di Banfi (squalificato) oltre agli infortunati Lombardoni, Castelli e Parker. Un solo cambio in confronto all’1-1 di Sesto: Piu di punta a scapito di Ghioldi. Al via la prima ghiotta opportunità è della Pro Patria, che al 29’ va vicinissima al gol: ripartenza veloce, Pierozzi dalla destra crossa per la testa di Piu che manca di poco il bersaglio grosso. Al 32’ risposta Alto Adige: Casiraghi in dribbling salta un paio di avversari e serve Odogwu, la cui conclusione si spegne sul fondo. I primi 45’ si concludono senza particolari emozioni e nella ripresa il leitmotiv della sfida resta immutato. Javorcic su un fronte e Prina sull’altro iniziano la girandola dei cambi: con l’avanzare del cronometro i biancorossi di Bolzano trasformano il 4-3-2-1 di partenza in un 4-3-3. Nel finale sale sugli scudi Rover, subentrato a Odogwu. All’81’ l’attaccante d’origine liventina serve l’altro neo entrato Fischnaller che supera un difensore, calciando tuttavia di poco alto. Poi al 90’ Rover si avventa su una respinta corta della difesa bustocca, si gira e calcia colpendo il palo alla destra di Caprile. Dopo tre minuti di recupero il confronto del Carlo Speroni va in archivio sullo 0-0 e con più di qualche rimpianto. In classifica l’Alto Adige, che venerdì prossimo conoscerà l’esito del ricorso-bis per Legnago, sale a quota 18 e resta al secondo posto alle spalle del Padova. La Pro Patria, che di punti ne ha nove, mantiene la decima posizione. Mercoledì turno infrasettimanale che vedrà Tait e soci di scena al Druso (ore 18) col Piacenza, mentre la formazione di Busto Arsizio alla stessa ora giocherà a Legnago.
MATCH PREVIEW
Nel 4-3-2-1 altoatesino in campo Poluzzi a difesa dei pali, De Col esterno basso a destra, Zaro-Malomo centrali, Fabbri quarto a sinistra. Gatto è il regista, ai suoi fianchi Tait e Broh mezze ali poi Casiraghi e Candellone sottopunta di Odogwu. E’ invece un 3-5-2 il modulo dei bustocchi: davanti a Caprile sono Molinari, Boffelli e Saporetti a formare il terzetto arretrato. A centrocampo Pierozzi esterno destro, Fietta e Nicco gli interni con Bertoni play, Pizzul fa il quinto. Davanti tandem Stanzani-Piu.
PRO PATRIA (3-5-2): Caprile; Molinari, Boffelli, Saporetti; Pierozzi (41’st Colombo), Fietta, Bertoni (36’st Galli), Nicco (11’st Ghioldi), Pizzul; Stanzani (11’st Vezzoni), Piu.
A disp. Mangano (p), Sportelli, Brignoli, Bergamo, Giardino, Ferri.
Allenatore: Luca Prina.
ALTO ADIGE (4-3-2-1): Poluzzi; De Col, Zaro, Malomo, Fabbri; Tait, Gatto (26’st Moscati), Broh (36’st Fink); Casiraghi (36’st Davi), Candellone (26’st Fischnaller); Odogwu (15’st Rover).
A disp. Meli (p), Passarella (p), Vinetot, Heinz.
Allenatore: Ivan Javorcic.
ARBITRO: Dario Madonia di Palermo (Assistenti I. Catallo di Frosinone e P. C. Cattaneo di Foggia, IV Ufficiale A. Di Reda di Molfetta).
AMMONITI: Nicco e Molinari (PP); Gatto, Malomo e Fink (AA).
NOTE: 700 spettatori circa (cinque dei quali arrivati da Bolzano). Sole, temperatura di 18°, terreno in buone condizioni. Angoli 1-4 (1-1). Recupero: +1’pt, +3’st.
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