domenica 30 maggio 2021

BIANCOROSSI KAPPAO' AD AVELLINO (0-2)


(Gianluca Ricci) -
Cade l’Alto Adige al Partenio-Lombardi, uscito sconfitto per mano dell’Avellino dal match di andata del secondo turno (quarti di finale) dei playoff nazionali. Due a zero il punteggio a favore dei Lupi d’Irpinia, alla loro dodicesima vittoria nelle ultime 13 gare casalinghe. Pur giocando alla pari con i quotati biancoverdi di Braglia, ai bolzanini è mancato qualcosa in fase di finalizzazione come troppo spesso è accaduto nell’arco di questa pur eccellente stagione. Nel corso del match l’Avellino ha senz’altro creato qualcosa in più rispetto ai biancorossi, anche capitalizzando al meglio le occasioni propizie, ma sul risultato pesano - e neanche poco - alcune decisioni controverse dell’arbitro Rutella. Non tanto nel caso dell’espulsione di Marchi, reo di aver colpito con una manata Adamo al 38’st, quanto per non aver concesso un evidente penalty alla squadra di Vecchi in pieno recupero (mani in area di un calciatore avversario). Rimasto a Bolzano il solo Gatto, fermato dal Giudice Sportivo (somma di cartellini gialli), Mister Stefano Vecchi può contare sull’intera rosa. Il tecnico, al rientro da una giornata di squalifica al pari di Curto, ne cambia quattro rispetto alla vittoriosa gara2 con la Pro Vercelli. Fuori Polak, Gatto, Fink e Casiraghi, al loro posto trovano spazio dal 1’ Curto, Greco, Karic e Rover. Piero Braglia, che non può disporre di Baraye (squalificato), conferma invece per intero la formazione che ha battuto in casa il Palermo. Miceli, squalificato mercoledì scorso, oggi inizia dalla panchina. Sei per parte i diffidati: Poluzzi, Morelli, Tait, Fink, Polak e Karic sulla sponda bolzanina; Laezza, Dossena, Ciancio, Carriero, Aloi e Fella su quella irpina. Inizia la gara e il primo squillo è dei locali: al 10’ cross mancino di Tito, Vinetot anticipa Maniero e mette in angolo. Irpini ancora pericolosi al 13’: traversone di Ciancio, Carriero di testa mette di poco a lato. L’assetto tattico dell’Alto Adige presta il fianco alle scorribande avversarie sulle corsie, ma Vecchi corre ai ripari e blocca le fasce evitando ulteriori problemi. Al 33’ la formazione biancorossa prova a sfruttare una grande chance: sospetto contatto Karic-Aloi sulla trequarti, l’arbitro lascia proseguire, in situazione di tre contro una Odogwu lancia Rover in profondità, ma l’attaccante veneto non si coordina. Nella ripresa parte di nuovo forte la squadra di Braglia, che al 28’ con un pizzico di fortuna passa in vantaggio. Tito si ritrova sui piedi un pallone tornato indietro e, dal limite dell’area, scocca un sinistro micidiale sul quale Poluzzi non può nulla. Al 35’ poi il bis: angolo da destra, la difesa bolzanina non è piazzata a dovere e Santaniello sul primo palo di testa raddoppia. Gara virtualmente conclusa, c’è spazio solo per il rosso al neo entrato Marchi e per il penalty negato a Tait e soci per mani in area al 92’. Mercoledì alle 17.30 retour match allo Stadio Druso: per andare avanti l’Alto Adige deve vincere come minimo con due reti di scarto. In quanto testa di serie, la truppa di Vecchi accederebbe alla semifinale anche a parità di reti totali nei 180’. Ai bolzanini servirà tutta la spinta dei propri tifosi che, in base alle nuove norme, torneranno allo stadio in quantità non superiore al 25% della capienza.

MATCH PREVIEW

Lo schieramento di partenza dell’Alto Adige prevede un 4-3-2-1. A difesa dei pali c’è Poluzzi, gli esterni bassi sono Morelli a destra e Fabbri a sinistra, Vinetot e Curto i centrali. Greco dirige le operazioni nella zona nevralgica, Tait e Karic agiscono da mezze ali, poi Voltan e Rover sulla trequarti a ridosso del centroboa Odogwu. L’Avellino si dispone invece con un 3-5-2. Forte in porta, retroguardia a tre Laezza-Dossena-Illanes. A centrocampo Ciancio sull’out destro,Tito fa il quinto a sinistra, Aloi il playmaker con Carriero e D’Angelo interni. Fella e Maniero le punte.


AVELLINO-ALTO ADIGE 2-0

AVELLINO (3-5-2): Forte; Laezza (26’st Rizzo), Dossena, Illanes; Ciancio, Carriero (33’st Adamo), Aloi, D’Angelo (42’st De Francesco), Tito; Fella (26’st Santaniello), Maniero (42’st Bernardotto).

A disp. Pane (p), Leoni (p), Miceli, M. Silvestri, Errico, Rocchi, L. Silvestri.

Allenatore: Piero Braglia.

ALTO ADIGE (4-3-2-1): Poluzzi; Morelli, Curto, Vinetot, Fabbri; Tait, Greco (43’st Fink), Karic (36’st Fischnaller); Voltan (14’st Casiraghi), Rover (35’st Beccaro); Odogwu (14’st Marchi).

A disp. Meneghetti (p), Pircher (p), El Kaouakibi, Davi, Malomo, Polak, Magnaghi.

Allenatore: Stefano Vecchi.

ARBITRO: Daniele Rutella di Enna (S. E. Buonocore di Marsala e A. Niedda di Ozieri; IV Ufficiale V. Maranesi di Ciampino).

MARCATORI: 28’st Tito, 35’st Santaniello.
NOTE:
Porte chiuse. Tra le autorità presenti Francesco Ghirelli, Presidente della LegaPro. Terreno sintetico.  Cielo coperto, temperatura di 18°C. Osservato, come su tutti i campi, un minuto di raccoglimento per le vittime della tragedia della funivia del Mottarone. Angoli 7-3. Espulso al 38’st Marchi (AA) per una manata ad Adamo. Ammoniti Illanes, Laezza, De Francesco e l’allenatore Braglia (AV); Greco, Curto e l’allenatore Vecchi (AA). Recupero: +1’pt, +5’st.


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