sabato 30 aprile 2022

JAVORCIC MAGO DEI CAMBI, L'ALTO ADIGE ESPUGNA BARI E INIZIA LA SUPERCOPPA CON TRE PUNTI


(Gianluca Ricci) – 
Non si stanca mai di vincere l’Alto Adige, a segno in trasferta a Bari nella sfida inaugurale della Supercoppa di LegaPro. Pur tra due squadre condizionate dalle fatiche di un’intera stagione e dal gran caldo, il match in scena sul rettangolo verde del maestoso Stadio San Nicola si è rivelato ben giocato e sui binari del totale equilibrio dall’inizio alla fine. Meglio i locali nei primi 45’, mentre a farla da padroni nella seconda metà sono stati prevalentemente gli ospiti. Decisivi nella ripresa i cambi operati da Javorcic e in particolare l’ingresso in campo del solito, straordinario Casiraghi autore a meno di venti minuti dalla fine del gol che vale i tre punti. In evidenza anche De Col ed in particolare un H’Maidat che ha interpretato magistralmente i propri compiti di playmaker. Entrambe bloccate a centrocampo, le due contendenti hanno incontrato non poche difficoltà a trovare gli sbocchi per creare occasioni da gol. I bolzanini ci hanno provato soprattutto sfruttando la catena di destra (De Col basso, Shaka-Mawuli in mediana e Galuppini alto), molto vivace. Il confronto si è invece improvvisamente animato nella frazione finale, con le squadre brave a lasciare da parte ogni timore reverenziale, inseguendo a testa bassa la piena posta. Unica nota stonata l’infortunio occorso a pochi istanti dal riposo a Shaka-Mawuli, procuratosi una distorsione al ginocchio e costretto a lasciare il posto a Broh. Imbarcati sul volo charter diretto al capoluogo pugliese 27 calciatori biancorossi, tra cui i Primavera Harrasser, Heinz e Mayr. Mister Javorcic oltre all’infortunato Tait lascia in tribuna gli acciaccati Davi, Voltan e Fink cambiando otto pedine rispetto alla trionfale trasferta di Trieste. Dentro Meli, De Col, Vinetot, Fabbri, Shaka-Mawuli, H’Maidat, Fischnaller e Galuppini cui cedono il palcoscenico rispettivamente Poluzzi, Malomo, Curto, Davi, Broh, Gatto, Casiraghi e Odogwu. Sul fronte pugliese Michele Mignani deve fare a meno di Pucino (infortunato) e Ruben Botta (squalificato). Il Mister dei Galletti al pari del collega si affida ad un corposo turnover. Fuori sei degli 11 titolari della sconfitta con il Palermo (Frattali, Terranova, Mazzotta, l’ex Scavone, Botta e Antenucci), rimpiazzati dal 1’ da Polverino, Gigliotti, Ricci, Maita, D’Errico e Simeri. Fa registrare la settima presenza stagionale dall’inizio Emanuele Polverino, portiere napoletano classe ’97 prelevato la stagione scorsa dai dilettanti del S. Maria Cilento. Semaforo verde e inizia una lunga fase di studio quindi, in prossimità della mezzora di gioco, la partita decolla. E’ il 28’ quando Fischnaller colpisce il palo dalla distanza, mentre sul capovolgimento di fronte il barese Simeri spedisce di poco a lato. Al 33’ i galletti di Puglia passano a condurre: contropiede, scambi veloci tra Cheddira e Simeri, scarico di quest’ultimo per l’accorrente D’Errico, bravo ad andare a bersaglio con un destro radente a fil di palo sul quale Meli non può nulla. Al riposo sull’1-0 per la squadra di Mignani, quando si torna in campo Javorcic inserisce Odogwu per Fischnaller, riproponendo il tradizionale 4-3-2-1 anziché il 4-3-3 iniziale. Il cambio di assetto giova agli ospiti a tal punto che, trascorsi cinque giri di lancetta, l’Alto Adige raggiunge il pari. Se due minuti prima Moscati colpisce la traversa su punizione, al 5’ De Col fa 1-1 con una bordata da fuori area deviata in porta da un difendente. Prima dell’ultimo quarto di gara, Javorcic chiama dalla panchina Gatto e Casiraghi che vanno a rilevare l’uno H’Maidat e l’altro Galuppini. Proprio l’ingresso del Principino spacca in due la partita: minuto 26, l’altro neo entrato Broh mette palla in mezzo, girata al volo di Casiraghi che mette l’autografo sul 2-1 e la sua dodicesima perla stagionale. Nelle battute conclusive Mignani lancia Antenucci e Misuraca varando una sorta di 4-2-4. Proprio Antenucci a quattro dalla fine costringe Meli a superarsi per salvare il risultato e, trascorsi 3’ di additional time, Vinetot e compagni portano a casa i tre punti. Sabato prossimo allo Stadio Alberto Braglia il Modena entrerà nella competizione ospitando il Bari, mentre il 14 maggio al Druso la sfida tra l’Alto Adige e i canarini d’Emilia deciderà l’assegnazione del trofeo.

MATCH PREVIEW

L’Alto Adige accantona l’abituale 4-3-2-1 a vantaggio di  una sorta di 4-3-3. A difesa dei legni Meli, protetto dal quartetto di retroguardia De Col-Zaro-Vinetot-Fabbri partendo dalla destra; H’Maidat disegna geometrie a centrocampo affiancato da Shaka-Mawuli e Moscati; in attacco Fischnaller vertice offensivo a far reparto con Galuppini e Rover larghi. Il Bari invece inizia con un 4-3-1-2: davanti a Polverino, Belli è l’esterno destro basso, Di Cesare e Gigliotti i marcatori, sulla banda mancina c’è Ricci; in regia Maiello, Maita e D’Errico le mezze ali, davanti Mallamo ad innescare il tandem Simeri-Cheddira.

BARI-ALTO ADIGE 1-2

BARI (4-3-1-2): Polverino; Belli, Di Cesare, Gigliotti, Ricci; Maita (35’st Galano), Maiello, D’Errico (28’st Misuraca); Mallamo (28’st Citro); Simeri (14’st Paponi), Cheddira (35’st Antenucci).

A disp. Frattali (p), Plitko (p), Celiento, Bianco, Mazzotta, Terranova, Scavone.

Allenatore: Michele Mignani.

ALTO ADIGE (4-3-3): Meli; De Col (36’st Malomo), Zaro, Vinetot, Fabbri; Shaka-Mawuli (40’pt Broh), H’Maidat (21’st Gatto), Moscati; Galuppini (21’st Casiraghi), Fischnaller (1’st Odogwu), Rover.

A disp. Poluzzi (p), Harrasser (p), Curto, Heinz, Beccaro, Mayr.

Allenatore: Ivan Javorcic.

ARBITRO: Eugenio Scarpa di Collegno.

ASSISTENTI: Giuseppe Licari di Marsala e Fabio M. Festa di Avellino.

IV UFFICIALE: Andrea Calzavara di Varese.

MARCATORI: 33’pt D’Errico (B), 5’st De Col (AA), 26’st Casiraghi (AA).
AMMONITO: 
D’Errico (B).
NOTE:
 Spettatori 5043. Giornata di sole, temperatura di 18°C, terreno in buone condizioni. Angoli 5-4 (3-2). Recupero +1’pt, +3’st.



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