mercoledì 6 aprile 2022

L'ALTO ADIGE NON PUNGE, VINCE 1-0 IL PADOVA E SI PORTA A CASA LA COPPA


(Gianluca Ricci) – 
Gioca un’ottima finale di ritorno l’Alto Adige. Ad imporsi sul manto erboso del Druso, dopo lo 0-0 dell’andata, e a conquistare la Coppa Italia di Serie C è peró il Padova di Massimo Oddo. A fronte di una compagine bolzanina che ha provato a cercare in ogni modo la via del gol, i biancoscudati euganei sono stati bravi a capitalizzare al meglio la prima vera occasione, gestendo poi il gol di vantaggio sino in coda. Protagonisti di un’eccellente prima frazione, i padroni di casa hanno sfruttato le molto le linee interne, dove H’Maidat si è rivelato buon catalizzatore di gioco, al fine di creare spazi per gli inserimenti degli esterni. Molto incisiva e intraprendente la catena di destra, dove le incursioni di De Col e Tait hanno dato non pochi grattacapi agli ospiti, pur non riuscendo a trovare la giusta lucidità da parte delle punte negli ultimi 20 metri. Da segnalare, in ogni caso, un episodio da moviola a quattro giri di lancetta dal riposo: una leggera spintarella di Settembrini ai danni di Tait che cade in area, però l’arbitro lascia proseguire tra le proteste. Diametralmente opposto l’andamento della ripresa, nel corso della quale è calata sensibilmente l’iniziativa dell’Alto Adige, anche in considerazione di una ritrovata vivacità da parte del Padova. Ivan Javorcic su un fronte e Massimo Oddo sull’altro optano per un ampio turnover, pur senza perdere di vista il prestigio del trofeo in palio. Il mister bolzanino, privo dell’infortunato Gatto e dello squalificato Vinetot, ne cambia sei rispetto alla sfida di campionato col Lecco: dal 1’ ecco Meli, De Col, Curto, Fabbri, Moscati e Casiraghi al posto di Poluzzi, Malomo, Vinetot, Davi, Broh e Voltan. L’allenatore del Padova, sette vittorie su sette dal momento del suo insediamento, ha Ronaldo squalificato oltre agli indisponinibili Busellato, Curcio e Nicastro. In confronto alla trasferta di domenica a Vercelli, opera sei avvicendamenti. Entrano nel lineup d’avvio Vannucchi, Kirwan, Gasbarro, Della Latta, Settembrini e Santini a rilevare Donnarumma, Ajeti, Germano, Ronaldo, Chiricò e Ceravolo. Nei primi 45’ i bolzanini creano due grosse occasioni, sprecate in malo modo da Fischnaller. Al riposo si va sullo 0-0 e nella seconda metà gara gli euganei tornano in campo con ben altro piglio. Il risultato cambia al 19’st: punizione da 20 metri circa a favore dei biancoscudati, Jelenic calcia basso facendo filtrare il pallone tra le gambe dei due uomini in barriera, la sfera rimbalza davanti a Meli distratto e finisce in rete. L’Alto Adige accusa il colpo ma a quattro minuti dalla fine ha una ghiotta occasione per pareggiare: Odogwu anticipa Valentini, c’è un sospetto fallo di mano in area non ravvisato dall’arbitro, Voltan calcia dopo un liscio di De Marchi, trovando la deviazione in angolo di un difensore. Nel finale, in dieci per il doppio giallo sanzionato a Kirwan, il Padova resiste e conquista la sua seconda Coppa (la prima nel 1979/80). Il duello si riproporrà in campionato sabato 16 aprile sempre al Druso nella penultima giornata di ritorno e, con ogni probabilità, sarà decisivo per la promozione diretta in serie B.

MATCH PREVIEW

Alto Adige allo start con un 4-3-2-1. A protezione di Poluzzi linea a quattro formata da De Col e Fabbri esterni bassi, Zaro e Curto nel mezzo; H’Maidat ha le chiavi del centrocampo, ai suoi fianchi Tait e Moscati, poi Fischnaller e Casiraghi sotto Galuppini falso nueve. Il Padova si dispone con un 4-3-3: in porta Vannucchi, retroguardia da destra Kirwan-Valentini-Monaco-Gasbarro; sulla mediana Settembrini fa il playmaker, Della Latta e Dezi le mezze ali; davanti Santini è il perno del tridente completato da Jelenic e Bifulco larghi.


ALTO ADIGE-PADOVA 0-1

ALTO ADIGE (4-3-2-1): Meli; De Col, Zaro, Curto, Fabbri; Tait (27’st Shaka-Mawuli), H’Maidat (34’st Odogwu) Moscati; Fischnaller (17’st Rover), Casiraghi (27’st Voltan); Galuppini (17’st De Marchi).

A disp. Poluzzi (p), Malomo, Fink, Broh, Davi, Heinz, Beccaro.

Allenatore: Ivan Javorcic.

PADOVA (4-3-3): Vannucchi; Kirwan, Valentini, Monaco (1’st Pelagatti), Gasbarro; Della Latta, Settembrini (43’st Ajeti), Dezi (22’st Saber); Jelenic (22’st Chiricò), Santini (37’st Cissé), Bifulco.

A disp. Donnarumma (p), Gherardi (p), Germano, Cissé, Ajeti, Bacci, Terrani, Saber, Ceravolo, Chiricò, Gasparini.

Allenatore: Massimo Oddo.

ARBITRO: Ermanno Feliciani di Teramo (Assistenti K. Bahri di Sassari e F. Cortese di Palermo; IV Ufficiale M. Di Cairano di Ariano Irpino).

MARCATORI: 19’st Jelenic.
ESPULSO: 
Kirwan (P) al 42’st per somma di ammonizioni.

AMMONITI: Tait, Rover e De Col (AA); Della Latta, Kirwan, Monaco e Dezi (P).

NOTE: Andata 0-0. Spettatori 2000 con buona rappresentanza della tifoseria ospite. In tribuna Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro. Serata ventosa, cielo coperto, temperatura  di 14°C. Terreno in perfette condizioni. Angoli 3-0 (2-0). Recupero +0’pt, +5’st.




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