(Gianluca Ricci) - Quella ancora in corso si sta rivelando, senza ogni dubbio, la stagione più sorprendente ed esaltante nel quarto di secolo di vita dell’FC Alto Adige. Mai prima d’ora, pur essendosi stabilità da tempo nei quartieri alti della serie C, la compagine di Bolzano era stata capace di demolire primato su primato. A quattro partite dalla conclusione della stagione regolare, la truppa allenata dallo scorso luglio dal croato Ivan Javorcic domina incontrastata la scena del girone A con i suoi 82 punti. Nelle 34 gare di campionato ormai in archivio sono 25 le vittorie portate a casa, sette i pareggi e appena due le battute d’arresto. Sconfitte, queste, maturate di misura (entrambe 0-1) e per singoli episodi, l’una sul campo del Piacenza e l’altra a Salò. Se al Garilli a condannare la capolista fu una punizione invertita per “doppio tocco” di Curto, domenica scorsa al Turina il ko è arrivato per un’errata lettura difensiva di Zaro da cui è scaturito un rigore per i gardesani. Sul piano puramente statistico spiccano senz’altro le 42 reti segnate (all’eccellente media di 1.23 a partita). Top scorer degli altoatesini è il trequartista Daniele Casiraghi a quota nove (quattro dei quali dal dischetto) in 29 partite, seguito dagli attaccanti Raphael Odogwu a quota sei (in 27 gare) e Matteo Rover anch’esso a sei (in 30 presenze), poi a seguire l’altro fantasista Davide Voltan con quattro gol (23 apparizioni). Quel che è mancato forse, il riferimento offensivo da 20 gol ma questo ha portato ad una più equa distribuzione del bottino tra tutti i componenti della rosa. Se eccellenti sono i numeri in attacco, decisamente strabilianti sono quelli sul piano difensivo. Solamente otto son state sin qui le reti al passivo (0.23 di media), due di essi su calcio di rigore. Da questo punti di vista, l’Alto Adige ha ancora nel mirino il record italiano assoluto stabilito dal Cagliari di Manlio Scopigno, campione d’Italia nella stagione 1969/70. I due portieri isolani, il titolare Enrico Albertosi e la riserva Adriano Reginato, in tutto raccolsero il pallone in fondo al sacco solo 11 volte. In ben 26 occasioni su 34 Giacomo Poluzzi, il trentaquattrenne portiere d’origine bolognese, ha concluso poi la partita con un clean sheet, vale a dire senza incassare gol. Oltre a tutto questo non è trascurabile il fatto che, campionato a parte, l’FC Alto Adige può mettere in bacheca la sua prima Coppa Italia di serie C che mercoledi prossimo contenderà al Padova al Druso (andata 0-0 all’Euganeo).
giovedì 31 marzo 2022
BIANCOROSSI, ANNATA DA RECORD
(Gianluca Ricci) - Quella ancora in corso si sta rivelando, senza ogni dubbio, la stagione più sorprendente ed esaltante nel quarto di secolo di vita dell’FC Alto Adige. Mai prima d’ora, pur essendosi stabilità da tempo nei quartieri alti della serie C, la compagine di Bolzano era stata capace di demolire primato su primato. A quattro partite dalla conclusione della stagione regolare, la truppa allenata dallo scorso luglio dal croato Ivan Javorcic domina incontrastata la scena del girone A con i suoi 82 punti. Nelle 34 gare di campionato ormai in archivio sono 25 le vittorie portate a casa, sette i pareggi e appena due le battute d’arresto. Sconfitte, queste, maturate di misura (entrambe 0-1) e per singoli episodi, l’una sul campo del Piacenza e l’altra a Salò. Se al Garilli a condannare la capolista fu una punizione invertita per “doppio tocco” di Curto, domenica scorsa al Turina il ko è arrivato per un’errata lettura difensiva di Zaro da cui è scaturito un rigore per i gardesani. Sul piano puramente statistico spiccano senz’altro le 42 reti segnate (all’eccellente media di 1.23 a partita). Top scorer degli altoatesini è il trequartista Daniele Casiraghi a quota nove (quattro dei quali dal dischetto) in 29 partite, seguito dagli attaccanti Raphael Odogwu a quota sei (in 27 gare) e Matteo Rover anch’esso a sei (in 30 presenze), poi a seguire l’altro fantasista Davide Voltan con quattro gol (23 apparizioni). Quel che è mancato forse, il riferimento offensivo da 20 gol ma questo ha portato ad una più equa distribuzione del bottino tra tutti i componenti della rosa. Se eccellenti sono i numeri in attacco, decisamente strabilianti sono quelli sul piano difensivo. Solamente otto son state sin qui le reti al passivo (0.23 di media), due di essi su calcio di rigore. Da questo punti di vista, l’Alto Adige ha ancora nel mirino il record italiano assoluto stabilito dal Cagliari di Manlio Scopigno, campione d’Italia nella stagione 1969/70. I due portieri isolani, il titolare Enrico Albertosi e la riserva Adriano Reginato, in tutto raccolsero il pallone in fondo al sacco solo 11 volte. In ben 26 occasioni su 34 Giacomo Poluzzi, il trentaquattrenne portiere d’origine bolognese, ha concluso poi la partita con un clean sheet, vale a dire senza incassare gol. Oltre a tutto questo non è trascurabile il fatto che, campionato a parte, l’FC Alto Adige può mettere in bacheca la sua prima Coppa Italia di serie C che mercoledi prossimo contenderà al Padova al Druso (andata 0-0 all’Euganeo).
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