mercoledì 2 marzo 2022

L'ALTO ADIGE BISSA LA VITTORIA DI ANDRIA E VOLA IN FINALE DI COPPA, FISCHNALLER DOPPIETTA


(Gianluca Ricci) – 
Sarà l’Alto Adige ad affrontare il Padova nella finale della Coppa Italia di serie C, andata mercoledì prossimo all’Euganeo e ritorno al Druso il 6 aprile. Già virtualmente al sicuro dopo il 4-0 dell’andata in terra di Puglia, la qualificazione dei bolzanini ha assunto tutti i crismi dell’ufficialità grazie al 3-1 casalingo del retour-match di oggi. La sfida tra i ragazzi di Ivan  Javorcic e quelli allenati da Vito Di Bari è stata piacevole, estremamente corretta e ben giocata dalle due contendenti. Migliori in campo per distacco un ottimo Fischnaller, finalmente uscito dal tunnel del fastidioso infortunio muscolare che lo ha tenuto a lungo ai margini, e la piacevole sorpresa Joni Heinz. Diciannovenne capitano della Primavera di Zoran Ljubisic, alla sua prima da titolare con i grandi ma superlativo nell’interpretare il ruolo (non suo, è un centrale) dell’esterno difensivo. Anche tra gli ospiti, benché condannati in partenza a recitare il ruolo dello sparring partner, molto bene soprattutto Ortisi e Messina. In virtù del risultato dell’andata, con il posto in finale già in ghiaccio per i bolzanini, entrambi i tecnici concedono un turno di stop a diversi titolari affidandosi a chi sin qua ha giocato di meno. Javorcic, privo dell’infortunato Davi, lascia a riposo Tait, Gatto, Broh, Rover e Odogwu in vista del match casalingo di campionato con il Mantova. Completamente rivoluzionato dunque l’undici di partenza rispetto alla sconfitta di Piacenza: tornano dal 1’ i recuperati Vinetot e Fischnaller, oltre ai quali scendono in campo i vari Meli, H’Maidat e Fink. Altro debuttante, al pari di Heinz, il ventitreenne centrocampista Shaka-Mawuli, arrivato a gennaio dalla Lucchese. Analogo ragionamento quello del mister andriese Di Bari in vista della trasferta a Torre del Greco. Oltre agli squalificati Legittimo e Di Piazza, non convocati Saracco, Alcibiade, Nunzella, Bonavolontà, Risolo, Gaeta e Bubas, tutti grandi protagonisti della vittoria con il Taranto. Spazio nel lineup d’avvio a Vandelli tra i pali, Monterisi e De Marino in difesa, Ortisi tra le linee dove trova posto anche il diciassettenne Michele Calamita, reduce dal positivo esordio in C nel derby. In panchina gli altri Primavera La Forgia, Graziano, Cirillo, Guacci e Leonetti. Vivaci e ben giocati su entrambi i fronti i 45’ d’apertura. Ad aprire le marcature sono gli ospiti al 33’: H’Maidat perde una palla sanguinosa al limite dell’area, Messina ne approfitta e crossa per Ortisi, bravo a beffare Meli con un mancino angolato. La squadra di casa, pur forte del risultato dell’andata, non ci sta e al 39’ perviene al pareggio. Lo sigla Fischnaller di testa da pochi passi, raccogliendo il preciso suggerimento dalla destra di Heinz. Prima dell’intervallo l’Alto Adige riesce anche a ribaltare il punteggio al minuto 42: Beccaro (subentrato all’infortunato Fink al 16’) batte a rete da fuori area, Vandelli non impeccabile respinge, sulla seconda palla si avventa come un falco Shaka-Mawuli che fa 2-1. Si torna in campo e al 12’st Fischnaller fissa lo score sul definitivo 3-1, mettendo in porta un diagonale basso da dentro l’area su assist di Beccaro, doppietta personale dell’attaccante di Signato. Quel che resta della gara è pura accademia e tra i bolzanini c’è gloria per altri due baby, i 2004 Fabian Zandonatti (esterno basso) e Noah Mayr (attaccante), l’uno inserito al posto di Fabbri al 1’st e l’altro di Voltan al 33’st. Idem nella Fidelis, Di Bari concede la ribalta nella ripresa ai giovani Paparesta, Graziano, Cirillo e Guacci. Il match va in archivio senza minuti di recupero e, ci sentiamo di dire, un sincero applauso al manipolo di sostenitori ospiti che si sono sobbarcati il lungo viaggio dalla Puglia pur a giochi già fatti. Prima della finale di Coppa col Padova, l’Alto Adige affronterà in campionato il Mantova al Druso con l’imperativo di riscattare Piacenza.

MATCH PREVIEW

Nel 4-3-2-1 altoatesino scendono in campo Meli in porta, Heinz esterno basso sulla destra, Fabbri a sinistra, Malomo con Vinetot difensori centrali; H’Maidat a dettare i tempi, Shaka-Mawuli e Fink sulle mezze ali poi Galuppini e Voltan sotto Fischnaller. La formazione pugliese si dispone invece con un 4-3-1-2: Vandelli a guardia dei pali, protetto dal quartetto formato da Ciotti, Monterisi, De Marino e Carullo partendo dalla destra; Urso play affiancato da Bortoletti e Bolognese quindi Ortisi alle spalle del tandem Calamita-Messina.



ALTO ADIGE-FIDELIS ANDRIA 3-1

ALTO ADIGE (4-3-2-1): Meli; Heinz, Malomo, Vinetot (33’st Curto), Fabbri (1’st Zandonatti); Shaka-Mawuli, H’Maidat, Fink (16’pt Beccaro); Galuppini, Voltan (33’st Mayr); Fischnaller (16’st Moscati).

A disp. Poluzzi (p), Theiner (p), Lechl, Casiraghi, Zaro, De Col, De Marchi.

Allenatore: Ivan Javorcic. 

FIDELIS ANDRIA (4-3-1-2): Vandelli (38’st Paparesta); Ciotti (38’st Graziano), Monterisi, De Marino, Carullo; Bortoletti (38’syt Guacci), Urso, Bolognese; Ortisi (27’st Cirillo); Calamita (12’st Leonetti), Messina.

A disp. La Forgia.

Allenatore: Vito Di Bari.

ARBITRO: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore (Assistenti M. Regattieri di Finale Emilia e M. Porcheddu di Oristano; IV Ufficiale A. Diop di Treviglio).

MARCATORI: 33’pt Ortisi (FA), 39’pt Fischnaller (AA), 42’pt Shaka-Mawuli (AA), 12’st Fischnaller (AA).
AMMONITI: 
Leonetti (FA).

NOTE: Andata Fidelis Andria-Alto Adige 0-4. Spettatori 300 (dieci arrivati dalla Puglia). Cielo parzialmente nuvoloso, temperatura di 12°C, terreno in buone condizioni. Angoli 5-3 (2-3) Recupero +0’pt, +0’st.

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