mercoledì 9 marzo 2022

SENZA RETI IL PRIMO ATTO DELLA FINALE DI COPPA, VERDETTO RIMANDATO AL RITORNO DEL 6/4


(Gianluca Ricci) – 
Si conclude sullo 0-0 il primo atto della finale di Coppa Italia di serie C, che ha visto l’Alto Adige affrontare in trasferta il Padova. La sfida tra le due grandi protagoniste del girone A in campionato, disputata in uno Stadio Euganeo quasi vuoto (600 e spiccioli i presenti), è stata complessivamente avara di spettacolo ed emozioni. Corsie bloccate, esterni uomo contro uomo e poche possibilità dall’una e dall’altra parte, almeno la contesa si è rivelata equilibrata e agonisticamente di buon livello seppur corretta grazie all’ottima dell’arbitro Perenzoni di Rovereto. Tra gli uomini del Mister Ivan Javorcic, decisamente meno brillanti del solito, si sono messi in evidenza a malapena in due: il portiere Gabriel Meli (’99) e il difensore Joni Heinz (’03). Se l’uno si è mostrato attento e sicuro, non correndo praticamente mai veri rischi nei 90’, l’altro ha dominato la scena sulla banda di destra. Abbastanza bene anche Voltan, cresciuto dopo un primo tempo incolore, mentre hanno lasciato molto a desiderare H’Maidat e Galuppini, rinforzi invernali dai quali sarebbe lecito attendersi qualcosa in più. La compagine ospite, un po’ più vivace dei biancoscudati di Massimo Oddo nella frazione d’apertura, nella seconda hanno pensato più che altro a non correre rischi mettendosi- specie nell’ultimo quarto di gara – tutti sotto la linea del pallone. Tra gli euganei attenti in difesa gli esperti Ajeti e Monaco, tra i migliori è risultato anche Settembrini in cabina di regia. L’Alto Adige lascia a casa De Col e Odogwu infortunati. Tait e Malomo pur convocati hanno un minimo di affaticamento e per precauzione vanno in tribuna. Recuperato invece Davi che si accomoda almeno inizialmente in panchina. Javorcic anche all’Euganeo prosegue sulla via del turnover. In confronto alla vittoria col Mantova tornano titolari in nove: Meli, Heinz, Vinetot, Moscati, H’Maidat, Shaka-Mawuli, Galuppini, Voltan e Fischnaller. Unici “superstiti” dalla partita di campionato Zaro e Fabbri, il mancino romagnolo è alla quinta di fila da titolare. Come nel ritorno della semifinale con la Fidelis Andria, fiducia dal 1’ al diciannovenne Heinz nel ruolo di esterno basso di destra. Numerose le assenze nel Padova: oltre a Ronaldo (squalificato), non convocati gli infortunati Gasbarro, Curcio, Pelagatti, Saber e Busellato. Cinque le novità nel lineup d’avvio rispetto al successo con la Feralpisalò: dentro Vannucchi, Germano, Ajeti, Della Latta e Cissé in luogo di Donnarumma, Pelagatti, Curcio, Ronaldo e Ceravolo. La prima delle due finaliste ad affacciarsi in area avversaria è il Padova con una punizione da posizione defilata di Chiricò (9’pt) respinta da Meli. Quest’ultimo si produce in altri due interventi abbastanza ordinari su Jelenic e Dezi tra il 26’ e il 28’pt, poi è il turno dell’Alto che  si presenta nell’area avversaria al 30’pt con un’imbucata di Galuppini per Fischaller, anticipato da Vannucchi in uscita. Si va al riposo e al ritorno in campo i temi non cambiano, anzi di occasioni favorevoli se ne vedranno ancora di meno. Nella consueta girandola di cambi i due allenatori stravolgono le proprie squadre soprattutto in attacco. In ogni caso si faranno apprezzare solo una conclusione di controbalzo del nuovo entrato Santini al 32’st neutralizzata da Meli e una insidiosa punizione dalla mancina di Moscati, smanacciata da Vannucchi. Game over dopo 3’ di recupero e verdetto rimandato alla partita di ritorno, in programma allo Stadio Druso di Bolzano mercoledi 6 aprile alle ore 20. Domenica prossima in campionato l’Alto Adige capolista giocherà ad Alessandria contro la Juventus U. 23, mentre il Padova (secondo) si esibirà all’Albinoleffe Stadium di Zanica (Bergamo).

MATCH PREVIEW

Ivan Javorcic sulla panchina altoatesina si affida al collaudato 4-3-2-1. In porta Poluzzi, basso a destra Heinz, Zaro e Vinetot centrali, Fabbri fa il quarto; H’Maidat ha le chiavi del centrocampo, sulle mezze ali Shaka-Mawuli e Moscati, Fischnaller e Voltan sotto Galuppini quasi da falso nove. Sceglie invece un 4-3-3 Massimo Oddo, neo tecnico dei biancoscudati: Vannucchi a difesa dei pali, Germano a destra e Kirwan a sinistra i quarti di difesa, Ajeti-Monaco nel mezzo; Settembrini in regia, ai suoi fianchi Della Latta e Dezi, in attacco Cissé è il riferimento centrale del tridente completato da Chiricò e Jelenic larghi.


PADOVA-ALTO ADIGE 0-0

PADOVA (4-3-3): Vannucchi; Germano, Ajeti (26’st Valentini), Monaco, Kirwan; Della Latta, Settembrini, Dezi (34’st Bifulco); Chiricò (14’st Terrani), Cissé (14’st Nicastro), Jelenic (26’st Santini). 

A disp. Donnarumma (p), Fortin (p), Perinot, Bacci, Ceravolo, Ejesi, Gasparini.

Allenatore: Massimo Oddo.

ALTO ADIGE (4-3-2-1): Meli; Heinz, Zaro (1’st Curto), Vinetot, Fabbri (11’st Davi); Shaka-Mawuli (41’st Broh), H’Maidat, Moscati; Fischnaller, Voltan (11’st Rover); Galuppini (26’st De Marchi).

A disp. Poluzzi (p), Harrasser (p), Gatto, Fink, Casiraghi, Beccaro, Mayr.

ARBITRO: Daniele Perenzoni di Rovereto (Assistenti A. Niedda di Ozieri e M. Politi di Lecce; IV Ufficiale A. Di Graci di Como).

AMMONITI: Settembrini, Della Latta (P); Vinetot e Curto (AA).

NOTE: Spettatori 626 (13 nel settore ospiti), per un incasso di Euro 6.505,00. Serata non troppo fredda (8°C), terreno in buone condizioni. Angoli 3-3 (2-2). Recupero +0’pt, +3’st.



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