lunedì 28 marzo 2022

QUATTRO PUNTI ANCORA UN BUON MARGINE. BRAVO: "BISOGNA GIOCARE PER VINCERE"

 


Il messaggio è chiaro: bisogna giocare sempre per vincere, niente "braccino del tennista". Questo è il messaggio lanciato da mister Javorcic e dalla dirigenza biancorossa, rappresentata nel day after dalle parole del direttore sportivo Paolo Bravo. Archiviata la beffarda sconfitta di Salò contro la bestia nera Feralpi, l'Alto Adige mantiene un tesoretto di quattro punti da amministrare nelle ultime quattro giornate di campionato. Un tesoretto esiguo, ma comunque di tutto rispetto, che può risultare decisivo per la conquista della Serie B. La cadetteria bisogna conquistarsela sul campo, sudando e lottando fino all'ultimo secondo. Solo i meno profani, in chiave calcistica, potevano pensare che la pratica fosse già bella che archiviata. Bisognerà necessariamente passare da Lecco in casa prima, da Fiorenzuola poi e dallo scontro diretto del Druso col Padova, che se non tutto, molto dirà in merito alla lotta promozione. Il finale recita Trieste, che non evoca di certo bei ricordi al popolo bolzanino. Insomma, un percorso ancora lungo, che richiede il massimo dell'impegno e una forza sia fisica che mentale dei momenti migliori, smarrita temporaneamente sulle rive del lago di Garda. La squadra ha tutte le qualità per portare a termine con successo questo campionato. Lo ha dimostrato il percorso compiuto sinora dalla squadra, che ha dato lustro al suo animo battagliero e alla difesa apparsa praticamente impenetrabile, la quale (vale la pena ricordarlo) ha subito solamente 8 reti in 34 incontri. Ricaricate le pile nella giornata di ieri, la squadra è tornata ad allenarsi presso il centro sportivo di Maso Ronco. Obiettivo il pronto riscatto, come già peraltro avvenuto dopo la sconfitta di Piacenza, con il doppio successo in Coppa Italia prima e nell'insidiosa sfida di campionato contro il Mantova poi. Il destino resta nelle mani di Tait e compagni, che con massima fiducia e consapevoli delle proprie qualità, sono tornati a lavorare a testa bassa, accompagnati dai forti richiami del tecnico spalatino.

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