lunedì 4 maggio 2020

MISTER VECCHI: "SPERIAMO DI RIPRENDERE PRIMA POSSIBILE. FABBRI? E' PREMATURO PARLARE ORA DI RINNOVI".


La scorsa settimana sul canale ufficiale social di Eleven Sport, che detiene i diritti d'esclusiva per trasmettere tutte le partite del campionato di Serie C, la presentatrice Jolanda De Rienzo ha intervistato il mister dell'Alto Adige Stefano Vecchi, proponendo anche le domande di alcuni tifosi da casa. Di seguito riportiamo uno stralcio dell'intervista.

Come si sta tenendo in forma in questo momento la tua squadra?
I miei giocatori finora si sono sempre allenati singolarmente, e molti di loro sono rimasti a Bolzano. In Alto Adige la situazione è stata fortunatamente più serena e tranquilla, rispetto ad altre parti d'Italia, pertanto già da alcuni giorni è possibile allenarsi facendo attività motoria all'aperto individualmente. Per chi si è allontanato da Bolzano, perché ha deciso di raggiungere le proprie famiglie o per stare vicino alle rispettive fidanzate, chiaramente non ha potuto fare attività motoria all'aperto, però il nostro preparatore atletico da diverse settimane ha fornito un piano di lavoro al quale attenersi durante la quarantena, basato principalmente su esercizi di forza da fare in casa. Non è come allenarsi sul campo, ma in questo modo i giocatori si sono potuti mantenere in condizione.

Mister speri di tornare a giocare questa stagione? Come vedi una eventuale ripresa con squadre, come la vostra, che hanno la possibilità di allenarsi su più campi d'allenamento mentre ciò vale meno per altre compagini?
La speranza è quella di riprendere a giocare, magari davanti ai nostri tifosi. Inizialmente saremo tutti sullo stesso livello. Il fatto di giocare più partite alla settimana, probabilmente metterà nelle condizioni le squadre di rischiare qualche infortunio e, in questo caso, credo che il gioco valga la candela. Penso che i calciatori preferirebbero giocare spesso, rischiando qualche problemino, piuttosto che stare fermi.

Il Presidente del Teramo si è espresso favorevolmente alla proposta fatta dalla Premier League inglese di aiutare economicamente le società partecipanti a leghe professionistiche di categorie inferiori. Saresti favorevole nel replicare tale proposta anche in Italia?
Condivido quanto affermato dal Presidente del Teramo. Esiste già qualche sorta di aiuto, però probabilmente per rendere la Serie C una realtà più solida, bisognerebbe investire qualcosa in più, specie in questo momento di estrema difficoltà.

Che rapporto hai con la città di Bolzano?
Un ottimo rapporto, sono stato a Bolzano già sette anni fa e son ritornato molto volentieri. E' una città molto bella e al tempo stesso particolare rispetto al resto d'Italia, sia per come si vive, che per le strutture e la qualità della vita. Abitando in centro a Bolzano, vivo a pieno questa realtà e mi trovo molto bene dal punto di vista ambientale, anche nelle relazioni con le persone.

Quale squadra ti ha più colpito tra Reggiana e Carpi?
Sono due squadre che, per quanto visto sinora, meritano di stare vicine al Vicenza. Rispetto ai biancorossi hanno qualche punto in meno, solamente per il fatto che non sono state così continue per tutto l'arco del campionato. Il Carpi ha avuto qualche battuta d'arresto imprevista di troppo, mentre la Reggiana ha fatto partite dove meritava di vincere ma non ci è riuscita. Se si dovessero giocare i play-off, certamente le metterei tra le favorite per la salita in Serie B.

Parliamo della tua esperienza all'Inter. Hai allenato tanti talenti nella Primavera, quale ti è rimasto più impresso?
Non vorrei fare un torto a nessuno, dato che potrei citare tanti talenti sparsi nelle tre categorie professionistiche nazionali e all'estero, però sicuramente Zaniolo e Pinamonti sono due giocatori predestinati per qualità tecniche e fisiche.

Quali sono i tuoi migliori ricordi dell'esperienza all'Inter?
Con la Primavera dell'Inter il ricordo più bello è legato alle vittorie del campionato e della coppa, il torneo di Viareggio, ma la gratificazione maggiore si ha nel vedere crescere ed esplodere qualche ragazzo della rosa. Il ricordo più bello con la prima squadra, invece è legato alla partita di Europa League contro il Southampton, il mio esordio in panchina in una competizione europea. Un altro bel momento vissuto sulla panchina nerazzurra è quello a Roma contro la Lazio, dove vincemmo 1-3 in un momento per noi complicato del campionato.

Uno dei giocatori che hai ritrovato a Bolzano, dopo averlo allenato nella Primavera dell'Inter è Matteo Rover. Puoi spendere una parola per lui?
Rover è un ragazzo che conosco benissimo, avendolo allenato nella Primavera dell'Inter per un paio di stagioni. Già la passata stagione provai a portarlo con me in Serie B a Venezia, ma senza successo. Quest'anno sono riuscito a portarlo all'Alto Adige. Ha grandissime qualità e son contento, perché sta dimostrando il suo valore, dato che ha fatto anche sei gol. La speranza è che lui possa salire presto di categoria.

A proposito di altri tuoi giocatori, Fabbri si è affermato come uno dei migliori terzini del campionato. pensi che sarà confermato per la prossima stagione?
Fabbri è un giocatore che soprattutto questa stagione ha dimostrato di essere importante per l'Alto Adige. Ha il contratto in scadenza ed in questo momento fare previsioni in questo senso risulta particolarmente complicato, dato che non sappiamo se si finirà ancora il campionato in corso e quando si avvierà il prossimo.

Nel mercato di gennaio avete perso Morosini, trasferitosi a Monza. Quanto vi manca?
Morosini era colui che alla squadra dava imprevedibilità ed era quel tipo di giocatore che nelle difficoltà riusciva a darci quel tocco di classe, che poteva risolvere la partita. Credo però anche che la società lo abbia sostituito benissimo, acquistando un giocatore come Beccaro, che magari non ha la stessa giocata, lo stesso talento e gli stessi colpi, però ci consente di avere un maggiore equilibrio. Con Beccaro possiamo essere più pericolosi in zona offensiva e poi è un ragazzo d'oro, che si è integrato perfettamente col gruppo.

Come giudichi invece le prestazioni del portiere "di scorta" Taliento?
E' un ragazzo che ha lavorato tanto e che a un certo punto della stagione si è riuscito a ritagliare il suo spazio da portiere titolare. Cucchietti aveva fatto molto bene nella prima parte di stagione, ma poi ha avuto un periodo di difficoltà e ho pensato di dare fiducia a Taliento, che ha risposto con buone prestazioni. Taliento proviene da un settore giovanile florido come quello dell'Atalanta, dal quale escono diversi giovani interessanti e lui è sicuramente tra questi.

Rimarrai all'Alto Adige anche la prossima stagione?
Il progetto è quello di continuare a lavorare cercando di andare in Serie B. In questo senso noi vogliamo imporci come la mina vagante del girone, in quanto siamo consapevoli di doverci confrontare con piazze importantissime, che storicamente ed economicamente sono superiori a noi.








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