
In casa Alto Adige, nei giorni scorsi i dirigenti biancorossi hanno ulteriormente rimarcato con estrema fermezza, come la società sia pronta nel ripartire a giocare, quantomeno attraverso la via più breve dei play-off: "parto sempre dal presupposto che bisogna cercare di fare tutto il possibile" - afferma l'amministratore delegato biancorosso Dietmar Pfeifer sulle note del Quotidiano Corriere dell'Alto Adige - "poi se per questioni di tempo. economiche o sanitarie ciò non risulta possibile, si valuterà cosa si può fare. Noi siamo in corsa per giocarci la promozione in Serie B, siamo quarti in classifica e vederci negata questa opportunità non ci piace". Eventuale ripartenza che consentirebbe alle società di Serie C di vedersi riconosciuta la parte spettante dei diritti televisivi, una fetta comunque rilevante di introiti a disposizione delle società della terza serie nazionale. Ciò inevitabilmente dovrà avvenire senza la presenza di pubblico, che rappresenta un'altra parte d'incasso importante per le società di Serie C.
Nelle ultime ore si sta facendo avanti l'ipotesi di play-off "facoltativi", con in campo le sole società in grado di rispettare i stringenti protocolli di sicurezza, desiderose di provare la scalata alla Serie B. Se si rivelerà una semplice suggestione o qualcosa di più serio, lo scopriremo presto, ma ad oggi la situazione appare ancora tutt'altro che nitida: "si è deciso di proseguire ma sul come e sul quando, si valuterà in un secondo momento, ad inizio giugno ci sono ancora tante cose che devono andare bene per far sì che si possa ricominciare" - afferma il numero uno dell'Alto Adige Walter Baumgartner in un'intervista rilasciata ai canali tematici di Serie C. "Innanzitutto bisognerà stabilire prima di riprendere anche cosa fare, nel caso in cui il campionato dovesse fermarsi definitivamente a causa di un nuovo aumento di contagi o per qualche altra decisione del Governo, individuando i criteri da adottare per stilare la classifica finale". Appare evidente come siano ancora diverse le situazioni da chiarire, specie nei protocolli sanitari eccessivamente rigidi, che andranno indubbiamente rivisti.
La decisione presa dal Consiglio federale impone qualche modifica al programma stilato in casa biancorossa? "Dopo la decisione del Consiglio federale noi continuiamo a lavorare come sempre" - commenta l'amministratore delegato Dietmar Pfeifer - "abbiamo deciso di dare la possibilità ai nostri calciatori di potersi allenare in maniera facoltativa e individuale per essere pronti a finire il campionato, in attesa che venga presa una decisione definitiva". Per gli allenamenti di gruppo i tempi non sono ancora maturi, con la società bolzanina che non ha alcuna intenzione di prendere decisioni troppo avventate, senza un protocollo e una linea ben definita alla quale doversi attenere. Non resterà che attendere il 28 maggio, data in cui il Governo dovrebbe stabilire con certezza le date e le modalità di ripartenza del calcio professionistico.
Nessun commento:
Posta un commento