(Gianluca Ricci) - Sui campi dell’FCS Center a Maso Ronco prosegue a buon ritmo la preparazione in vista della ripresa del campionato, fissata per domenica 12 gennaio alle 17.30 al “Cabassi” di Carpi. La principale novità della seduta odierna riguarda Tommaso Morosini. Il ventottenne di Ponte San Pietro oggi non è sceso sul terreno di gioco, né in gruppo né per lavorare a parte, rimanendo per sua scelta in palestra. Indizio questo che, senza ricorrere a troppi sforzi di fantasia, fa inevitabilmente pensare che la trattativa per la cessione possa andare in porto nel giro di qualche giorno. Di pari passo, il club biancorosso si sta guardando intorno per mettere a disposizione del Mister Vecchi un centrocampista che abbia il più possibile caratteristiche simili a quelle di Morosini. Perché vero che almeno per ora nel line-up titolare entrerebbe in pianta stabile Gatto (utilizzato sin qui come alter ego di Berardocco con ottimo profitto), ma servirebbe comunque un’alternativa nel ruolo. Sfumato il ritorno a Bolzano di Jeremie Broh, che a Cosenza in serie B è sempre più al centro del progetto tecnico di Piero Braglia, il nome caldo resta quello di Radoslav Tsonev (o Conev usando la provincia del suo Paese). Il ventiquattrenne bulgaro di Blagoevgrad, sotto contratto con il Lecce fino a giugno ’21: nella metà di stagione andata in archivio, con i giallorossi salentini è tuttavia rimasto ai margini della rosa, senza mai mettere piede in campo. Nel 2018/19, il ragazzo cresciuto nel Pirin Botevgrad e poi acquistato dal ben più celebre Levski Sofia, ha giocato in prestito nella Viterbese Castrense con uno score di tre gol e 20 presenze (due di esse in Coppa Italia di C di cui i cimini sono detentori). “Mezzala che corre, imposta e sa fare gol” (così lo definì due anni fa il diesse del Lecce, Mauro Meluso), è atleticamente meno dotato di Morosini, ma calato in una realtà a lui più congeniale della serie A può sicuramente rilanciarsi. Quanto all’allenamento in programma oggi, ha lavorato con i nuovi compagni il primo acquisto messo a segno dal direttore sportivo Paolo Bravo in questa sessione invernale di mercato. Si tratta di Nicolò Gigli (FOTO), difensore centrale di 190 cm di statura nato l’11 gennaio ’96 a Genzano (Roma) ma cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina. Titolare nel Rieti (serie C/girone C) sino a poche settimane fa (14 presenze nell’annata in corsa e 31 con un gol in quella scorsa, nella formazione sabina ha vestito i gradi di capitano preferendo però ora di cambiare aria in seguito alla grave crisi che il suo club sta attraversando. Abile nel gioco aereo, gran colpitore di testa, ha l’esperienza che serve a rendere ancor più forte il pacchetto difensivo dell’Alto Adige. Reparto che già può contare su due stelle di prima grandezza quali Polak e Vinetot. L’arrivo di Gigli renderà inevitabile la cessione di uno dei due tra Crocchianti - ormai pronto al rientro dopo il serio infortunio alla spalla destra - e il giovane Alari, che ha totalizzato appena tre presenze senza peraltro convincere del tutto. Valutazione questa che la dirigenza bolzanina dovrà fare con la massima attenzione perché, se il 23enne romano ex Spezia ha dalla sua tecnica, fisico ed esperienza, il ragazzo cresciuto nell’Atalanta è in fascia under essendo nato nel ’99.
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