martedì 30 agosto 2022

BISOLI SI PRESENTA ALLA STAMPA: "QUESTA NOTTE NON HO DORMITO, SONO EMOZIONATO COME UN BAMBINO"

 

Questa mattina presso il centro sportivo di Maso Ronco, il nuovo mister Pierpaolo Bisoli è stato presentato davanti alla stampa, con la partecipazione al suo fianco del direttore sportivo Paolo Bravo. Una conferenza stampa bella corposa, in cui emerge in maniera evidente l'animo focoso e grintoso del nuovo tecnico dell'Alto Adige, che si è detto sorpreso dall'ambiente e dalle infrastrutture che ha trovato a Bolzano. Ecco le fasi salienti della conferenza stampa di presentazione del nuovo mister biancorosso:

Benvenuto mister. Quali sono le sue prime impressioni?

E' un piacere essere qui, questa notte non ho dormito dall'emozione come un bambino. Per me è un orgoglio venire ad allenare l’Alto Adige. Credo che quello che ho fatto non conti niente, ciò che conta di più è che devo trasmettere la mia esperienza a tutto il mondo biancorosso. Sono contento di essere qua, per me qui si può costruire qualcosa di importante e lottare per salvarsi anche all’ultima giornata. Dobbiamo cercare di consolidare la categoria e credo che ci sia il “materiale", sia tecnico che umano, per farlo.

Come ha vissuto queste tre settimane di attesa?

Le attese fanno parte di questo mondo e bisogna trovare il tempo giusto per arrivare al matrimonio. E' stata un'attesa più loro che mia, ma sono stato messo al corrente dei fatti. E' giusto che, sia io che soprattutto la società si prenda il tempo necessario per fare delle valutazioni di questo tipo.

Dove dovrà intervenire maggiormente?

In primis nel dare autostima ai giocatori, che devono essere consapevoli di non essere scarsi. Semmai sono io quello scarso, ma loro devono capire che sono giocatori che possono stare in questa categoria e che possono ottenere dei risultati importanti. Non si vincono a caso i campionati di Serie C con 90 punti, i giocatori devono credere nelle proprie capacità. L'identità di coloro che hanno vinto il campionato lo scorso anno, non può andare persa. I nuovi della rosa si devono adeguare ai vecchi, che devono essere in grado di trasmettere questa identità, e viceversa. Bisogna creare una famiglia e viaggiare in un'unica direzione tutti assieme. Non mi interessa se sono amici fuori dal campo, ma devono esserlo sul terreno di gioco, con valori veri e sinceri. 

Per lei quindi è tanto importante dare un carattere alla rosa?

Questo campionato richiede sia carattere che anche giocatori di qualità. Se hai top player in squadrata, ma pecchi di carattere in Serie B non vai da nessuna parte.

Era presente a Brescia la prima di campionato per seguire suo figlio Dimitri, capitano delle Rondinelle. Quali sono stati gli aspetti negativi e positivi di queste prime tre partite?

Sentivo parlare bene di questo ambiente da diverso tempo; di un posto fantastico dove lavorare al meglio. Sicuramente sono stati commessi degli errori e si può migliorare col lavoro quotidiano sul campo. Mi ha convinto in positivo l’ambiente, che consente di lavorare bene. Penso che sia cambiato qualcosa dallo scorso anno, dove si era fatto qualcosa di veramente importante e ora abbiamo già subito qualche gol in più. L'obiettivo è ritrovarsi anche sotto questo punto di vista.

E’ un campionato più impegnativo rispetto ai precedenti…

Si è vero, ma come tutti i campionati bisogna giocarli fino in fondo; tutte le partite sono difficili da affrontare, ed è evidente che il livello qualitativo del campionato si sia alzato. 

A proposito, pensa che l'attuale classifica rispecchi gli effettivi valori visti in campo?

Assolutamente no. È ancora troppo presto per vedere emergere a fondo i veri valori di tutte le squadre. Lo stesso Alto Adige non ha certamente i punti che si sarebbe meritato di avere.

Come valuta la rosa a disposizione, con il mercato ancora aperto...

Si parla spesso di me come un allenatore difensivista, ma non è proprio così, ma lo accetto. Nel calcio se non prendi gol, prima o poi puoi segnare. Non ho un modulo preferito e per questo non mi definisco un'integralista: possiamo adottare più schemi metto anche 10 uomini davanti alla linea di difesa, per cercare di ottenere vittorie e pareggi. Sul mercato qualcosa bisognerà fare, ma se ne occupa il direttore (ndr, Paolo Bravo). Per me ci sono dei valori importanti qui ancora insepressi. Non siamo da zero punti. Il direttore sta lavorando e sappiamo dove intervenire. La rosa va guardata nella sua interezza: io sono il tipo di allenatore che, se vede che c’è qualcuno della Primavera che merita di scendere in campo, non ci pensa due volte a schierarlo. Nel calcio prediligo la meritocrazia.

Anche quest'anno è pronto a fare una promessa in caso di salvezza?

Come a Cosenza, sono disposto a percorrere un bel percorso di montagna in bici. Questa zona è bellissima per i percorsi in bici, con tante bellissime baite. Spero di potermi allenare in bici per raggiungere questo obiettivo.

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