mercoledì 23 dicembre 2020

SCONFITTA DIFFICILE DA DIGERIRE NEL LUNCH MATCH CON LA TRIESTINA


(Gianluca Ricci) - Termina con una sconfitta, la seconda assoluta e prima al Druso di questa stagione, il 2020 dell’FC Alto Adige. Ad avere la meglio sui bolzanini una Triestina brava ma anche fortunata e abile a sfruttare le circostanze favorevoli, autentica bestia nera per la squadra di Vecchi. Tra il torneo scorso e quello attuale, il club dell’Alabarda è infatti andato a segno ben tre volte su tre contro Fabbri e compagni. Due a uno per gli ospiti il finale del lunch match trasmesso da Sky, con i giuliani capaci di ribaltare il punteggio inizialmente sfavorevole. A dispetto del risultato, i biancorossi altoatesini hanno disputato una gara senz’altro all’altezza della situazione lottando alla pari contro un’avversaria forte e decisa a riscattare il difficile inizio di campionato che ha portato al cambio di allenatore. Di spessore, tra i padroni di casa, la prova di un sontuoso Emanuele Gatto nei panni di direttore d’orchestra. Eccellente anche il grande impegno profuso dalla catena di fascia destra formata da El Kaouakibi e Capitan Tait. In grande scioltezza nella prima metà gara, l’Alto ha un po’ perso mordente dopo il rigore concesso agli ospiti in avvio di ripresa. Vecchi è costretto a rinunciare al solo Curto, che nella trasferta di Verona si è procurato un risentimento ai flessori della coscia sinistra. Nulla di serio per fortuna, l’ex Virtus Verona tornerà al lavoro alla ripresa degli allenamenti. Rispetto al 2-2 del Gavagnin-Nocini, sono quattro le novità dal 1’: tornano il recuperato Vinetot al centro della difesa, E. Gatto in regia, Casiraghi sulla trequarti e Magnaghi davanti. Iniziano di conseguenza dalla panchina Greco, Fink e Rover. Pillon dal canto suo lascia a casa una lunga lista di infortunati: Paulinho, Procacci, Ioime, Struna, Lodi, Gomez e soprattutto Litteri. Il mister della Marca trevigiana conferma per l’occasione 10/11 della formazione che ha battuto (2-1) al Rocco il Perugia: unica eccezione Rapisarda a destra in difesa anziché Tartaglia. Nei 45’ ini ziali le due contendenti fanno molto gioco ma di vere palle gol non se ne vedono, almeno fino a quando i locali sbloccano il risultato. E’ il 26’pt e ad andare a segno è Fischnaller: Casiraghi fa partire Fabbri, il numero 3 lascia partire un cross telecomandato per l’attaccante di Signato che conclude di sinistro al volo appena dentro l’area per l’1-0. Gli altoatesini gestiscono senza particolari difficoltà il vantaggio sino all’intervallo ma in apertura di ripresa arriva a freddo il pari ospite. La difesa di casa incespica, Mensah va giù in area dopo un contatto con Poluzzi e l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri si incarica della trasformazione Granoche, che porta la contesa sull’1-1. I biancorossi sentono inizialmente il colpo poi però si scuotono dal momento di torpore. Casiraghi su punizione e Karic di testa impegnano a fondo Offredi, ma a raddoppiare è l’Alabarda. A quattro giri di lancetta dalla fine Petrella - un altro ex di turno - mette la palla in mezzo per lo scatenato Mensah, che in rovesciata batte Poluzzi e consegna i tre punti in palio alla squadra di Pillon. Negli ultimi otto minuti più recupero va registrato il ritorno in campo di Raphael Odogwu, assente da quasi quattro mesi dopo la ricostruzione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro. A partita conclusa, espulso Malomo per proteste. Si interrompe così sul più bello, dopo nove turni, la lunga serie senza sconfitte della squadra di Vecchi. Nonostante il rovescio odierno, l'Alto resta primo  pari punti col Padova e il Modena, grazie al successo dei canarini proprio sugli euganei. Ora il campionato di serie C si fermerà fino al 10 gennaio, data in cui giocherà a Cesena.

MATCH PREVIEW

L’Alto Adige di Stefano Vecchi scende in campo con il tradizionale 4-3-1-2. Davanti a Poluzzi, El Kaouakibi e Fabbri sono i terzini con Malomo e Vinetot al centro della difesa. E. Gatto detta i tempi a centrocampo, Tait e Beccaro agiscono da mezzala. Quindi Casiraghi trequartista a supportare il tandem offensivo Magnaghi-Fischnaller. Modulo speculare per Giuseppe Pillon e la sua Triestina. Offredi è il portiere, la difesa da destra è formata da Rapisarda, Capela, Lambrughi e Brivio. Poi Giorico in regia, ai suoi fianchi Rizzo e Maracchi. Davanti c’è l’ex Ajax Reda Boultam sottopunta a Granoche e Mensah.


ALTO ADIGE-TRIESTINA 1-2

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Malomo, Vinetot (42’st Turchetta), Fabbri, Tait, E. Gatto, Beccaro (26’st Karic); Casiraghi (26’st Fink); Magnaghi (1’st Rover) Fischnaller (38’st Odogwu).

A disp. Pircher (p), Meneghetti (p), Gigli, Davi, Greco, Polak, Semprini.

Allenatore: Stefano Vecchi.

TRIESTINA (4-3-1-2): Offredi; Rapisarda (38’st Tartaglia), Capela, Lambrughi, Brivio; Rizzo, Giorico, Maracchi (19’st Calvano); Boultam (38’st Petrella); Granoche (44’st Ligi), Mensah.

A disp. Valentini (p), Rossi (p), L. Gatto, Filippini, Butti, Sarno, Palmucci, Cavaliere. 

Allenatore: Giuseppe Pillon.

ARBITRO: Matteo Marcenaro di Genova (Assistenti C. Barone e G. Rinaldi di Roma 1; IV Ufficiale A. Bordin di Bassano del Grappa).
MARCATORI:
26’pt Fischnaller (AA), 2’st sig. Granoche (T), 41’st Mensah (T).

NOTE: Porte chiuse. Parzialmente nuvoloso, giornata fredda (temperatura di 6 gradi), terreno in buone condizioni. Angoli 4-4. Espulso Malomo (AA) dopo il triplice fischio finale per proteste. Ammoniti Mensah, Lambrughi e Giorico (T). Recupero +0’pt, +4’st.



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