E' un Alto Adige che viaggia a vele spiegate, quello che domenica scenderà in Toscana per affrontare un Arezzo ferito e voglioso di riscatto, dopo una prima parte di campionato caratterizzata dal focolaio Covid-19 che ha relegato la compagine granata ai box per diverse settimane. Sono ore turbolente in casa Arezzo, con la società toscana che si è resa protagonista nelle ultime ore di un nuovo ribaltone con protagonisti il direttore generale Riccardo Fabbro, il direttore marketing Fabiano Taliani e l'addetto all'arbitro Edoardo Fabbro, tutti sollevati dai rispettivi incarichi.
Lo stato d'animo è diametralmente opposto in casa Alto Adige, con Tait e compagni che stanno preparando al meglio l'impegno di domenica pomeriggio (calcio d'inizio ore 15:00), consapevoli di affrontare un avversario che non va assolutamente sottovalutato. Mister Stefano Vecchi avrà tutti gli effettivi a disposizione, eccetto Raphael Odogwu, il cui rientro appare sempre più prossimo, mentre restano da valutare le condizioni di Kevin Vinetot, che è in fase di recupero dall'elongazione all'adduttore. Le prestazioni incoraggianti del giovane centrale campano Curto e del granitico Malomo, inducono Vecchi a non forzare il rientro del centrale originario del Guadalupa. Cautela che accresce col fondamentale rientro di Jan Polak, da diverse settimane recuperato a pieno regime.
A centrocampo le alternative non mancano. Le ottime prestazioni in cabina di regia di Emanuele Gatto hanno relegato in panchina il fiore all'occhiello del mercato biancorosso, quel Leandro Greco che ha calcato in passato i campi di Serie A e Champions League, voglioso di tornare quanto prima a dimostrare tutto il suo valore. Domenica per il ruolo di mezzala sono in lizza in tre per due posti, con il soldatino di Salorno Fabian Tait che scalpita per rientrare in campo dal primo minuto e riprendersi la fascia di capitano, che ha perso dopo la positività al Covid-19 riscontrata nelle scorse settimane. Sulla trequarti è certo del posto da titolare Daniele Casiraghi, che in settimana ai microfoni di tuttoC ha espresso la sua piena fedeltà ai colori biancorossi: "Sono contento di essere qui, perché quella altoatesina è una società molto organizzata. La mia speranza è di rimanere a lungo in questo club, farò di tutto per raggiungere risultati importanti sia a livello personale che di squadra".
I dubbi maggiori sono legati al reparto avanzato, che non ha convinto in pieno per brillantezza ed efficacia sotto porta. Emerge sempre più l'assenza di un vero e proprio fromboliere d'attacco, in grado di trafiggere con continuità le difese avversarie. Per caratteristiche né Rover, tantomeno Fischnaller e Turchetta sono in grado di ricoprire il ruolo di prima punta e garantire la doppia cifra in termini di marcature. Sinora Magnaghi e Semprini non hanno dimostrato di essere dotati di quel pedigree da veri attaccanti di peso per la categoria. "Non ci poniamo obiettivi in questa stagione - asserisce Casiraghi - noi pensiamo a preparare al meglio ogni partita poi a fine stagione tireremo le somme di quello che saremo riusciti a fare durante il campionato". In conclusione il principino ex Gubbio svela la ricetta dello splendido momento che sta vivendo la formazione biancorossa: "Abbiamo l'atteggiamento giusto che ci permette di fare bene, senza avere particolari assilli, che ci impediscono di lavorare con la giusta serenità".
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