mercoledì 9 dicembre 2020

ESCLUSIVA BRBZNEWS, GATTO: SE LE ALTRE BIG PERDERANNO PUNTI CI FAREMO TROVARE PRONTI


Capolista a quota 29 punti in condominio col Padova a cinque punti dal giro di boa, l’Alto Adige si è rivelato sin qui una delle formazioni più solide e organizzate dell’intera terza serie. A confermarlo sono numeri importanti come l’invidiabile score di otto vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta in 15 gare disputate, o i soli otto gol al passivo che ne fanno la difesa meno battuta del girone B. Artefice di tutto questo un gruppo di calciatori da cui il Mister Stefano Vecchi sta traendo il meglio, anche sopperendo alle difficoltà scaturite da importanti assenze per infortunio. Tra i migliori elementi a disposizione dell’allenatore bergamasco spicca senz’altro il centrocampista Emanuele Gatto. Originario di Torino, dove ha visto la luce l’11 agosto del ’94, 178 cm di altezza per 72 kg di peso forma, è approdato al club bolzanino nel 2018/19 collezionando complessivamente 34 presenze (22 della passata stagione più le 12 di quella in corso). Prima di approdare in riva all’Isarco, il ventiseienne playmaker biancorosso ha vestito la maglia del del Torino, col quale ha completato la trafila delle giovanile, per poi trasferirsi a Lumezzane, Cuneo, Santarcangelo (il diesse era Paolo Bravo, ndr) e Alessandria. Tra i suoi compagni nella Primavera granata, allora allenata da Moreno Longo, elementi del calibro di Angelo Ogbonna (ex Juventus e West Ham), Antonino Barreca (attuale difensore della Fiorentina) e l’ex Alto Adige Emmanuel Gyasi, ala sinistra dello Spezia. Sulle grandi ambizioni della squadra di Vecchi, il numero 8 non ha il minimo dubbio: “Sappiamo bene di essere un gruppo e una squadra forte, quindi speravamo di essere lì in alto. Però dove possiamo arrivare non lo sappiamo ancora, diciamo che lavoriamo per rimanere lassù più tempo possibile”. Come ti trovi con i tuoi attuali compagni di squadra? “Nel gruppo mi sono integrato molto bene, sia quest’anno che in quello scorso. Spesso, finché era possibile facevamo delle cene di squadra, passiamo comunque molto tempo insieme anche fuori dal campo. Con chi ho legato di più? Se ti devo fare un nome ti faccio quello di Casiraghi col quale condivido molti momenti, siamo anche compagni di stanza in ritiro”. Cosa manca alla tua squadra per giocarsi la promozione alla pari di realtà come Padova o Perugia che hanno giocato a lungo in serie B? “Non lo so cosa manchi. Siamo consapevoli di competere con squadre forti, società importanti. Penso che il nostro compito è quello di farci trovar pronti qualora queste realtà perdessero punti strada facendo punti. Al momento ci stiamo riuscendo”.
Sin qui hai dato il meglio nei panni di playmaker, tanto da competere per un posto da titolare con un calciatore con trascorsi importanti come Greco. Sono le mansioni che prediligi? “Sì mio trovo molto bene ad interpretare quel ruolo, che è quello che ho sempre fatto. In alternativa posso fare anche la mezzala. In base alle necessità della squadra mi faccio trovar pronto”.

INTERVISTA A CURA DELLA REDAZIONE BIANCOROSSIBZNEWS





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