domenica 29 novembre 2020

L'ALTO ADIGE CREA MA NON FINALIZZA, COL PERUGIA IL QUINTO PAREGGIO STAGIONALE


(Gianluca Ricci) -
Arriva un pari, il quinto stagionale per l’Alto Adige, dalla sfida del Druso con il Perugia. Punto guadagnato o due persi? Propendiamo senza dubbio per la prima delle due opzioni, benché nella seconda metà di gara i biancorossi di Vecchi - osando di più - avrebbero potuto far loro l’intera posta in palio. La gara l’hanno fatta i bolzanini, senz’altro più brillanti a mantenere il pallino del gioco (bene Gatto in regia), tuttavia le palle gol più pericolose han portato in gran parte la firma dei Grifoni. In grande evidenza in quest’occasione il portierone di casa Jacky Poluzzi, autore di parate decisive grazie a cui gli altoatesini sono riusciti a raddrizzare una partita messasi subito tutta in salita. E molto bene si sono comportati El Kaouakibi, padrone dell’out di destra impeccabile in tutte e due le fasi ed un Curto sempre più convincente. Sicuro e autorevole, il ragazzo napoletano non ha fatto rimpiangere Vinetot. In affanno invece Fabbri, che nei primi 45’ ha faticato non poco a contenere le scorribande offensive di Elia, e gli attaccanti meno incisivi del solito. Tra gli ospiti sugli scudi, oltre al già citato Elia, Melchiorri e un Angella formato serie A. Due le defezioni in casa altoatesina, il convalescente Odogwu e Vinetot ancora alle prese con un’elongazione all’adduttore. Recuperati invece Polak e Tait, destinati inizialmente alla panchina al pari di Fischnaller. Rispetto a Modena, Vecchi rilancia dal 1’ la catena titolare di sinistra: Fabbri basso e Beccaro alto. Torna titolare anche Rover in attacco in tandem con Magnaghi. In pratica, l’allenatore biancorosso ripropone gli stessi undici uomini protagonisti della rimonta nel secondo tempo della trasferta al Braglia. Tra le conferme Curto al centro della difesa vicino a Malomo e Gatto in mediana, spostato però nella posizione di regista. Negro, Favalli, Konaté e Lunghi sono invece gli assenti per gli umbri, che ritrovano Murano e Bianchimano. Nell’undici di partenza, Caserta arretra Capitan Rosi nel terzetto di difesa, con Elia che va a fare il quinto di destra a centrocampo, in banda a sinistra rientra Crialese, mentre Falzerano affianca Burrai e Sounas in mezzo. Davanti c’è Murano in tandem con Melchiorri. Vivace, equilibrata e ben giocata su entrambi i fronti, quella tra sudtirolesi e umbri è stata una gara dura ma mai scorretta anche nelle sue fasi più concitate. Neanche il tempo di prendere le misure agli avversari, che la truppa di Vecchi si trova già costretta ad inseguire: il cronometro indica 3’ quando Burrai su calcio d’angolo calcia teso al centro dell’area, Murano sale a colpire di testa, Poluzzi devia sul palo e sul pallone si avventa Melchiorri, che da pochi passi non perdona. Melchiorri sfiora il bis al 12’ ma il numero uno locale si supera poi al 28’ al termine di un’azione tra Beccaro, Rover e Karic lo svedese impegna a terra Fulignati. A tre minuti dal riposo pareggia l’Alto Adige. Rosi atterra Rover in area, Cosso non ha dubbi: rigore. Sul dischetto si presenta Casiraghi la cui conclusione è la solita sentenza. Per il Principino di Treviglio è il gol numero quattro in campionato, secondo dagli 11 metri. Due minuti più tardi i bolzanini reclamano un nuovo penalty per un altro intervento falloso, stavolta ai danni di Casiraghi, ma l’arbitro non è dello stesso avviso.  Anzi sventola addirittura il giallo in faccia al numero 17 per simulazione. Si va al riposo sull’1-1. Nella ripresa Gatto e compagni tornano in campo senz’altro più ispirati e decisi a far loro i tre punti. L’iniziativa della squadra di casa è veemente, colleziona corner a pioggia, senza comunque impensierire più di tanto Fulignati. Negli ultimi 20’ iniziano (forse tardivamente) le sostituzioni: entrano Fischnaller e Fink per l’evanescente Magnaghi e Beccaro. Però sino al triplice fischio finale non accade più nulla fuorché una punizione di Burrai bloccata a terra da Poluzzi al 35’st. In classifica l’Alto Adige sale a 26 punti e subisce il sorpasso dal Padova (ora a +2), a segno sulla Vis Pesaro. Per il Grifo è invece quarto posto solitario a quota 23. Domenica prossima, ore 15, il club di Bolzano sarà impegnato ad Arezzo.

MATCH PREVIEW

Stefano Vecchi propone il suo Alto Adige col consueto 4-3-1-2. Poluzzi tra i pali, in difesa El Kaouakibi e Fabbri sono i terzini, Curto e Malomo centrali completano la linea a quattro. La regia è affidata a Gatto, Karic e Beccaro agiscono da mezzala, mentre Casiraghi si sistema a supporto di Rover e Magnaghi. Modulo di gioco collaudato anche per il Perugia, schierato da Fabio Caserta con un 3-5-2. Il portiere è Fulignati poi Rosi, Angella e Monaco formano il terzetto arretrato. A centrocampo Elia e Crialese sulle fasce, Burrai fa il playmaker affiancato da Falzerano e Sounas. Murano e Melchiorri di punta.


ALTO ADIGE-PERUGIA 1-1

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Malomo, Curto, Fabbri; Karic, Gatto, Beccaro (39’st Fink); Casiraghi; Rover, Magnaghi (32’st Fischnaller).

A disp. Meneghetti (p), Pircher (p), Gigli, Turchetta, Davi, Calabrese, Greco, Tait, Polak, Semprini.

Allenatore: Stefano Vecchi.

PERUGIA (3-5-2): Fulignati; Rosi, Angella, Monaco; Elia (28’st Sgarbi), Falzerano (35’st Dragomir), Burrai, Sounas, Crialese; Murano (35’st Bianchimano), Melchiorri (43’st Minesso).

A disp. Baiocco (p), Bocci (p), Moscati, Vanbaleghem, Tozzolo, Cancellotti, Kouan.

Allenatore: Fabio Caserta.

ARBITRO: Francesco Cosso di Reggio Calabria (Assistenti: C. Del Santo Spataru di Siena e S. Lenza di Siena; IV Ufficiale: S. Kumara di Verona).

MARCATORI: 3’pt Melchiorri (P), 41’pt rig. Casiraghi (AA).

NOTE: Porte chiuse. Giornata di sole, terreno in perfette condizioni. Osservato minuto di silenzio in memoria di Diego Armando Maradona. Angoli 8-2 per l’Alto Adige. Ammoniti Casiraghi e Curto (AA); Crialese (P). Recupero +1’pt, +3’st.



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