sabato 7 novembre 2020

A FANO IL PARI E' DI RIGORE, CASIRAGHI al 95' EVITA LA BEFFA AI BIANCOROSSI


(Gianluca Ricci) -
Fa registrare il secondo pareggio consecutivo l’Alto Adige, fermato sull’1-1 esterno dal modesto Fano dopo lo 0-0 casalingo di domenica scorsa con la Sambenedettese. Sul terreno dello Stadio Raffaele Mancini, pur scarseggiando le occasioni da gol sull’uno e l’altro fronte, è accaduto di tutto e di più. A determinare il punteggio finale, i due rigori concessi in pieno recupero dall’arbitro Pashuku di Albano Laziale. Direttore di gara che già in chiusura di primo tempo ne aveva concesso un altro agli ospiti poi fallito da Karic. Più che buona dal punto di vista dell’impegno e della solidità difensiva, la prova dei bolzanini ha lasciato alquanto a desiderare in fase di conclusione, denotando poca lucidità. Certo che, con oltre un tempo in superiorità numerica, sarebbe stato lecito aspettarsi ben altro risultato. In ombra Magnaghi, Rover ha almeno avuto il merito di fare a sportellate per 95’ con gli avversari e tenere la difesa marchigiana in costante attenzione. Importante anche il contributo di Turchetta, subentrato a Fink quasi a metà ripresa e bravo a procurarsi - quando tutto sembrava perso - il rigore dell’1-1. Per il resto, grande sicurezza della diga difensiva Malomo-Vinetot e giocate di qualità da parte di Casiraghi e Greco, schierati nella seconda frazione in sostituzione di Karic e Gatto. L’Alto Adige non può ancora contare sugli infortunati Odogwu, Polak, Fischnaller e Beccaro (gli ultimi due dovrebbero tornare con l’Imolese). In confronto alla sfida casalinga con la Sambenedettese sono due le novità per Mister Stefano Vecchi: nel ruolo di terzino sinistro c’è Davi, in quello di trequartista c’è Capitan Fink. Si accomodano invece in panchina a recuperare energie Fabbri, sempre titolare nelle precedenti 10 gare tra campionato e Coppa, e Casiraghi. Il portiere Viscovo, squalificato, è l’unico indisponibile nel Fano targato Flavio Destro, subentrato ad inizio settimana all’esonerato Alessandrini. In porta torna Meli, per il resto escono dall’undici titolare Monti, Parlati e Baldini a vantaggio di De Vito, Marino e Ferrara. Duro, spigoloso, nervoso (un rosso e quattro gialli in tutto sanzionati dall’arbitro), il confronto ha visto la netta superiorità tecnica dei sudtirolesi, alla quale ha fatto però da contraltare la buona organizzazione tattica data al Fano dalla nuova guida tecnica. Biancorossi a fare la partita e granata intenzionati più che altro a non prenderle, soprattutto a partire dall’episodio di fine primo tempo. Il cronometro segna 43’ quando Bruno, subentrato da nove minuti all’infortunato Zigrossi, stende da dietro Rover in area. Pashuku non tentenna, rigore: sul dischetto va Karic che calcia male e Meli salva il risultato. Nella ripresa, a parte una fuga del marchigiano Barbuti sull’out di destra con conclusione sull’esterno della rete (10’) e un destro dal limite di Turchetta bloccato dal portiere, accade poco o nulla sino ai minuti di recupero. Almeno sino al recupero. Il 45’ è scoccato già da due minuti quando Paolini dopo una fuga sulla destra crossa in mezzo, Sarli lamenta una trattenuta in area e il fischietto laziale concede un rigore a dir poco generoso ai locali. Si incarica di batterlo Parlati che spiazza Poluzzi e regala ai suoi l’insperato vantaggio. Gli uomini di Vecchi danno vita ad un assedio finale alla ricerca del pari e i loro sforzi vengono premiati al 50’: Turchetta subisce fallo in area, anche qui Pashuku indica il dischetto e Casiraghi trasforma con freddezza per il definitivo 1-1, negando agli avversari la prima vittoria stagionale. Non una vittoria certo, ma un risultato comunque dai risvolti positivi per la piega che stava prendendo la gara. L’Alto Adige sale a 16 punti in classifica e nell’infrasettimanale di mercoledì riceverà il Mantova, mentre il Fano relegato a quota 4 proverà a cancellare lo zero nella casella delle vittorie nel derby esterno con la Fermana.

MATCH PREVIEW

Nel 4-3-1-2 biancorosso Stefano Vecchi schiera Poluzzi in porta, El Kaouakibi e Davi sulle corsie, Malomo-Vinetot in mezzo a completare il pacchetto di retroguardia. Poi Gatto è il metronomo,  Tait e Karic mezze ali oltre a Fink trequartista a supporto del tandem Rover-Magnaghi. Flavio Destro oppone un Fano speculare ai bolzanini. Meli a difesa dei pali, Cargnelutti e De Vito sono i terzini, Di Sabatino e Zigrossi i difensori centrali. A centrocampo Amadio detta i tempi, ai suoi fianchi Paolini e Carpani mentre Marino agisce sottopunta alle spalle di Barbuti e Ferrara.


AJ FANO-ALTO ADIGE 1-1

AJ FANO (4-3-1-2): Meli; Cargnelutti, Di Sabatino, Zigrossi (34’pt Bruno), De Vito; Paolini, Amadio (19’st Parlati), Carpani; Marino (34’st Sarli); Ferrara (19’st Said), Barbuti (34’pt Nepi).

A disp. Santarelli (p), Isacco, Baldini, Scimia, Monti, Martella, Rillo.

Allenatore: Flavio Destro.

ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Malomo, Vinetot, Davi (38’st Fabbri); Tait, Gatto (19’st Greco), Karic (9’st Casiraghi); Fink (19’st Turchetta); Rover, Magnaghi (1’st Semprini).

A disp. Meneghetti (p), Pircher (p), Curto, Gigli, Calabrese.

Allenatore: Stefano Vecchi. 

ARBITRO: Eduart Pashuku di Albano Laziale (Assistenti: Lorenzo Poma di Trapani e Francesco Cortese di Palermo; IV Ufficiale: William Villa di Rimini).

MARCATORI: 47’st rig. Parlati (F), 50’st rig. Casiraghi (AA).

NOTE: Gara disputata a porte chiuse. Angoli 7-1 per l’Alto Adige. Espulso Bruno (F) al 43’pt. Ammoniti Paolini (F); Magnaghi, Karic, Davi e Tait (A). Recupero +4’pt, +6’st.

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