(Gianluca Ricci) – Exploit esterno dell’Alto Adige, a segno al Pierluigi Penzo di Venezia ai danni dei malcapitati arancioneroverdi di Paolo Vanoli. Finale 1-0, in virtù della rete realizzata al 28’st dal capitano e bandiera Fabian Tait, alla sua seconda rete stagionale nel campionato cadetto. Solidi e compatti in difesa, dove Masiello non ha concesso nulla al temuto Pohjanpalo, ben organizzati a centrocampo (bene Belardinelli), i bolzanini hanno creato poco sul piano delle palle-gol ma – a differenza di altre volte – son stati capaci di far fruttare al meglio le poche capitategli. Deludente di contro la prova del Venezia: molto possesso palla e null’altro. Soprattutto, grosse difficoltà a trovare sbocchi per gli attaccanti. Tra i pochi ad emergere dalla mediocrità generale i soli Ceppitelli e Jajalo, elementi abituati a calcare ben altre platee. Due i calciatori indisponibili oggi nelle fila dell’Alto Adige: il lungodegente Davi (ormai prossimo al rientro) e l’innesto invernale Lunetta, quest’ultimo alle prese con una contusione al ginocchio rimediata nella rifinitura pre Brescia. Non convocato D’Orazio, per il quale si sta cercando una sistemazione in quest’ultimo scorcio di mercato. Due i cambi rispetto alla vittoria con le rondinelle: escono dall’XI di partenza Siega e Casiraghi a vantaggio di De Col e Odogwu. Inizialmente in panchina Fiordilino, l’ex di turno, ufficializzato giovedi scorso. Anche Paolo Vanoli, tecnico del Venezia, deve rinunciare a due pedine: Cheryshev e Modolo, entrambi infortunati. Fuori inoltre Wisniewski, in procinto di trasferirsi allo Spezia. Tre le novità dall’inizio in confronto al ko di Genova: il nuovo acquisto Jajalo (all’esordio da titolare), Johnsen e Novakovich rispettivamente al posto di Tessmann, Haps e Pierini. Si parte dopo lunga attesa per una voragine provocata dall'impianto d'irrigazione ed è scoppiettante l'avvio della compagine arancioneroverde, che prova a fare la partita, costringendo gli ospiti a giocare di rimessa. La verve dei locali si esaurisce tuttavia in una decina di minuti appena, tanto che gli ospiti al 17’pt già confezionano una prima occasione: cross da destra di De Col, Joronen smanaccia e Svoboda è lesto sradicare la sfera dai piedi di Casiraghi pronto a calciare a rete. Al 22’pt Pohjanpalo di testa manda alle stelle, poi due giri di lancetta più avanti l’Alto Adige protesta per un tocco di braccio di Jajalo in area, l’arbitro però lascia proseguire. Prima del riposo Vanoli deve già effettuare una sostituzione con Pierini che rileva Novakovich, ferito al sopracciglio in un contrasto fortuito con De Col. Si esaurisce così un primo tempo complessivamente privo di emozioni. In apertura di ripresa primi cambi anche per Bisoli: dentro Siega e Mazzocchi per gli inconcludenti De Col e Rover, l’ex Ternana si sistema al fianco di Odogwu in un classico 4-4-2. Al 9’st bussa di nuovo la formazione bolzanina: punizione centrale dal limite di Casiraghi tra le braccia del portiere. Poi più nulla fino al 28’st quando Bisoli fa esordire Fiordilino e inserisce anche Marconi, fuori Casiraghi e Odogwu. Un minuto più tardi l’Alto Adige passa: traversone dalla mancina di Siega, sponda in area del nuovo entrato Marconi alla volta di capitan Tait che scarica di destro a rete battendo Joronen. Biancorossi avanti 1-0. In pieno recupero grossa chance per Pohjanpalo, il cui destro al volo tuttavia finisce altissimo. Trascorsi 4’ di recupero cala il sipario e l’Alto Adige può godersi la sua vittoria numero nove in campionato, seconda di fila, mentre i lagunari incassano da par loro il terzo stop in quattro gare. In classifica gli uomini di Bisoli salgono a quota 32, consolidando il quinto posto solitario a -1 dal Bari quarto. Ferma a 20 punti la squadra di Vanoli, penultima in coabitazione col Perugia. Sabato prossimo alle 14, terza di ritorno, in calendario Alto Adige-Reggina e Venezia-Cittadella.
MATCH PREVIEW
Pierpaolo Bisoli vara un Alto Adige col 4-4-1-1: Poluzzi in porta, retroguardia dalla destra Curto-Zaro-Masiello-Celli; a centrocampo e nel medesimo ordine De Col, Tait, Belardinelli e Casiraghi; in attacco Rover qualche metro dietro Odogwu. Paolo Vanoli oppone un Venezia col 3-5-2: tra i legni Joronen, protetto dalla difesa a tre formata da Svoboda, Ceppitelli e Ceccaroni; sulla mediana Zampano a destra e Johnsen a sinistra sono i quinti, Jajalo il regista, Crnigoj e Busio gli interni; coppia offensiva Pohjanpalo-Novakovich.
IL TABELLINO
VENEZIA-ALTO ADIGE 0-1
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Svoboda, Ceppitelli, Ceccaroni; Zampano, Crnigoj (35’st Haps), Jajalo (20’st Tessmann), Busio, Johnsen (35’t Enem); Pohjanpalo, Novakovich (43’pt Pierini).
A disp. Mäenpää (p), Bertinato (p), Candela, Ullmann, Andersen, St Clair, Busato.
Allenatore: Paolo Vanoli.
ALTO ADIGE (4-4-1-1): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col (1’st Siega), Tait, Belardinelli, Casiraghi (28’st Fiordilino); Rover (1’st Mazzocchi); Odogwu (28’st Marconi).
A disp. Minelli (p), Berra, Vinetot, Carretta, Shaka Mawuli, Pompetti, Giorgini, Schiavone.
Allenatore: Pierpaolo Bisoli.
ARBITRO: Matteo Gariglio di Pinerolo.
ASSISTENTI: Vittorio Gioia di Nola e Claudio Barone di Roma1.
IV UFFICIALE: Carlo Rinaldi di Bassano di Grappa.
VAR: Antonio Giua di Olbia.
AVAR: Domenico Rocca di Catanzaro.
MARCATORI: 28’st Tait.
AMMONITI: Ceppitelli (V); Rover e Casiraghi (AA).
NOTE: Spettatori 2722, circa 70 i tifosi ospiti. Cielo poco nuvoloso, temperatura di 7°C, terreno in cattive condizioni. Angoli 2-2 (1-1). Partita iniziata con 33’ di ritardo per sistemare una voragine sul rettangolo verde, causata dalla rottura di una tubatura.
RECUPERO: +3’pt, +4’st.
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