domenica 27 febbraio 2022

L'ALTO NON C'E' E AL GARILLI VINCE IL PIACENZA, TERMINA L'IMBATTIBILITA' BIANCOROSSA


(Gianluca Ricci) – 
Cade al Leonardo Garilli di Piacenza l’imbattibilità in campionato del Piacenza, battuto di misura dai biancorossi d’Emilia. Impacciati, fermi sulle gambe e con poche idee, i bolzanini si arrendono alla squadra di Scazzola, tornata a vincere dopo tre sconfitte consecutive. A decidere il match (finale 1-0) un colpo di testa di Rabbi – uno dei migliori oltre al compagno di reparto Dubickas – tre minuti oltre la mezzora del primo tempo. Un po’ in ombra tutti gli uomini della Banda Javorcic, con la sola eccezione dell’inesauribile Broh. Tra gli ospiti, Ivan Javorcic lascia a Bolzano Davi (elongazione all’adduttore della coscia sinistra) e Casiraghi (squalificato). In extremis out anche Beccaro, ancora sofferente per un colpo subito nel derby (va in tribuna). Tornano però  Malomo, Vinetot e Moscati, tutti recuperati e destinati almeno inizialmente alla panchina. Dal 1’, a differenza di altre volte, il tecnico nato a Spalato accantona il turnover: rispetto al successo di mercoledi a Trento esce dal lineup d’avvio il solo Galuppini, sostituito da Voltan. Confermato Rover, match-winner del derby. I padroni di casa non possono invece contare sugli infortunati Stucchi, Cosenza e Corbari oltre allo squalificato Cesarini. Due i cambi di Mister Cristiano Scazzola in confronto alla sconfitta nell’infrasettimanale casalingo con la Triestina: tra i pali anziché Pratelli debutta il classe 2000 Nicola Tintori, arrivato sulla Via Emilia a gennaio dalla Pro Vercelli, in attacco il lituano Dubickas  prende il posto di Cesarini. 
Nel primo tempo i ritmi dell’Alto Adige sono più compassati del solito, probabilmente accusando un po’ di stanchezza in seguito ai molti impegni ravvicinati. Tuttavia, grazie ad un’eccellente organizzazione di gioco, gli ospiti iniziano a prendere le misure agli avversari e al 13’ – sugli sviluppi di un corner di Voltan da destra – Zaro incorna e il pallone termina fuori di poco. Reagiscono i padroni di casa che, fallita una grossa occasione con Munari al 24’, al minuto 33 passano addirittura a condurre. Curto sulla trequarti pasticcia calciando una punizione, l’arbitro come da regolamento inverte la battuta, sugli sviluppi della stessa Parisi pennella un preciso cross per la testa di Rabbi, che anticipa Zaro e Poluzzi mettendo in rete per l’1-0 del Piace. E’ la seconda volta in campionato che la capolista si trova a dover inseguire: era già accaduto il 4.9.2021 nella trasferta con l’Albinoleffe (poi finita sull’1-1). Settima rete, quella realizzata da Rabbi, subita dai bolzanini nel torneo. Poco prima del riposo Fabbri recupera palla sulla trequarti, serve Voltan che con il destro conclude in prossimità del palo lontano, Tintori devia in angolo ma l’arbitro non lo fa battere e manda le squadre negli spogliatoi. All’intervallo si va sull’1-0 per la squadra di Scazzola, poi al rientro sul terreno di gioco Javorcic toglie Gatto (già ammonito) e l’evanescente Odogwu a vantaggio di Galuppini e De Marchi. Dal 4-3-2-1 di partenza, l’Alto Adige passa ad un più aggressivo 4-3-3 dopodiché entra anche H’Maidat per Voltan e il modulo si trasforma ancora in un 4-2-3-1 (Tait, Galuppini e Rover sotto De Marchi). Col trascorrere dei minuti gli ospiti prendono campo riversandosi nell’area difensiva piacentina, senza però rendersi realmente pericolosi se si eccettua una girata al volo di De Marchi al 10’st e un tiro di Rover al quarto d’ora, entrambi senza fortuna. L’allenatore dell’Alto Adige nel terzo slot di sostituzioni inserisce anche una punta esterna (Fischnaller) al posto di un terzino (Fabbri),  tentando il tutto per tutto. Saltano gli schemi, Tait al 46’st di testa impegna a fondo Tintori ma il portiere di casa salva il risultato. Trascorsi 4’ di recupero l’arbitro decreta la fine e il team bolzanino incassa il primo kappaò in campionato dopo 21 vittorie e otto pareggi. Ora il vantaggio della capolista (ferma a quota 70) sul Padova secondo, a segno in casa con la Pro Sesto, si è ridotto a sette lunghezze. Domenica prossima la truppa di Javorcic cercherà un immediato riscatto in casa col Mantova, ma prima dovrà affrontare (mercoledi pomeriggio sempre al Druso) la Fidelis Andria nell’ininfluente retour-match della semifinale di Coppa (andata 4-0 per i biancorossi).

MATCH PREVIEW

Solito 4-3-2-1 per l’Alto Adige al Leonardo Garilli. A guardia dei pali Poluzzi, a destra De Col e a sinistra Fabbri esterni bassi, Zaro-Curto centrali difensivi; Gatto disegna le geometrie a centrocampo affiancato da Tait e Broh, poi Rover e Voltan a ridosso di Odogwu. Il Piacenza si schiera con un  4-4-2: davanti a Tintori, i quattro difensori da destra sono Parisi, Nava, Marchi e Giordano. Munari è l’esterno destro a centrocampo, nel mezzo giocano Castiglia e Suljic, in attacco tandem Dubickas-Rabbi. 



PIACENZA-ALTO ADIGE 1-0

PIACENZA (4-4-2): Tintori; Parisi, Nava, Marchi, Giordano; Munari (43’st Rillo), Castiglia, Suljic, Gonzi; Dubickas (31’st Rossi), Rabbi (17’st Raicevic).

A disp. Pratelli (p), Galletti (p), Tafa, Lamesta, Armini, Ruiz.

Allenatore: Cristiano Scazzola.

ALTO ADIGE (4-3-2-1): Poluzzi; De Col, Zaro, Curto, Fabbri (29’st Fischnaller); Tait, Gatto (1’st Galuppini), Broh; Rover, Voltan (12’st H’Maidat); Odogwu (1’st De March).

A disp. Meli (p), Dregan (p), Vinetot, Malomo, Fink, Shaka-Mawuli, Moscati, Heinz, H’Maidat.

Allenatore: Ivan Javorcic.

ARBITRO: Michele Di Cairano di Ariano Irpino (Assistenti T. Trasciatti di Foligno e F. Valente di Roma 2; IV Ufficiale M. Gangi di Enna).

MARCATORI: 33’pt Rabbi (P).
AMMONITI: 
Nava, Giordano e Raicevic (P); Gatto (AA).
NOTE:
 Spettatori 1556 (una cinquantina nel settore ospiti). Angoli 2-2 (2-2). Sole, temperatura di 11°C, terreno in buone condizioni. Recupero +1’pt, +0’st. La partita, come disposto dalla FIGC in tutti i campionati nazionali, è iniziata con 5’ di ritardo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla guerra in Ucraina.



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