giovedì 21 gennaio 2021

ESCLUSIVA BRBZNEWS, FINK: AVVERSARIE FORTISSIME MA NON CI NASCONDIAMO


Sono molteplici i motivi di soddisfazione per l’affermazione casalinga sulla Vis Pesaro (1-0), che ha permesso all’Alto Adige di completare il giro di boa della stagione al comando solitario del girone B. Tra le note maggiormente positive della gara del Druso, il gol-partita siglato all’8’ della ripresa dal capitano Hannes Fink, schierato per l’occasione trequartista titolare in luogo di Casiraghi: una zampata di destro ravvicinata imbeccato da un cross di Fabbri da sinistra. Sempre reti pesanti quelle firmate dal 31enne originario di Bolzano insomma, come era già accaduto lo scorso 17 ottobre nella trasferta di Salò (1-0) e, andando indietro nel tempo, il 23 settembre 2018 con identico punteggio nella trasferta di Ravenna. Proprio la marcatura nella trasferta in Romagna, prima del torneo in corso, era stata l’ultima del numero 10 in campionato. Una lungo digiuno di ben due anni, lasso di tempo in cui Fink ha dovuto risalire la china a causa di un fastidioso infortunio al tendine d’Achille che lo ha tenuto ai margini praticamente in tutto il 2019/20. Ben 15 anni con la maglia dell’Alto Adige come seconda pelle, 272 presenze e 15 reti in tutto da allora, commenta così la sua ottima prova contro la Vis Pesaro: Son tornato titolare e chiaramente son contento anche per essere riuscito a fare gol. Sono tornato protagonista per quelli che ci guardano, perché poi resto convinto che un giocatore si deve sentire sempre importante e protagonista, anche quando gioca due o dieci minuti. Anche perché sennò perdi motivazioni e io non le ho mai perse. Mi sento bene in questo gruppo, sento tantissimo la stima dei miei compagni e dello staff. Tutti quanti noi dobbiamo mettere il successo della squadra davanti al nostro personale, perché poi quello che conta per i singoli è il successo di squadra”. 

Per gran parte della tua carriera di centrocampista hai fatto il centrale, tuttavia contro i marchigiani ti sei espresso al top come trequartista: tra i due ruoli, quale senti ti sia più congeniale? “Negli ultimi anni ho giocato più a centrocampo. Da giovane facevo spesso anche il trequartista, poi quest’anno praticamente tutte le partite che ho giocato dall’inizio, ma anche spesso quando sono entrato a gara in corso, sono state da trequartista. Mi ci son messo un po’ anche per prender confidenza col ruolo perché è diverso, spesso giochi spalle alla porta. Sinceramente comunque ora mi trovo molto bene e mi metto a disposizione del Mister. Non è un problema per me in che ruolo mi schiera”. 

Protagonista assoluto sul campo, il club bolzanino si sta proponendo anche come un a delle regine indiscusse della finestra invernale del calciomercato: gli attaccanti Mattia Marchi e Davide Voltan già ufficializzati, altri due probabilmente ancora da annunciare. Pensi che si sia colmato il gap da superpotenze quali il Padova? “Ha fatto un mercato importante il nostro Direttore (Paolo Bravo, ndi). Penso che comunque sulla carta il Padova soprattutto sia più forte di noi come organico, il Modena poi ha un’ottima squadra e gioca soprattutto molto bene. Però poi è il campo a parlare, ci sono le motivazioni che spesso possono decidere dei campionati. Penso che anche come qualità della rosa siamo dietro, seppure non di tanto”. 

Paolo Zanetti, attuale allenatore del Venezia in serie B che vi ha guidato dal 2017 al 2019 centrando i playoff, ha dichiarato nei giorni scorsi che quello attuale è l’Alto Adige più forte di sempre. Condividi quest’affermazione del tecnico di Valdagno? “Sono assolutamente d’accordo col Mister Zanetti, perché la qualità della rosa è importante. Sia per i giocatori che sono arrivati ultimamente, tutti calciatori forti, ma anche perché quelli che son qua da più anni penso abbiano aumentato il loro livello. Stanno lavorando tutti molto bene e si vede in campo. Pendiamo per esempio Fabian Tait che ha fatto un passo in avanti incredibile e come lui tanti altri. Perciò tutti quanti hanno alzato un po’ il livello e si vede che il Direttore è stato molto bravo a buttare dentro giocatori forti e soprattutto persone che qua ci stanno benissimo”. 

Ben 37 i punti messi in cascina dai biancorossi in 19 partite, frutto di dieci vittorie, sette pareggi e due sole sconfitte. Lecito sognare per i tifosi bolzanini? “Si - conclude Hannes Fink - penso che assolutamente si possa sognare, ma più che un sogno per noi è diventato un obiettivo. Il campo nel girone d’andata ha detto questo e ce la stiamo giocando, poi lo sappiamo anche noi che è molto difficile raggiungere questo obiettivo. Tuttavia sicuramente non ci nascondiamo perché ci proveremo fino alla fine con tutte le forze”.

INTERVISTA A CURA DELLA REDAZIONE BRBZNEWS



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