mercoledì 2 giugno 2021

L'ALTO VINCE IN PIENO RECUPERO, MA IN SEMIFINALE VA L'AVELLINO


(Gianluca Ricci) -
Inutile vittoria dell’Alto Adige, che s’impone di misura sull’Avellino nel ritorno dei quarti dei playoff ma questo non gli basta per ribaltare lo 0-2 esterno dell’andata. Uno a zero il finale del confronto del Druso, in virtù del calcio di rigore trasformato da Casiraghi al 53’ della ripresa. Diciassettesima rete stagionale del Principino bergamasco. I biancorossi di Vecchi, nel corso della gara - giocata davanti a quasi 700 tifosi - non sono riusciti a sfruttare la superiorità numerica a proprio favore, scaturita dall’espulsione dell’irpino Aloi (somma di ammonizioni) trascorsi appena 27’ di gioco. Nei 60’ con l’uomo in più, la squadra di Vecchi ha attaccato, creando anche qualche nitida palla-gol, senza però riuscire a sbloccare il punteggio in tempo per tentare di costruire una rimonta. Tre gli assenti tra i padroni di casa, tutti fermati dal Giudice Sportivo: El Kaouakibi, Tait e Marchi. Poi nel warm-up prepartita si fa male Gatto, squalificato all’andata, che avrebbe dovuto far parte della formazione titolare. Vecchi rispetto a domenica cambia due centrocampisti su tre: dentro Fink e Beccaro al posto di Greco e Tait. Confermato al contrario in extremis Karic, rientrato nell’undici di partenza proprio in seguito all’infortunio occorso all’ex Toro. Novità anche in attacco con Casiraghi e Fischnaller dall’inizio a scapito di Rover e Odogwu. Tra gli ospiti, Braglia non ha Laezza (una giornata di squalifica), ma ritrova Baraye out in gara1 per lo stesso motivo. Nel lineup d’avvio Ciancio scala in difesa, Rizzo è il quinto di destra, in avanti Santaniello rileva Fella. Un vero bollettino di guerra la lista dei diffidati, ben otto per parte: Poluzzi, Morelli, Curto, Polak, Greco, Karic, Fink e Vecchi sul fronte biancorosso; Ciancio, Dossena, Illanes, Aloi, Carriero, Fella, De Francesco e Braglia su quello biancoverde. Inizia il match e l’iniziativa dei locali è subito vivace e propositiva. La potenziale svolta al 27’ quando l’arbitro Di Graci sventola il secondo giallo, e quindi il rosso, ad Aloi dopo averlo già graziato qualche istante prima. In inferiorità numerica Braglia, allenatore dell’Avellino, sacrifica una punta (Santaniello) inserendo un centrocampista (De Francesco) con l’intenzione di riequilibrare tatticamente i suoi. L’Alto Adige si lancia alla ricerca del gol e al 36’ Voltan impegna Forte con un tiro a giro dal limite ma  il portiere biancoverde blocca a terra. Tre minuti più avanti l’attaccante d’origine veneta pennella un cross dalla destra, Fischnaller conclude di testa ma Forte si supera ancora smanacciando il pallone. E’ questa l’occasione più pericolosa dei bolzanini nel corso del primo tempo. Nella ripresa la contesa è sempre intensa, i nervi sono a fior di pelle, tuttavia l’arbitro con un’oculata gestione dei cartellini riesce a tenere le redini del match. Vecchi modifica qualcosa nella sua formazione, inserendo via via dalla panchina quanti più elementi offensivi possibile. L’Alto Adige continua ad attaccare, l’Avellino si difende ma non cambia nulla sino al 9’ di recupero quando De Francesco stende il nuovo entrato Rover in area. Di Graci indica il dischetto, dove va Casiraghi e trasforma per l’1-0 altoatesino. Ma è troppo tardi, a volare in semifinale (contro il Padova) è l’Avellino. A Fischnaller e compagni non resta che la magra consolazione di congedarsi a testa alta da un’annata che li ha comunque visti grandi protagonisti.

MATCH PREVIEW

Nel 4-3-2-1 dell’Alto Adige, Vecchi presenta dal 1’ Poluzzi in porta, Morelli basso a destra, Curto e Vinetot nel mezzo, Fabbri sulla mancina. Fink disegna le geometrie a centrocampo, ai suoi fianchi Karic e Beccaro mezze ali, poi Casiraghi e Voltan trequartisti ad ispirare Fischnaller unica punta. Piero Braglia e il suo Avellino salgono invece al Druso con il tradizionale 3-5-2: Forte a difesa dei pali poi Ciancio, Dossena e Illanes sono i tre centrali difensivi. Rizzo fa l’esterno alto a destra, Tito il quinto a sinistra, in regia c’è Aloi con Carriero e D’Angelo interni. In attacco tandem Santaniello-Maniero


ALTO ADIGE-AVELLINO 1-0

ALTO ADIGE (4-3-2-1): Poluzzi; Morelli, Curto, Vinetot (35’st Magnaghi), Fabbri (35’st Davi); Karic (9’st Greco), Fink (20’st Rover), Beccaro (1’st Odogwu); Casiraghi, Voltan; Fischnaller.

A disp. Meneghetti (p), Pircher (p), Gatto, Malomo, Polak.

Allenatore: Stefano Vecchi.

AVELLINO (3-5-2): Forte; Ciancio, Dossena, Illanes; Rizzo (40’st Adamo), Carriero (40’st Miceli), Aloi, D’Angelo, Tito; Santaniello (30’pt De Francesco), Maniero (28’st Bernardotto).

A disp. Pane (p), Leoni (p), M. Silvestri, Fella, Errico, Rocchi, L. Silvestri.

Allenatore: Piero Braglia.

ARBITRO: Alessandro Di Graci di Como (Assistenti M. Ceccon di Lovere e C. Cataldo di Bergamo; IV Ufficiale L. Zufferli di Udine).

MARCATORE: 53’st rig. Casiraghi.

NOTE: Spettatori 675 (massimo consentito dalle nuove disposizoni in base alla capienza del Druso), di cui 136 ospiti. Prima della partita premiati Fink e Fabbri rispettivamente per 300 e 100 presenze in biancorosso. Angoli 10-1. Espulso Aloi (AV) al 27’pt per doppio cartellino giallo. Ammoniti Curto, Voltan, Greco e Vinetot (AA); Forte, Illanes e Adamo (AV). Recupero +2’pt, +6’st.



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