sabato 4 luglio 2020

CONFERENZA STAMPA PRE-PARTITA STEFANO VECCHI: "NON DOBBIAMO PENSARE CHE CI BASTA IL PAREGGIO"

FC Südtirol - Alto Adige intervista al Mister Stefano Vecchi -
Nella giornata di ieri, presso l'FCS Center di Maso Ronco in diretta sui canali social della società biancorossa, si è svolta a partire dalle ore 16.30 la conferenza stampa con mister Stefano Vecchi. Intervista che anticipa la partita playoff tra Alto Adige e Triestina. Nel rispetto dei protocolli anti Covid-19, la conferenza stampa si è svolta in presenza del solo responsabile ufficio stampa dell'Alto Adige Daniele Magagnin, che ha fatto da tramite alle domande poste dal nostro blog e dai colleghi della carta stampata. Di seguito l'intervista al mister Stefano Vecchi:

Quali sono le maggiori difficoltà nel tornare a giocare dopo quattro mesi e soprattutto quali sono le complessità che possono derivare dal giocarsi il tutto per tutto in novanta minuti?
Il giocarsi tutto nei novanta minuti non rappresenta una novità assoluta, anche gli anni passati è stato così durante i playoff. Chiaramente giocare dopo quattro mesi senza aver mai potuto fare una partita ufficiale tanto meno un'amichevole come accade invece ad inizio campionato, è qualcosa di un po' anomalo, che però vale sia per noi che per tutte le altre squadre impegnate nella lotteria dei playoff.

Si gioca in uno stadio a voi "sconosciuto", segnatamente a Bressanone. Quanto può incidere il giocare lontano dal Druso?
Il non giocare al Druso sicuramente potrà incidere. Nella nostra casa di Bolzano eravamo abituati al terreno di gioco, alle misure del campo e via discorrendo. Incide sicuramente molto di più, il fatto di non avere il nostro pubblico. Il fattore positivo è che quantomeno riusciamo a rimanere su un campo di Provincia, senza dover emigrare altrove al di fuori del nostro territorio.

La Triestina è squadra di qualità ed esperienza. In questi casi quanto conta avere giocatori di mestiere in rosa?
Conta sempre, ma bisognerà trovare il giusto equilibrio tra esperienza e dinamismo. Con le temperature estive dovremo essere in grado di abbinare malizia ed esperienza, a giocatori che abbiano la gamba buona per poter reggere i ritmi fino al novantesimo. 

Come è la situazione dell'infermeria biancorossa?
Abbiamo un problema con Petrella, per il quale valuteremo nelle prossime ore se rischiarlo o meno per la partita contro la Triestina. Casiraghi e Mazzocchi sono reduci da acciacchi fisici, ma si sono allenati tutta la settimana in gruppo e sicuramente saranno a disposizione, quantomeno in panchina per uno spezzone di partita.

Quali sensazioni hai per i playoff e come arriva la squadra a questa partita?
La squadra arriva bene a questo appuntamento, i ragazzi sono professionisti seri e si è formato in questa stagione un buon gruppo. Avevano voglia di tornare al campo qualche mese fa, rispettando tutti i protocolli sanitari del caso per riprendere ad allenarsi assieme e adesso dobbiamo mettere in campo tutta questa voglia per cercare di fare risultato.

La Triestina che avversario è?
E' una squadra forte, partita con grandi ambizioni ad inizio stagione. Poi ha incontrato delle difficoltà, ma nel corso del mercato di gennaio ha inserito in rosa giocatori di grande qualità come Lodi e Sarno. La Triestina è risaputo che ambisce al salto di categoria. Noi siamo felici di avere il vantaggio del campo e dei due risultati su tre a disposizione per passare il turno, ma sappiamo benissimo che nella realtà dei fatti non c'è tutta questa differenza tra le due squadre emersa in classifica.

Vi reputate favoriti per il fatto di giocare in casa con due risultati su tre a disposizione?
Quello sicuramente, però non deve essere un modo di interpretare la partita sbagliato. Se pensiamo di entrare in campo e gestire il risultato, noi non siamo capaci. Noi dobbiamo sempre giocare a mille allora per novantacinque minuti, perché non abbiamo la malizia e l'esperienza necessaria per pensare solamente a gestire un risultato di pareggio.

In campionato la squadra ha faticato contro le big. Come pensi di invertire il trend?
La squadra ha lavorato duramente per arrivare pronta. Con la Triestina stessa all'andata abbiamo perso al 94° minuto, dobbiamo semplicemente cercare di evitare errori nel corso della partita.

Obiettivo per questi playoff?
Vincere, altrimenti non saremo qua a giocarci i playoff. Poi va considerato che ci sono società che partono con ambizioni più esplicite delle nostre, però siamo qua anche noi e ci proveremo a giocare le nostre carte. C'è da ringraziare la società che ha fatto di tutto per permetterci di disputare questi playoff così particolari, mettendoci nelle condizioni di giocare ancora.

Appare la partita del Catania, tutte le altre sfide playoff sinora disputate, si sono concluse con il risultato di 0-0. Cosa può significare questo dato statistico?
Speriamo (ndr, affermazione accompagnata da una risata). Non possiamo giocare per lo 0-0 ripeto, dobbiamo solo pensare alla nostra partita e cercare di dare il massimo. La Triestina è un'avversaria che ci può mettere in difficoltà, per tanto dovremo pensare all'avversario e il risultato lo guarderemo solo a partita ultimata.

Hai già pensato al modulo tattico?
Noi siamo una squadra che ha delle caratteristiche ben precise. Durante l'anno abbiamo lavorato su un paio di soluzioni tattiche e continueremo in questo senso.

Il nodo portiere è già stato sciolto?
Uno di sicuro andrà in porta. Scherzi a parte, abbiamo ancora un paio di giorni davanti a noi di lavoro. Sia Taliento che Cucchietti sono ragazzi che hanno dimostrato le loro capacità ed il loro valore. Cucchietti avevamo deciso di cambiarlo perché aveva perso un po' di fiducia durante la stagione, ma sono entrambi portieri di buona qualità.

Dopo la lunga sosta forzata hai dovuto più lavorare sulla testa o sul fisico?
Per forza di cose all'inizio sul fisico, date le limitazioni che c'erano. Sulla testa non c'è tanto da lavorare, perché c'è grande voglia di tornare ad assaporare il campo. Mi auguro anche che ci sia l'istinto e la predisposizione a far fatica da parte dei ragazzi.

Fabris e Gasperi sono arrivati in corso d'anno per rimpinguare la rosa. Quale è la loro condizione?
Stanno entrambi abbastanza bene. Fabris si è costantemente allenato con la squadra, sin dalla ripresa, mentre Gasperi sta facendo un po' più di fatica, in quanto è stato fermo ai box parecchi mesi e soffre fisicamente i postumi dell'operazione. Entrambi sono arruolabili e dovesse esserci la necessità, possono scendere in campo qualche minuto.

Un saluto ai sostenitori che per forza di cose ci dovranno seguire a distanza...
Ci seguiranno dalla tv, speriamo di farli contenti e di riuscire a passare questo turno. Sono presenti e vicini a noi, li incontriamo e sappiamo di avere il loro supporto. Purtroppo bisogna stare a questo compromesso, speriamo che prossimamente possano riaprire quantomeno parzialmente lo stadio, anche perché senza la passione del pubblico il gioco del calcio è limitato.

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