giovedì 8 giugno 2023

PAGELLONE DI FINE STAGIONE: SQUADRA DA 10. ECCO I VOTI

 


Cala il sipario sulla prima stagione in Serie B della storia dell'Alto Adige. E' tempo di tracciare un bilancio della stagione 2022/23, che passerà agli annali come un'annata storica per i colori biancorossi, la prima di sempre in Serie B, culminata con il raggiungimento della semifinale play-off. Questi i voti alla squadra biancorossa:

Portieri:

Poluzzi (voto 10): il trentacinquenne portiere bolognese si è confermato tra i migliori estremi difensori del campionato anche nel campionato di Serie B. Una garanzia per la squadra e per tutto l'ambiente biancorosso. Votato come miglior giocatore dell'anno dai tifosi, è stato uno dei principali protagonisti dei due filotti di dodici partite consecutive senza sconfitte. Fornisce un grande contributo alla causa, blindando la porta biancorossa in ben quindici occasioni. Trentaquattro le reti complessivamente subite in campionato. Niente male.

Minelli (s.v.): vice del sempre presente Poluzzi, non ha avuto modo di dar lustro alle sue abilità.

Difensori:

Berra (voto 6,5): un inizio campionato solido dal parte del terzino ex Pisa, impiegato dapprima nella posizione d'origine a destra e all'occorrenza fatto emigrare sull'out sinistro. Con l'impiego costante di Curto a destra e l'inserimento di Celli a sinistra, perde gradualmente posizioni sino a finire ai margini della rosa. Qualcosa deve essersi inceppato, ma cosa?

Celli (voto 8): arriva in punta di piedi nel mercato di gennaio, presentandosi come esubero di una Ternana invischiata in piena zona play-out. Si prende sin da subito il posto da titolare con autorità, mollandolo solamente per infortunio, integrandosi al meglio nel collaudato impianto difensivo biancorosso. Il ds Bravo è al lavoro per l'acquisto a titolo definitivo.

Curto (voto 8,5): la stagione della consacrazione per il difensore napoletano classe '99. Dapprima centrale di difesa, in corso d'anno viene reinventato da Bisoli come terzino di posizione. Trova due volte la via della rete contro Perugia, e soprattutto con l'eurogol contro la Ternana. Unico neo, le due evitabili espulsioni. Peccato di gioventù.

Davi (voto 6): stagione travagliata per il terzino sinistro bolzanino. Tanti infortuni lo hanno frenato nel momento in cui sembrava potesse spiccare il volo, anche in serie cadetta.

De Col (voto 8,5): sul piede di partenza in estate, "Pippo" sfoggia prestazioni di una costanza incredibile e trova, contro il Frosinone capolista, la prima rete in serie cadetta dopo oltre 200 partite disputate. Schierato praticamente in ogni zona del campo da mister Bisoli, funge da splendido jolly, macinando chilometri su chilometri lungo entrambe le fasce.

Giorgini (s.v.): arrivato a titolo definitivo dal Latina nel mercato di gennaio, non trova mai spazio in campo. Dalla sua, la giovane età e un contratto lungo (fino a giugno 2026) per dimostrare tutte le sue qualità.

Masiello (voto 10): sbarcato nel mondo Alto Adige dopo le tre sconfitte d'inizio stagione, assieme a Bisoli è grande protagonista della rivoluzione in positivo della compagine biancorossa. Prestazioni di grande autorità le sue. Mette a disposizione del gruppo grande carisma e la sua enorme esperienza, trasmettendo sicurezza all'intero reparto difensivo. Non a caso i compagni di reparto, Zaro e Curto, con il suo arrivo migliorano le rispettive prestazioni.

Vinetot (voto 7,5): nove presenze complessive in stagione, ma tutte di grande spessore. Una certezza, che nel momento del bisogno, sciolina prestazioni di grande qualità, soprattutto nei momenti topici come quelli dei play-off. In questo ruolo, potrebbe risultare utile un'ulteriore stagione, nonostante che andrà a spegnere il 14 giugno prossimo le trentacinque candeline.

Zaro (voto 10): miglior difensore per duelli vinti e sempre miglior difensore in fase di realizzazione con cinque reti all'attivo. Inizia la stagione con l'opaca prova di Brescia e finisce giganteggiando. Tra i protagonisti della promozione in Serie C è quello che ha evidenziato i maggiori segnali di crescita. Con Masiello trova una fantastica alchimia, sia tecnica che fisica. 

Centrocampisti:

Belardinelli (voto 8,5): una prima parte di stagione senza infamia e senza lode, ma nella seconda parte si trasforma con l'addio di Nicolussi Caviglia. Il mister gli concede più spazio e responsabilità, ma il ragazzone scuola Empoli non si tira affatto indietro. Chiude la sua prima stagione in Serie B con due reti, altrettanti assist in trenta presenze tra campionato e play-off. Grande fisicità e intelligenza tattica, fa diventare semplici le cose difficili. Peccato l'infortunio dopo dieci minuti nella gara di ritorno a Bari. Chissà se, con lui in campo per novanta minuti, la partita sarebbe potuta andare diversamente.

Casiraghi (voto 9,5): è stato l'autentico protagonista della stagione della promozione. Con Bisoli inizialmente l'impiego è part-time, ma quando entra è sempre decisivo con gol e assist al bacio. Qualche acciacco di troppo non gli consente di rimpinguare il bottino in fase realizzativa e chiude la sua prima stagione in Serie B con 6 assist e 2 reti. Nel girone di ritorno trova maggiore spazio, mandando spesso in bambola le retroguardie avversarie. Quando non c'è, si avverte tanto ma veramente tanto la sua mancanza, e le difese avversarie ringraziano.

Fiordilino (voto 8): ha l'arduo compito di colmare il vuoto lasciato dalla partenza di Nicolussi Caviglia. Ci mette qualche settimana ad ingranare, prima di prendersi in mano il centrocampo. Ottima sia l'intesa con Tait che con Belardinelli. Giocatore d'esperienza per la categoria, che meriterebbe la riconferma per la prossima stagione.

Lunetta (voto 6,5): ritorna ad indossare la casacca biancorossa nel mercato di gennaio con grande verve. Notevoli le scorribande sulle fasce, ma la sensazione è che avrebbe potuto dare ancora di più. 

Pompetti (voto 6): nel pre-campionato con Zauli è uno dei giocatori più brillanti. L'arrivo di Bisoli, lo fa uscire dai radar fino quasi a scomparire. Peccato, perché il ventitrenne scuola Inter ha a disposizione un potenziale non indifferente.

Schiavone (voto 6): l'ex Salernitana doveva essere l'elemento d'esperienza del centrocampo biancorosso, ma non trova lo spazio desiderato, chiudendo la stagione con sole 15 presenze e 538 minuti giocati.

Shaka Mawuli (voto 6): rientra in gruppo a gennaio, dopo la rottura del crociato rimediata a Bari nel match di Supercoppa Serie C dello scorso campionato. Per il decorso fisico e tecnico, probabilmente sarebbe stato preferibile un graduale rientro in campo, calcando i campi di C. Trova qualche minuto a Pisa e nella semifinale di ritorno a Bari, rimpiazzando l'infortunato Belardinelli.

Siega (voto 6): arriva in coppia con Berra dal Pisa dei miracoli di D'Angelo, fermato dal Monza ad un passo dalla promozione in Serie A. Giocatore duttile, che però non riesce a trovare a Bolzano la stessa continuità evidenziati nei gloriosi anni di Pisa.

Tait (voto 9,5): l'onnipresente capitano è il cuore pulsante della squadra. Tanta quantità e buona presenza in zona realizzativa, testimoniata dalle tre reti e l'assist gol messo a referto in campionato. Per l'intera stagione è l'unico giocatore inamovibile del centrocampo biancorosso. Affiancato da Nicolussi prima, e da Belardinelli e Fiordilino poi, le sue prestazioni risultano di una costanza impressionante. 

Attaccanti:

Carretta (voto 6): stesso discorso di Schiavone. Arriva in estate con aspettative molto alte, alle quali il fantasista salentino decide di non sottrarsi scegliendo la maglia numero 10 dell'ex capitano di lungo corso Hannes Fink. Una rete all'attivo in diciannove presenze contro la sua ex squadra Perugia. Troppo poco per un giocatore con le sue qualità, al quale spesso è mancato l'ultimo passaggio, quello decisivo.

Cissé (voto 7): disputa una prima parte di stagione appannata a Pisa. Con la maglia biancorossa, dopo un periodo di iniziale ambientamento, trova due reti consecutive contro Palermo e Benevento, che però non gli consentono di conquistarsi la titolarità sul campo. Grandi qualità, ma potenziale non ancora del tutto espresso.

Larrivey (voto 6,5): il trentottenne attaccante giramondo, arriva a Bolzano via Cosenza per far rifiatare Odogwu nei momenti di appannamento. Il maggiore contributo lo dà nello spogliatoio attraverso la sua grande esperienza, e in campo siglando il più classico dei gol dell'ex al Cagliari, facendo conquistare alla squadra un importante pareggio in terra sarda.

Mazzocchi (voto 6,5): parte decisamente male con il rigore fallito alla prima giornata a Brescia, prosegue meglio e termina nuovamente male. Tre reti in trentatre partite sono un bottino decisamente magro per un attaccante del suo pedigree. Va detto, che Bisoli lo ha spesso sacrificato al lavoro sporco per la squadra, e forse questo lo ha reso maggiormente appannato sotto porta.

Odogwu (voto 10): "che ce frega de Lukaku noi c'abbiamo Odogwu" recita il coro della tifoseria biancorossa. Una stagione pazzesca del numero novanta biancorosso, che dopo anni trascorsi a calcare i campi di Provincia, si ritrova come uno dei massimi protagonisti del campionato di Serie B. Spesso immarcabile, anche dai difensori più arcigni ed esperti, risulta fondamentale nel gioco corale della squadra. Per la prossima stagione servirà una valida alternativa, per centellinare gli sforzi del marcantonio italo-nigeriano.

Rover (voto 9): "Range Rover" si conferma nuovamente su livelli importanti, risultando uno dei giocatori più determinati della rosa biancorossa. I suoi strappi fanno parecchio male alle difese avversarie e recita perfettamente lo spartito imposto dal tecnico Bisoli, calandosi nel ruolo di esterno puro. Chiude la sua prima stagione in serie cadetta con 6 reti e 5 assist in 39 apparizioni.

Allenatore:

Bisoli (voto 10): Che dire? Arriva a Bolzano in un momento disastroso, raccogliendo una squadra svuotata e priva di un'anima. Ha il merito di trasmettere carattere e consapevolezza nei propri mezzi alla squadra, soprattutto ha rianimato coloro che si sono resi grandi protagonisti della vittoria del campionato la stagione precedente. Emana alla squadra grande emotività e grinta in panchina, tanto da portarlo spesso ad eccedere nei comportamenti sul campo, beccando qualche cartellino rosso di troppo.

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