(Gianluca Ricci) – Terza vittoria in B dell’Alto Adige, cui riesce l’impresa di espugnare Palermo per la gioia del drappello di tifosi che si son sobbarcati mezza giornata di viaggio per seguire la squadra in Sicilia. Uno a zero il finale, in virtù della rete realizzata con un pizzico di buona sorte dal Re Leone Odogwu in prossimità dello scadere del primo quarto di gara. In verità quella andata in scena sul rettangolo verde del Renzo Barbera, stadio che ha vissuto i fasti della serie A, si è rivelata una sfida sì equilibrata e incerta sino all’ultimo però tutt’altro che bella. Poche le giocate di pregio, numerosi gli errori sull’uno e sull’altro fronte. A premiare gli ospiti, al loro quarto risultato utile consecutivo, la maggior determinazione e compattezza nei frangenti decisivi. Sugli scudi - oltre al già citato Odogwu - anche un’eccellente Masiello, autentica diga al centro della retroguardia così come Zaro. Deludenti di contro i rosanero di Eugenio Corini, poco concreti e scarsamente supportati da un Brunori decisamente con le polveri bagnate. Anche dopo la sosta, la situazione infortunati in casa Alto Adige resta allarmante. Fatta eccezione per il recuperato Belardinelli, sono ancora fermi ai box Sprocati, Siega, Vinetot, M. Marconi, Voltan e Nicolussi Caviglia. Rispetto all’1-1 del Druso con il Cosenza, sono tre le novità nell’XI di partenza ossia Pompetti, Belardinelli e Casiraghi in luogo di D’Orazio, Nicolussi Caviglia e Rover. Fiducia confermata in pieno a Masiello in difesa, eccellente protagonista contro Como e Cosenza. Sul fronte siciliano gli indisponibili sono Bettella e Accardi; non convocati anche Crivello, Doda e Peretti. Dal 1’ la formazione locale presenta un’unica variante in confronto allo 0-1 di Frosinone: l’esperto Floriano anziché Saric. Nel complesso equilibrata la prima frazione di gara, comunque costellata di errori e condizionata da un arbitraggio che ha distribuito cartellini gialli a casaccio (nove in tutto alla fine), spezzettando oltremodo le trame di gioco. Al via è subito pericolosa la compagine bolzanina con Tait, che al 1’ di testa impegna a fondo Pigliacelli. Reagisce la squadra di casa e al 3’ Floriano prova il tiro a giro col sinistro, Poluzzi si distende rifugiandosi in corner. Crescono i biancorossi, le aquile rosanero tentennano e al 20’ cambia il punteggio. A dir poco tragicomico il vantaggio biancorosso, grazie al classico gollonzo: Buttaro alleggerisce all’indietro per Pigliacelli, il portiere tenta un goffo rilancio ma sbanana il pallone, la sfera finisce addosso ad Odogwu e carambola in rete. Secondo sigillo in B del nigeriano di Verona, già andato a segno nella sconfitta interna con il Venezia alla seconda giornata. A meno di 180” dall’intervallo il Palermo spreca una grossa occasione per pareggiare: Stulac serve di prima intenzione Brunori al centro dell’area, l’attaccante italo-brasiliano colpisce al volo spedendo letteralmente alle stelle. Al riposo si va sullo 0-1. Si riparte e trascorsi appena 40” Elia s’incunea tra Berra e Masiello, si lascia cadere in area senza il minimo intervento falloso ingannando Paterna il quale indica il dischetto. Richiamato puntualmente dal VAR Serra, il direttore di gara abruzzese passa all’on field review e torna sui suoi passi cancellando il penalty inizialmente concesso. Alto Adige ad un passo dal raddoppio al 10’st quando dopo una ripartenza Odogwu difende la sfera, serve il neo entrato Rover e questi scocca un diagonale di sinistro che sibila a fil di palo. A dieci giri di lancetta dal termine, con Elia a terra sulla trequarti, l’azione prosegue e Segre fa 1-1 in ogni caso l’arbitro annulla per offside dello stesso ex Toro. I locali attaccano alla ricerca del pari, gli ospiti rintuzzano ogni sortita avversaria tuttavia al 4’ di recupero il Palermo si mangia letteralmente le mani per l’occasione sfumata: primo tentativo di Vido, Poluzzi si supera e respinge, sulla seconda palla si avventa il nipote d’arte Di Mariano che prende in pieno la traversa. Trascorsi i 5’ di appendice Paterna chiude una contesa che premia Tait e compagni, condannando altresì i siciliani che lasciano il terreno di gioco tra i fischi dei tifosi. La squadra di Bisoli raggiunge così la doppia cifra in classifica e domenica prossima (ore 16.15) riceveranno la visita del Benevento di Fabio Cannavaro. Quella allenata da Corini, ferma a quota sette punti, sarà invece di scena sabato al Libero Liberati di Terni.
MATCH PREVIEW
Bisoli abbandona per una volta il 4-4-2 e presenta l’Alto Adige con un 4-3-1-2: Poluzzi a guardia dei pali, De Col a destra e Berra a sinistra gli esterni bassi, Zaro e Masiello in marcatura; Pompetti vertice basso, Tait e Belardinelli interni quindi Casiraghi sotto a Mazzocchi-Odogwu. Corini propone un Palermo con il 4-3-3: il portiere è Pigliacelli protetto dalla retroguardia formata da Buttaro, Nedelcearu, I. Marconi e Mateju; Stulac in regia affiancato da Segre e Floriano mentre Elia, Brunori e Di Mariano vanno a comporre il tridente d’attacco.
IL TABELLINO
PALERMO-ALTO ADIGE 0-1
PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Buttaro (1’st Sala), Nedelcearu, I. Marconi (23’st Valente), Mateju; Segre, Stulac (1’st Damiani), Floriano (1’st Soleri); Elia (38’st Vido), Brunori, Di Mariano.
A disp. Massolo (p), Pierozzi, Gomes, Broh, Saric, Devetak, Lancini.
Allenatore: Eugenio Corini.
ALTO ADIGE (4-3-1-2): Poluzzi; De Col, Zaro, Masiello, Berra (7’st D’Orazio); Tait, Pompetti (7’st Schiavone), Belardinelli (18’st Carretta); Casiraghi (1’st Rover); Mazzocchi (38’st Curto), Odogwu.
A disp. Iacobucci (p), Dregan (p), Barison, Davi, Crociata, Kofler, Capone.
Allenatore: Pierpaolo Bisoli.
ARBITRO: Daniele Paterna di Teramo.
ASSISTENTI: F. Schirru di Nichelino e A. Niedda di Ozieri.
IV UFFICIALE: Enrico Gigliotti di Cosenza.
VAR: Serra.
AVAR: Pagliardini.
MARCATORI: 20’pt Odogwu.
AMMONITI: Buttaro, Di Mariano, Segre e Vido (P); Masiello, Tait, Berra, Carretta e D’Orazio (AA).
NOTE: Spettatori 17 mila circa, una trentina dei quali arrivati da Bolzano. Vento forte, temperatura di 24°C, terreno in discrete condizioni. Angoli 6-3 (2-2). Recupero: +2’pt, +5’st.
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