sabato 17 settembre 2022

L'ALTO ADIGE FRENA: AL DRUSO E' 1-1 COL COSENZA


(Gianluca Ricci) – 
Si illude per oltre trequarti di gara l’Alto Adige, a lungo avanti nel punteggio contro il Cosenza al Druso ma poi costretto ad accontentarsi dell’1-1. Pur ben organizzati e solidi dietro, ai bolzanini è mancata lucidità in fase di realizzazione e ciò ha impedito loro di riuscire a chiudere subito la partita dopo l’avvenuto vantaggio. A corrente alternata invece il match del sodalizio calabrese, in affanno nei primi 45’ e poi usciti alla distanza. L’Alto Adige non può fare affidamento sugli infortunati Sprocati, Siega, Voltan, Vinetot e Marconi. A scopo precauzionale anche l’acciaccato Belardinelli. In sostituzione di quest’ultimo torna dal 1’ capitan Tait e questa rappresenta l’unica variante nell’XI iniziale rispetto alla vittoriosa trasferta di Como. Piena fiducia in particolare alla catena di destra, formata da Berra basso e De Col alto, determinante nel confronto in riva al Lario. Torna in panchina dopo un mese Barison, recuperato da una coxalgia. Sul fronte cosentino gli indisponibili sono Vaisanen (infortuni) e Florenzi che è squalificato. In confronto alla sconfitta interna col Bari escono dal lineup d’avvio proprio  Vaisanen e Florenzi oltre a Larrivey a vantaggio di Meroni, D’Urso e Butic. Tra i sostituti c’è lil terzino Calò, a lungo accostato ai bolzanini nel mercato estivo. Gara a due facce: più pericolosi i biancorossi nel primo tempo, meglio i rossoblu nel secondo. La prima frazione vede Tait e soci padroni della situazione. La compagine bolzanina entra in campo col piglio giusto e fa la partita, quella calabrese attende e prova timidamente a ripartire. In avvio subito due occasioni senza grosse pretese per i locali nei primi 5’ di gara con Rover e Mazzocchi, entrambe rintuzzate dagli avversari. Poi al 22’ i biancorossi passano a condurre: apertura da applausi di Odogwu, il Re Leone trova Rover sulla sinista, l’attaccante veneto controlla, si accentra e batte Matosevic sul primo palo. Terzo centro in due partite per il ragazzo cresciuto nel vivaio dell’Inter. Alto Adige in controllo e vicinissimo al raddoppio al 28’: De Col tenta la conclusione, respinta di Matosevic, sulla ribattuta lo stesso ex Spezia spedisce alto. I rossoblu della Sila non demordono e due minuti oltre la mezzora ci provano dalla distanza con Brescianini, il cui mancino termina la propria corsa tra le braccia di Poluzzi. Al 38’ solo un intervento prodigioso di Matosevic nega la gioia del 2-0 a Mazzocchi, lanciato da Odogwu. Si gioca praticamente ad una sola porta e il portiere croato del Cosenza è chiamato a ripetersi anche su un tentativo di Tait a due minuti dal riposo. All’intervallo si va con l’Alto Adige avanti 1-0. Si torna in campo e un giro di lancette prima dell’ora di gioco si affaccia il Cosenza: Merola in area raccoglie una corta respinta della difesa di casa e ci prova col sinistro, Poluzzi devia in angolo. Primo slot di cambi: Bisoli toglie De Col e Mazzocchi per Schiavone e Casiraghi; Dionisi getta nella mischia Gozzi, Calò e il corazziere Zilli a rilevare Martino, Voca e D’Urso. Cosenza che così passa dal 4-2-3-1 ad un aggressivo 4-2-4. A questo punto, nell’ultimo quarto di partita, cambiano i ruoli: attaccano Zilli e compagni, l’Alto Adige pensa soprattutto a difendersi e a gestire il minimo vantaggio. Ad un quarto d’ora dalla conclusione Dionigi inserisce anche Larrivey e Kornvig al posto dell’evanescente Butic e Brescianini. Proprio il debuttante centrocampista danese classe 2000, appena entrato, ristabilisce la parità nel punteggio calciando al volo col destro e insaccando nell’angolino basso per l’1-1. In precedenza nell’Alto Adige Crociata aveva rilevato Tait. La rete del pari galvanizza i lupi silani, le squadre si allungano e il finale è apertissimo. Dopo 4’ di recupero in ogni caso l’arbitro decreta la conclusione e finisce così. Ora il campionato di serie B si fermerà per i previsti impegni della Nazionale: prossimo avversario della squadra di Bisoli sarà in trasferta il Palermo, sabato 1° ottobre alle 14. Il Cosenza al contrario il Como sul rettangolo verde del San Vito-Marulla.

 

MATCH PREVIEW

Pierpaolo Bisoli ripropone l’Alto Adige con un 4-4-2: tra i pali Poluzzi, linea difensiva da destra Berra-Zaro-Masiello-D’Orazio; a centrocampo De Col sull’out destro, Tait e Nicolussi-Caviglia centrali, Rover a fare il quarto; in attacco tandem Odogwu-Mazzocchi. E’ al contrario un 4-2-3-1 il sistema di gioco scelto da Davide Dionigi, allenatore del Cosenza: davanti a Matosevic, Rispoli a destra e Martino a sinistra sono gli esterni bassi, Rigione e Meroni in marcatura; Voca e Brescianini schermo davanti alla difesa, poi linea a tre Brignola-Merola-D’Urso alle spalle di Butic punta centrale.

 

ALTO ADIGE-COSENZA 1-1

ALTO ADIGE (4-4-2): Poluzzi; Berra, Zaro, Masiello, D’Orazio; De Col (18’st Schiavone), Tait (30’st Crociata), Nicolussi-Caviglia (44’st Capone), Rover (44’st Curto); Odogwu, Mazzocchi (18’st Casiraghi).

A disp. Iacobucci (p), Harrasser (p), Barison, Carretta, Pompetti, Davi, Kofler.

Allenatore: Pierpaolo Bisoli.

COSENZA (4-2-3-1): Matosevic; Rispoli, Rigione, Meroni, Martino (18’st Gozzi); Voca (18’st Calò), Brescianini (30’st Kornvig); Brignola, Merola, D’Urso (18’st Zilli); Butic (30’st Larrivey). 

A disp. Marson (p), Camigliano, Nasti, Vallocchia, Venturi, Sidibe, Arioli.

Allenatore: Davide Dionigi.

ARBITRO: Giampiero Miele di Nola.

ASSISTENTI: Fabrizio Lombardo di Cinisello Balsamo e Francesco Fiore di Barletta.

IV UFFICIALE: Marco Monaldi di Macerata,

VAR: Minelli.

AVAR: Scarpa.

MARCATORI: 22’pt Rover (AA), 32’st Korvig (C).

AMMONITI: Zaro, Tait e Crociata (AA); Voca (C).

NOTE: Spettatori 3500 circa (368 nel settore ospiti). Cielo coperto, fastidioso vento, temperatura di 19°C, terreno in buone condizioni. Osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell’alluvione nelle Marche. Angoli 4-1 (3-0). Cosenza con il lutto al braccio per la scomparsa dell’Arcivescovo di Cosenza, Mons. Nolè. Recupero +0’pt, +4’st.

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