martedì 7 settembre 2021

COL TRENTO SERVE UN ALTO ADIGE PIU' CINICO

 


Meno cinque al derby del profondo nord d'Italia tra Alto Adige e Trento. C'è grande attesa per un derby che si riaffaccia tra i professionisti a distanza di 18 anni dall'ultima volta. Dopo due giornate di campionato i biancorossi e i gialloblu si trovano a braccetto a quota 4 punti in classifica a due lunghezze dalle capolista Padova e Pro Vercelli. L'Alto Adige è reduce dal pareggio esterno contro l'Albinoleffe. Un pareggio da non buttare contro la semifinalista play-off della passata stagione, che è pur sempre una realtà consolidata del panorama calcistico italiano. La prestazione messa in campo dalla truppa biancorossa è apparsa convincente, seppur non sia riuscita a concretizzare la gran mole di gioco prodotta e le numerose occasioni da rete avute. Nella prima frazione di gioco la compagine bolzanina è partita con i giri bassi del motore, ma con il passare dei minuti la manovra è apparsa più disinvolta. La difesa è stata solida e granitica, con un Zaro particolarmente tonico in queste due prime uscite stagionali. Diversamente la batteria di attaccanti è risultata appannata sotto porta, col solito Casiraghi ad assumere le redini di bomber. Odogwu si è presentato in ottima forma, apre gli spazi e fa salire la squadra, ma non ha nel suo DNA l'effige del bomber di razza. Contro il Trento la speranza è che trovi la via del gol, con l'ulteriore auspicio che possa consegnarli una maggiore consapevolezza nei propri mezzi. A sua volta Candellone non è sembrato ancora al massimo della condizione, i pesanti carichi di lavoro e una stagione complicata come quella vissuta a Bari, è normale che abbiano lasciato un po' di ruggine addosso al ragazzo torinese. Altresì questi primi scampoli di campionato hanno evidenziato un'intesa, che stenterebbe a decollare tra i due attaccanti. Nell'immediatezza del derby col Trento, la soluzione alternativa potrebbe essere rappresentata da Voltan, che offrirebbe un'interessante variante tattica al tecnico croato, grazie al possibile ritorno al modulo ad albero di natale che ha rappresentato la mossa decisiva della passata stagione, rilanciando le ambizioni di vertice della squadra allenata da mister Stefano Vecchi. In mezzo al campo c'è grande attesa per Moscati, che dovrà prendersi in mano il centrocampo facendo decollare definitivamente la manovra biancorossa. Ha sorpreso la scelta di mister Javorcic di affidarsi nuovamente sul out di destra a Malomo, terzino destro d'adozione, che non ha nella propensione offensiva il suo punto di forza. De Col si candida a prendersi il posto da titolare per domenica. Restano da valutare le condizioni di Vinetot e Casiraghi usciti acciaccati dall'incontro di Gorgonzola. Col Trento la posta in palio sarà elevata, c'è un derby da vincere che manca al Druso di Bolzano da quasi due decenni.

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