martedì 12 novembre 2019

DOPO L'IMPRESA DI PADOVA PER IL FCS BOLZANO LA VETTA NON E' SOLO... FUORI DALLA FINESTRA


(Gianluca Ricci) - Se c’è una squadra in grande evidenza, dopo le prime 14 gare del girone B di serie C, questa è senza dubbio il FCS Bolzano. Grazie all’affermazione esterna di domenica scorsa sul terreno del Padova capolista (1-0, rete di Mazzocchi al 5’st), i biancorossi allenati da Stefano Vecchi stazionano ora al secondo posto in classifica a quota 29 punti, appaiati agli stessi euganei e con una sola lunghezza di ritardo dal Vicenza primo della classe. In più, Morosini e compagni hanno anche l’attacco più prolifico del girone avendo messo a segno 23 reti dall’inizio del torneo. La grande prestazione sfoderata in terra padovana, tra l’altro ha permesso a due calciatori della compagine bolzanina (oltre a Mister Vecchi) di essere inseriti nel Top 11 di giornata: Morosini e Mazzocchi. 
MISTER - “Abbiamo avuto - ha detto il tecnico bergamasco nel post gara dell’Euganeo - grande spirito e determinazione per battere un Padova così, siamo stati quasi perfetti, siamo contenti e facciamo tesoro di questo risultato, anche se il campionato è ancora lungo e ne siamo pienamente consapevoli. L’innesto di Turchetta ci ha dato una mano, lui è un giocatore importante, noi stiamo raccogliendo tanti punti dai ragazzi che entrano a partita in corsa e per lottare alla pari delle corazzate dobbiamo sfruttare tutto l’organico”. Ormai da qualche anno stabilmente nelle posizioni di vertice, il FCS è una splendida realtà della terza serie nazionale e, pur volendo rimanere con i piedi saldi in terra, senza volare troppo con la fantasia, nascondersi non si può più. 
BRAVO - Il diesse del club intervistato dal portale TuttoC, se la cava con ironia: “Vetta vicinissima? Trovandoci tra le montagne, siamo abituati a vederla tutti i giorni dalla finestra. Battute a parte, adesso ci godiamo la classifica. Sappiamo che ci siamo arrivati curando i dettagli e speriamo di continuare a far bene il più a lungo possibile. Cosa aspettarsi con una classifica così corta? Intanto ricordiamoci che siamo soltanto ad un terzo del campionato. E poi sì, sono convinto che tante cose cambieranno. Squadre come Feralpisalò, Triestina, Cesena e Modena probabilmente risaliranno la china, qualcun’altra magari vivrà un periodo di flessione. Con così tante squadre in così pochi punti basta perdere due gare per passare dai primissimi posti a metà classifica. Non penso, comunque,  che la prima riuscirà a vincere il campionato con 10 punti di distacco o c on un margine comunque ampio”. A differenza del Girone A, dove il Monza sembra ormai lanciatissimo.
"Sono molto realista: per me tra i due gironi non c'è paragone. Senza nulla togliere a chi gioca nel Girone A, è un dato di fatto. Da noi è più difficile vincere anche con le squadre di medio-bassa classifica. Inoltre da loro giusto un paio di squadre giocano senza utilizzare i giovani, da noi sono una decina. Detto che la mission della Lega Pro è quella di far crescere i ragazzi e che noi stessi, come Sudtirol, la mettiamo in atto, è normale trovare una maggiore esperienza nel nostro girone".
Tornando al Sudtirol. Il vostro obiettivo qual è?
"Onestamente non mi aspettavo di ritrovarmi lì in alto, in mezzo a due potenze come Vicenza e Padova. Però avendo battuto i patavini ci siamo meritati questa posizione. Il nostro obiettivo è essere il più a lungo competitivi in un girone che vede cinque corazzate e 7-8 buone squadre che lotteranno per i restanti posti nei playoff". 
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Morosini è rimasto, in tanti si stanno mettendo in mostra. Insomma, Bravo è bravo.
"Sono un semplice ingranaggio di una cosa che sta funzionando. Grandi meriti vanno all'allenatore e ai calciatori che, sinceramente, stanno facendo più di quello che ci si aspettava all'inizio. Con una grande cultura del lavoro, tanti di loro si sono rigenerati. E non posso far altro che ringraziarli".
Unica nota dolente, i 14 gol al passivo. Uno a partita. Il bel calcio, a volte, si paga...
"Cercare di proporre gioco ti porta a scoprirti un po' di più. E' inevitabile come cosa. Oltre i tre attaccanti abbiamo un centrocampista come Morosini che in tante situazione è una punta aggiunta. E qualche rischio in più devi prendertelo. Ma anche i nostri difensori stanno disputando un campionato straordinario".
A proposito di Morosini, averlo trattenuto negli ultimi giorni di mercato è stato un grande affare...
"Sono convinto che il nostro mondo sia in continua crescita, la società cerca sempre di fare le cose con raziocinio e con obiettivi ben precisi. Io non posso, come club, andare a prendere giocatori che costano fior di soldi, e quindi devo cercare di trovare il meglio che posso con il budget disponibile. Morosini è uno di quei giocatori che si è rigenerato, che sta facendo molto bene e che, secondo me, ha trovato il posto nel quale rendere. Tutti gli vogliamo bene, è un ragazzo di grande finezza psicologica, uno molto attento alle sfumature e ai caratteri. Ed è veramente forte, come dimostrano i numeri".
Samb, Triestina, Vicenza, Ravenna e Piacenza. Da qui a Natale mica male...
"Tutti match difficili contro avversari quotati. Intanto siam contenti perché abbiamo vinto una partita importante ieri ma se faremo male nelle prossime, ci troveremo nel gruppone in cui fondamentalmente siam sempre stati. Spero che la mentalità di ieri avuta col Padova si ripeta perché solo così potremo continuare a rompere le scatole a tutti".
La sorpresa e la delusione? 
"Virtus Verona grande sorpresa. Poi dico anche Sambenedettese e Reggiana perché hanno il gioco più spumeggiante. Chi invece ha fatto meno di quello che poteva è la Triestina ma fa ancora in tempo a ritornare in alto".
Chiusura col mercato. Come sarà?
"Cerco sempre di non partire con una rosa ampia per poter poi inserire i giusti innesti a gennaio. Cosa che faremo anche quest'anno, visto anche gli infortuni che hanno ridotto la rosa a meno di 20 elementi”. 
POMPIERE - Sulle pagine del Corriere dell’Alto Adige però Bravo prova a fare il pompiere: “Serie B? Non scherziamo, ci sono squadre che hanno budget quattro volte superiori al nostro, quindi a queste cose non pensiamo. Stiamo invece seguendo un percorso che tramite il lavoro ci permetta prima o poi di arrivarci. Chiaro che se a tre giornate dalla fine siamo ancora lì, allora sì che voglio vincere il campionato. Bisogna dar merito al mister e ai giocatori di quel che stanno facendo, adesso il difficile è proseguire su questo livello”.

MERCATO - Al giro di boa mancano cinque turni: dopo il match di domenica prossima al Druso con la Sambenedettese, il FCS Bolzano sarà di scena a Trieste, poi Vicenza in casa, Ravenna fuori e chiusura del girone d’andata nell’impianto di Viale Trieste. Dopodiché aprirà i battenti la finestra invernale del mercato, che sarà sfruttata appieno da molti club per correggere le lacune della propria rosa. In ogni caso, come accennato dal diesse Bravo nell’intervista a TuttoC anche il FCS potrebbe dire la sua. Se non altro per ovviare qualche carenza (invero più numerica che qualitativa) in difesa e a centrocampo derivata dagli infortuni che hanno messo fuori causa Crocchianti e Capitan Fink. In tale ottica, si cercherà di portare a Bolzano due o tre calciatori di livello (magari con la partnership di uno sponsor), in grado permettere alla squadra un ulteriore crescita tecnica.

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