venerdì 29 novembre 2019

CAOS BIGLIETTI: LE TAPPE DI AVVICINAMENTO AL BIG MATCH DI DOMENICA



Quelli appena trascorsi sono stati giorni pesanti in casa biancorossa. Non tanto sul campo, dove la squadra continua ad allenarsi a pieno ritmo e con la giusta dose di entusiasmo, ma tra le mura del FCS Center di Maso Ronco, dopo la forte polemica legata alla denominazione sociale (di cui seguirà approfondimento settimana prossima). Proviamo a ricostruire quanto accaduto.


Martedì 19 novembre con oltre 10 giorni d'anticipo sulla data del match, inaspettatamente si è aperta la prevendita on-line del match contro il Vicenza. In poche ore sono andati così polverizzati i 546 posti delle due tribunette mobili lato lido, destinati agli ospiti, innescando la rabbia dei tifosi vicentini rimasti senza biglietto, in quanto non avvisati dell'apertura della prevendita. Difatti sulla società grava il fatto di non avere pubblicamente comunicato, come da prassi, l'apertura della prevendita destinata ai tifosi vicentini. Da li nasce una "escalation" di batti e ribatti tra le due società, con i vicentini che puntano il dito sugli altoatesini, criticandoli per la limitata accortezza nella gestione della prevendita, e con quest'ultimi, invece, che non emettono comunicati in merito, ma che ai veneti denunciano la colpa della società di ticketing, la quale a sua volta non aveva informato i bolzanini dell'erronea apertura della vendita on-line dei biglietti. Di conseguenza la società ha deciso di chiudere definitivamente la prevendita on-line per tutti i tifosi e di aprirla lunedì e martedì alle casse del Druso, dove in 4 ore sono andati quasi del tutto in fumo i biglietti disponibili per la tribuna Zanvettor (capienza complessiva 1.100 posti). Una manciata di questi sono finiti nelle mani di tifosi vicentini, che hanno fatto acquistare il "prezioso" cimelio a propri parenti o amici residenti a Bolzano, i quali però, a loro volta, erano obbligati ad acquistare il biglietto. Dopo giorni di trattative serrate tra le Questure di Bolzano e Vicenza, e le relative società si è giunti ad un accordo, sulla base del quale la società altoatesina ha concesso 100 biglietti extra alla società vicentina in Tribuna Zanvettor - Settore C lato "Palamazzali" (da fonti societarie una trentina di questi sono stati trattenuti per dirigenti, sponsor, soci e quant'altro), da spartire tra i vari club, gruppi organizzati e sponsor rimasti senza la possibilità di accedere al Druso, nonostante avessero da settimane prenotato il pernottamento in città o uno dei pullman organizzati per la trasferta. Accordo raggiunto dopo settimane in cui si sono alternate le più bizzarre richieste: dallo spostamento del match alla concessione intera dell'intera Tribuna Zanvettor ai settori ospiti, sino alle più paradossali proposte di giocare al Briamasco di Trento o di costruire in meno di una settimana una dalmine aggiuntiva (chissà in quale spazio?!), in grado di accogliere ulteriori vicentini. Certo è, che dei circa 1.200/1.500 vicentini intenzionati a salire a Bolzano per seguire il match, esclusivamente 650/700 potranno assistere al match, con annesse problematiche di ordine pubblico che si potrebbero generare per i tifosi senza biglietto fuori dal Druso.
I tifosi bolzanini si dovranno collocare dalla Tribuna Zanvettor lato B (versante lido) e andranno a completare tutta la restante tribuna (settore A compreso - quello delle autorità). Quindi, sarà si un esodo di tifosi vicentini, ma resteranno comunque in minoranza rispetto al migliaio di tifosi bolzanini presenti. Oggi, presso il centro sportivo FCS Center di Appiano, saranno disponibili gli ultimissimi 50 tagliandi trattenuti per i soci, ma rimasti invenduti, destinati esclusivamente ai tifosi locali.
Domenica al Druso sarà sold-out, pertanto si consiglia caldamente a tutti i tifosi che hanno acquistato il tagliando (e abbonati) di recarsi allo stadio con una mezz'ora d'anticipo, anche per sostenere la squadra già dal riscaldamento, soddisfando così la richiesta di mister Stefano Vecchi, che desidera un pubblico che inciti e sproni la squadra per novanta minuti a pieno ritmo, cercando di tamponare una realtà storica come quella vicentina, rappresentata da un folto e caloroso seguito.

Il nostro punto di vista
L'errore della società è lapalissiano, seppur parzialmente giustificato dalla poca professionalità della società di web ticketing, che non si è assicurata che la vendita fosse ancora chiusa. Dopodiché, le giustificate lamentele dei vicentini si sono rivelate esagerate, dato che sin dal principio si era a conoscenza della situazione di contingenza e della limitazione dei posti disponibili, causa lavori di rifacimento dello stadio Druso. Capiamo i tifosi che avevano già prenotato e pagato il posto in pullman da giorni o organizzato il week-end con pernottamento a Bolzano, ma dall'altro lato bisogna conoscere la reale situazione dell'ambiente in cui si va a giocare. Evidentemente il loro ego (dimostrato con le proposte alquanto bizzarre di cui sopra) ha prevaricato la ragione di considerare tutte queste situazioni problematiche, che i tifosi bolzanini vivono da mesi quotidianamente sulla loro pelle, fermo restando l'errore iniziale della società alto atesina e di quella di web ticketing. La squadra di casa ha il diritto di giocare nel proprio stadio, che a tutti gli effetti risulta in regola con quanto previsto dalla normativa in materia (lo stadio è in deroga per via dei lavori di ristrutturazione che per la prima parte termineranno come ben noto a marzo 2020). Tutte queste polemiche non hanno fatto altro che alimentare l'attesa per il match e la tensione in tutto l'ambiente. Per fortuna tutto sembrerebbe tornato nei ranghi e risolto (nonostante ancora qualche malumore vicentino), nella speranza di assistere ad un bello spettacolo all'insegna dello sport sia in campo che sulle tribune.

Nessun commento:

Posta un commento