(Gianluca Ricci) - Vanta una tradizione indubbiamente prestigiosa la Sambenedettese, prossimo avversario del FCS Bolzano sul terreno del Druso. Nata nel 1923 dalla fusione di tre club (Fortitudo, Serenissima, Forza&Coraggio) a San Benedetto del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno con la quale c’è aspra rivalità), conta ben 21 stagioni di militanza in serie C, addirittura 43 in C e nella bacheca societaria campeggia anche una Coppa Italia di serie C. I suoi 96 anni di storia sono stati tuttavia costellati di gioie e dolori, di cadute e risalite che l’hanno costretta spesso a ripartire da zero. Da quale stagione a questa parte, sotto la guida dell’attuale patron Franco Fedeli, la formazione rossoblu ce la sta mettendo tutta - pur tra mille difficoltà a risalire la china e a tornare agli splendori degli Anni Novanta. Battuti proprio dal FCS nel primo turno dei playoff della passata stagione (0-1), nell’annata in corso i ragazzi allenati da Paolo Montero hanno collezionato 21 punti in 15 gare e occupano il nono posto in classifica. Forse un po’ meno di quanto era nelle loro aspettative, ma sicuramente in piena corsa per recitare un ruolo da protagonista da qui al termine del campionato. Il personaggio di spicco della Samba (così la definiscono i suoi fans) è sicuramente Mister Paolo Montero, uruguagio di Montevideo nato il 3 dicembre 1971 e chiamato dai genitori proprio Paolo con la “o” all’italiana e non con la “u” come l’origine sudamericana vorrebbe. Ex difensore rude ma fortissimo, tra i migliori centrali della nostra serie A per 13 stagioni (92-96 114 presenze e 4 reti nell’Atalanta, poi altri 186 caps e un gol con la Juventus), vanta il record di cartellini rossi ricevuti in carriera. Dall’inizio della sua parentesi da allenatore, Montero ha guidato il Penarol nel suo Paese d’origine, quindi Boca Unidos, Colòn e Rosario Central in Argentina. Quella con la Sambenedettese è la sua prima panchina Italiana e per essere un esordiente sta facendo un eccellente lavoro. Tra i calciatori più rappresentativi a disposizione dell’ex juventino spicca sicuramente Jacopo Cernigoi, attaccante mantovano classe ’95. Gigante di 192 cm per 84 kg di peso, è uscito dal vivaio del Milan per poi vestire le casacche di Pro Sesto, Seregno, Virtus Verona, Vicenza (anche in B), Pisa, Paganese, Salernitana e Rieti prima di approdare in riva all’Adriatico. Il suo record stagionale risale alla stagione 2015/16, quando con la terza squadra scaligera è andato a segno 17 volte in 32 gare. Nel torneo in corso invece ha realizzato sette reti al pari del nostro Morosini, Vano (Carpi) e Scappini (Reggio A.), tutti in ritardo di due lunghezze dal capofila Paponi (Piacenza). Altro calciatore di valore tra i rossoblu è Alessio Di Massimo. Abruzzese di Sant’Omero, tre gol sin qui, a dargli i natali calcistici è stato il settore giovanile della Juventus, nel 2016/17 ha anche vestito i colori del Pescara. Ultimo focus interessante è quello sul portiere Antonio Santurro, croce e delizia dei sostenitori sambenedettesi. Nato a Parma nel ’92 ha fatto molta gavetta tra Savoia, Juve Stabia, Melfi e Siracusa, fino ad approdare nel 2017/18 in serie A come terzo portiere del Bologna allenato da Roberto Donadoni, alle spalle di Mirante e e daCosta. Esperienza che ha permesso a Santurro di debuttare da titolare nel massimo campionato. Era il 31 marzo 2018 quando, sul terreno del Dall’Ara fu schierato dal 1’ in luogo dell’attuale romanista e del brasiliano. Finì 1-1 in virtù delle reti di Pulgar e Dzeko e il ragazzo emiliano se la cavò egregiamente. Croce e delizia dei tifosi della Samb dicevamo. Sì perché in queste prime 15 giornate Santurro ha alternato buone prestazioni ad altre a dir poco catastrofiche, quando ad esempio si è fatto espellere lasciando la squadra in dieci contro Cesena e Vicenza. Il che ha costretto Montero nelle partite successive ad affidarsi ai baby Matteo Raccichini (2000) e Lorenzo Fusco (2001). Ancora una curiosità riguarda il fatto che la Curva ha da anni un gemellaggio con i supporters di Bayern e Friburgo, inoltre grande tifoso di Cernigoi e soci è Maurizio Compagnoni, il telecronista di SkySport famoso per il suo urlo "Rete, rete!".
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