martedì 15 ottobre 2019

"ALTO ADIGE / SUDTIROL": QUANDO LA POLITICA ENTRA NEL CALCIO

La notizia è rimbalzata su tutti i quotidiani locali e nazionali, nessuno escluso, ed è stata oggetto di forti dibattiti all'interno dei telegiornali delle principali emittenti televisive. Stiamo parlando della questione legata alla decisione del Consiglio provinciale di sostituire all'interno del testo di legge n. 30/2019 (Legge europea provinciale 2019 - "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea") la parola "Alto Adige" con "Provincia di Bolzano" e della frase "sistema territoriale altoatesino" con quello "della provincia di Bolzano". Sostituzione della parola Alto Adige, che a Roma non è piaciuta, perché ritenuta in conflitto con quanto previsto dalla massima fonte nazionale, segnatamente la Costituzione italiana, che all'articolo 116 reca espressamente, che la regione a statuto speciale prende il nome di Trentino - Alto Adige / Sudtirol. La nostra è una provincia caratterizzata dalla presenza di due importanti gruppi linguistici (italiano e tedesco), che rappresentano un vantaggio non indifferente per tutta la popolazione altoatesina, purtroppo spesso fatto trasparire come un peso anziché un beneficio sulla base di reminiscenze storiche.

CALCIO E POLITICA: FCS E LA MUTAZIONE DELLA DENOMINAZIONE SOCIALE
Risultati immagini per FC ALTO ADIGE SUDTIROLCi si chiede tutto questo cosa possa centrare col calcio e con la massima espressione calcistica in regione. In realtà qualcosa sembrerebbe centrare a detta di tifosi e parte della popolazione bolzanina. Partiamo dall'anno di fondazione (reale) della società, quel 1995, anno in cui un gruppo di imprenditori locali, andato a vuoto il tentativo di acquisire il Bolzano Calcio, decisero di rilevare l'SV Milland, allo scopo di portare quanto prima tra i professionisti una realtà calcistica che potesse rappresentare l'intera provincia, e contestualmente entrambi i gruppi linguistici, italiano e tedesco. Nel 1995 venne così fondato il club altoatesino Football Club Sudtirol Alto Adige, sulle orme di quanto fatto in epoca recente dal Vicenza calcio nell'estate 2018, che una volta fallito, decise di acquisire i diritti sportivi del Bassano Virtus per ripartire dalla Serie C, mutando la denominazione sociale in Lanerossi Vicenza Virtus. La denominazione del club biancorosso era in grado di racchiudere equamente tanto la parte italiana, quanto quella tedesca. Negli anni successivi però la denominazione italiana è andata man mano scomparendo, facendo accrescere nella parte italiana dubbi circa un intervento della politica all'interno della società, volta a favorire la promozione di una realtà che rappresentava una provincia, riconoscibile esclusivamente dalla locuzione "Sudtirol". Difatti l'attuale denominazione societaria è Fussball Club Sudtirol e a sua volta all'interno del logo è scomparsa la parola "Alto Adige".

IL CAMBIO DEL LOGO
Logo Fussball Club Südtirol 2016.png
A partire dal maggio 2016 è mutato il logo societario e contestualmente è scomparsa la parola "Alto Adige". La denominazione "Alto Adige" è sparita non solo all'interno del logo, ma anche all'interno del sito e delle pagine social societarie, che precedentemente riportavano il nome rappresentativo di entrambi i gruppi linguistici. Ciò ha destato parecchio scalpore nel mondo biancorosso. Non è dato sapere se questa mutazione possa avere influito sul calo di presenze allo stadio Druso di Bolzano, specie per una realtà che ha la propria sede sociale nel capoluogo altoatesino, popolato quasi al 75% da madrelingua italiana (dati dell'ultimo censimento 2011 ma la percentuale risulta essere in forte crescita). Senza dimenticare che storicamente, le tifoserie organizzate che si sono susseguite negli ultimi 20 anni al Druso, sono sempre state madrelingua italiana.

Tale mutazione ha mosso nel popolo biancorosso il dubbio, che dietro a questa decisione ci fosse la mano della provincia, rappresentata in Consiglio dalla massiccia presenza SVP, la stessa che senza opposizioni ha avvallato la sostituzione della locuzione "Alto Adige" dal tanto discusso testo di legge. SVP da sempre a supporto della realtà calcistica biancorossa, sia attraverso ingenti contributi economici (stimabili in 300.000 euro annui), che mediante la costruzione di infrastrutture dal valore plurimilionario, quali centro sportivo di Maso Ronco e stadio Druso (in compartecipazione col Comune di Bolzano). Non è dato sapere se ci sia effettivamente un'ingerenza in tal senso da parte della Provincia, la quale in cambio del supporto economico alla società, imponga la "pubblicizzazione" del marchio (e della denominazione) Sudtirol priva della parola originaria Alto Adige. Nel maggio del 2016 la società ha inserito all'interno del logo la parola Bolzano - Bozen, allo scopo, a detta dei dirigenti societari, di rimarcare il rapporto tra squadra e la città capoluogo di provincia. Parola Bolzano, che però non è stata inserita all'interno della denominazione sociale. 

Da qui la domanda dei tifosi: perché non ristabilire la parola italiana "Alto Adige" o riportare quella presente all'interno del logo "Bolzano" anche all'interno della denominazione sociale e delle pagine social?
In questo modo i madrelingua tedesca potranno continuare a chiamare la squadra FC Sudtirol, mentre la parte italiana FCS Bolzano o FCS Alto Adige.


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