sabato 1 aprile 2023

ALTO ADIGE BRUTTO MA FORTUNATO TORNA DA CAGLIARI CON UN PARI IN RIMONTA


(Gianluca Ricci) – 
Rischia grosso l’Alto Adige, che alla Unipol Domus di Cagliari va vicinissima alla prima battuta d’arresto del girone di ritorno e del 2023. Finisce però sull’uno a uno, con i padroni di casa puniti da un’autentica follia di Zappa che manda sul dischetto l’ex di turno Larrivey, bravo a raddrizzare per i suoi le sorti del match.E bravo soprattutto Mister Bisoli ad aver giocato la carta di El Bati per Curto quando ormai le speranze di rimonta si stavano riducendo al lumicino. A dispetto del risultato, bisogna ammetterlo, sino all’episodio del rigore c’è stata una sola squadra in campo, quella di casa, che ha sfruttato abilmente la giornata no di Masiello e compagni. Lenti nelle gambe e nei ragionamenti, anche a seguito del gran caldo, Masiello e soci si sono espressi su livelli molto al di sotto di quel che ci hanno abituato a vedere. Basti leggere le statistiche: sette tiri nello specchio i sardi, appena due gl altoatesini, l’86% di passaggi riusciti dei locali contro il 73 degli ospiti. Oltre a Larrivey, comunque meritevole di aver siglato il pari, tra i biancorossi ha salvato la faccia almeno Poluzzi, autore di parate decisive. Al Cagliari, trascinato da un Mancosu scatenato, è mancata la capacità di chiudere a tempo debito il match. Pierpaolo Bisoli torna ad ex a Cagliari senza Capitan Tait, fermato per una giornata dal Giudice Sportivo, oltre a due infortunati: Carretta (mal di schiena) e Belardinelli (noie muscolari in rifinitura). Torna Fiordilino dalla squalifica, poi sono recuperati Celli e Mazzocchi. Quattro le differenze nella formazione di partenza dalla vittoriosa sfida casalinga con la SPAL prima della sosta: entrano Celli, Fiordilino, Siega e Mazzocchi cui cedono i riflettori Tait, Casiraghi, Belardinelli e Cissé. Rivoluzionato è soprattutto il centrocampo, con Siega adattato a mediano vicino a Fiordilino. Poluzzi con la fascia da capitano sul braccio. Il Cagliari dal canto suo non può fare affidamento sugli infortunati Capradossi, Rog e Pavoletti; inoltre Millico è squalificato. Abile e arruolato Nandez, Deiola è acciaccato e si accomoda in panchina. L’allenatore rossoblu Claudio Ranieri, rispettando appieno la regola che “squadra vincente non si cambia”, conferma lo stesso XI iniziale impostosi a valanga 15 giorni fa a Reggio Calabria. La cronaca dei primi 45’ di gara parla esclusivamente sardo. Gli ospiti sono più contratti del solito, la mediana filtra poco e male, così che la formazione non ha difficoltà ad assumere il controllo delle operazioni. In apertura Poluzzi deve già superarsi per neutralizzare un sinistro da fuori area di Nandez, poi allo scoccare del minuto 10 il Cagliari riesce a sbloccare il punteggio: flipper in area, maldestro tentativo di spazzare via il pallone di Masiello e Mancosu scocca un mancino al volo dal limite che finisce in porta. Tuttavia la sala VAR richiama Prontera il quale, terminata la on field reviewannulla per posizione irregolare di Lapadula. Gli uomini di Ranieri spingono sull’acceleratore, costringendo l’estremo difensore bolzanino a superarsi di nuovo su Mancosu, Zappa e Nandez. Alla mezzora però il forcing sardo trova il giusto premio: Nandez mette una palla in area, Lapadula piomba sulla sfera come un rapace e batte a rete, corta respinta di Poluzzi e Lapagol piazza il tap in vincente col sinistro sotto la traversa. Sedicesima perla stagionale dell’italo-peruviano, capocannoniere di serie B. Poco prima del riposo si affaccia nell’area avversaria l’Alto Adige con una conclusione centrale facile da parare per Radunovic. Si va all’intervallo sull’1-0 a favore degli isolani. Nella ripresa l’Alto Adige si ripresenta in campo con Schiavone e Casiraghi al posto degli abulici Siega e Mazzocchi, allo scopo di garantire maggiore ordine in mezzo al campo e quel minimo di fantasia in più in attacco. All’8’st poi Bisoli inserisce anche Lunetta per Celli, ammonito e diffidato che salterà per squalifica il big match del Druso con il Bari. Al 12’ sfruttando una buona ripartenza ci riprovano gli ospiti, ma il tiro da lontabio di De Col e fuori misura e Radunovic deve solo accompagnarlo sul fondo. In prossimità dell’ora di gara Ranieri opera il primo cambio, sostituendo il bravo Lella con Deiola. Il Cagliari, tornato in campo un po’ addormentato, si ridesta al 20’st quando l’ispiratissimo Mancosu lancia Lapadula, anticipato da un’eccellente chiusura di Curto. Nell’Alto Adige a venti minuti dalla fine Pompetti rileva Fiordilino (ammonito), mentre per i padroni di casa entrano in campo in blocco Altare, Kourfalidis e Luvumbo per Prelec, Nandez e Mancosu, con l’Unipol Domus che tributa la  meritata standing ovation all’anima sarda con il numero 5, di gran lunga hombre del partido. Il Cagliari è in controllo, tuttavia non si accontenta e al 32’st va ancora una volta ad un soffio dal bis con il solito Lapadula, Poluzzi para. Gol sbagliato? Gol subìto perché al 41’st, come un fulmine a ciel sereno, Zappa intercetta il pallone col braccio largo e l’arbitro – richiamato dal VAR – concede il penalty all’Alto Adige. Sul dischetto si presenta l’ex Larrivey, da poco subentrato a Curto, che insacca con un preciso colpo sotto. Primo gol bolzanino di El Bati, arrivato a gennaio dal Cosenza. E’ parità. Negli ultimi scampoli di match Ranieri dà spazio anche a Falco al posto di Dossena. Trascorsi 6’ di extra time, Prontera decreta la fine sull’1-1. In classifica l’Alto Adige sale a quota 52 punti, scivolando comunque al quarto posto sorpassato dal Bari (1-0 al Benevento); in quinta posizione il Cagliari con 46. Lunedi prossimo turno di Pasquetta: alle 15 la squadra di Bisoli avrà l’attesa sfida di vertice al Druso con il Bari, mentre alle 18 quella allenata da Ranieri scenderà in campo a Pisa.

 

MATCH PREVIEW

Tradizionale 4-4-2 per l’Alto Adige: Poluzzi a protezione della porta, quartetto difensivo dalla destra Curto-Zaro-Masiello-Celli; a centrocampo De Col sull’out destro, Siega e Fiordilino nel mezzo, a sinistra gioca Rover; davanti Mazzocchi al fianco di Odogwu. E’ invece un 4-3-1-2 il modulo di riferimento del Cagliari: Radunovic tra i pali, retroguardia da destra verso sinistra formata da Zappa, Dossena, Obert e Azzi; Makoumbou è il vertice basso del rombo, Nandez e Lella i braccetti; sottopunta c’è Mancosu a suggerire il tandem Prelec-Lapadula. 

 

CAGLIARI-ALTO ADIGE 1-1

CAGLIARI (4-3-1-2): Radunovic; Zappa, Dossena (43’st Falco), Obert, Azzi; Nandez (27’st Kourfalidis), Makoumbou, Lella (15’st Deiola); Mancosu (27’st Luvumbo); Prelec (27’st Altare), Lapadula.

A disp. Aresti (p), Ciocci (p), Goldaniga, Viola, Barreca, Di Pardo.

Allenatore: Claudio Ranieri.

ALTO ADIGE (4-4-2): Poluzzi; Curto (37’st Larrivey), Zaro, Masiello, Celli (8’st Lunetta); De Col, Siega (1’st Schiavone), Fiordilino (27’st Pompetti), Rover; Mazzocchi (1’st Casiraghi), Odogwu.

A disp. Minelli (p), Berra, Vinetot, Cissé, Shaka Mawuli, Davi, Giorgini.

Allenatore: Pierpaolo Bisoli.

ARBITRO: Alessandro Prontera di Bologna.

ASSISTENTI: Alessandro Lo Cicero di Brescia e Thomas Miniutti di Maniago.

IV UFFICIALE: Stefano Milone di Taurianova.

VAR: Eugenio Abbattista di Molfetta.

AVAR: Matteo Gariglio di Pinerolo.

RETI: 30’pt Lapadula (C), 43’st Larrivey (AA).                     
AMMONITI: Mazzocchi, Fiordilino e Celli (AA); Azzi, Dossena e Zappa (C).

NOTE: Spettatori oltre 16 mila (Unipol Arena sold out), un centinaio dei quali arrivati da Bolzano. Nuvoloso, vento, temperatura di 20°C, terreno in buone condizioni. Angoli 8-3 (4-1).

RECUPERO: +0’pt, +6’st.

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