sabato 15 aprile 2023

L'ASCOLI S'IMPONE DI RIGORE: UNO STRATOSFERICO POLUZZI EVITA ALL'ALTO UN KO PIU' SEVERO


(Gianluca Ricci) – Seconda battuta d’arresto consecutiva dell’Alto Adige, andato ko nella trasferta di Ascoli dopo la sconfitta interna di Pasquetta contro il Bari. Uno a zero lo score finale a favore del Picchio, in virtù del rigore trasformato da Gondo al 44’st. Punteggio a parte, il rovescio biancorosso in terra picena si è rivelato decisamente pesante: 25 i tiri complessivi dei padroni di casa, quattro quelli di Tait e soci, nove a due le conclusioni nello specchio. Determinante l’approccio migliore alla partita e la voglia di riscatto della squadra allenata da Roberto Breda, che prima dell’appuntamento odierno aveva perso quattro delle ultime cinque. Ad evitare alla quarta in classifica una batosta più pesante, solo le grandi parate di un Giacomo Poluzzi-monstre che, penalty (peraltro imparabile) ha fermato anche le mosche. Altro elemento in grado di emergere dalla mediocrità generale, il solito granitico Masiello. Male, tendente al malissimo, tutto il resto della truppa. Sul fronte ascolano, Gondo a parte, sugli scudi soprattutto Botteghin in difesa e Proia a centrocampo. Allarme rosso in mezzo al campo per il team bolzanino. Se Pompetti è squalificato, Belardinelli non ha ancora smaltito i problemi muscolari e Fiordilino è alle prese con un attacco influenzale. Tutti e tre sono rimasti a casa, mentre Schiavone (febbricitante sino a giovedi) pur debilitato gioca addirittura titolare. Di nuovo disponibili Celli, fuori per squalifica col Bari, e Masiello. In confronto al match perso di cortomuso al Druso con i galletti, tre le varianti dal 1’ adottate da Bisoli: Masiello, Celli e Schiavone a rimpiazzare Vinetot, Fiordilino e Casiraghi. Mazzocchi confermato in tandem col Re Leone, al secolo Rapha Odogwu.  Nell’Ascoli sono indisponibili gli infortunati Ciciretti, Gnahoré e Tavcar oltre Caligara, fermato dal Giudice Sportivo. Torna dalla squalifica Simic. Bellusci abile e arruolato, tuttavia parte dalla panchina. Anche qua tre le novità di Breda nell’XI iniziale rispetto a Frosinone: fuori Quaranta, Falasco e Caligara a vantaggio di Simic, Giordano e Proia. Primo tempo praticamente ad una sola porta: padroni di casa a fare la partita, ospiti attenti a difendersi e a rifugiarsi nei guantoni di Poluzzi. Il portierone d’origine bolognese si produce in almeno quattro parate prodigiose. Già all’11’pt Giordano tenta col mancino, il numero uno biancorosso si salva in angolo. Altra occasionissima del Picchio al 18’st, quando Botteghin scocca un destro da 25 metri che si stampa sul palo. Il difensore italo-brasiliano ci riprova al 32’pt anticipando di testa Schiavone, altro miracolo del portiere avversario. Due minuti oltre la mezzora è il turno di Forte con una conclusione di destro dalla distanza, Poluzzi in formato-Buffon dice ancora di no. Le statistiche sono impietose: 17 tiri totali (6 nello specchio) dei locali, zero degli ospiti. Si torna comunque a riprender fiato negli spogliatoi sullo 0-0. A soffrire soprattutto il centrocampo della squadra di Bisoli, in ogni caso con l’alibi delle molte assenze. Si riparte e il tecnico ospite sostituisce subito i due esterni alti: fuori De Col e Lunetta, non pervenuti, dentro Rover e Casiraghi a dare più spinta. L’assetto tattico resta ovviamente invariato, però l’Alto Adige si mostra inizialmente quantomeno maggiormente aggressivo e determinato. Un minuto prima dello scoccare dell’ora di gioca arriva il primo tiro in porta dei sudtirolesi: traversone di Casiraghi, Zaro ben piazzato sul secondo palo colpisce di testa indirizzando il pallone tra le braccia di Leali. Doppia sostituzione nel Picchio: al 15’st Adjapong e Giovane per Donati e Buchel. Al 21’st nuova occasione di marca biancorossa, un rasoterra di destro di Rover bloccato senza difficoltà dal portiere bianconero. Ad un quarto d’ora dalla fine Breda inserisce anche Eramo in luogo del nervosissimo Proia, poco prima Marsura aveva avvicendato Pedro Mendes. La contesa va avanti più equilibrata rispetto al primo tempo, ma anche più nervosa tanto da indurre Minelli a ricorrere spesso al cartellino giallo. Nel finale Bisoli lancia anche Cissé (28’st), Siega (35’st) e Larrivey (40’st), cui cedono i riflettori rispettivamente Mazzocchi, Schiavone e Odogwu. A 180” dal triplice fischio di Minelli l’episodio che cambia la storia della sfida: pestone di Celli su Eramo in area, l’arbitro concede il penalty con la benedizione della VAR Room. Sul dischetto va Gondo, che inganna Poluzzi con una finta e mette in rete col piattone. Settimo centro stagionale dell’ivoriano e 1-0 a favore del Picchio. I bolzanini danno fondo alle residue energie fisiche e mentali, su un calcio d’angolo in pieno recupero va sotto anche Poluzzi. Sugli sviluppi però ripartenza ascolana e Collocolo va ad un passo dal raddoppio, evitato da un difensore in maglia viola. Trascorsi 7’ Minelli decreta il game over, vince l’Ascoli. La squadra di Bisoli resta quarta con 52 punti, cinque meno del Bari (fermato sul 2-2 in casa dal Como); l’Ascoli raggiunge invece quota 42 issandosi a +5 sulla zona playout. Sabato prossimo alle 14 Alto A dige di scena allo Stirpe contro il Frosinone primo della classe, Picchio impegnato a Como.

 

MATCH PREVIEW

Nel suo collaudato 4-4-2, l’Alto Adige scende al Del Duca con Poluzzi a guardia dei legni, linea difensiva Curto-Zaro-Masiello-Celli partendo dalla destra; identico ordine a centrocampo per De Col, Tait, Schiavone e Lunetta; in attacco partnership Odogwu-Mazzocchi. E’ invece un 4-3-2-1 il sistema di gioco dell’Ascoli: davanti a Leali, Donati a destra e Giordano a sinistra agiscono da quarti con Botteghin e Simic al centro della difesa; Buchel è il vertice basso del rombo, Collocolo e Proia i braccetti, Pedro Mendes si sistema sottopunta alle spalle di Forte e Dionisi. 

 

IL TABELLINO

ASCOLI-ALTO ADIGE 1-0

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati (15’st Adjapong), Botteghin, Simic, Giordano; Collocolo, Buchel (15’st Giovane), Proia (30’st Eramo); Pedro Mendes (25’st Marsura); Forte, Dionisi (25’st Gondo).

A disp. Guarna (p), Quaranta, Lungoyi, Falzerano, Palazzino, Falasco, Bellusci. 

Allenatore: Roberto Breda.

ALTO ADIGE (4-4-2): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col (1’st Rover), Tait, Schiavone (35’st Siega), Lunetta (1’st Casiraghi); Odogwu (40’st Larrivey), Mazzocchi (28’st Cissé).

A disp. Minelli (p), Marano (p), Berra, Vinetot, Carretta,  Shaka Mawuli, Giorgini.

Allenatore: Pierpaolo Bisoli.

ARBITRO: Daniele Minelli di Varese.

ASSISTENTI: Vito Mastrodonato di Molfetta e Marco Ricci di Firenze.

IV UFFICIALE: Alberto R. Arena di Torre del Greco.

VAR: Valerio Marini di Roma 1.

AVAR: Niccolò Baroni di Firenze.

RETI: 44’st rig. Gondo.
ESPULSI:
AMMONITI: 
Buchel, Donati, Collocolo, Forte, Proia e Simic (AS); De Col, Lunetta, Rover e Masiello (AA).
NOTE: 
Spettatori 6117, sparuta rappresentanza bolzanina nel settore ospiti. Cielo coperto, temperatura di 13°C, terreno in buone condizioni. Angoli 10-3 (8-2).
RECUPERO: 
+2’pt, +7’st.

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