sabato 11 febbraio 2023

ALTO ADIGE, BEFFA FINALE


(Gianluca Ricci) –
 Si illude a lungo l’Alto Adige che, opposto al Como sul terreno del Druso, va ad un passo dalla quinta vittoria consecutiva ma proprio in coda si deve accontentare di un pari. Uno a uno il finale, in virtù del momentaneo vantaggio biancorosso realizzato da Zaro (24’st) e del definitivo pari su rigore di Cerri al 46’st. Noiosa e priva di spunti nel primo tempo, la sfida ha improvvisamente preso quota nel secondo. Intensa, anche nervosa (dieci i cartellini gialli alla fine), la partita ha visto le cose migliori da parte del team bolzanino che avrebbe probabilmente meritato l’intera posta. In evidenza tra i locali soprattutto Casiraghi, ma molto bene si sono espressi Celli e Zaro. Sempre ai box gli infortunati Davi e Lunetta, tra i bolzanini Pierpaolo Bisoli ritrova sia Curto che Mazzocchi, assenti a Pisa l’uno per squalifica e l’altro colpito da un attacco di emicrania. Il difensore partenopeo e l’attaccante milanese rappresentano le uniche due novità in confronto alla vittoria di sette giorni fa al Romeo Anconetani, a fargli spazio rispettivamente Siega e Odogwu. Quest’ultimo, otto reti realizzate dall’inizio del torneo, ha avuto la settimana condizionata dall’influenza e parte dalla panchina, dove siedono anche i nuovi Cissé e Larrivey. Confermata la fiducia dal 1’ a Celli, quinta di fila da titolare dal suo arrivo nel mercato di gennaio, e Belardinelli in continua crescita. Quanto agli ospiti, Mister Moreno Longo lascia a casa gli infortunati Kerrigan, Cagnano, Solini e Chaija. Tre le varianti nel lineup d’avvio rispetto al ko del Giuseppe Sinigaglia col Frosinone capolista: Fabregas, Da Cunha e Cerri per Da Riva, Parigini e Mancuso. Terza da titolare tra i pali per il 29enne nazionale senegalese Alfred Gomis, cresciuto nel Torino e prelevato nel mercato invernale in prestito dal Rennes. Prima metà della contesa dominata dalla tattica, squadre attente e difese impenetrabili, tuttavia la cronaca è a dir poco avara di emozioni. Unica eccezione una punizione centrale dal limite per i lariani, calciata da Fabregas (20’) e terminata direttamente sulla barriera. Il punteggio all’intervallo resta inchiodato di conseguenza sullo 0-0. Nella seconda frazione iniziano i cambi: Bisoli inserisce Odogwu per un evanescente Mazzocchi, che poco prima di lasciare il campo aveva reclamato per essere stato trattenuto in area da Binks; Longo alla spicciolata mette Blanco, Baselli e Parigini in luogo di Da Cunha, Fabregas e Odenthal. Conseguente cambio d’assetto dei lombardi, da 3-4-3 a 4-4-2. La storia del match cambia al 24’st: conclusione mancina di Celli deviata in angolo, dalla bandierina calcia a giro Tait con Zaro ben piazzato che appoggia di testa in rete nell’angolino basso di sinistra. Poco dopo l’Alto Adige sfiora addirittura il bis su punizione dal limite di Masiello parata da Gomis. Altri cambi al 38’st: Cissé e Fiordilino dentro per Rover e Casiraghi tra i locali;  Mancuso e Gabrielloni prendono il posto di Vignali e Cutrone tra i lombardi. Le sorti del match cambiano di nuovo al primo minuto di recupero, quando Masiello non si avvede della presenza del nuovo entrato Gabrielloni e lo stende in area, l’arbitro non sente ragioni e decreta il penalty, sul dischetto va Cerri e fa 1-1. Il finale è incandescente, fioccano i cartellini e Bisoli prende il rosso per doppia ammonizione. Trascorsi 6’ di extra time cala il sipario, finisce 1-1 lasciando non poco amaro in bocca ai bolzanini. In classifica, nonostante la mancata vittoria, Masiello e compagni dall’alto di quota 39 agganciano al terzo posto la Reggina (0-2 al Granillo col Pisa), il Como raggiunge a 27 Venezia e Cittadella. Sabato prossimo (ore 14) la squadra di Bisoli sarà di scena al San Vito-Marulla di Cosenza, quella di Longo sul campo della SPAL.

 

MATCH PREVIEW

L’Alto Adige propone un 4-4-1-1. Davanti a Poluzzi, due linee a quattro strette e compatte da destra a sinistra: Curto-Zaro-Masiello-Celli dietro; De Col, Tait, Belardinelli e Casiraghi a centrocampo; in attacco Rover qualche passo dietro a Mazzocchi. Il Como opta per un 3-4-3: Gomis a guardia dei legni, protetto dalla linea a tre Odenthal-Scaglia-Binks; a centrocampo Vignali a destra e Ioannou a sinistra agiscono da quarti, la stella iberica Fabregas e Bellemo da mediani; quindi tridente formato da Cerri perno centrale con Da Cunha e Cutrone larghi a completare il reparto.

 

IL TABELLINO

ALTO ADIGE-COMO 1-1

ALTO ADIGE (4-4-1-1): Poluzzi; Curto, Zaro, Masiello, Celli; De Col, Tait, Belardinelli, Casiraghi (38’st Fiordilino); Rover (38’st Cissé); Mazzocchi (12’st Odogwu).

A disp. Minelli (p), Berra, Vinetot, Siega, Carretta, Shaka Mawuli, Pompetti, Larrivey, Giorgini.

Allenatore: Pierpaolo Bisoli.

COMO (3-4-3): Gomis; Odenthal (28’st Parigini), Scaglia, Binks; Vignali (38’st Mancuso), Fabregas (19’st Baselli), Bellemo, Ioannou; Da Cunha (19’st Blanco), Cerri, Cutrone (38’st Gabrielloni).

A disp. Ghidotti (p), Da Riva, Iovine, Faragò, Canestrelli, Arrigoni, Pierozzi.

Allenatore: Moreno Longo.
ARBITRO: Alberto Santoro di Messina.

ASSISTENTI: Emanuele Prenna di Molfetta e Domenico Rocca di Catanzaro.

IV UFFICIALE: Eugenio Scarpa di Collegno.

VAR ON SITE: Federico Dionisi di L’Aquila.

AVAR ON SITE: Alberto Tegoni di Milano.

MARCATORI: 24’st Zaro (AA), 46’st rig. Cerri (C).
ESPULSI: 
Bisoli (all. AA) per doppia ammonizione al 49’st.
AMMONITI: 
Curto, Casiraghi, Tait e Celli (AA); Cerri, Odenthal, Fabregas, Bellemo, Blanco e Parigini (C).

NOTE: Spettatori 5 mila circa, con nutrita rappresentanza di sostenitori lariani. Soleggiato, temperatura di 

9°C, terreno in buone condizioni. Osservato come su tutti i campi minuto di silenzio per le vittime del sisma in Turchia e Siria. Angoli 3-3 (1-2).

RECUPERO: +1’pt, +0’st.

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