Questa mattina si è svolta, presso il centro sportivo di Maso Ronco, la conferenza stampa del nuovo tecnico Marco Zaffaroni. Il tecnico cinquantacinquenne si è presentato in conferenza stampa assieme al direttore sportivo Paolo Bravo, che ha espresso le motivazioni alla base della scelta di mutare la guida tecnica. Di seguito un estratto della conferenza stampa:
Apre la conferenza stampa, il direttore sportivo Paolo Bravo: "La scelta di cambiare? Ho preso questa decisione, perchè avevo la sensazione che, il dna che ha caratterizzato da sempre la squadra, fosse quasi smarrito. Ho fatto sempre delle scelte, non guardando i punti fatti dalla squadra, ma ragionando sul lungo periodo e mirate a preservare il patrimonio nostro. Le scelte fatte sono ponderate sulla dimensione dell'Alto Adige e noi dobbiamo rimanere entro certi parametri. Pertanto, in questo, cerco di trovare una logicità, senza inquinare l'equilibrio finanziario nostro. Credo nello spessore degli uomini e nelle opportunità, come sempre fatto, con l'obiettivo di raggiungere un grande traguardo, senza dimenticare quale è la nostra dimensione. La scelta del mister ha anche l'obiettivo di non dover stravolgere la squadra dal punto di vista tecnico-tattico, dato che utilizza il 3-5-2, come il suo predecessore. Prima si giocava con i due trequarti, mentre il mister gioca con le due punte. Sarà lui a decidere se replicare la formula con i due trequarti oppure se attuare delle variazioni magari nel tempo. L'Alto Adige ha una percentuale di 2,40 tiri subiti a partita, ma abbiamo subito troppi gol. Non deve essere una giustificazione, ma è anche vero che la squadra è stata punita oltre il dovuto in determinate situazioni".
Di seguito le parole del tecnico Marco Zaffaroni: "L'impatto con l'ambiente altoatesino è stato positivo, già vedendo le infrastrutture si percepisce di essere in una gran bella realtà. La prima settimana è di conoscenza della squadra e sono convinto che, nel medio-lungo periodo, la squadra potrà togliersi delle belle soddisfazioni e raggiungere quello che è l'obiettivo stagionale (ndr, la salvezza). Nella squadra ho visto voglia e determinazione nel lavorare, e nel fare le cose con serietà: questo è di buon auspicio per il futuro. Finora ho fatto due allenamenti, i cambiamenti andranno gestiti nel medio-lungo termine. Sarà importante l'atteggiamento della squadra: dovrà essere una squadra di lotta e di battaglia, e che continui a lavorare in un certo modo, nonostante le difficoltà. Le modifiche dal punto di vista tattico vanno diluite nel tempo. La grande difficoltà di questo mestiere è quella che, in ogni realtà in cui ti trovi, devi essere bravo a capire quali sono quei due-tre punti chiave da toccare nello specifico momento in cui arrivi, per far rendere al meglio la squadra".
Sulla sfida di sabato col Sassuolo: "in questo momento non trovo corretto apportare modifiche radicali all'assetto tattico della squadra" - afferma mister Zaffaroni - "Eventuali cambiamenti dovranno venire codificati nel tempo in maniera graduale. Una o due punte? Non deve essere quello il tema, ripeto ciò che conta di più per me adesso, è l'approccio della squadra soprattutto dal punto di vista dell'atteggiamento mentale"
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