lunedì 23 maggio 2022

BRAVO E JAVORCIC VERSO LA PERMANENZA A BOLZANO

 


La prima stagione della storia dell'Alto Adige in serie cadetta dovrebbe ripartire con ogni probabilità dagli stessi protagonisti della passata stagione. Si parla dell'architetto della rosa biancorossa Paolo Bravo e del tecnico Ivan Javorcic, per i quali nelle scorse settimane si è parlato di un forte interessamento da parte del Brescia e non solo. Il legame tra i due è molto solido, tanto che il loro destino parrebbe essere legato a doppio filo. Nei giorni scorsi si sono infittiti gli incontri tra il ds Paolo Bravo e la dirigenza altoatesina, il quale ha chiesto garanzie in tema di totale autonomia decisionale sul mercato, che il Presidente Comper e Pfeifer avrebbero concesso senza troppe opposizioni. Il tema più delicato è quello riguardante il budget che verrà messo a disposizione dell'architetto bresciano. A partire dalla scorsa settimana la società di via Cadorna ha infittito le relazioni con partner e soci legati al sodalizio biancorosso, allo scopo di mettere a disposizione del ds un budget complessivo compreso tra i 11-13 milioni di euro. Questo budget risulterà sufficiente per allestire una squadra in grado di salvarsi con serenità? Difficile da dirlo, potrebbe rendersi necessario qualche sacrificio nella rosa per aumentare la bocca di fuoco sul mercato. La società altoatesina si ritiene molto serena in questo senso, e proprio per questo motivo Bravo e lo stesso Javorcic sono sempre più vicini alla permanenza a Bolzano.

La società sta lavorando incessantemente per estendere la platea di sponsor, specialmente locali, ma non sbattendo le porte a papabili nuovi partner nazionali interessati ad investire in questo progetto legato ad un territorio dal grande potenziale turistico. Non è un mistero, l'interesse palesato dal colosso mondiale RedBull, interessato a rilevare l'intero pacchetto azionario del club, con l'ambizione di fare a Bolzano, ciò che è stato fatto con eccellenti risultati a Lipsia e Salisburgo, e non solo. Il no da parte del direttivo biancorosso è stato secco e deciso, data la volontà di mantenere una governance di matrice locale, aprendo le porte a piccoli investitori o a nuovi soci, che hanno l'interesse di apportare nuovo capitale. 

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