Il polverone era nell'aria da giorni: nella giornata di ieri il Tribunale Nazionale Federale ha inflitto 8 punti di penalità al Brescia del Presidente Massimo Cellino, di cui quattro gravanti sul campionato di Serie B 2024/25 e gli altri quattro su quello prossimo. La sentenza è relativa ai mancati pagamenti dell'Irpef di febbraio e aprile, compensata con crediti d'imposta acquistati dall'agenzia "Gruppo Alfieri" e rivelatesi inesistenti. La sentenza di primo grado emessa ieri dal Tribunale Federale condanna di fatto il Brescia alla retrocessione in Serie C, con il Frosinone salvo per effetto di questa penalità. A cascata, la Sampdoria retrocessa sul campo, si ritrova ora a preparare sfida di play-out contro la Salernitana, per giocarsi la permanenza nel campionato cadetto, con la doppia sfida in programma il 15 e 20 giugno prossimo. Il Brescia ricorrerà alla Corte d'Appello in secondo grado per i giorni 10 o 12 giugno prossimo. Nel frattempo l'ex Presidente del Cagliari ha raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate per far fronte alle pendenze ancora aperte e in secondo grado farà leva sulle omissioni del Gruppo Alfieri, al quale si era appoggiato anche il Trapani, partecipante al campionato di Serie C.
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