Il rendimento della squadra nelle ultime sfide è scemato, forse frutto di qualche giocatore scarico che risente degli sforzi sinora prodotti nel lungo percorso di campionato. Due sono i punti conquistati nelle ultime quattro sfide: tre sono stati gli scontri diretti con Carrarese, Mantova e Salernitana che hanno prodotto un punticino solo. Troppo poco per una squadra che deve salvarsi, anche all'ultimo minuto dei play-out. Diversi giocatori sono apparsi a corto di ossigeno e, alcuni dei quali inesperti a certi livelli e davanti a certi contesti, che sono stati sovrastati dal peso specifico di queste partite conclusive del campionato. Da questi spunti nasce il grande quesito, relativo all'assenza dal campo di Andrea Masiello, un leader in campo e punto di riferimento dello spogliatoio altoatesino. In questi anni di trascorsi a Bolzano, il numero 5 biancorosso difficilmente ha sciorinato prestazioni insufficienti, anzi si è rivelato spesso uno degli elementi cardine e col miglior rendimento di tutta la rosa, risultando fondamentale per il raggiungimento dei play-off nella stagione d'esordio in Serie B e della salvezza il passato campionato. Tralasciando Pietrangeli, che grazie alle sue prestazioni si è conquistato con pieno merito il posto da titolare in campo, Veseli, Giorgini (entrambi non esenti da responsabilità nei gol subiti a Salerno) e lo stesso Kofler, per differenti motivi, non si sono rivelati all'altezza del compagno di reparto. In questo senso l'innesto di Masiello potrebbe incrementare il tasso d'esperienza e il livello di attenzione dei compagni di reparto.
Seguendo la stessa logica, tale discorso si potrebbe estendere a capitan Fabian Tait, ormai pienamente ristabilito dal lungo infortunio muscolare, che con qualche partita in corpo in meno dei compagni di squadra, potrebbe avere le risorse fisiche necessarie per garantire quella freschezza e lucidità in più per contribuire in questo rush finale al raggiungimento dell'obiettivo desiderato. Capitan Tait, come Masiello, sono giocatori che conoscono ormai alla perfezione l'ambiente e il contesto altoatesino, così come gli altri "senatori" della rosa, quali Casiraghi, Odogwu, Rover, Davi e via discorrendo. Tutti giocatori che, se in condizione, potrebbero certamente rappresentare un fattore fondamentale in questa corsa conclusiva. Differente il discorso riguardante Giacomo Poluzzi: il numero uno dell'Alto Adige è stato per anni intoccabile tra i pali della porta biancorossa, risultando decisivo nel percorso di crescita del club. Adamonis ha rimpiazzato al meglio l'estremo difensore emiliano, senza commettere particolari errori, e ponendo rimedio all'emergenza palesata tra i pali durante il girone d'andata. Attualmente risulta difficile pensare nuovamente ad un cambio delle gerarchie in porta. Certamente Poluzzi, da uomo spogliatoio e dalle grandi doti morali quale è, non mancherà nel fornire supporto ai compagni di squadra, specie nei momenti di appannamento come quello attuale.
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