mercoledì 5 giugno 2024

IERI IL SUMMIT PER L'ALLENATORE

 


Nella giornata di ieri, si è svolto a partire dalle ore 10 presso il Centro sportivo di Maso Ronco, un summit se non decisivo, quantomeno molto importante, in merito alla figura del prossimo allenatore dell'Alto Adige. Il prolungamento del rapporto del direttore sportivo Paolo Bravo fino al 2027 ha dato definitivamente il via alle valutazioni conclusive, riguardanti il profilo del prossimo allenatore e l'eventuale riconferma di Federico Valente sulla panchina biancorossa. Società e tecnico italo-svizzero si sono incontrati per decidere di comune accordo se ci fossero tutti i presupposti necessari per proseguire il rapporto. Il direttore sportivo Paolo Bravo, unitamente a tutta la dirigenza biancorossa, non ha mai nascosto la sua gratitudine nei confronti di Valente e l'apprezzamento per il valido apporto dato alla causa, riconoscendone i dovuti meriti del traguardo raggiunto. Le valutazioni sono proseguite ancora oggi e vertono, più nello specifico, sulla capacità del tecnico italo-svizzero di mantenere gli standard della stagione appena conclusa con la prospettiva di migliorarli in un raggio temporale a medio termine, con l'obiettivo di viaggiare di pari passo con il programma di crescita stilato nei giorni scorsi a livello societario. I dubbi di un'eventuale riconferma sono alimentati da qualche neo di troppo mostrato durante "l'interregno" di Valente, in particolar modo alla voce gol subiti su palle inattive e alcune letture a partita in corso non sempre rivelatesi azzeccate. Dall'altro lato il tecnico si è dimostrato abile e capace nel preparare le partite e sul come disporre la squadra in campo, mettendo in risalto un gioco maggiormente manovriero e votato all'attacco rispetto al suo predecessore, che ha portato i frutti desiderati. Valente è l'uomo giusto per questo nuovo percorso? Questa è la domanda che riecheggia dalle parti di Maso Ronco. Una decisione non semplice da prendere, che va ponderata nei minimi dettagli dal direttivo biancorosso, evitando di ripetere alcuni piccoli errori d'inesperienza del passato.

Fumata grigia

L'incontro con Valente ha prodotto una fumata tendente al grigio: se nelle giornate scorse l'accordo per il prolungamento del rapporto tra le parti sembrava molto vicino ad una favorevole soluzione, ora la situazione appare leggermente più nebulosa. Sia chiaro, questo non significa che Valente non verrà riconfermato, ma che dopo i primi confronti scaturiti col tecnico italo-svizzero, si iniziano a valutare anche soluzioni differenti, che possano prendere in considerazione un eventuale divorzio tra le parti. Una decisione definitiva è attesa nei prossimi giorni, arrivando entro la metà del mese di giugno con il nome del futuro allenatore dell'Alto Adige stagione 2024-25.

Si valutano alternative

Ad oggi la possibilità di rivedere Federico Valente sulla panchina biancorossa è ancora molto viva. Altresì è noto da diverso tempo il forte apprezzamento da parte del ds Bravo nei confronti di Massimo Donati, allenatore emergente che ben si è comportato negli ultimi due campionati in Veneto con il Legnago. Il tecnico 43enne, dopo una prima esperienza poco fortunata al timone di una disastrata (a livello societario) Sambenedettese, si è seduto sulla panchina del club del veronese per due stagioni. La prima stagione ha vinto il campionato di Serie D girone C, mentre la stagione successiva, partito con l'obiettivo di salvarsi, ha raggiunto un incredibile sesto posto nel girone A di Serie C, vincendo la gara del primo turno di play-off contro il Lumezzane. Sulle sue tracce ci sono diverse società di vertice di Serie C, ma anche Bari e soprattutto l'Hellas Verona in Serie A, che vuole affidare la panchina ad un tecnico giovane, dopo l'addio prematuro con Marco Baroni. Un'alternativa interessante può essere rappresentata da Marco Zaffaroni, tecnico che ben si è comportato da quando si è seduto sulla panchina della Feralpisalò. Da attenzionare anche la situazione relativa all'ex Ivan Javorcic, sempre in ottimi rapporti con Bravo, attualmente sotto contratto con la Lazio nel ruolo di vice-allenatore, che si dovrebbe liberare in virtù del possibile divorzio tra la società biancoceleste e Igor Tudor.


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